L’isola in me

L’isola in me – in viaggio con Vincenzo Consolo
L'isola in me foto 1 di 2

un film documentario di Ludovica Tortora de Falco

durata: 75 MINUTI
supporti: 16 mm, super 8, HDV
materiale di archivio video e fotografico
formato: DIGI-BETA, STEREO
fotografia: FERRAN PAREDES RUBIO
montaggio: ILARIA FRAIOLI
musica: ANDREA AMENDOLA
produzione: ARAPÁN CINEMA DOCUMENTARIO 2008
produzione esecutiva per ArapánCinemaDocumentario: GIUSEPPE SCHILLACI, LUDOVICA TORTORA de FALCO

Realizzato con il contributo del Ministero Beni Culturali – Direzione Generale Cinema – e dell’APQ ‘Sensi Contemporanei’ della Regione Siciliana.

Un viaggio nella Sicilia suggestiva e dolorosa di Vincenzo Consolo.
Un ritratto originale dell’isola attraverso gli occhi dello scrittore, ma anche un ritratto dell’uomo e dell’artista attraverso le luci e le ombre della sua terra.
Questo documentario riscopre la voce preziosa di Consolo attraverso i suoi testi e le immagini della sua Sicilia, dalle profondità del Mito dell’isola, emerge una lettura lucida della Storia siciliana, italiana dal Dopoguerra ad oggi: l’emigrazione verso il Nord, la vita dei minatori delle zolfare, la fine del mondo contadino, l’industrializzazione e le devastazioni del territorio, i terremoti e le selvagge ricostruzioni, le stragi mafiose di ieri e di oggi.
Una storia che lo scrittore stesso ha vissuto in prima persona, condividendola con alcuni tra i più importanti intellettuali italiani (Moravia, Levi, Pasolini, Sciascia).

Premio per il Miglior Documentario al Sicilian Film Festival di Miami Beach, Florida (aprile 2009),
Menzione Speciale della Giuria al Mediterraneo Video Festival di Agropoli, Salerno (settembre 2009)

Il 20 ottobre si terrà la proiezione del film allo Spazio Oberdan a Milano, ore 20.30

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gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
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