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anarco test

di Paolo Morelli

Chi ha imparato a morire, ha disimparato a servire
Montaigne

1) Secondo voi, nell’attuale panorama geomentale dell’anarchia non è forse rimasto il meglio, l’anarchia non è oggi lo stato della mente di uno che dedica tutto se stesso, ci mette tutta l’energia, l’energia di una vita per un obiettivo che magari prima intuisce poi sa con certezza che è impossibile raggiungere, può essere la pace come l’eliminazione del male dal mondo, ma soprattutto è l’anarchia stessa come idea che se io sono capace di far pochi danni e dare poco fastidio devono esser capaci tutti gli altri, perché io non sono meglio e gli altri non sono peggio tranne che hanno obiettivi raggiungibili, cioè è un fatto di pigrizia mentale, ma come sa chi va in montagna lo sguardo continuo all’obiettivo fa perdere forza, cosí tale contezza invece di causargli emicranie o depressioni lo rende libero al massimo grado di quanto può esserlo uno che ha un corpo, cioè poco, perché solo quando non ci aspettiamo niente possiamo metterci tutta l’energia di cui, a quel punto in quello stato mentale usufruiamo soltanto, che però è moltiplicata rispetto a quando avevamo là avanti l’esca dei bei tornaconti, e la coscienza dell’inutilità del nostro agire invece di avvilirci non lo renderà forse invincibile?

□ può essere □ è una cazzata □ non so

2) Non è forse vero che, per farsi acquisire da tale stato mentale è opportuno sognare in grande, se devo sognare sogno in grande fin da principio, fin qui è normale pure un banchiere ci arriva, se uno fin dal principio si mette in testa di vedere dio, la faccia che ha, invece dell’idraulico per forza ha piú probabilità, con tutto il rispetto, se uno, solo per un esempio è nato che il mondo gli pare suo, ecco che ha molte ma molte probabilità, poi dopo può provare a pensarla al contrario, la pratica ostinata dell’inversione di valori può esser utile, fin qui pure un adolescente ci arriva, fin qui va bene ma poi c’è bisogno di allenamento, per fallire, perché se è vero che non occorre arte nella caduta, che la forza si trova da sé al termine di ogni faccenda, qui si tratta di corteggiare il fallimento non di buttarsi a terra tra l’immondezza, e per fallire è necessario esser falliti già all’inizio, e se questa pare una contraddizione vuol dire che non si è raggiunto lo stato mentale anarchico, che invece s’allena tutti i giorni sapendo solo che deve morire, si allena a vuoto come un pignone scatenato, però in un modo che s’è inventato lui e non glielo passa qualcun altro, e man mano scopre che un’intelligenza gli cresce che non si immaginava, quella che sgorga e tiene vivi, mentre se c’è lo scopo a portata di mano si declassa e rapidamente s’affloscia?

□ c’è del vero □ non è intelligente □ non so

3) Non so se vi ricordate che un politico nostrale di cui non facciamo il nome perché ci interessa niente, durante una visita in Chiapas ha avuto in regalo dal sub-comandante Marcos una copia del Chisciotte con la dedica tipo, Manuale di strategia politica moderna, ed è una vera intuizione!, perché tutti i libri importanti sono manuali di sopravvivenza tantopiú se ci insegnano a disimparare, si mette sempre l’accento sul fatto di imparare e sarà pure vero, ma ci sono cose che dobbiamo assolutamente disimparare tipo il servilismo e la seduzione per il potere soprattutto, lo stato servile della mente, quella sí è una malattia che ce l’hanno tutti pure chi pensa e dice di no, chi urla e sbraita in primo luogo, è una malattia endemica e capillare che se uno non se la cura in prima persona atomizzandola e distruggendola giorno per giorno tutto quello che fa va in fumo, vale meno di niente, e lui diventa in poco tempo l’ennesimo tentacolo pure se non se ne accorge, anzi oggi soprattutto se non se ne accorge, oggi non c’è peggior fascista di chi non sa di esserlo, di chi urla e sbraita e fa proclami e ci costringe in vita a vedere due milioni di volte lo stesso film dove c’è un perdente che vince, si fa strada, diventando quindi potente si vede costretto a difendersi con la forza, censura e omertà soprattutto come è piú adatto all’oggi, senza che mai si riesca a immaginare qualcosa di diverso, divertente, delinquente?

□ però c’è del vero □ non la finisce piú con le cazzate □ non me lo ricordo

4) Quindi, non è forse vero che, mettendo per forza l’anarchia a disposizione il mondo, bisognerà ascoltare tutti tranne i maestri vivi, nessun vivo può ammaestrare giacché solo in via di fallimento, se vi togliete il tappo dei maestri vivi praticamente tutto al mondo diventa utile insegnamento, da mattina a sera e da sera alla mattina, mentre i sedicenti maestri tocca guardarli da sotto in su con danni alla lunga alle cervicali, coi cosiddetti s’impara solo la postura della soggezione e lo strappo verso la trascendenza, insegnano che prima devi essere dopo puoi non essere, prima il successo poi la libertà, prima a scuola poi fai quello che vuoi, prima ti fai ricco e ti togli il pensiero, il senso di realtà cioè l’ipocrisia insegnano, per far parte del mondo devi accettare chi ti ruba, che una volta imparate vi confezionano come servo vita natural durante, invece le uniche leggi sono generate dall’interdipendenza necessaria e universale e si chiamano regole da-che-mondo-è-mondo, presempio troppe leggi moltiplicano i criminali dice Thoreau che è morto, questo sia chiaro, quindi per prima cosa toccherà sviluppare il fiuto utilizzando i maestri, abituarsi a sniffarli come cani anti-droga, evitarli al momento giusto, cosa che verrà utile dopo, una volta liberati dall’influenza dei maestri conclamati o peggio quelli occulti, quando si sentiranno persino le parole della natura che stanno dappertutto, che l’uomo è un incidente e a volte un accidente si impara, e alla fine si scopre che non è la libertà ha un prezzo la schiavitù è gratis, siccome costano quasi uguale non è forse meglio far bella figura, di fronte al fatto sicuro che devi morire?

□ c’è del vero □ è un provocatore senza dubbio □ non so

5) Non sarà che, se storicamente la differenza sostanziale tra comunisti e anarchici è che i primi pensano che l’uomo è fetente di natura bisogna stanarlo e educarlo, i secondi che è buono di natura bisogna lasciarlo stare a decantare, mentre l’anarchia odierna considera irragiungibile tale scienza se è fetente o buono da principio, ma credere il secondo magari è eccesso d’amore ma piú conveniente per fallire, considera, non sarà che per fallire bisogna essere spontanei, per essere spontanei bisogna perdere i pezzi inutili, per perdere i pezzi inutili bisogna sgangherarsi, per sgangherarsi basta lasciare le cose come stanno, che la prima cosa nell’arte del fallimento è imparare a lasciare le cose come stanno, perché sarà pure difficile capirlo a chi non dotato di stato mentale anarchico, ma da-che-mondo-è-mondo unica chance di cambiamento radicale sta nel lasciare le cose come sono, è il primo atto o meglio prologo, finché non si riesce a farci bastare quello che abbiamo, a essere almeno un po’ contenti di dove siamo, allenarsi a non agire per forza, saremo sempre in balìa della convenienza, sembra strano ma è vero, e come tutto quello che pare strano ma vero c’è poco da fare, voler essere in altro posto uccidere il posto dove ci si trova, cosí invece cambia la prospettiva, so di non sapere tanto per dirne una?

□ qualcosina di vero c’è □ è una cazzata madornale □ non so

6) Non so se sapete che a Phoenix (Arizona) c’è una caserma di pompieri dove hanno festeggiato una centenaria, una lampadina sta accesa ininterrottamente da cent’anni, mentre a noi ci danno quelle che scoppiano a comando, a orologeria, obsolescenza programmata si chiama, la fabbrica Telefunken è fallita perché faceva cose che duravano, potremmo avere accessori durevoli invece li programmano per rompersi a comando, e il tempo è sempre meno sennò non si va avanti, e allora io dico si può immaginare un futuro per una comunità mondiale che deve far cose sempre piú scadenti in senso letterale, pena il corto circuito economico, e poi ci si stupisce se la mondezza s’accumula e certe zone del mondo vengono vendute dai governanti per pattumiera, perfino il pane ci abituano che dura tre ore mentre da sempre croccava per settimane, ci sono dubbi ancora da dove viene la mondezza se non dal pensare che la sete di sapere muova un gargarozzo piú nobile che la sete di soldi, presempio, che i muscoli del cervello sono diversi se si vuole conoscere a tutti i costi o dominare, che la smania di viaggiare presempio non è la stessa identica di quella del potere, come già dicevano gli stoici che sono morti e Leopardi pure, e sta tutto lí il senso anarchico d’allenamento?

□ potrebbe essere □ è un ignorante □ non so

7) Secondo voi è la proprietà un furto come raccontano gli invidiosi, i pigri o invece la ricchezza, sempre, non lasciamoci ingannare che ci sono ricchi scesi dall’incubatrice e non hanno fatto niente, perché il furto l’ha fatto il padre o il nonno, poi per fartelo scordare dicono che lavorano, fanno l’economia per tutti, mentre oggi soprattutto o è la borsa o è la vita, questo sia chiaro, e l’economia vera la fanno i parsimoniosi, oggi esser parchi non è virtù come fino poco a fa ma un crimine quasi, forma moderna di luddismo che può scardinare la società fatta da pigri dritti in avanti, e per esser parsimoniosi veri bisogna esserlo senza volontà, sforzo o esercizio di virtù, essere generosi non avari, coltivare la filosofia delle cose che costano niente, se spendi poco ti piacciono di piú le cose è regola da-che-mondo-è-mondo, un’altra è la legge del minimo mezzo, cioè ottenere il massimo da ogni attività, ingrediente, ogni pensiero senza depredare le risorse però, lasciar crescere quello che è, e allora basta essere un po’ poveri e viene tutto meglio, si è parchi cioè luddisti senza saperlo e non solo, siccome oggi la galera dice McLuhan che è morto è fatta di comodità, allora basta mettersi un po’ scomodi, allenarsi a faticare, perché se alla vita togli la fatica è come l’acqua senza una valenza d’idrogeno, anche qui senza saperlo quasi, ché senza saperlo vengono meglio le cose se uno è un libertario, uno che fa una cosa alla volta, uno che sa mollare la presa che stringi stringi ti ritrovi in mano un pugno di mosche, molli invece e hai a disposizione tutte le mosche dell’universo pure senza esser bacato in testa, uno che si riallaccia alla tradizione che c’è da quando è nata la prima micragnosa sanguisuga?

□ questo può esser vero □ lo dice perché gli rode l’invidia □ non so

8) Non è forse vero che, se il futuro ci riserba i ladri sempre piú ricchi, la demarcazione sempre piú netta, per cui la maggior parte prova a diventar ricco o almeno famoso per dimenticare che è lusso da ricchi, mettersi al riparo dove è tutto deresponsabilizzato che è il modo sicuro di perpetuare il meccanismo infame, questo succede in ogni parte del mondo con le risorse che scompaiono, ma non sarà forse che la linea sempre piú netta tra chi sta Dentro e chi Fuori non è solo questione monetaria, che qui fuori insieme a una montagna di derelitti c’è chiunque è portatore di un minimo di pensiero originale, ogni piccolo ambito di pensiero indipendente viene messo al bando perché sennò dimostra che si può avere, che non importa tanto cosa si pensa ma come, e se è uguale all’oppressore non c’è scampo, cosí chi vuol star dentro d’una sola cosa può esser sicuro che è un fesso portatore di Pensiero Unico, altrimenti detto indifferente o rassegnato, che sta dentro sí ma a una Caserma pure se urla e sbraita di no, e magari l’entrismo cosiddetto in qualche caso sarà pure utile ma in questo momento è deficiente?

□ a farci caso è vero □ lo dice perché lui è fuori □ non so

9) Non so se sapete di un tale microbiologo giapponese, Fukuoka si chiamava perché è morto, che ha dedicato la sua vita a dimostrare coi fatti però che per fare l’agricoltura bisogna fare niente, ci ha messo vent’anni per portare il terreno alle qualità originarie e da allora per trent’anni a coltivare riso o frutta doveva fare un bel niente di niente, stava lí a guardare, nemmeno l’acqua gli dava al riso tanto per dire, faceva raccolti di gran quantità e soprattutto qualità superiore a quelli degli altri e per questo veniva cacciato dai congressi e tv, perché dimostrava che ci hanno raccontato 3000 anni di fandonie, la tristezza delle loro fatiche di miglioratori di futuro ci hanno raccontato, di vigliacchi esagitati, mentre pure certi indiani americani non facevano un bel cazzo di niente per coltivare, poi sono arrivati gli innovatori che hanno immiserito la terra e i raccolti li hanno resi intensivi, faticosi, laboriosi, anticrittogamici, ogm per poi distruggerli se no non guadagnano le multinazionali, e perché dimostrava Fukuoka che la vita c’è solo dove il dare eccede il prendere quindi noi non siamo messi male ma peggio, e invece si può sempre rivedere tutto e del tutto, ha pure dimostrato Fukuoka sopra ogni cosa, si può far piazza pulita in ogni momento, adesso riprendere i contatti, ora non domani mentre se si continua a vagheggiare una decrescita si diventa solo calvi?

□ interessante □ sono casi isolati □ non so

10) Essendosi che tutte le vite sono occasioni perse da qui si può cominciare, da qui la vita pare sontuosa, da difendere a ogni costo in quanto battaglia persa comunque, per statuto, per regola da-che-mondo-è-mondo, il nostro scopo nella vita non è riuscire ma continuare a fallire nella migliore delle intenzioni diceva Stevenson che lui pure è morto, e allora è la perfezione per chi ha lo stato mentale anarchico, allora difendere la vita è l’esercizio principale che racchiude tutti gli altri, cosí però rischia d’essere imputato di molti reati, tipo stalking per il mondo o spia come diceva di sé Diogene che è morto, vale a dire non esser lasciato in pace da un mondo di pazzi che dicono sempre sono serio, sono io e resto cosí è il motto dei morti o meglio fantasmi, sono lucidissimo è normale, del tutto, il mio stato mentale, che se dicessero non sto del tutto bene, forse non sono responsabile del tutto del mio stato mentale forse si potrebbe tentarla la guarigione, ma se dicono di essere seri ecco lí la pazzia incurabile, soprattutto che quel po’ di libertà è diminuire si scopre nello stato mentale anarchico, da-che-mondo-è-mondo libertà è perdere, disimparare, no come dicono i funzionari non aver regole, non è una licenza militare!?

□ non è pazzo come sembra □ è pazzo □ non so

Risultati

Se prevalgono le risposte 1: con ogni probabilità siete un fallito per cosí dire culturale, una persona dabbene a cui piacciono le trafile e la ricerca del ragionevole, vale a dire siete una vittima designata, forse colta, disposta a farsi gabbare dalle facce belle e la ricchezza del linguaggio, siete pronti per crescere, fare il militare, trovare un posto da piccolo funzionario, separarsi ma prima sposarsi e fare dei figli che viene sempre di moda, andare a votare e magari morirci in cabina, quindi nella condizione privilegiata di chi può usufruire dello stato mentale anarchico, all’inizio nel suo piccolo, poi allargando il cerchio del buon senso comune, quello che oggi è annientato come snob o demodé, pian piano ce la potete fare.

Se prevalgono le risposte 2: è quasi sicuro che siete un fallito del tipo per cosí dire naturale, e ci resterete vita natural durante, ancorati ai distinguo, coi denti affondati nei cavilli interpretativi che scambiate per serietà, sono io e resto cosí è il vostro motto a vita quasi, gli obiettivi per voi devono essere concreti nemmeno belle teleologie, non avete altra strada che farvi strada coi mezzucci i ricatti il peso politico e gli scambi di favori, calcolare e calcolare, azzannare il risaputo, lo stantio, adocchiare ad ogni istante chi secondo voi è il piú debole cioè meno protetto, finché se siete fortunati finirete vecchio e dimenticato quindi in condizione previlegiata per usufruire dello stato mentale anarchico, almeno per qualche anno e, com’è naturale, prima di morire e magari lasciarci il ricordo che tutto è possibile.

Se prevalgono i non so delle risposte 3: se avete letto la maggior parte delle domande senza sapere di che si tratta, siete il tipo di fallito molto vicino allo stato mentale anarchico, lo avete a portata di mano perché refrattari si nasce forse, ma è molto probabile, dicono i refrattari che hanno un po’ di maledetta esperienza, dicono che si vede già da presto, certi pure da piccoli si vede che saranno refrattari a vita, succeda quel che succeda, non conta se sei nato ricco o diseredato, e noi può essere che siamo d’accordo su questa diciamo cosí fortuna, perché un refrattario nato o pasciuto che obiettivo vuoi che abbia nella vita?, quello di tirarsi fuori dalla condizione fortunata cosa che non gli riuscirà mai, quindi lui sta già a posto e non deve fare altro.

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3 Commenti

  1. scavare sfacciato e imperterrito. impudente, gioioso, dolorante e quasi erotico. scrittore raro, morelli, e stoicissimo profeta (in patria) dell’inappartenenza. chapeau, o meglio, alto il bicchiere e viva!

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