Da “Atlante”

di Ivan Schiavone

Tavola n. 09

che il patto di sicurezza prevalga sul patto di stabilità —
questa sarà la decostruzione dell’Unione Europea — signore e signori parlamentari
i volti dei morti, dei feriti, delle famiglie in lutto non mi danno tregua —
qual è stato il loro unico crimine? — questa guerra che è cominciata da diversi anni —
perché siamo legati alla libertà e all’influenza della Francia nel mondo —
ieri sera ho dato l’ordine
a dieci cacciabombardieri francesi
di sganciare le loro bombe sulla roccaforte dell’Isis a Raqqa —
i barbari che l’attaccano vorrebbero sfigurarla? —
coloro che hanno voluto uccidere colpendo deliberatamente persone innocenti
sono vigliacchi che hanno sparato su una folla disarmata
ed è per questo che non siamo impegnati in una guerra di civiltà
perché questi assassini non ne rappresentano alcuna —
quelli che ci hanno sfidato sono da sempre i perdenti della storia —
dobbiamo dunque difenderci nell’emergenza e a lungo termine — ma dobbiamo andare oltre l’emergenza
dobbiamo poter impedire a una persona con doppio passaporto di tornare sul nostro territorio —
dobbiamo poter espellere rapidamente gli stranieri — dobbiamo essere spietati —
noi dobbiamo combattere —
oggi bisogna colpire più forte — continueremo a colpire nelle prossime settimane —
non ci sarà in questa azione né sosta né tregua —
l’Europa non può vivere con l’idea che le crisi che la circondano non abbiano effetto su di lei —
perché il nemico non è un nemico della Francia
è un nemico dell’Europa — non è quindi per contenere
ma per distruggere — così che si possa vivere
e che i nostri figli, i nostri nipoti possano continuare ad avere il mondo che hanno ereditato —
voi siete i rappresentanti di un popolo libero che è invincibile quando è unito e compatto —
la Francia è in guerra —
viva la Francia

Print Friendly, PDF & Email

2 Commenti

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Da “Elogio della passione”

di Carlotta Clerici
Avanzavo tranquilla nell’acqua nera e spessa che ogni mio movimento trasformava in schiuma iridescente sotto i raggi della luna piena. Dieci, quindici minuti, mezz’ora… Le forze scemavano, ma ero fiduciosa, sapevo di poterne ancora attingere dentro di me.

Kwibuka. Ricordare il genocidio dei Tutsi.

di Andrea Inglese
Ieri, 7 aprile, si è tenuta a Kigali la trentesima commemorazione dell’ultimo genocidio del XX secolo, quello perpetrato tra il 7 aprile e il 4 giugno del 1994 da parte del governo di estremisti Hutu contro la popolazione Tutsi e gli oppositori politici Hutu.

Sulla singolarità. Da “La grammatica della letteratura”

di Florent Coste
Traduzione di Michele Zaffarano. I poeti, così drasticamente minoritari, così lontani e così persi nelle periferie di questo mondo, come si collocano, i poeti? Contribuiscono con forza raddoppiata al regime della singolarità o, al contrario, operano una sottrazione basata sulla riflessione e resistono?

Benway Series

Risposte di Mariangela Guatteri e Giulio Marzaioli
... ci concedemmo la possibilità di cercare altre scritture c.d. “di ricerca” consimili, soprattutto al di là della lingua italiana, e di pubblicarle in Italia in un contesto che non era così ricettivo rispetto a tali opere.

Da “I quindici”

di Chiara Serani
Allora le Barbie cominciarono a lacrimare sangue rosso pomodoro (Pantone Red HTK 57, It's Heinz!) come una Madonnina qualsiasi.

Collana Adamàs, La vita felice editore

Risposte di Vincenzo Frungillo
Continua la nostra inchiesta sull'editoria indipendente di poesia. Si parla della collana Adamàs.
andrea inglese
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Il rumore è il messaggio, Diaforia, 2023. Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato il volume collettivo Teoria & poesia, Biblion, 2018. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: