davide orecchio

390 articoli scritti
Vivo e lavoro a Roma. Libri: Lettere a una fanciulla che non risponde (romanzo, Bompiani, 2024), Qualcosa sulla terra (racconto, Industria&Letteratura, 2022), Storia aperta (romanzo, Bompiani, 2021), L'isola di Kalief (con Mara Cerri, Orecchio Acerbo 2021), Il regno dei fossili (romanzo, il Saggiatore 2019), Mio padre la rivoluzione (racconti, minimum fax 2017. Premio Campiello-Selezione giuria dei Letterati 2018), Stati di grazia (romanzo, il Saggiatore 2014), Città distrutte. Sei biografie infedeli (racconti, Gaffi 2012. Nuova edizione: il Saggiatore 2018. Premio SuperMondello e Mondello Opera Italiana 2012). Provo a leggere i testi inviati, e se mi piacciono li pubblico, ma non sono in grado di rispondere a tutti. Perciò, mi raccomando, non offendetevi. Del resto il mio giudizio, positivo o negativo che sia, è strettamente personale e assolutamente non professionale. d.orecchio.nazioneindiana@gmail.com Questo è il mio sito.

In fondo al tunnel

di Roberta Spagnoli
Nessuno lo riconosce. Forse dovrebbe presentarsi: sono il figlio di Pietro, nome di battaglia Walter; oppure sono Jonny di Margherita, la farmacista. Forse nessuno saprebbe identificarlo nemmeno come Giovanni Rossi, il compagno, il brigatista, il dissociato, il detenuto

La perfezione dell’acqua

di Barbara Guazzini
F. ha dei baffetti sparati sulle labbra secche per la tramontana di passeggiate uguali, fatte apposta per stancarla in vista della notte. Mentre ci parlo li osservo e immagino di poterla far tornare quella di qualche anno fa con un passata di cera e uno strappo veloce

Gli elefanti della colonia

di Mario Temporale
Un giorno qualcuno decise che si sarebbero trasferiti. Il bambino aveva ormai cinque anni, ma non sapeva chi avesse deciso di lasciare l’osteria e spostarsi in un altro villaggio, in una nuova casa, senza l’osteria. L’avevano deciso i grandi, e questo bastava

Omaggio ad Alessandro Spina a dieci anni dalla morte (con una lettera inedita)

di Massimo Morasso
Nel carteggio che abbiamo intessuto dal 1993 al 2010, a latere rispetto a quanto andavamo dicendoci l’un l’altro durante i nostri incontri in quel di Padergnone o per telefono, c’è una lettera nella quale Spina mi informava di aver posto la parola fine all’ultimo nodo del suo arazzo narrativo

Il libro islandese

di Enrico Dotti
I libri da tradurre glieli portavano dalla terraferma ogni tre mesi. Traduceva dall’inglese – e questa era la sopravvivenza – e dall’islandese, ma questa è una lingua rara e inumana, esercitata da qualche tecnico stravagante o dai poeti nazionalisti

Tre poesie da “Il contrario di abitare”

di Fabrizio Sani
Mettiamo un mattino come un altro, / fischiettando tra i marciapiedi della tua città / – fosse fine primavera – / tra gli smilzi fili d’aria / che la mia bocca lascerebbe cadere / abbandonassi anche qualche lacrima, / tu cosa raccoglieresti?

Due casi di claudicazione

di Sergio Oricci
In una città dell’Europa dell’Est, una delle tante città di media grandezza che possono essere percepite come grandissime e piene di opportunità da chi ha sempre vissuto in provincia, due uomini camminano in direzioni opposte

Jeannette

di Bea Orlandi
Mi avevano detto che se ne sarebbero andati all’inizio dell’estate. L’ultima volta che ero scesa per prendermi cura dei loro figli, mi avevano chiesto, allora te ne torni a casa per le vacanze, Jeannette? Avevo annuito senza pensarci su
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