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Franco Cordelli

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Franco Cordelli, il critico militante come recensore

di Andrea Inglese   Quando nel 1997 esce La democrazia magica. Il narratore, il romanziere, lo scrittore, Franco Cordelli ha già alle spalle Partenze eroiche del 1980, altro libro di genere saggistico, che avrebbe però, a detta del suo stesso autore, il limite di essere una mera collezione di interventi critici, ognuno concluso in sé e autosufficiente. La democrazia magica, invece, pur raccogliendo di nuovo articoli e saggi scritti durante gli...

Appunti di scena

(un mese fa Piero Sorrentino mi aveva spedito questi appunti. Per problemi miei non ho trovato il modo di pubblicarli, lo faccio ora e mi scuso per il ritardo. G.B.) di Piero Sorrentino L’ultimo, animato dibattito sullo stato del teatro, delle sue istituzioni e della critica teatrale risale solamente a qualche settimana fa, quando, al Piccolo di Milano, Luca Ronconi e Franco Cordelli hanno discusso in pubblico sul tema “I critici...

Dieci per Elio Pagliarani

  Da Ma dobbiamo continuare. 73 per Elio Pagliarani a un anno dalla morte, Aragno/I domani, 2013.   ELIO PAGLIARANI Libera labirintiche litanie Inventa ignote ibridazioni Ordisce olimpici oltraggi Privilegia pindariche pipate Annuncia agguerriti alfabeti Galvanizza giocose girandole Lampeggia lussureggianti lallazioni Improvvisa incantevoli illusioni Abita acrobatiche allegorie Rivendica ruggenti rivelazioni Accumula apocalittiche aurore Narra numinose navigazioni Incendia ipotetiche iridescenze Nanni Balestrini - «Non ho capito!» «Non ho capito» premessa di un taciuto «ma che state combinando» fu, del monologo a pause, il punto più esplicito e lacerante. Altro che «mehr licht»...

Il coltello di Lichtenberg

di Domenico Pinto «Volevano i fatti. I fatti! Esigevano fatti da lui, come se i fatti potessero spiegare alcunché», osserva il narratore nel capolavoro di Conrad, quando Jim sta alla sbarra per aver abbandonato il piroscafo dov’era primo ufficiale. Il più ancipite eroe della modernità soggiace al giudizio della Storia, lui che ha lasciato una nave che in verità non affonda, immaginando, al momento del salto nella scialuppa, di aver...

il principe è morto cantando

di Andrea Caterini Ho sempre pensato che la critica fosse a modo suo un’irrimediabile autobiografia. Penso anzi che il critico letterario sia inguaribilmente malato di autobiografia, poiché non essendo in grado di parlare di sé sa che il solo modo per farlo è tentare di leggere, quindi conoscere, e successivamente scrivere di quei libri che il sé glielo svelano di volta in volta. Questo non significa che il critico sia...

Stefano Gallerani e Franco Cordelli, un dialogo

di Stefano Gallerani La parola spetta ad un critico. Anzi, due. E se nel primo caso poco contano nomi e circostanze dell’intervento, nel secondo tanto gli uni che le altre sono di un’evidenza flagrante. Nell’ordine: «la descrizione degli oggetti non conduce a nulla, ma alla stessa conclusione conduce anche la descrizione degli ‘stati d’animo’. Che ci si rivolga all’oggetto o al soggetto, all’interiorità, che si faccia romanzo ‘nuovo’ o del...

Etica della sparizione

di Andrea Cortellessa È interessante il confronto fra le copertine delle due edizioni – fra loro separate un po’ più di trent’anni – delle Forze in campo, secondo romanzo di Franco Cordelli. In quella appena uscita (con minimi ritocchi autoriali) nella BUR Rizzoli, un campo da tennis dal fondo grigio (è un allenatore di tennis, oltre che un ex pugile, il «Cordelli» protagonista del romanzo) viene inquadrato in toni spenti...

Il fascismo al Premio Strega

di Giacomo Sartori Canale Mussolini di Antonio Pennacchi, che come è noto ha vinto il Premio Strega, e che è venuto in spiaggia con noi, è la saga di una famiglia contadina originaria del Polesine. Una famiglia fascista. Proprio per i meriti acquisiti in una mortifera azione squadrista, i Peruzzi (si chiamano così) vengono ricompensati con due poderi nella fascistissima bonifica agraria dell’Agro Pontino: di punto in bianco i mezzadri...

Pubblicare per Mondadori?

di Andrea Cortellessa Piccola premessa metodologica, o deontologica. È insopportabile che sulla questione del pubblicare o meno per Mondadori si sospettino coloro che intervengono di farlo per più o meno confessabili interessi personali. Qualcuno, pensando di scherzare, ha definito questa pratica di delegittimazione «metodo Boffo». In Italia c’è poco da scherzare, oggi, su questo. Personalmente, come altri partecipanti a questa discussione, ho fatto in passato dei lavori per Einaudi, e...

Il feticcio del romanzo

Si ripropone l’articolo uscito sul «Corriere della Sera» il 30 agosto col titolo Se il romanzo è un feticcio. Del letterato è rimasto il fantasma di un prestigio sociale, in cerca esso stesso di conferma. Alla forma-romanzo è dedicata gran parte della produzione saggistica di Cordelli - raccolta al momento in quattro libri: Partenze eroiche (Lerici 1980), La democrazia magica (Einaudi 1997) e il dittico La religione del...

Alzare i tacchi

di Franco Cordelli Il primo libro da me consegnato a Einaudi è del 1990, dunque fuori gioco. Ne ho pubblicati altri due, uno nel 1996 e uno nel 1999. In quegli anni al governo c’era il centro-sinistra. Credevo che Berlusconi fosse spacciato. Credevo che si sarebbe fatta una legge sul conflitto d’interessi. Più in generale, non avevo percepito la questione dell’opportunità di “lavorare” o meno per una casa editrice di...

La responsabilità dell’autore: Franco Cordelli

Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano la totale mancanza di vitalità del romanzo e della poesia nell’Italia contemporanea? Sulla poesia non so che dire, ho smesso di leggerla – almeno quella nuova. Ma anche dei poeti che più mi piacevano non ho l’impulso a prendere in mano i libri, tranne, di tanto...

Le classifiche di qualità: una risposta

di Alberto Casadei, Andrea Cortellessa, Guido Mazzoni Ci fa piacere che il progetto delle classifiche di Pordenonelegge-Dedalus abbia suscitato un dibattito così  ampio. Ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti, sia quelli che hanno espresso giudizi favorevoli, sia quelli che hanno formulato critiche severe. Vorremmo cominciare rispondendo alle obiezioni radicali per poi arrivare alle obiezioni costruttive. 1. Classifiche. Qualcuno (Franco Cordelli sul "Corriere della Sera" e su Radio Tre, per esempio) ha scritto...

La poetica di Baricco

di Franco Cordelli Forse Alessandro Baricco ignora quanto pochi siano i teatri stabili in Italia; e forse ignora le ridicole cifre che vengono loro devolute. Ma di sicuro ignora quale sia il “sistema”, come esso sia ben lontano dall’impedire ai privati di investire in operazioni di teatro o dal consentire che (a causa della sua pochezza) i propri contributi siano altrove diretti. L’attuale Fus (Fondo unico per lo spettacolo)...

Reale, troppo reale

di Andrea Cortellessa «Il genere umano non può sopportare troppa realtà». Non lo ha detto qualche oscuro sofista della derealizzazione postmoderna. Lo ha detto, e più d’una volta, un grande della modernità più «eroica», quella più esposta al vento della storia, Thomas Eliot (si veda Burnt Norton, primo dei Quattro quartetti). Ciò malgrado – e anzi proprio per questo, data la coazione al citazionismo di noi postmoderni – sembrano queste...

LA PAGINA E LO SCHERMO. Frame da un discorso abbandonato. (I)

di Stefano Gallerani «Siete proprio necessario voi? Che cosa siete voi? Una mano che gira la manovella. Non si potrebbe fare a meno di questa mano? Non potreste esser soppresso, sostituito da un qualche meccanismo?» (Luigi Pirandello, Quaderni di Serafino Gubbio operatore) «Nell’era elettronica noi viviamo senza un corpo. Questo spoglia l’individuo della sua identità personale e porta all’emergere d’una personalità di massa.» (Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare) «Più tardi del suo...
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