risultati della ricerca

Giorgio Vasta

se non hai trovato quello che cercavi prova con un altro termine

Il postino di Mozzi

brani di Guglielmo Fernando Castanar (in corsivo) e Arianna Destito Cominciai questo lavoro di raccolta dopo il terzo o il quarto mese da impiegato delle Poste. Il materiale arrivava alle Centrali di Padova, prelevavo direttamente dagli scaffali di mia competenza, e i primi tempi facevo un setaccio veloce e mi mettevo sotto la giacca uno o due plichi destinati a lei e li andavo a nascondere nell’armadietto personale dove tengo...

Ancora domenica. La papera del tempo

di Giorgio Vasta (Nazione Indiana ha compiuto quindici anni a marzo, da allora molte persone e molte cose sono cambiate; testimonianza molto importante, e talvolta emozionante, di questa lunga storia è il suo archivio, del quale abbiamo deciso di ripubblicare alcuni post, che riteniamo significativi. Oggi proseguiamo con un brano di Giorgio Vasta, in passato redattore di nazione indiana. La redazione) Il pomeriggio della domenica è poroso e assorbe tutto. Il...

Lombroso e le carte mancate

        Venerdì 16 settembre si è svolta la Notte degli Archivi presso il Palazzo degli Istituti Anatomici con la lettura di Giorgio Vasta dedicata alle collezioni del Museo Lombroso e del suo archivio. Così ho chiesto a Cristina Cilli, curatrice delle collezioni, e a Giorgio di poter pubblicare il suo intervento su NI. Il testo è presente anche sul sito del museo, qui.(effeffe)       Di uova, ochette, pellicole, pagine bianche di Giorgio Vasta Qualche tempo...

InRitiro: Soggiorni di Studio sull’Appennino

QUI la pagina con tutte le informazioni e i link alle schede dei corsi.  

Scrittori e storia, una conversazione

di Daniele Giglioli e Davide Orecchio Questo dialogo via mail tra Daniele Giglioli e Davide Orecchio si è svolto fra il 20 dicembre 2014 e il 14 gennaio 2015* D.O. – Caro Daniele, in una giornata d’inverno romano che invece sembra portegno – con l’umidità, la pioggia, quindici gradi di temperatura media, il cielo basso da fine (geografica) del mondo (finis terrae; fatta salva, io spero, l'umanità) – la mia compagna...

Qualche lucciola nel buio pesto di Giorgio Vasta?

di Luca Salza Ad aprile, abbiamo accolto Giorgio Vasta all’Università di Lille, nel seminario «La democrazia in Italia» che organizzo con Mélanie Traversier. Questo mio testo prende spunto dalle discussioni svolte in quell'ambito, con lo stesso Vasta, Pierandrea Amato, Gabriele Della Morte, Fanny Eouzan, Stefano Savona, Mélanie Traversier e gli studenti presenti al seminario Italia, anni ’70. Scomparsa delle lucciole, assassinio di Aldo Moro. E cosa fanno i bambini in questo...

Giorgio Vasta: la militanza del linguaggio

 di Giacomo Raccis Or la vita degl’italiani è appunto tale, senza prospettiva di miglior sorte futura, senza occupazione, senza scopo, e ristretta al solo presente (G. Leopardi, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani) Tutto deve partire da una considerazione semplice quanto assiomatica: Giorgio Vasta è uno dei migliori scrittori della sua generazione. Si tratta di una dato unanimemente riconosciuto. E la cosa è tanto più sorprendente se si considera la...

La luce sui corpi

Alcune riflessioni su Il tempo materiale di Luigi Ricca, dal romanzo omonimo di Giorgio Vasta. di Vanni Santoni Via via che la mia collaborazione con Tunué andrà solidificandosi, potrò parlare sempre meno dei suoi libri, il che è un peccato: se conoscevo già bene la casa editrice di Latina per il suo catalogo estero, nel quale spiccano capolavori come Rughe di Paco Roca o Perché ho ucciso Pierre di Alfred &...

“Avere il coraggio dell’incertezza”: le culture della precarietà

Convegno internazionale Université Paris Ouest Nanterre La Défense, 6 e 7 dicembre 2012 Qui il link all'Università e al programma Colloque organisé par le Centre de Recherches Italiennes (CRIX-EA 369 Études Romanes), avec le soutien de l’École Doctorale 138 LLS (Lettres, Langues et Spectacles) et l’UFR LCE. Avec la participation de l’Institut Culturel Italien de Paris. Dans le cadre du projet "Precarity and Post-autonomia : the Global Heritage", avec le soutien du...

Libri italiani nel mondo – L’immaginaria patria degli edonisti infelici

di Cristiano de Majo Sul Corriere della Sera dell’8 ottobre, un articolo di Ranieri Polese, riportando dati e chiacchiere con agenti letterari ed esperti del settore alla vigilia della Buchmesse, attestava una sorta di spread alla rovescia – di dimensioni molto più ridotte in realtà – nel rapporto tra autori italiani di narrativa tradotti in Germania e autori tedeschi  di narrativa tradotti in Italia. Le ragioni di questo successo del,...

Europeana, Ferrini, Diderot e forse non tutti sanno che

di Francesco Forlani Europeana è un libro uscito per la prima volta nel 2005 e riproposto un anno fa in una nuova edizione dalla siciliana duepunti. Se ne parlo oggi, in questa fine estate del 2012 è perchè la sensazione che ho, avendolo acquistato a Mesagne, alla libreria del mio amico Domenico Pinto, la Lettera 22, è che il libro sia effettivamente uscito nel momento in cui, su consiglio di...

una questione di qualità

Diventa anche tu un autore! Appunti su self-publishing e pseudoeditoria 1 Andrea Libero Carbone, Alessandro Raveggi, Vanni Santoni, Giorgio Vasta, per Generazione TQ. Gli appunti che seguono vogliono essere rappresentativi di un modo di procedere al quale Generazione TQ intende quanto più possibile attenersi. Constatata la relazione che connette tra loro fenomeni anche all’apparenza diversi e irrelati, pensiamo sia indispensabile che una...

TQ, Zoo, uomini e animali: un’intervista a Giorgio Vasta

di Krizia Murrone* * (L’intervista è nata come esercitazione all’interno del corso di Letteratura italiana contemporanea dell’Università di Lecce – Scienze della comunicazione. Si ringraziano Fabio Moliterni, gli editori di :duepunti e naturalmente Giorgio Vasta per le risposte). A cosa fanno pensare gli animali parlanti che fabbricano insegnamenti morali? Alle favole, diranno i più. Ebbene non è così scontato, sono infiniti i generi letterari che oggi vedono protagonisti animali d'ogni tipo,...

La Generazione TQ e il verduraio di Havel

Questo articolo l’ho scritto all’indomani dell’incontro romano del 29 aprile. Ho atteso finora per pubblicarlo perché volevo proprio che questa riflessione su intellettuali e società arrivasse dal Sud, e più specificatamente, dalle colonne di un mensile come «i Quaderni de L’Ora», erede di una grande tradizione di impegno culturale e civile. da i Quaderni de L’Ora (anno 1, n°5 - giugno 2011) di Evelina Santangelo Quanti della generazione TQ si sono trovati...

Essere narratori cosmologici

di Giorgio Vasta La scienza mineraria ci insegna che la coerenza è una condizione caratterizzata da una fortissima coesione interna. L’incoerenza, viceversa, è connotata da scarsa o nulla coesione. Nell’incoerenza, a prevalere è il detrito non cementato, la scheggia, il frantumo, la deriva verso il granulo, la polverizzazione. Raccontare il presente – ma forse raccontare tout court – vuol dire dare coerenza all’incoerenza, radunare i frammenti esplosi e plasmarli...

Un libro vi trasporterà: Giorgio Vasta

Nuova puntata di " Un libro vi trasporterà " per gli amici di Torno Giovedì , dedicata a "Spaesamento" (ed. Laterza) , di Giorgio Vasta. Con lui, Tommaso Cerasuolo, cantante dei Perturbazione, band con cui Giorgio ha realizzato alcuni reading. La cornice è quella del Circolo dei lettori di Torino, e poi, poi c'è la furia autistica dei dittatori soft e il coraggio dei maratoneti. effeffe

Cultura fuori dalla cultura

(da «il Fatto Quotidiano» - venerdì 22 ottobre 2010) Non solo libri: la «società intellettuale» deve conquistare rilevanza. Oggi più che mai può farlo uscendo dai confini letterari e misurandosi con i temi politici e sociali di Evelina Santangelo «Come posso far sì che la mia attitudine critica, l’impegno civile, l’esperienza politica non sia una forma di intrattenimento, di mero consumo culturale, un passatempo come un altro?» Così si interroga Christian Raimo sulla Domenica...

Spaesamento

di Alessandra Sarchi Giorgio Vasta, Spaesamento , Editori Laterza, Bari 2010 “L’Italia senza la Sicilia non lascia alcuna immagine nell’anima: qui è la chiave di tutto”. La tappa finale del viaggio in Italia di Goethe (1786-7) fu ricca di rivelazioni; a Palermo, in seguito a una visita all’Orto Botanico Goethe cominciò a formulare la teoria di quell’Urpflanze , la pianta matrice di tutte le altre, la pianta archetipale, che avrebbe...

La responsabilità dell’autore: Giorgio Vasta

1) Come giudichi in generale, come speditivo apprezzamento di massima, lo stato della nostra letteratura contemporanea (narrativa e/o poesia)? Concordi con quei critici, che denunciano la totale mancanza di vitalità del romanzo e della poesia nell’Italia contemporanea? Soltanto una breve nota preliminare. Nel rispondere al questionario tengo conto del fatto che il mio intervento ne segue parecchi altri e che è dunque inevitabile, a questo punto, che nel rispondere alle...

GranTorino: Giorgio Vasta

proseguono le interviste fatte per Booksweb qui l'originale:

Carlo Coccioli / Presenza dello scrittore assente

a cura di Giulio Mozzi Parla una composita pattuglia di lettori di Carlo Coccioli: Franco Buffoni, Antonella Cilento, Giancarlo De Cataldo, Mario Fortunato, Bruno Gambarotta, Massimiliano Governi, Giuseppe Lupo, Marino Magliani, Sergio Pent, Alcide Pierantozzi, Giacomo Sartori, Giorgio Vasta. "Quello con Carlo Coccioli è stato un esemplare incontro mancato. Non siamo mai riusciti a stringerci la mano, eppure non potrei dire di non averlo conosciuto". Comincia con queste parole il capitolo...

Il tempo materiale

di Gianni Biondillo Giorgio Vasta, Il tempo materiale, 311 pag., minimum fax, 2008. Nimbo, un ragazzino di undici anni, si muove, nel 1978, in una Palermo ferina e brutale, ragionando come un filosofo razionalista. Un “mitopoieta”, per dirla con l'appellativo affibiatogli dalla sua insegnante. Tutto è parola per Nimbo, tutto è metodica sperimentazione della assoluta diversità. La sua. Con lui si muovono due amici coetanei altrettanto esclusi dal mondo intero...

Il fabbricatore di parole

di Francesca Serafini Pare che una volta, commentando un romanzo di Antonio Bresciani che gli era stato consigliato, Manzoni abbia ammesso di non aver superato i primi due periodi, apparsi ai suoi occhi come gendarmi che gli intimassero di non andare avanti. Quello con cui si apre il primo capitolo del romanzo d’esordio di Giorgio Vasta – appena dopo un rapido elenco di cose che ci sono, tra cui...

Leggere, le voci – Dizionario affettivo degli scrittori

L'indiano Giorgio Vasta - perché come dice Biondillo se si è stati indiani una volta lo si è per tutta la vita- ha accettato di rispondere alle mie domande su un libro che è appena uscito e che sarà presentato a Pordenone legge il prossimo week end. effeffe ps Per chi volesse leggersi la storia del progetto ideato da Matteo B. Bianchi consiglio un giro su questo sito. Effeffe:Com'è nata l'idea...

Intervista a Patrik Ourednik

di Giorgio Vasta In Europeana, la particolare morfologia del linguaggio – il fatto di eliminare del tutto le virgole e collegare le parti della frase tramite la congiunzione “e” – determina nel lettore la percezione di un tempo “morbido” e permanente, di un larghissimo presente nel quale la Storia, tutta insieme, accade e continua ad accadere. Qual è la ragione di questa scelta? L’ha appena formulata: si trattava di abolire i riferimenti...

Europeana e la polvere della storia

di Giorgio Vasta C’è un film di William Wyler – un western che si intitola Il grande paese ed è del 1958 – nel quale a un certo punto si assiste a una scena tipica del western classico: la scazzottata tra cowboy (uno dei due cowboy è un ancora giovane Charlton Heston, fra l’altro). Le scazzottate, nei western, sono un momento di esaltazione della matericità dei corpi guadagnata attraverso inquadrature ravvicinate,...

Avere figli

di Giorgio Vasta Nei giorni scorsi due piccoli avvenimenti mi hanno fatto tornare in mente un appunto che avevo preso nel giugno del 2003. Due avvenimenti che hanno a che fare con l’avere e con il non avere figli. Il primo è una frase che ho sentito leggere da Giordano Meacci all’interno di un suo racconto che si intitola Crossroad Blues. La frase in questione, messa in bocca a un Cristo...

Io sola sempre in cella colla mia tristezza…

di Giorgio Vasta Pubblico a seguire la trascrizione di una lettera di implorazione di una donna sordomuta, tre volte recidiva per furto, vissuta presumibilmente nella Torino del secondo Ottocento. Questa lettera, insieme ad altri materiali analoghi, è contenuta nel volume Palimsesti del carcere. Storie, messaggi, iscrizioni, graffiti dei detenuti delle carceri alla fine dell'Ottocento, di Cesare Lombroso (Ponte alle Grazie, 1996). Si tratta di una lettera secondo me straordinaria, una...

Trilogia delle consapevolezze e dei sorrisi #3 e fine

di Giorgio Vasta Conclusione con sorrisi Tre consapevolezze, tre sorrisi. Due, quello di Platini e quello di Zidane, espliciti. Uno, quello di Maradona, immaginato, immaginabile, che forse sono io a imporgli ma che suppongo fisiologico, inevitabile, affiorargli alle labbra appena colpito il pallone che supererà Shilton. Più almeno un altro sorriso, quello disperato del coyote che scopre di essere, con tutta la sua consapevolezza, troppo pesante per il vuoto. La consapevolezza che...

Trilogia delle consapevolezze e dei sorrisi #2

di Giorgio Vasta Tre fotografie di consapevolezze (ultra-)calcistiche Vorrei procedere provando a scattare tre diverse fotografie di consapevolezze direttamente legate al calcio. Sia chiaro che non è solo di una consapevolezza fisica, atletico-agonistica, che voglio parlare, ma anche, e forse soprattutto, di una consapevolezza mentale, strategica. Utilizzo il calcio perché coinvolgendo in modo evidente il corpo, dilata lo spazio e il tempo permettendo il generarsi e il sedimentare di immagini chiare...
Print Friendly, PDF & Email
NOTE
  1. Documento letto in occasione del Forum del libro di Matera.