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morte

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Sorpasso rituale

di Franz Krauspenhaar Il burrone della scogliera. Dove Roberto Mariani, il giovane studente di Giurisprudenza interpretato da Jean-Louis Trintignant, trova la morte nel finale de Il sorpasso. Rivendendolo per l’ennesima volta, mi chiederò perché. Perché a ogni ferragosto, da quasi dieci anni, vedo quel film, dovunque mi trovi. L’idea di questo rito in bianco e nero adesso mi sconvolge. Vengo messo davanti a qualcosa di inquietante che mi riguarda, e...

Opere italiane # uno / ineditifrastici

di Danilo Pinto. Che è la morte, che con Wittgestein e con Webern m'intingo la lenzuola di Capranica, con Fano azimo io solo sola, io santo santa, la puttana manca e cielo di spugna assorbe, il fango-mare, bariccamente Turin. Osvald allo sparo di mosche cossuiane, al martello puntacuda, semel in anno licet inculare. Ti mostro la signora madre, all'agnolotto superiore, Arcimboldo di verzure. Ocelot, ottentott che sia joy, la divisione di Merlot, la patristica, la serva, la sura la mellata,...

Inediti

di Antonella Pizzo Da: Di lievi deliqui e smarrimenti I Regina madre che al castello sgravasti cuore di tortora e leone beati i poveri di spirito che non hanno visto il pozzo di petrolio e l’oro ricoprire gli abiti delle donne bionde brune rosse passionarie ossa d’anoressiche donzelle sulle passerelle coi trampoli non hanno raccolto il passo in minimal style valentino l’ultima moda di tatuaggi e pearcing che non hanno segnato le nuche sottili ed il profumo dalla traslucida...

off/on

di Franz Krauspenhaar off Con quella maglia di Snoopy versante calamaro mi viene da piangere Warhol minestra, da una siepe maestra nasconditrice di falsi. Sembri uscita da una lavatrice, da una confezione Zuegg o cornflakes, da una piramide di latte, da un fiore esploso. Mi sembra di conoscerti: non giudiziosa, cadaverica, spongea, matrale, cutrunuta, ringhiosa e arbitrale. E arrabbattona, succulenta ai soldi, leccalecca ai non fastidi. Semplice da bere, come sciroppo d’acero abbattuto al breakfast. Mi sembri scemunita con scimmie da zoo calvo, da zio indegno, da Pino Insegno blatta...

Un ricordo improbabile

di Massimo Rizzante Dirò subito che ho incontrato una sola volta il grande “Jaufrè”, come lo chiamava Montale. Ricordate: Jaufrè passa le notti incapsulato in una botte. Alla primalba s’alza un fischione e lo sbaglia. Poco dopo c’è troppa luce e lui si riaddormenta Quando un incontro importante resta unico, ogni gesto, ogni parola, ogni dettaglio della scena prende un’aria poetica. Era l’estate del 1982. Credo luglio o agosto. Non avevo ancora diciannove anni. Ero seduto...

La bellezza andrà all’inferno? Lettera a Ornela Vorpsi

di Massimo Rizzante 1 Cara Ornela, ho letto Il paese dove non si muore mai (2004). Ho letto anche la tua seconda opera, Buvez du cacao Van Houten! (2005), che non è ancora stata pubblicata in Italia. Infine, La mano che non mordi (2007). Nel primo romanzo, dedicato interamente al tuo paese d’origine, l’Albania, il paese in cui la parola «paura» è priva di significato – mentre la parola «umiltà» è perfino assente...

Un padre, un secolo

  di Marco Lodoli Un uomo su un letto di cenere, lungo come un secolo E corto come un addio: ed è mio padre. Lui l'Etiopia e la Spagna, Lubiana e Salò Giovinezza giovinezza e morte morte Ma insieme a me poche cose, un'altalena Forse qualche afosa sfilata del due giugno Coi carri pesanti e i bersaglieri sudati Io piccolo accanto a lui e lui muto nei ricordi. E poi qualche litigata più avanti Rosso e nero attorno alla minestra E...

Su “Capitoli della commedia”, di Martino Baldi

  di Franz Krauspenhaar Non poeta nero, non poeta della sperimentazione linguistica, il pistoiese Martino Baldi, nato nel 1970, fine saggista, ha da tempo scelto di usare la parola e il “mezzo” poetico per raccontare la contemporaneità, per svellere tonnellate di terra coprente dai cimiteri dei vivi della nostra società semiaddormentata. E così nel 2005 ha dato alle stampe Capitoli della commedia, per le Edizioni Atelier, euro 7,50, nella collana di poesia...

I morti

di Nadia Agustoni Ricordo case come querce e i campetti di calcio, un paese nudo con il tempo disteso e la luce a sera presa di foschie. C’era un freddo più intero a ottobre, più compatto nel mutarsi dei colori e il cielo era di alta nuvolaglia e di dura tramontana. I muretti gelavano al primo trimestre scolastico e selvatica la pioggia, neanche cadeva, veniva avanti a giornate, sembrava sciolta...

Del disumanarsi – su Marino Magliani

  di Marco Rovelli Sono felice di aver conosciuto Marino Magliani prima di leggere un suo libro, e di averlo conosciuto nel suo ambiente olandese, nella sua casa nel condominio di IJmuiden, nel suo studio stretto e ingombro, di aver camminato con lui sulle sue spiagge olandesi, tra i bunker in faccia al mare. Così ho potuto riconoscerlo, nel libro che ho letto solo dopo, Quattro giorni per non morire. E...

Aut-aut let (First Step)

DIALOGO DELLA MODA E DELLA MORTE di Giacomo Leopardi Moda. Madama Morte, madama Morte. Morte. Aspetta che sia l'ora, e verrò senza che tu mi chiami. Moda. Madama Morte. Morte. Vattene col diavolo. Verrò quando tu non vorrai. Moda. Come se io non fossi immortale. Morte. Immortale? Passato è già più che 'lmillesim'anno che sono finiti i tempi degl'immortali. Moda. Anche Madama petrarcheggia come fosse un lirico italiano del cinque o dell'ottocento? Morte. Ho care le rime del...

Tecniche di suicidio

di Sergio Garufi L'incipit di un libro è un tentativo di adescamento, e quello folgorante e lapidario de Il mito di Sisifo di Albert Camus è fra i più riusciti che io conosca. Vi si afferma in modo perentorio che esiste un solo "problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta significa rispondere al quesito fondamentale della filosofia." Tuttavia...

Eutanasia. La singolarità del dolore. 2

di Federico Ferrari Qui di seguito si troveranno solo alcune situazioni in cui ci si può imbattere occupandosi della questione dell’eutanasia. Talvolta gli esempi riguardano l’esperienza diretta di chi scrive, mentre altri provengono da fatti letti o da storie estrapolate da altri testi. Non sempre, come si vedrà, la scelta di colui che soffre porterà all’eutanasia e non sempre la scelta di morire potrà esser considerata eutanasia, almeno seguendo il...
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