risultati della ricerca

Orsola Puecher

se non hai trovato quello che cercavi prova con un altro termine

Se nulla era sbagliato

di Nadia Agustoni “Ma che sarebbero i prodigi in mare e in cielo senza averti compagno al mio pensiero?” John Keats, Sonetti L’hanno definita una delle intelligenze più critiche e lucide degli states, ma nei due libri in cui racconta la morte del marito John e della figlia Quintana, avvenute a breve distanza una dall’altra, Joan Didion di sè dice che per un pò è impazzita e impietosa ci mostra la sostanza del...

* * da cenere oro

di Orsola Puecher

gommalacca e resine
damasco cremisi
rosa antico e cinabro
e garanza e oltremare

Della guerra

di Nadia Agustoni “ un esercito perdente insegue invece il successo partendo dallo scontro diretto.” Sun Tzu Italo Calvino in Perché leggere i classici si poneva una domanda: «Perché leggere i classici anziché concentrarci su letture che ci facciano capire più a fondo il nostro tempo?» e «Dove trovare il tempo e l'agio della mente per leggere dei classici, soverchiati come siamo dalla valanga di carta stampata dell'attualità?». ((Italo Calvino, Perché...

* hiberno pulvere

di Orsola Puecher

conosce il segreto della polvere
dei pollini e dei corpuscoli argentei
adagiati sui riccioli del legno
sui piani lucidi dei tavoli

“…cercando primavere di viole”

di Orsola Puecher

Alice e Marie dormivano vicine e il sonno se le prendeva senza sollievo né pace. La notte era solo un intervallo inquieto al dolore e nel pulsare tanto flebile delle loro vite non c’era differenza di rumori rispetto al giorno: l’abbaiare dei cani, passi, le voci secche. E il freddo così intenso di quel marzo senza primavera.

ANIMAzioni#05: “The Christmas Card” [1968] di Terry Gilliam

>   D: Se ti reincarnassi in uno dei personaggi di Monty Python, quale vorresti essere? TG: Vorrei essere il piedone animato. Perchè no? E' l'entità onnipotente che calpesta tutto. da AN INTERVIEW WITH TERRY GILLIAM     ANIMAzioni#01: “LE NEZ” di Alexandre Alexeïeff e Claire Parker ANIMAzioni#02: “LA MANO” di Jirí Trnka ANIMAzioni#03: “Father and Daughter” di Michaël Dudok De Wit ANIMAzioni#04: “Kafka” di Piotr Dumała    

Viaggio nell’insostenibile malinconia delle merci [1]: IL PARADISO

  di Orsola Puecher   Il negozio si chiama “lI Paradiso de…”. In vetrina spicca insieme ad altri strani gingilli l’abitino Miss Christmas, € 47,50, fra un'intermittenza di lucette, del tipo musicale, a forma di campanelle che baluginano da lontano nella piazza buia e vuota della Cattedrale, diffondendo per l’aere dell’imbrunire l’eco elettronico e swingante di una Jingle Bells triste per troppa pretesa allegria natalizia.                     “Il Paradiso” di qualsiasi cosa è...

sembra un prato

    inediti dai Libri di lettura di Nadia Agustoni   c’è la neve c’è la neve lì fuori e vorrei mentire una volta, meno trasparente del vetro dar colpa a qualcuno d’esser nata troppe volte a far nulla più che nascere vedere la fatica dell’angelo che mi tiene con la nuca in alto, piegata al celeste, a rigettare la distanza quasi una ruota il vento.   sembra un prato c’è una parola che è cruna d’ago ma il cammello passa raggiunge il regno...

♫ dei poeti le voci [3]: MARIA VALENTE

  Maria Valente DISCONNECT THE MACHINE O LA BUONA MORTE     DISCONNECT THE MACHINE O LA BUONA MORTE     La vita? la morte?... succede come i fiori e il loro vezzo di decorare il tritacarne, renderlo confortevole- così farcito di metastasi – rosa determinante o piuttosto grigio accogliente che si spalanca e inghiotte tutto: braccia e busto, gambe e busto, bastone e carota, bastone e carota, bastone e carota nessuna indicazione sul senso di marcia   se abbiamo conservato...

Le scimmie all’aeroporto

  di Paolo Sperandio Esimio Scrittore,               quella che legge non è una storia vera, non è una storia inventata, forse non è una storia. Tutto quello che è sta nel titolo, che sta nella mia memoria del Poeta. Avevo oltrepassato la sua esistenza come il sangue scavalca un grumo venoso, che c’è però non fa male, finché non ho letto il Suo articolo. Più che un articolo un monito, un richiamo al...

♫ dei poeti le voci [2]: VIOLA AMARELLI

Ballate senza tempo 1660 a.C. circa – eruzione del Vesuvio detta delle “pomici di Avellino Fuggimmo, il cielo s’era fatto basso, umido il vento fuggimmo quando l’odore della sera venne marcio l’ammasso in volo di zanzare. In fretta, tagliando i rovi, battendo il sottobosco, avanti con le falci e i bastoni correvano pure gli animali al fiume, al fiume, tra le grida puro terrore quando assordò il boato cupo senza fine gettammo i bambini lungo il greto. Esplose, queste tibie e...

Ah, non parlatemi della Duncan!…

di Anna Tellini
Seduto nel secondo palco di prima fila della soffocante sala del teatro Malyj di San Pietroburgo, Rozanov [1] assiste a un’esibizione di Isadora, impegnata in una delle sue numerose tournée in Russia, e anche senza binocolo può vedere distintamente tutti i dettagli.

ANIMAzioni#04: “Kafka” [1991] di Piotr Dumała

«un'immagine della mia esistenza sarebbe una pertica inutile, incrostata di brina e di neve, infilata obliquamente nel terreno, in un campo profondamente sconvolto, al margine di una grande pianura, in una buia notte invernale» Franz Kafka, Confessioni e Diari (1972), Mondadori, Milano, a cura di Ervino Pocar     ANIMAzioni#01: “LE NEZ” di Alexandre Alexeïeff e Claire Parker ANIMAzioni#02: “LA MANO” di Jirí Trnka ANIMAzioni#03: “Father and Daughter” di Michaël Dudok...

Vsevolod Ėmil’evič Mejerchol’d [28 gennaio 1874 – 2 febbraio 1940(?)]: LA MORTE È MEGLIO DI TUTTO QUESTO

Quando gli inquirenti cominciarono ad applicare nei riguardi di me, inquisito, i loro metodi di azione fisica, aggiungendo ad essi il cosiddetto "attacco psicologico", l'una e l'altra cosa provocarono in me un terrore così mostruoso da mettere la mia natura a nudo fino alle radici.

LA FABBRICA ILLUMINATA [ 1964 ]

    La fabbrica illuminata   MUSICA di Luigi Nono   TESTO   di Giuliano Scabia, e un frammento da “Due poesie a. T” di Cesare Pavese     1. fabbrica dei morti la chiamavano   esposizione operaia a ustioni a esalazioni nocive a gran masse di acciaio fuso esposizione operaia a elevatissime temperature su otto ore solo due ne intasca l’operaio esposizione operaia   a materiali proiettati relazioni umane per accelerare i tempi esposizione operaia a cadute a luci abbaglianti a corrente ad alta tensione quanti MINUTI-UOMO per morire?     2....

“Colui che non aveva mai visto il mare” da “Mondo et autres histoires” di J. M. GUSTAVE LE CLÉZIO

testo in lingua originale   __Si chiamava Daniel, ma gli sarebbe molto piaciuto chiamarsi Sindbad, perché aveva letto le sue avventure in un grosso libro rilegato in rosso che portava sempre con se, in classe e nel dormitorio. Di fatto credo che non avesse mai letto altro che quel libro là. Non ne parlava mai, salvo qualche volta quando glielo si chiedeva. Allora i suoi occhi neri brillavano di più, e...

io penso che le stelle

di Nadia Agustoni ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ pareva una gabbia la casa l’incrinare del fuoco quel che possiede e la luce curva sulla terra a correggersi a voler qualcosa: “è lo sguardo di chi è sempre ragazzo e si tortura, si batte il petto e sa negli ossi ogni inezia” e fin dalla soglia _______________________________________________    

Libro della camera triste

     di Paolo Sperandio __Siamo in undici. Pare un po’ lugubre come sede di una casa editrice, ma forse è un ufficio secondario. Quando sono arrivato c’erano già un giovanotto barbuto e una signora di mezza età dall’aspetto comune. Di lui si poteva pensare che fosse un aspirante scrittore, mentre lei correggeva forse le bozze di sera, dopo le faccende di casa. Nel giro di mezz’ora sono arrivati gli altri,...

VivaVoce#05: Juan Gelman [ 1930, Buenos Aires ]

  donne   dire che quella donna era due donne è dire pochino doveva averne 12 397 di donne nella sua donna/ era difficile sapere con chi si trattava in quel popolo di donne/ esempio:   giacevamo in un letto d’amore/ lei era un’alba di alghe fosforescenti/ quando feci per abbracciarla si trasformò in singapore piena di cani che urlavano/ ricordo   quando apparve avvolta di rose di aghadir/ pareva una costellazione in terra/ pareva che la...

David Foster Wallace [Ithaca, 21 febbraio 1962 – Claremont, 12 settembre 2008]

  Reading di David Foster Wallace celebrazione del 150° Anniversario di HARPER'S MAGAZINE New School Writing Program, May 25th, 2000 The New School Auditorium, New York City Ticket To The Fair   I’m once again at the capacious McDonald’s tent, at the edge, the titanic inflatable clown presiding. There’s a fair-sized crowd in the basketball bleachers at one side and rows of folding chairs on another. It’s the Illinois State Jr. Baton-Twirling Finals. A metal...

ANIMAzioni#03: “Father and Daughter” [2000] di Michaël Dudok De Wit

Father and Daughter       Michaël Dudok de Wit di origine olandese,  studia a Londra, dove attualmente risiede, diplomandosi al West Surrey College of Art. Realizza film d'animazione, spot pubblicitari e scrive ed illustra libri per bambini. Nell'era della digitalizzazione del tratto disegna ancora le sue tavole con pennello, inchiostri ed acquarello con la leggerezza e l'essenzialita della pittura cinese e giapponese.  Film sans paroles i suoi, è la musica con...

HARDBEAT

di Angelo Del Rosso Aveva una sola ragione per essere inquieto? No. Non era successo niente di strano. Nessuna minaccia incombeva su di lui. Era ridicolo perdere la calma, e lo sapeva. Lo sapeva così bene che anche lì, nel bel mezzo della festa, cercava di reagire. Si era subito lasciato sedurre dall'aspetto esterno del Central, una costruzione gialla, arretrata rispetto...

dalla rete #03: LA STORIA DELLE COSE di Annie Leonard

  https://www.youtube.com/watch?v=wo9DzD8s1_E   www.storyofstuff.com     dalla rete #01: VIA LE CASE-CAVERNA A UN PASSO DA SAN PIETRO. dalla rete #02: BLU dans la rue  

EPITAFFI

di Linnio Accorroni Se, come suggerisce Nabokov ne ‘I bastardi’, tutti siamo capaci di inventare il futuro, ma solo chi è saggio può creare il (proprio) passato, la sobria compattezza dell’epitaffio è come una specie di cartina da tornasole che serve a valutare empiricamente a quale livello di saggezza si è giunti. In quelle poche succinte frasi che lo suggellano, si deve sintetizzare non solo, ex post, la trama scoscesa...

Dodecabomber, le mucche del Wisconsin e i porcellini d’India.

di Cristoforo Prodan     «Un concerto, una sonata devono dipingere qualcosa, altrimenti non saranno che rumore, armonioso se si vuole, ma senza vita». (Encyclopédie, alla voce Espressione) «L’estetica, infatti, non è altro che una fisiologia applicata». (Friedrich Nietzsche, Nietzsche contra Wagner. Atti di uno psicologo)   «The question is whether you can make words mean different things. E, poco più avanti, nel libro mirabile, la pestilenziale bambina, all’osservazione del cappellaio: «I dare say you...

da FERIA D’AGOSTO Cesare Pavese [ 1908 – 1950 ]

Fine d'agosto Osvaldo Licini Amalasunta su fondo blu   __Una notte di agosto, di quelle agitate da un vento tiepido e tempestoso, camminavamo sul marciapiede indugiando e scambiando rade parole. Il vento che ci faceva carezze improvvise, m'impresse su guance e labbra un'ondata odorosa, poi continuò i suoi mulinelli tra le foglie già secche del viale. Ora, non so se quel tepore sapesse di donna o di foglie estive, ma il...

PECHINO 2008

LA PISTA   Tutto è pronto. Vi aspettiamo   LA PISCINA   <pcenter Non è ancora troppo tardi per capire e scegliere.   UNA COPPIA   State tranquilli. Non vedrete questo. Questo sarà fatto prima del vostro arrivo.    

Aleksandr Solzhenitsyn [ 11.XII.1918 – 3.VIII.2008 ]

Mstislav Rostropovich Johann Sebastian Bach, Cello Suite N.2, I. Prelude da ARCIPELAGO GULAG Traduzione di Maria Olsùfieva Arnoldo Mondadori Editore 1974   A cuore stretto mi ero astenuto per anni dal pubblicare questo libro, già pronto: il dovere verso chi era ancora vivo prendeva il sopravvento su quello verso i morti. Ma oggi che la Sicurezza dello Stato ha comunque in mano l'opera, non mi rimane altro che pubblicarla immediatamente.   Aleksandr Solzhenitsyn settembre 1973.   In questo libro non...

BRIVIDO D’INVERNO [1867] di Stéphane Mallarmé

__   a M...   Questa pendola di Sassonia, che ritarda e suona la tredicesima ora fra i suoi fiori e i suoi dei, di chi è stata? Penso sia venuta dalla Sassonia con le lente diligenze, in passato. (Singolari ombre pendono ai vetri consunti)   E il tuo specchio di Venezia, profondo come una fredda fontana, alla riva di serpenti d'oro scrostato, chi si sarà rimirato? Ah! Sono sicuro che più di una femmina...

RADIOBAHIA: racconti per canzoni [012]

di Marco Ciriello RADIOBAHIA: suona ⇨ “Between the bars" di Elliott Smith 12. Un futuro pieno di pioggia, acqua per cuori assetati, prevede la veggente chiamata La Paca. Ha forma di un bambino, invece, per Erika Pérez, poliziotta a Città del Messico. Incinta e senza compagnia, appena uscita dal quartiere di Tepito, un posto più pericoloso della striscia di Gaza, porta la vita sulla spalla della morte. Torna a casa, non...
Print Friendly, PDF & Email