di Nadia Agustoni
“Ma che sarebbero i prodigi in mare e in cielo
senza averti compagno al mio pensiero?”
John Keats, Sonetti
L’hanno definita una delle intelligenze più critiche e lucide degli states, ma nei due libri in cui racconta la morte del marito John e della figlia Quintana, avvenute a breve distanza una dall’altra, Joan Didion di sè dice che per un pò è impazzita e impietosa ci mostra la sostanza del...
di Nadia Agustoni
“ un esercito perdente insegue invece il successo partendo dallo scontro diretto.”
Sun Tzu
Italo Calvino in Perché leggere i classici si poneva una domanda:
«Perché leggere i classici anziché concentrarci su letture che ci facciano capire più a fondo il nostro tempo?» e «Dove trovare il tempo e l'agio della mente per leggere dei classici, soverchiati come siamo dalla valanga di carta stampata dell'attualità?». ((Italo Calvino, Perché...
Alice e Marie dormivano vicine e il sonno se le prendeva senza sollievo né pace. La notte era solo un intervallo inquieto al dolore e nel pulsare tanto flebile delle loro vite non c’era differenza di rumori rispetto al giorno: l’abbaiare dei cani, passi, le voci secche. E il freddo così intenso di quel marzo senza primavera.
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D: Se ti reincarnassi in uno dei personaggi di Monty Python, quale vorresti essere?
TG: Vorrei essere il piedone animato. Perchè no? E' l'entità onnipotente che calpesta tutto.
da AN INTERVIEW WITH TERRY GILLIAM
ANIMAzioni#01: “LE NEZ” di Alexandre Alexeïeff e Claire Parker
ANIMAzioni#02: “LA MANO” di Jirí Trnka
ANIMAzioni#03: “Father and Daughter” di Michaël Dudok De Wit
ANIMAzioni#04: “Kafka” di Piotr Dumała
di Orsola Puecher
Il negozio si chiama “lI Paradiso de…”. In vetrina spicca insieme ad altri strani gingilli l’abitino Miss Christmas, € 47,50, fra un'intermittenza di lucette, del tipo musicale, a forma di campanelle che baluginano da lontano nella piazza buia e vuota della Cattedrale, diffondendo per l’aere dell’imbrunire l’eco elettronico e swingante di una Jingle Bells triste per troppa pretesa allegria natalizia.
“Il Paradiso” di qualsiasi cosa è...
inediti dai Libri di lettura
di Nadia Agustoni
c’è la neve
c’è la neve lì fuori e vorrei mentire una volta,
meno trasparente del vetro dar colpa a qualcuno
d’esser nata troppe volte a far nulla più che nascere
vedere la fatica dell’angelo che mi tiene
con la nuca in alto, piegata al celeste, a rigettare la distanza
quasi una ruota il vento.
sembra un prato
c’è una parola che è cruna d’ago ma il cammello passa
raggiunge il regno...
Maria Valente
DISCONNECT THE MACHINE O LA BUONA MORTE
DISCONNECT THE MACHINE O LA BUONA MORTE
La vita? la morte?... succede come i fiori e il loro vezzo
di decorare il tritacarne, renderlo confortevole- così
farcito di metastasi – rosa determinante o piuttosto
grigio accogliente che si spalanca e inghiotte tutto:
braccia e busto, gambe e busto, bastone e carota,
bastone e carota, bastone e carota
nessuna indicazione sul senso di marcia
se abbiamo conservato...
di Paolo Sperandio
Esimio Scrittore,
quella che legge non è una storia vera, non è una storia inventata, forse non è una storia. Tutto quello che è sta nel titolo, che sta nella mia memoria del Poeta. Avevo oltrepassato la sua esistenza come il sangue scavalca un grumo venoso, che c’è però non fa male, finché non ho letto il Suo articolo. Più che un articolo un monito, un richiamo al...
Ballate senza tempo
1660 a.C. circa – eruzione del Vesuvio detta delle “pomici di Avellino
Fuggimmo, il cielo s’era fatto
basso, umido il vento
fuggimmo quando l’odore della sera
venne marcio
l’ammasso in volo di zanzare.
In fretta, tagliando i rovi,
battendo il sottobosco,
avanti con le falci e i bastoni
correvano pure gli animali
al fiume, al fiume, tra le grida
puro terrore quando assordò il boato
cupo senza fine
gettammo i bambini lungo il greto.
Esplose, queste tibie
e...
di Anna Tellini Seduto nel secondo palco di prima fila della soffocante sala del teatro Malyj di San Pietroburgo, Rozanov [1] assiste a un’esibizione di Isadora, impegnata in una delle sue numerose tournée in Russia, e anche senza binocolo può vedere distintamente tutti i dettagli.
«un'immagine della mia esistenza sarebbe una pertica inutile, incrostata di brina e di neve, infilata obliquamente nel terreno, in un campo profondamente sconvolto, al margine di una grande pianura, in una buia notte invernale»
Franz Kafka, Confessioni e Diari (1972), Mondadori, Milano, a cura di Ervino Pocar
ANIMAzioni#01: “LE NEZ” di Alexandre Alexeïeff e Claire Parker
ANIMAzioni#02: “LA MANO” di Jirí Trnka
ANIMAzioni#03: “Father and Daughter” di Michaël Dudok...
Quando gli inquirenti cominciarono ad applicare nei riguardi di me, inquisito, i loro metodi di azione fisica, aggiungendo ad essi il cosiddetto "attacco psicologico", l'una e l'altra cosa provocarono in me un terrore così mostruoso da mettere la mia natura a nudo fino alle radici.
La fabbrica illuminata
MUSICA
di Luigi Nono
TESTO
di Giuliano Scabia,
e un frammento da “Due poesie a. T” di Cesare Pavese
1. fabbrica dei morti la chiamavano
esposizione operaia
a ustioni
a esalazioni nocive
a gran masse di acciaio fuso
esposizione operaia
a elevatissime temperature
su otto ore solo due ne intasca l’operaio
esposizione operaia
a materiali proiettati
relazioni umane per accelerare i tempi
esposizione operaia
a cadute
a luci abbaglianti
a corrente ad alta tensione
quanti MINUTI-UOMO per morire?
2....
testo in lingua originale
__Si chiamava Daniel, ma gli sarebbe molto piaciuto chiamarsi Sindbad, perché aveva letto le sue avventure in un grosso libro rilegato in rosso che portava sempre con se, in classe e nel dormitorio. Di fatto credo che non avesse mai letto altro che quel libro là. Non ne parlava mai, salvo qualche volta quando glielo si chiedeva. Allora i suoi occhi neri brillavano di più, e...
di Nadia Agustoni
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pareva una gabbia la casa
l’incrinare del fuoco quel che possiede e la luce curva sulla terra
a correggersi a voler qualcosa: “è lo sguardo di chi è sempre ragazzo
e si tortura, si batte il petto e sa negli ossi ogni inezia” e fin dalla soglia
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di Paolo Sperandio
__Siamo in undici. Pare un po’ lugubre come sede di una casa editrice, ma forse è un ufficio secondario. Quando sono arrivato c’erano già un giovanotto barbuto e una signora di mezza età dall’aspetto comune. Di lui si poteva pensare che fosse un aspirante scrittore, mentre lei correggeva forse le bozze di sera, dopo le faccende di casa. Nel giro di mezz’ora sono arrivati gli altri,...
donne
dire che quella donna era due donne è dire pochino
doveva averne 12 397 di donne nella sua donna/
era difficile sapere con chi si trattava
in quel popolo di donne/ esempio:
giacevamo in un letto d’amore/
lei era un’alba di alghe fosforescenti/
quando feci per abbracciarla
si trasformò in singapore piena di cani che urlavano/ ricordo
quando apparve avvolta di rose di aghadir/
pareva una costellazione in terra/
pareva che la...
Reading di David Foster Wallace
celebrazione del 150° Anniversario di HARPER'S MAGAZINE
New School Writing Program, May 25th, 2000
The New School Auditorium, New York City
Ticket To The Fair
I’m once again at the capacious McDonald’s tent, at the edge, the titanic inflatable clown presiding. There’s a fair-sized crowd in the basketball bleachers at one side and rows of folding chairs on another. It’s the Illinois State Jr. Baton-Twirling Finals. A metal...
Father and Daughter
Michaël Dudok de Wit di origine olandese, studia a Londra, dove attualmente risiede, diplomandosi al West Surrey College of Art. Realizza film d'animazione, spot pubblicitari e scrive ed illustra libri per bambini. Nell'era della digitalizzazione del tratto disegna ancora le sue tavole con pennello, inchiostri ed acquarello con la leggerezza e l'essenzialita della pittura cinese e giapponese. Film sans paroles i suoi, è la musica con...
di Angelo Del Rosso
Aveva una sola ragione per essere inquieto? No. Non era successo niente di strano. Nessuna minaccia incombeva su di lui. Era ridicolo perdere la calma, e lo sapeva. Lo sapeva così bene che anche lì, nel bel mezzo della festa, cercava di reagire. Si era subito lasciato sedurre dall'aspetto esterno del Central, una costruzione gialla, arretrata rispetto...
https://www.youtube.com/watch?v=wo9DzD8s1_E
www.storyofstuff.com
dalla rete #01: VIA LE CASE-CAVERNA A UN PASSO DA SAN PIETRO.
dalla rete #02: BLU dans la rue
di Linnio Accorroni
Se, come suggerisce Nabokov ne ‘I bastardi’, tutti siamo capaci di inventare il futuro, ma solo chi è saggio può creare il (proprio) passato, la sobria compattezza dell’epitaffio è come una specie di cartina da tornasole che serve a valutare empiricamente a quale livello di saggezza si è giunti. In quelle poche succinte frasi che lo suggellano, si deve sintetizzare non solo, ex post, la trama scoscesa...
di Cristoforo Prodan
«Un concerto, una sonata devono dipingere qualcosa, altrimenti non saranno che rumore, armonioso se si vuole, ma senza vita». (Encyclopédie, alla voce Espressione)
«L’estetica, infatti, non è altro che una fisiologia applicata». (Friedrich Nietzsche, Nietzsche contra Wagner. Atti di uno psicologo)
«The question is whether you can make words mean different things. E, poco più avanti, nel libro mirabile, la pestilenziale bambina, all’osservazione del cappellaio: «I dare say you...
Fine d'agosto
Osvaldo Licini Amalasunta su fondo blu
__Una notte di agosto, di quelle agitate da un vento tiepido e tempestoso, camminavamo sul marciapiede indugiando e scambiando rade parole. Il vento che ci faceva carezze improvvise, m'impresse su guance e labbra un'ondata odorosa, poi continuò i suoi mulinelli tra le foglie già secche del viale. Ora, non so se quel tepore sapesse di donna o di foglie estive, ma il...
LA PISTA
Tutto è pronto.
Vi aspettiamo
LA PISCINA
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Non è ancora troppo tardi
per capire e scegliere.
UNA COPPIA
State tranquilli.
Non vedrete questo.
Questo sarà fatto
prima del vostro arrivo.
Mstislav Rostropovich
Johann Sebastian Bach, Cello Suite N.2, I. Prelude
da ARCIPELAGO GULAG
Traduzione di Maria Olsùfieva
Arnoldo Mondadori Editore 1974
A cuore stretto mi ero astenuto per anni dal pubblicare questo libro, già pronto: il dovere verso chi era ancora vivo prendeva il sopravvento su quello verso i morti.
Ma oggi che la Sicurezza dello Stato ha comunque in mano l'opera, non mi rimane altro che pubblicarla immediatamente.
Aleksandr Solzhenitsyn
settembre 1973.
In questo libro non...
__
a M...
Questa pendola di Sassonia, che ritarda e suona la tredicesima ora fra i suoi fiori e i suoi dei, di chi è stata? Penso sia venuta dalla Sassonia con le lente diligenze, in passato.
(Singolari ombre pendono ai vetri consunti)
E il tuo specchio di Venezia, profondo come una fredda fontana, alla riva di serpenti d'oro scrostato, chi si sarà rimirato? Ah! Sono sicuro che più di una femmina...
di Marco Ciriello
RADIOBAHIA: suona
⇨ “Between the bars"
di Elliott Smith
12.
Un futuro pieno di pioggia, acqua per cuori assetati, prevede la veggente chiamata La Paca. Ha forma di un bambino, invece, per Erika Pérez, poliziotta a Città del Messico. Incinta e senza compagnia, appena uscita dal quartiere di Tepito, un posto più pericoloso della striscia di Gaza, porta la vita sulla spalla della morte. Torna a casa, non...