risultati della ricerca

poesia italiana contemporanea

se non hai trovato quello che cercavi prova con un altro termine

Lo stanzone

di Andrea Inglese   non sembrerebbe, ma è l’albero cinese, del paradiso, comincia qui, dopo il primo cordone di dune, oltre gli stagni, le cortine di giunco nero, c’è lo stanzone, e sul lato aperto, crollato, i fusti nani e quelli già alti degli ailanti, una sedia scura nel mezzo con lo schienale altissimo, le porcellane posate su cuscinetti di muschio, le ragazze mutano l’ordine delle ciotole e dei piatti, corrono avanti e indietro con polpacci luminosi, non fanno alcun rumore, ma...

Pietro Tripodo, poeta e traduttore

(Lo scorso 8 novembre si è tenuto presso la Società Dante Alighieri, a Roma, il convegno “Altre visioni”. Pietro Tripodo poeta e traduttore. Riportiamo tre interventi dalla giornata: Roberta Alviti, Pietro Tripodo traduce Antonio Machado; Michele D’Ascenzo, Pietro Tripodo e la musica: il suono e il tempo; Tarcisio Tarquini, I perciatellini di Pietro. Tripodo è nato a Roma nel 1948; nella stessa città ha vissuto, lavorato ed è prematuramente scomparso nel 1999; la maggior parte della sua...

Nuove nughette

di Leonardo Canella Da Nuove nughette, Edizioni Prufrock spa, 2017 ti avvicini e mi vuoi far male. Hai i denti grossi. Rotti. Piccolo, mi vuoi far male e mi racconti la storia di tua figlia che non la vedi da dodici anni. Penso che hai letto i Promessi Sposi quando mi mostri il bubbone che hai sullo stomaco. Fuoriesce di 20 cm. Mi dici che è un’ernia nonricordocosa e penso però che i Promessi Sposi non...

La linea automatica produce trecento piani cucina

di Francesco Terzago La linea automatica produce trecento piani cucina al giorno, ogni giorno, senza sosta. Ventiquattro ore su ventiquattro. Trecentosessantacinque giorni all’anno (o trecentosessantasei, se necessario) - le lastre di pietra da tre-quattrocento chilogrammi sono mosse dai bracci meccanici con la stessa semplicità con la quale io posso sollevare un giornale o una corteccia di betulla e usarla come un ventaglio; il foro dove sarà ospitato il lavello è ricavato con un getto largo come uno spillo, un getto...

da In che luce cadranno / Gabriele Galloni

  I morti tentano di consolarci ma il loro tentativo è incomprensibile: sono i lapsus, gli inciampi, l’indicibile della conversazione. Sanno amarci con una mano – e l’altra all’Invisibile *** Ai morti si assottiglia il naso. Quando li sogni se lo coprono. È normale vederli a volto coperto passare dal corridoio al bagno alla cucina. *** Si parlava dei morti. Sulla tavola i resti sparsi della cena – quelle bistecche appena cotte. Il frigorifero in dialogo amoroso con le stelle. *** I morti vanno in cerca...

Il messaggio è democratico

  di Andrea Inglese   In ogni suo punto il messaggio è complesso, stratificato, rilevante a perdita d’occhio, ma nel suo insieme è liscio, flessibile, omogeneo.   Altisonante, il messaggio risuona nella macchina simbolica dell’uomo, della donna, è irrilevante, per tutti ed ognuno, lascia spazio dentro, lascia il vuoto.   Quando è al suo culmine, trasparente e leggero, il messaggio raggiunge il popolo, è DEMOCRATICO.   Il messaggio quando è democratico non spaventa e non rintrona, il messaggio...

Overbooking: Primo Levi

Nota di Alida Airaghi Di Primo Levi (Torino, 1919-1987) tutti conoscono i capolavori narrativi, testimonianze tragiche dell’esperienza vissuta nel campo di Auschwitz, in cui fu deportato nel 1944 in quanto ebreo: Se questo è un uomo, La tregua, Se non ora quando?, I sommersi e i salvati. In pochi sanno invece che Levi fu anche autore di versi, scritti tra il 1943 e il 1987, anno del suo suicidio, e pubblicati...

da Punu / Silvia Tripodi

Potete trovare la raccolta Punu di Silvia Tripodi qui. Per spiegare meglio questo concetto in modo che se ne faccia rappresentazione si può utilizzare l’esempio del tè la sequenza di azioni di preparazione la bollitura dell’acqua raggiunta la temperatura conforme all’infusione del preparato il tempo di infusione delle piante sminuzzate il dopo che si filtra è filtrato pronto per essere bevuto dentro il corpo. *** Per spiegare meglio questo concetto per farne una rappresentazione si può immaginare una bellissima pianta rigogliosa di un verde...

Da “Sinopia” (e dintorni)

di Luigi Severi   mestiere dopo mestiere, ha tracciato confini con il dito (storia del bianco, dice, che è un volo più perfetto, dove la fiamma danza, a bassitudini   immaginiamo il cerchio: per cominciare, dice, tra parentesi, riponendo con ordine gli ultimi tre bicchieri di cristallo:   sempre stata così (dice ancora, poi sputa) la storia delle cose: parte, riparte, emula / da questo stesso punto / snoda riannoda snida particole, dal nero – non più di due o tre per cominciare   ⁂   sembriamo in...

Mesa e Di Ruscio: dittico degli insubordinati

di Andrea Inglese Nel 1997, per Anterem Edizioni (collezione del premio Lorenzo Montano), è uscito Improvviso e dopo (poesie 1992-1995) di Giuliano Mesa. Nel 1999, per la PeQuod di Ancona è uscito Firmum (1953-1999) di Luigi Di Ruscio. Improvviso e dopo costituisce la terza raccolta personale di Mesa, Firmum si presenta invece come un’autoantologia personale di Luigi Di Ruscio. Lascio al lettore il compito di approfondire le ragioni di un...

Dialogo su “Le buone maniere” di Marco Simonelli

di Gianluca Garrapa   Una recensione-intervista a Marco Simonelli sul suo nuovo libro, Le buone maniere, edito da Valigie Rosse, 2018. (In corsivo, alcune poesie dell’autore tratte dalla raccolta.)   DALLA FINESTRA   Sul fornello la pentola che bolle, le una meno cinque all’orologio. Adesso posso dare inizio al rito: aprirò la finestra sulla strada, coi gomiti appoggiati al davanzale mi gusterò l’attesa come fosse un dito di liquore a fine pasto e quando spunterai da dietro l’angolo ti riconoscerò dall’andatura, l’incedere veloce di chi...

La linea del cielo

di Franco Buffoni Per gentile concessione dell'autore, anticipiamo alcune poesie del nuovo libro in uscita domani, 10 maggio 2018 (hj). Zitelle e tricicli L’Ercole col triciclo consegnava le bombole del gas, La Ebe era una cugina della mamma, Allora si diceva l’uomo di fatica e la cugina zita. Che s’erano...

Genoma

di Carlo Bordini   Questa è una poesia dedicata a mio nonno   Lui aveva la stessa testa come la mia. Piena di cose. E anche di cose troppo numerose, che cozzano tra loro, e che a volte non riescono a trovare l’armonia.   a trovare l’ordine. a trovare l’ordine l’armonia. Aveva la stessa testa che ho io.   E anche questo senso etico, un po’ austero, friulano.   Mio nonno è nel Dizionario Biografico degli Italiani. A mio nonno è stata dedicata una...

La canzone + 1 poesia sugli alberi

di Andrea Inglese   Io la prima cosa che vorrei fare la prossima cosa che vorrei fare in tutta la mia vita è la canzone non scrivere una canzone dopo alla fine di tutto saprò anche scriverla ma per la canzone bisogna innanzitutto farla nella voce come un braccio che si muove che si alza così alzandosi muovendosi inquieta in una voce magari mia quasi riconoscibile magari ancestrale o nuovissima del domani in un primo tempo potrà essermi familiare la voce...

Mariano Bàino – Prova d’inchiostro e altri sonetti – mini-antologia con nota (in-)esplicativa

Da Prova d'inchiostro e altri sonetti di Mariano Bàino 1. mundus (homeless man) chiuso il tuo chiuso dentro un cassonetto conchiglia inconchigliata col suo mollo fra la calda immondizia, in un brodetto sapido di primordi, finché il collo ancora umano troppo umano non lo scannano spirali in giro lento di un vecchio camion nella notte con tritarifiuti d'ordinanza -il vento, folate fredde in mezzo allo sfasciume, fa volteggiare un po' di cartastraccia fra le baracche sul greto del fiume. Il vento a due spazzini...

Da “Sedute in piedi”

di Giulia Scuro . Ventottesima ora di lavoro Dottoressa, come le ho già più volte detto, pur con le molte divagazioni del caso io sono preoccupata per il mio naso. Ho paura che la sua sporgenza sia uno sfoggio di esistenza e che al vederlo chi è di fronte pensi a lui come ad un ponte nella mia direzione, fatto di binari olfattivi, alla portata dei suoi incisivi. Dottoressa, è un delirio o solo fervida immaginazione? Mi rassicuri, mi comprenda, alle prese con l’ammenda mi sprofondo nelle...

Il sogno politico di un’azione poetica: su “Sonnologie”

di Gianluca Garrapa (Se ti pare di scorgere una qualche opacità nella lettura delle poesie di Sonnologie, tale difficoltà di intendere immediatamente le immagini di questa scrittura, è da ascriversi al soggetto-cittadino stesso che ne ritrae in scrittura-contro-politica l’operazione politica della dissocietà del mediale quando cerca di colonizzare l’inconscio con savoir faire subliminale.) Sonnologie è l’ultima raccolta poetica di Lidia Riviello, postfazione di Emanuele Zinato, edita del 2016 per Zona contemporanea. Sonnologie,...

OT GALLERY (una retrospettiva # 2)

MOSTRE TEMPORANEE   a cura di Massimiliano Manganelli   La stanza è interamente occupata da un enorme lavabo nel quale scorre continuamente l'acqua, da un rubinetto altrettanto enorme. Si esce solo attraverso lo scarico. . ⇔   a cura di Andrea Raos   Proiezione di un video che documenta la vita in un accampamento di indiani nazisti. Indiani d'America, con i tepee, le squaw, i fili di fumo. Atmosfera di primo inverno. Svastiche sui lati delle tende e al braccio...

OT GALLERY (una retrospettiva # 1)

  a cura di Giulio Marzaioli   La OTgallery, sebbene non scavata nella roccia, è a tutti gli effetti una galleria. Inaugurata il 30 settembre 2014, la galleria, ideata e diretta da Giulio Marzaioli, è stata realizzata sul web (otgallery.org, attualmente off-line) con la collaborazione tecnica di Elisa Davoglio. Ospita una collezione permanente di 11 installazioni, a cura di Giulio Marzaioli, e 17 mostre temporanee curate (in ordine di allestimento) da: Massimiliano...

da Primine / Alessandra Carnaroli

2. mamma è depressa mio fratellino se la fa addosso la notte chiama mamma babbo mai mia sorella ha la bronchite allergica i soldi a casa ce ne vorrebbero di più mamma ha chiamato per un lavoro ma non era quello   6. sono il nuovo kamikaze a tre anni appena compiuti sputo e meno gli italiani bambini non mangio carne solo le unghie. non parlo ho un timer nascosto nella pancia esplodo quando qualcuno basta che mi tocca   11. moriremo tutti ne sono convinto una navicella aliena atterrerà sulla scuola schiacciando i muri polverizzando le cartine...

Essere Ophelia Borghesan

  di Ophelia Borghesan   ieri mia madre mi ha detto che ieri all’area ristoro dell’autogrill ha visto all’incirca quaranta monaci buddhisti radunati per il pranzo *   ma diglielo tu a mia madre che quella volta il carroattrezzi è arrivato per ricollocare i sogni dei gabbiani a togliere la polvere del tempo *   sono la voce di figlia che grida nel deserto sei la foce del fiume della vita madre mia motonave di stupore bastimento di gioia *   quella zingarella di cui soltanto le gambe sporgevano dal cassone madre...

Chi parla nel testo? Apriori autobiografico, maschere, iponarrazioni

di Andrea Inglese   Finché finzione ci separi Per lo più vi è la finzione, fortunatamente. Possiamo usare la terza persona, e assegnarle un paesaggio, delle azioni da compiere, dei sentimenti da provare, degli oggetti da prendere in mano, possiamo raccontare delle storie, delle storie brevi (racconti) o delle storie lunghe (romanzi). Il termine finzione è qualcosa di enormemente rassicurante. Ci sono film di finzione, finzioni teatrali, e naturalmente le serie TV...

Da “The Fire of ‘Bu:”

di Eva Macali Yˈəm The tree opens the door I am through the ma comes the a-ha no guardian no gaze Yˈəm ma passing a-ha the tree the door ma-ha comes and goes the door the ˈbuː the ˈvæn the run a-ha the door is open the gaze regards ma-a-ha meets I-am in the green the tree you gaze is a green door ha me passing the door you green the run yum yum no longer stares the door you pass the...

Posti a sedere

di Luciano Mazziotta   in casa invece c'è quello che occorre. tre facce due parlano e l'altra li osserva. poi quella che osserva inizia a parlare e l'una che prima parlava si ferma che adesso li osserva oppure si alza si lava le mani girata che allora non guarda.                                    come se a turno l'una o l'altra o quell'altra dovesse star muta in un angolo. tre facce due parlano e l'altra dovesse fare la spia.   *     tutto diventi altissimo mare. e la casa una nave.   sul piano...

Tredicesimo quaderno italiano

Agostino Cornali   È il respiro del drago Tarantasio                                                                                                 Chieve che fa tremare le persiane nelle notti di febbraio e sulle barche che solcano il lago i nostri antenati longobardi si alzano in piedi, tremanti sulle prue, le spade e gli scramasax in mano   guardano la testa crestata del mostro che emerge lentamente dalle acque, i suoi occhi accesi nella nebbia le fauci spalancate   e allora divampa il fuoco sulle torri dei castelli di pianura e il pianto dei bambini risuona sulle coste da Fara Gera...

Da “Per l’odio che vi porto”

di Emanuele Canzaniello . Carlos Monzón Mi sono piaciuti il bianco e quel nero, Lucido mantello di smalto sulla tua carne, Foto splendida di Helmut. Mi è piaciuto volar giù dall’albergo di Mar del Plata Insieme alla mia donna, dopo averla strangolata E ancora una volta non morire. Mi è piaciuto il ring blu su cui non salivo, La palestra che mi fa vivere. Mi è piaciuto il caffè, il suo odore, Le mappe incise nel colore del rame. Questo è piaciuto...

Alla ricerca di una possibile concretezza # 2

di Andrea Inglese   2. Vorrei tornare ora a una lettura ravvicinata del lavoro di Cepollaro, ma seguendo l’itinerario cronologico che porta da Fabrica a Versi nuovi e da Versi nuovi a Lavoro da fare. Ciò che in Fabrica veniva vistosamente abbandonato era l’originale ed efficacissimo innesto del volgare di Jacopone da Todi e del dialetto napoletano nell’italiano medio attuale. A tale impasto linguistico estremamente espressivo, subentrava una lingua spoglia, una lingua–oggetto,...

Alla ricerca di una possibile concretezza # 1

  di Andrea Inglese   1. Nell’itinerario poetico di Biagio Cepollaro Lavoro da fare si colloca tra un libro del 2004, Versi nuovi (1998-2001) edito da Oédipus, e Le qualità uscito nel 2012, presso La camera verde. Lavoro da fare, prima di essere oggi pubblicato in edizione cartacea appare nel 2006 in formato e-book, autoprodotto dall’autore, con una postfazione di Florinda Fusco. In quello stesso anno, Cepollaro fa uscire un altro e-book, intitolato...

da “Poesie criminali”

di Gaia Formenti   LORIS   Il cacciatore ha munizioni da guerra i suoi baffi graffiano la tua guancia appena nata affollano luminescenti telecamere si riga la sua seccata dal vino lui di cuccioli non ne ha uccisi mai   persistono i garage condominiali si impegnano le rotatorie insiste il supermercato Despar oltre la ludoteca Divertilandia via XXIV Maggio Corso Fleming e la Provinciale 20   tutto finisce a Donnafugata   _______________________________ Il corpo di Loris, otto anni, viene trovato da un cacciatore in un canneto accanto a un...

Ifigenia – sequenza mancante

di Fabio Orecchini ⊗ . La sezione è tratta da PER OS, Sigisumundus, 2016. Al libro, si affianca un progetto artistico sul sito: www.terraemotus.site   *      
Print Friendly, PDF & Email