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poesia

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Moira Egan: i cuori bruciati delle stelle

    È stato recentemente pubblicato, per le edizioni Tlon, Amore e morte di Moira Egan. Ospito qui, per gentile concessione dell'editore, alcune poesie dalla raccolta, nella versione di Damiano Abeni.   Dear Mr. Merrill,   I hope you’ll pardon the informality of this letter, postmarked Olympia (Greece, not Washington), its task not simple: crossing lines you’ve crossed, time, mortality, to find you, who spent a lifetime crossing lines out, twisting, polishing them to shine   cool and lustrous as the statue...

due poesie sull’amore

[Verrai stanotte nel sogno]. In un bosco che non esiste grida il lupo. Alza il suo muso come un uomo. Molti lupi hanno viaggiato per uscire dagli alberi o entrarvi a fondo e perdere la donna che li amava.

La fame non contempla la ragione

di Mariasole Ariot
Quando cade la pioggia dalla bocca e si fa nero il nero, si accumulano le uova dell'insetto che apre e scortica il becco di tre parti, una cosa morta il bianco ragionato un petalo appassito per dolore...

Ampi margini

Elisabetta Bucciarelli intervista Gianni Montieri
Elisabetta Bucciarelli dialoga con Gianni Montieri di città, poesia, persone, vita, a partire dal suo libro "Ampi margini", dal quale è estratta una piccola antologia in fondo all’intervista. Ringraziamo perciò LiberAria Editrice per l’autorizzazione alla pubblicazione.

Il ring del poeteur, il poeta boxeur (primo round)

Tre incontri con la boxe per Nazione lndiana. Il poeta e performer Dome Bulfaro e la scrittrice Federica Guglielmini affrontano l'arte del pugilato, i suoi paradigmi culturali, la sua natura di sport spettacolare e poetico, invitando i lettori a riscoprire l'origine della sua forza

Loriana D’ari: il divenire umano

di Loriana D'ari   Primo atto (Kāngdé)   c’è voluta intera la vita a divenire un uomo appreso il peso del corpo perdere i fili uno a uno, del fantoccio ammucchiato all’angolo rimane il sorriso sghembo, lo slargo dell’occhio scucito dalla luce. quanto tutto è reale, adesso che anche l’aria potresti toccarla, e nulla più a lungo trattenere. la frana dei sensi cede calore alla terra ne drena la linfa, non rimargina     Secondo atto (Volodja, 1924)   fa musica la pioggia, di questo cristo...

Sintesi dalle radici, Riflessioni sulla raccolta di Antonia Santopietro

Sintesi dalle radici, la prima opera poetica di Antonia Santopietro, prende le mosse da un’epigrafe affidata, non a caso, alla voce di Virginia Woolf. Versi ieratici che danno il via, aprono letteralmente, al libero movimento delle cadenze e alle direttrici della raccolta.

La traduzione del testo poetico tra XX e XXI secolo

a cura di Franco Buffoni «Come riprodurre, allora, lo stile?» è la domanda che poco fa abbiamo lasciato in sospeso. Il nocciolo del problema, a nostro avviso, sta proprio nel verbo usato per porre la domanda: riprodurre. Perché la traduzione letteraria non può ridursi concettualmente a una operazione di riproduzione di un testo. Questo può valere al massimo per un testo di tipo tecnico, per il quale è – tutto...

Anno naturale

di Luca Baldoni
Esistono creature che solo d'aria e luce riescono a nutrirsi, come questa Tillandsia per ultima arrivata tra le altre sul balcone, pianta senza radici o aerea o epifita, proveniente dai fianchi rocciosi delle Ande o sospesa in inganni di foreste pluviali;

Ida Travi: Muscèt parla col cane

    «Se lavorate per il presente il vostro lavoro resterà insignificante.» Muscèt parla col cane, il "libro che s'era perduto" di Ida Travi è nuovo titolo dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. «Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata, consegnati interamente agli autori e alle autrici, che ne gestiscono liberamente...

Davide Cortese: rubando all’emporio del gobbo

    Piace la cioccolata al piccolo demonio non dividere in sillabe la parola abominio. Vuole il gesso nero per scrivere alla lavagna. Manda al cimitero la maestra che si lagna. Non vuole saperne d’ a, e, i, o, u. Ama la ricreazione il piccolo Zebù     A chi aspramente lo rimprovera per qualche suo scherzo atroce “L’ho imparato dagli uomini” ogni santa volta dice.   Quando in petto lo strugge un arcano bisogno d’amore va a rubare all’emporio del gobbo un lecca lecca a forma di cuore.     Factum loquendi Strumentario «per vedere...

Giancarlo Pontiggia e Stefano Raimondi: risorse contro tempo

di Matteo Bianchi
"Tutto sembra quasi poter rivivere, in questi giorni di primo autunno, come se niente fosse cambiato, anche se sappiamo che non è così, e che non potremomai più essere come prima."

Mattia Tarantino: dalla crepa tra le leggi

    Ospito qui alcune poesie tratte da L'età dell'uva di Mattia Tarantino (Giulio Perrone Editore), insieme a un frammento dall'introduzione che ho curato per il libro.   ***   La tua lingua è un palindromo interrotto a metà dell’alfabeto e mai risolto.   ***   In ogni osso cresce un tuo osso; in ogni vena si aggroviglia il tuo sangue con il mio:   a sangue unito siamo casa e profezia.   ***   Provengo dalla crepa tra le leggi, dove i nomi usurano la voce, e la fortuna è...

Nota di lettura su “Unità stratigrafiche” di Laura Liberale, Arcipelago Itaca, 2020.

di Carlo Giacobbi
La morte, dunque. E la si pronunci questa parola, se ne indaghi anzitutto il significato letterale-biologico, se ne prenda atto: questo pare essere l’invito del dettato poetico dell’autrice, il motivo della sua ars scribendi.

Etty Hillesum: rose malgrado tutto

di Lorenzo Orazi I Una fede totale nei maestri Amsterdam, 1942: ottenere un impiego presso il Consiglio Ebraico rappresenta, per molti, la sola speranza di salvezza dai campi di lavoro; esso è “come un pezzo di legno che dopo un naufragio va alla deriva sull’oceano infinito, un relitto a cui tutti i naufraghi tentano ancora di aggrapparsi”. Hillesum ritiene deprecabile lo spintonare della comunità per aggrapparsi a quell’asse marcio, e continua: “salvare...

Inavvertita luce

di Annachiara Atzei Dopo aver tentato tutto simulare la neve – essere neve. L’unico tuo segreto è fare a pezzi, asportare fegato rene cuore: qualcuno verrà a riconoscerti.

Bianca Battilocchi: il ritmo che ritorna

    «Territori dell'esplorazione / li legge chi corre / distante dalle pagine» Il ritmo che ritorna di Bianca Battilocchi è il quinto titolo della nuova serie dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. «Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata, consegnati interamente agli autori e alle autrici, che ne gestiscono liberamente il...

Nella spirale

di Gianluca D'Andrea da Primavera   CLIMAX Climax, umore del corpo, periodo climatico. Che è sempre e porta in sé il rischio e il timore della fine. Come l’islandese di Leopardi, definitivamente dilaniato dai leoni o “monumentalizzato” nella stoltezza di base che guida il suo ragionamento (un rimpianto nostalgico che non si rassegna, nonostante ne abbia consapevolizzato l’assunto, all’assenza di un fondamento e, quindi, di un soggetto), ancora l’uomo dell’oggi insiste nel...

XV Quaderno di poesia italiana contemporanea

Franco Buffoni Prefazione “Come si riconosce una poesia?” si chiede Antonella Anedda presentando in questo volume la silloge Diritto all’oblio di Sara Sermini, dandosi una risposta che è insieme definizione e massima: si riconosce una poesia “dal fatto che tiene, conservando la sorpresa, in una strategia di prossimità̀ e distanza”. Perché́ Sermini “mostra di saper sorvegliare gli elementi, gli umori della materia che tratta”. Come la stessa poeta dimostra con i...

Poesia, azione pubblica (Milano 25-26 settembre, Teatro Litta)

 MTM - Manifatture Teatrali Milanesi all’interno del Festival di teatro indipendente HORS - House of the Rising Sun presenta LA COSA FRA LE COSE un’idea di Antonio Syxty   POESIA, AZIONE PUBBLICA programma di letture, installazioni, performance, tavole rotonde e dibattiti a cura di Paolo Giovannetti, Andrea Inglese, Italo Testa L'iniziativa metterà in mostra la poesia contemporanea, sia sul piano artistico che critico, con l'intento di ricordare che la poesia oggi, in Italia e non solo,...

La “Bestia divina” di Mario Fresa (e i suoi fiori caduti nell’ansia di un labirinto)

di Prisco De Vivo   "Colui che farà ricorso ad un veleno per pensare ben presto non potrà più pensare senza veleno." Charles Baudelaire   "La poesia è crudele e solitaria", con grande icasticità ha sentenziato Valerio Magrelli  nel suo saggio La lettura è crudele: così come spietata e crudele è l’estroflessione intimistica e controversa dell’ultimo libro di poesia di Fresa, Bestia divina (La scuola di Pitagora Editrice); un testo fondato sul dissidio di ciò...

“Tutti gli occhi che ho aperto”: frammenti luminescenti di rivelazione

di Prisco de Vivo   Se nel passato dell’alto medioevo si chiedeva ad una poetessa come Christine de Pizan: “Cos’è la poesia?” sicuramente, senza esitazioni, avrebbe risposto: “È un fiore che sboccia numinoso sul petto”. Una visione gotica vicina quasi  a Cristina Campo, alla sua ossessione per la perfezione (rovesciata alla bellezza); quella celata e nascosta, irreale e cristallina che si frantuma solo con la parola e si sprigiona con lo spirito. In...

Al suono di Lolli e Rovelli

di Gianni D'Elia Pur essendo uno dei testimoni di questo libro Siamo noi a far ricca la terra, vorrei aggiungere come atto di stima che la lettura totale dell'opera colpisce per la struttura dinamica e la composizione di tutte le voci familiari ed amicali ed artistiche, che restituiscono la figura intera di Claudio Lolli come la parte per il tutto di una generazione e di un tempo lungo, che attraverso...

Su «Campi d’ostinato amore» di Umberto Piersanti

di Alberto Bertoni
Capita, nella storia d’un poeta, che un unico libro ne condensi temi, implicazioni storico-letterarie e Leitmotive formali

Il libro della follia

di Rosaria Lo Russo Il libro della follia è la prima traduzione integrale in italiano della prima edizione di The Book of Folly, che Anne Sexton diede alle stampe nel 1972. Qui lo stile confessional, che aveva reso celebre l’autrice, fruttandole alla fine degli anni sessanta il prestigiosissimo Pulitzer Prize, giunge alla piena maturità, trasformando il teatro confessionale dell’io lirico nel Gran Teatro psichedelico delle allegorie transpersonali. La Signora Benestante...

La casa è nera

di Nadia Agustoni venivano con il colore uno per volta e un fiato di bambini un’ala di cotone ogni sera teneva insieme la sabbia con la fatica dei pedali vanno come un mondo niente sfigura le strade e pensano panchine porti. * a volte leggono nelle stelle la casa pensano per un sorriso con l’ombra dei fiori falciati guardano il perdono viene un colore di sere quel toccare appena del sereno — bisogna amare il poco per capire. * non portano il prato ma l’erba di queste notti cura il...

Fabio Orecchini: Malbianco

  «piccola orazione / che nessuno abita» Malbianco di Fabio Orecchini è il quarto titolo della nuova serie dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. «Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata, consegnati interamente agli autori e alle autrici, che ne gestiscono liberamente il transito (esoeditoria); libri evidenti nella loro invisibilità, indirizzati a...

Gino Scartaghiande: per una ricognizione impossibile

di Francesco Iannone Se l’analisi delle cose è la morte della Bellezza o della grandezza loro, come scrive Leopardi nello Zibaldone, allora le riflessioni che seguito a condividere con voi siano lette come ghirigori sugli azzurri del cielo. La poesia di Gino Scartaghiande (Cave de' Tirreni, Salerno, 1951), non può essere letta alla luce della temperie degli anni settanta. Eppure da quelle istanze si avvia, da quelle premesse sembra decollare la...

Di non sapere infine a memoria

di Vito Bonito canto dei bambini monocellulari gli organismi monocellulari sono la forma di vita di maggior splendore un'esistenza parassitaria che non ha bisogno alcuno di svilupparsi ulteriormente senza cervello              senza nervi immortali                     perfetti … solo ciò che è perfetto non continua a svilupparsi lo sviluppo non è altro che un indice di imperfezione e allora bisogna pensare in grande andare oltre la striminzita misura umana … la morte non finisce mai la morte finisce me l'ha detto mia mamma quando è morta per la sesta volta anche il frigorifero muore spesso di notte...

Andrea Astolfi: c’è un passaggio

  di Andrea Astolfi     c’è un passaggio un passaggio white * treno in corsa ad un certo punto forse vedo un vhs * a sapporo o a sapporo wonderful ball * silence where are all my toys? colui che non può scrivere * lo sconto è abbastanza le colline portano poesie * cantano le cicale cercavo sollievo nella poesia. non scrivere * senza sonno scrivo due righe la ventola gira mia madre è di là che dorme – * cerca nella posta sviluppate subito brown sugar * cane di taglia minuta è tutto qui foto * vista dell’altopiano in primavera dobbiamo scendere a a dèrgano * brutta tuborg l’arte fa schifo i need * albero...
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