Articolo precedente
Articolo successivo

Fatti diversi 3

Fratello Ferrara, Sorella cultura (Trobadori Vari remix)

grosz2.jpg

Volentieri trasmettiamo

Serpeggia lo scontento
Al gran ricevimento:
S’ascolta Ceccatty
Raccontar l’ Italy,
Ma l’ausonio istituto
Intanto ha l’oste muto

Via studio “sonnolento”,
Ricerca, sogno lento
Via libri ch’eran qui
Subentri Yes al sì!
Ma l’italo istituto
Intanto ha l’oste astuto.

Venga di Parma il vento!
Viva l’investimento!
Scaccino euro e bobò
La cultura del “no”.
Ma intanto l’oste muto
Si frega l’istituto…. Hélas

da il manifesto (22-01-2004) : « I corsi di lingua dell’Istituto italiano di cultura di Parigi, che conta circa 850 iscritti, sono stati sospesi di punto in bianco: così il secondo semestre non avrà luogo. Gli studenti hanno ricevuto una lettera, datata 12 febbraio, dove il neo-direttore Giorgio Ferrara informa che alla fine del primo semestre, all’inizio di febbraio, i corsi saranno sospesi e riprenderanno solo nell’ottobre 2004. »

libenter enviamme

L’est com nu me cùntentàr
et prinzeas et cunti de li cunti podestà
la skiumme de la tête pour la fête
gossip de lu stival sinon si’ bête
ke l’Estens de l’Ostens n’da lu stand by
seria sina palabra et diz hallo good bye

Ka futte et futte d’estudiar lenteza
recherche -c’est du tiemp perdu- nespa’
ke la cave lu vin devria tenir en freza
et lu papier et lu plombo loin de là
ke l’Estens de l’Ostens curria da ka e da la
seria cum la furbeza à dir voilà

Ke la vaca c’est magra et lu tiemp l’est trist
tenia lu Bot et c’è rimaste kiste
quel veulent ceux qu’ils disent allez resiste
comme pour ir aux toilettes quan ce scapa
ke l’Estens de l’Ostens nun tena capa
et portes à l’nstitut lui kiure et nun arapa
-ohi maro’

da il manifesto (22-01-2004) : « Gli insegnanti denunciano dunque la rottura del «contratto morale» che esisteva tra l’Istituto e gli insegnanti. Il sospetto è tale, rispetto ai progetti di Giorgio Ferrara – che vuole abolire i tradizionali programmi culturali per sostituirli con «eventi» puntuali – che corre persino voce che anche la biblioteca Italo Calvino (40mila volumi, in parte lasciati dalla vedova dello scrittore, più una videoteca e una raccolta di cd musicali) verrà spostata. C’è chi sostiene che al suo posto verrà costruita una cucina, per i ricevimenti. L’ambasciata smentisce categoricamente.»

Disinfestazzione

C’era ‘na vorta ‘n posto de prestiggio
pé’ ‘mparà de la lingua nostra l’arte
la ggente ce veniva da ogni parte
avanti che sbottasse sto litiggio

« Fôra tutti i batteri de curtura ! »
sbraitano li nôvi caporioni
« Sterilizzamo tutti li saloni
dai parassiti d’aa letteratura

vermini e bacarozzi d’aa poesia !
via tutto sto vecchiume da l’ambiente
fâmo largo a la classe intraprendente
ch’er dio mercato facci pulizzia !

venghino arfine i nani libberali,
deregulesci e parmalattivisti
saltimbanchieri & stokopzionisti
pe la rinascita dei vecchi locali ! »

Davanti a st’argomenti de gran moda
l’opposizzione cià la vita dura
maneggia finemente la scrittura
n faccia a sti bestioni senza coda…

Richiama all’arte, tradizzione e storia
chi è annato a scola de furtoaggravato :
dïalogo coi sordi assicurato
che sanno solo baccajà la bboria.

La morale, mannaggia, è mi conzenta !
la mejo ggente rischia d’esse muta
Socrate s’aribbeve la cicuta
e forza itaglia i capitali aumenta.

(Pariggi, dumilaequattro)

da una lettera-petizione di Francesco Forlani, professore all’Istituto Italiano di cultura « Ce changement d’orientation nous promet-il une programmation événementielle, où l’on retrouvera l’éternel cercle restreint des parvenus, mafieux, nouveaux riches et intrigants, réunis autour d’un riche buffet préparé – qui sait? – dans les locaux mêmes où il était possible de trouver tout le cinéma de VISCONTI et ROSSELINI, les matériaux de RAI International et tant d’autres traces de notre histoire que l’on voudrait oublier? Quelle “radicale réorganisation” est-on en train de nous préparer ? »

Print Friendly, PDF & Email

1 commento

  1. Bravo Andrea, mi sei proprio piaciuto! Sarcasmo, vis polemica (a parte la bravura del poeta, ovviamente)capacità d’inventarsi una lingua… Bei versi poetici, ultimamente su Nazione Indiana!!!
    Complimenti.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Da “Elogio della passione”

di Carlotta Clerici
Avanzavo tranquilla nell’acqua nera e spessa che ogni mio movimento trasformava in schiuma iridescente sotto i raggi della luna piena. Dieci, quindici minuti, mezz’ora… Le forze scemavano, ma ero fiduciosa, sapevo di poterne ancora attingere dentro di me.

Kwibuka. Ricordare il genocidio dei Tutsi.

di Andrea Inglese
Ieri, 7 aprile, si è tenuta a Kigali la trentesima commemorazione dell’ultimo genocidio del XX secolo, quello perpetrato tra il 7 aprile e il 4 giugno del 1994 da parte del governo di estremisti Hutu contro la popolazione Tutsi e gli oppositori politici Hutu.

Sulla singolarità. Da “La grammatica della letteratura”

di Florent Coste
Traduzione di Michele Zaffarano. I poeti, così drasticamente minoritari, così lontani e così persi nelle periferie di questo mondo, come si collocano, i poeti? Contribuiscono con forza raddoppiata al regime della singolarità o, al contrario, operano una sottrazione basata sulla riflessione e resistono?

Benway Series

Risposte di Mariangela Guatteri e Giulio Marzaioli
... ci concedemmo la possibilità di cercare altre scritture c.d. “di ricerca” consimili, soprattutto al di là della lingua italiana, e di pubblicarle in Italia in un contesto che non era così ricettivo rispetto a tali opere.

Da “I quindici”

di Chiara Serani
Allora le Barbie cominciarono a lacrimare sangue rosso pomodoro (Pantone Red HTK 57, It's Heinz!) come una Madonnina qualsiasi.

Collana Adamàs, La vita felice editore

Risposte di Vincenzo Frungillo
Continua la nostra inchiesta sull'editoria indipendente di poesia. Si parla della collana Adamàs.
andrea inglese
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Il rumore è il messaggio, Diaforia, 2023. Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato il volume collettivo Teoria & poesia, Biblion, 2018. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: