Articolo precedente
Articolo successivo

Le scimmie… (18)

di Dario Voltolini

ricordami che la prossima volta te lo devo segnalare
le finestre delle case a piombo sul fiume
un ponte sghembo per pedoni
la fabbrica della Snia Viscosa
poco dopo la curva lo stabilimento
mi davi un bicchiere di acqua acetosa
quando nella tua borsa della spesa
che lo si voglia o no
il problema è sempre un po’ diverso
nemmeno quella giusta
non basta prendere una decisione
sono situazioni complesse che vanno analizzate
gli infermieri sono al coperto e giocano
quando tutto il centro medico è deserto
aspettando di uscire all’aperto sotto gli scrosci di pioggia
infatti noi tutti ce l’eravamo detto più di una volta
e non si tratta di uno scherzo
il punto è proprio questo
c’è una cartilagine che gli procura grossi fastidi
per arrivare a una guarigione definitiva
sarà necessario un intervento chirurgico
in tempi ancora da definire
sotto i portici nella luce di fanali
avete già di nuovo indossati panni di lana
l’acqua del fiume è fredda
l’acqua è lenta
resta vestita d’estate solo una nera alta magra puttana
resta un barbaglio di pelle abbronzata a rallegrare
i volti che si guardano l’un l’altro
parlando di una cosa e pensandone un’altra
che suona come una specie di domanda
e la domanda è circa cosa faremo adesso
e quando cominciamo
poiché nel cambio di stagione è come se
posassimo dei massi sul terreno
dicendo
(e io non posso cedere a emozioni di ragazzo)
partiamo da qui
(perché da tempo quel ragazzo
è diventato un fatto
del passato) e i fili che da lui discendono
e mi fanno quello che sono
adesso sono
lunghi e complicati
così articolati come fiumi
dentro al tempo e io non devo cedere
a quelle emozioni ma solo assaporarne
qualche lembo mentre premono
sul cancello emergendo incerte
dal buio però le riconosco eccome
sono sempre loro sempre
le stesse sempre così
connesse al desiderio
invincibile di un completamento
l’uomo dell’hotel

Print Friendly, PDF & Email

articoli correlati

Da “Elogio della passione”

di Carlotta Clerici
Avanzavo tranquilla nell’acqua nera e spessa che ogni mio movimento trasformava in schiuma iridescente sotto i raggi della luna piena. Dieci, quindici minuti, mezz’ora… Le forze scemavano, ma ero fiduciosa, sapevo di poterne ancora attingere dentro di me.

Kwibuka. Ricordare il genocidio dei Tutsi.

di Andrea Inglese
Ieri, 7 aprile, si è tenuta a Kigali la trentesima commemorazione dell’ultimo genocidio del XX secolo, quello perpetrato tra il 7 aprile e il 4 giugno del 1994 da parte del governo di estremisti Hutu contro la popolazione Tutsi e gli oppositori politici Hutu.

Sulla singolarità. Da “La grammatica della letteratura”

di Florent Coste
Traduzione di Michele Zaffarano. I poeti, così drasticamente minoritari, così lontani e così persi nelle periferie di questo mondo, come si collocano, i poeti? Contribuiscono con forza raddoppiata al regime della singolarità o, al contrario, operano una sottrazione basata sulla riflessione e resistono?

Benway Series

Risposte di Mariangela Guatteri e Giulio Marzaioli
... ci concedemmo la possibilità di cercare altre scritture c.d. “di ricerca” consimili, soprattutto al di là della lingua italiana, e di pubblicarle in Italia in un contesto che non era così ricettivo rispetto a tali opere.

Da “I quindici”

di Chiara Serani
Allora le Barbie cominciarono a lacrimare sangue rosso pomodoro (Pantone Red HTK 57, It's Heinz!) come una Madonnina qualsiasi.

Collana Adamàs, La vita felice editore

Risposte di Vincenzo Frungillo
Continua la nostra inchiesta sull'editoria indipendente di poesia. Si parla della collana Adamàs.
andrea inglese
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Il rumore è il messaggio, Diaforia, 2023. Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato il volume collettivo Teoria & poesia, Biblion, 2018. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: