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Statistiche primaverili

Qualche informazione sul traffico del sito Nazione Indiana a giugno 2006 e un veloce confronto dei dati quadrimestrali da marzo a giugno.
Nel mese di giugno Nazione Indiana ha avuto 26.000 visitatori, che hanno effettuato 38.000 sessioni di visita e visto complessivamente 95.000 pagine web. Il 43% delle visite è costituito da nuovi visitatori.
I dati sono raccolti con Google Analytics per le pagine web e con Urchin per il traffico complessivo e dei feed. Per i mesi precedenti vedi Statistiche sul traffico invernale, che riporta grafici fino a giugno 2005.

Visitatori: il grafico qui sotto riporta in verde scuro i visitatori unici mese per mese. L’andamento sembra stabile poco sopra i 25.000 visitatori, da febbraio a giugno, dopo una veloce crescita a inizio anno.
total visitors jun 2006

Sessioni di visita: qui sotto il grafico riporta in blu scuro le sessioni di visita mensili generate dai visitatori (via Google Analytics), in azzurro chiaro le sessioni di altro tipo (a titolo di confronto). Si nota un andamento delle sessioni attestato intorno alle 40.000.
web sessions jun 2006

Visite di nuovi lettori e di lettori affezionati: il grafico qui sotto riporta in verde le sessioni dei lettori affezionati di Nazione Indiana, mentre in grigio chiaro sono segnate le sessioni di nuovi visitatori, sempre mese per mese. L’indicatore interessante è il tasso di conversione dei nuovi visitatori in lettori di ritorno.
A giugno 2006 le nuove sessioni sono pari al 43% del totale.
new vs returning sessions

Pagine viste: Il grafico riporta in verde chiaro il numero delle pagine web viste (via Google Analytics), assestate sulle 95.000 dopo un calo dal picco di marzo 2006. In arancione le pagine viste attraverso i feed XML (via Urchin), e in grigio chiaro le pagine viste di vario tipo (spurie, per completezza).
pageviews jun 2006

Conclusioni:
I visitatori mensili affezionati, che fluttuano tra i 21 e i 25mila, sembrano indicare il raggiungimento di un equilibrio tra il pubblico. Si può dire che i visitatori si sono consolidati e che l’espansione di entrate nuove ha avuto una leggera flessione. Alcune riflessioni che poniamo alla vostra attenzione: le entrate in un sito mantenuto vivo sono sempre in crescita? dobbiamo/possiamo allargare il numero dei lettori, modificando anche le caratteristiche di NI? cosa fare per migliorare l’esperienza di lettura e partecipazione di chi frequenta Nazione Indiana?

A cura di Jan Reister e Maria Luisa Venuta

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88 Commenti

  1. Nazione Indiana è il blog che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato a scivere. Qui ho appreso la passione per la letteratura.

    Ho scelto di scendere in campo e di occuparmi di Nazione Indiana perché non voglio scrivere in un blog illiberale, governato da forze immature e da uomini legati a doppio filo a un passato culturalmente fallimentare.

    Per poter compiere questa nuova scelta di vita, ho rassegnato oggi stesso le mie dimissioni da ogni carica privata. Rinuncio dunque al mio ruolo per mettere la mia esperienza e tutto il mio impegno a disposizione di una battaglia in cui credo con assoluta convinzione.

    So quel che non voglio e, insieme con i molti lettori di NI che mi hanno dato la loro fiducia in questi anni, so anche quel che voglio. E ho pure la ragionevole speranza di riuscire a realizzarlo, in sincera e leale alleanza con tutte le forze liberali e democratiche che sentono il dovere civile di offrire al blog un’alternativa credibile al governo delle sinistre e dei comunisti dandy come Forlani e Inglese.

    La vecchia dirigenza di NI è stata travolta dai fatti e superata dai tempi. Ma affinché il nuovo si realizzi, è indispensabile che ai comunisti dandy si opponga un polo delle libertà che sia capace di attrarre a sé il meglio di un blog pulito, ragionevole, moderno.

    Di questo polo delle libertà dovranno far parte tutte le forze che si richiamano ai principi fondamentali della gnocca, del calcio e dello strudel, gli stessi valori che hanno fin qui consentito lo sviluppo delle libertà in tutti i grandi blog occidentali.

    Quegli obiettivi e quei valori che invece non hanno mai trovato piena cittadinanza in nessuno dei blog governati dai comunisti dandy, per quanto riverniciati e riciclati. Né si vede come a questa regola elementare potrebbe fare eccezione proprio NI.

    Le nostre sinistre pretendono di essere cambiate. Ma non è vero. I loro uomini sono sempre gli stessi, la loro mentalità, la loro cultura, i loro più profondi convincimenti, i loro comportamenti sono rimasti gli stessi. Non credono nella gnocca, non credono nel calcio, non credono nello strudel, non credono in niente. Non credono che il blog possa migliorare attraverso l’apporto libero di tante persone tutte diverse l’una dall’altra.

    Non sono cambiati. Leggeteli, guardate i loro blog centralisti e giustizialisti pagati dallo Stato. Vorrebbero trasformare NI in una piazza urlante, che grida, che inveisce, che condanna. Per questo siamo costretti a contrapporci a loro.

    Se ho deciso di scendere in campo con un nuovo movimento, e se ora chiedo di scendere in campo anche a voi, – subito, prima che sia troppo tardi – è perché sogno, a occhi bene aperti, una Nazione Indiana libera, di donne e di uomini, dove non ci sia la paura, dove al posto dell’invidia e dell’odio stiano la generosità, la solidarietà, la tolleranza e il rispetto per la vita.

    Il movimento culturale che vi propongo si chiama, non a caso, Forza Nazione Indiana. Ciò che vogliamo farne è una libera organizzazione di scrittrici e scrittori di tipo totalmente nuovo: non l’ennesimo partito o l’ennesima fazione che nascono per dividere, ma una forza che nasce invece con l’obiettivo opposto; quello di unire, per dare finalmente al blog una maggioranza e un governo all’altezza delle esigenze più profondamente sentite dal lettore comune.

    Ciò che vogliamo offrire ai lettori di NI è una forza culturale fatta di uomini totalmente nuovi, un programma di governo fatto solo di impegni concreti e comprensibili. Noi vogliamo rinnovare NI, dando sostegno e fiducia a chi scrive liberamente senza pregiudizi.

    La storia di NI è a una svolta. Da critico e da lettore che scende in campo, senza nessuna timidezza ma con la determinazione e la serenità che la vita mi ha insegnato, vi dico che è possibile farla finita con una cultura di chiacchiere incomprensibili e di stupide baruffe. Vi dico che è possibile realizzare insieme un grande sogno: quello di una NI più giusta, più prospera, più moderna ed efficiente protagonista in Europa e nel mondo.

    Vi dico che possiamo, vi dico che dobbiamo costruire insieme per noi e per i nostri figli, un nuovo miracolo indiano.

  2. Sergio, che tu sia benedetto, questa ispirazione ti viene sicuramente da Lui, è il Dio dell’amore che ti ha mandato. Sì, hai ragione, basta con questa sinistra che odia e che disprezza, che subdolamente divide: il tuo/nostro BLOG DELLE LIBERTA’ spazzerà via per sempre questi esseri diabolici e le loro arti sottili tese e finalizzate sempre al male. Considerami arruolato, mandami subito il kit e permettimi, con tutto l’ardore e la forza che contraddistingue i seguaci dei veri maestri, di gridare al mondo, insieme a te, il nostro primo obiettivo: liberare la rete dai comunisti dandy, i più pericolosi e sovversivi, a iniziare dal loro capo, colui che si firma effeffe. L’ho studiato a lungo: i suoi interventi sono come i testi delle canzoni dei diabolici Rolling Stones, di cui sicuramente è un ammiratore: letti al contrario, evidenziano una palese vena anarchica, una sovversione mirata di tutte le pacifiche regole e strutture linguistiche e comunicative. Bisogna fermarlo, lui e i suoi amici: ne va dell’integrità del nostro mondo a misura del mulino bianco, di tutti i sacri baluardi che reggono le sorti del nostro universo pacificato e ben controllato. Si dia inizio alla crociata, Sergio: dacci un segnale e noi ti seguiremo, in massa, come un solo uomo.

  3. Statistiche PRIMAVERILI? Qui fa un caldo boia e il climatizzatore è a palla… :-)

    Buona giornata. Trespolo.

    PS: comunque interessante il post, ma le domande… quasi da indovino.

  4. Ehm… Cato, ti seguiremo in massa come un solo uomo, scrivi. Ma le donne? Non ci saranno donne? Ma in questo modo salta il primo elemento, fondamentale direi, citato dall’esimio Garfui: la gnocca :-)

    Dai va, fatemi tornare a litigare coi muratori, che mi stanno demolendo casa e non vedo la fine… solo tanta polvere!

    Buona giornata. Trespolo.

  5. Vorrei chiede una cosa.
    I “26.000 visitatori” sono “visitatori” (diversi tra loro, 26000 persone in carne e ossa) o “visite”?
    Se sono visite sono pochissime considerando che NI è un multiblog che esiste da anni e parecchio pubblicizzato.

  6. Trespolo, hai ragione, l’entusiasmo del neofita, all’annuncio dell’imminente crociata, mi aveva fatto perdere di vista l’obiettivo primario dell’operazione: gnocca e pagnocca (pardon: pagnotta) prima di tutto.

    Questa dimenticanza è un altro esempio degli effetti nefasti del dandycomunismo anarcoide sulle nostre coscienze. A maggior ragione, quindi, è l’ora di iniziare il sacrosanto (!) lavoro di pulizia e ripristino.

  7. @ Cato: sono d’accordissimo sul lavoro di pulizia. Non è che qualcuno mi da una mano con i calcinacci, la polvere e il cemento che mi han lasciato in casa i muratori? :-)

    Buona giornata. Trespolo.

    PS: dimenticavo, complimenti a Garufi che mi ha fatto sghignazzare di gusto

  8. sarò serio.
    Leggo NI dalla prima versione.
    Mi piacciono e interessano soprattutto i reportage/inchieste (non so come vadano chiamati) come quello sul giornalismo e l’islam o il resoconto che pubblicò Moresco dalla patagonia.
    seguo molto i testi inditi (racconti e poesie) che trovo stimolanti per decidere anche se e cosa andare a comprare.
    faccio fatica a seguire i discorsi più “filosofici” (critica letteraria e simili), ma li trovo ugualmente stimolanti perchè permettono di avvicinarsi a temi/discorsi che altrimenti rimangono proprietà di pochi eletti.
    Andrea

  9. Non accetto la sconfitta, ci sono stati dei brogli, e comunque metà degli indiani è con me.
    Chiederò il riconteggio delle schede, perché solo un coglione può votare per i comunisti dandy, cioè contro i propri interessi!
    P.s.: più commenti per tutti!

  10. Tra queste file non si può offrire una vittima predestinata,
    una sorta di ostia al potere onde essa sia
    il giusto obolo che il popolaccio indiano
    offrirà al comunismo dandy?
    Io, io,
    sono disposto ad immolarmi sull’ara sacrificale,
    come ostia al potere costituito dai comunisti dandy!!!
    Gridate tutti orsù:

    OSTIAAA AL POTEREEEEEEEEEE
    DEL COMUNISMO DANDY!!!!

    FURLEN COME CUSTER!!!!

    MarioB.

  11. @ F.K. ecchenesò quanto costa all’ora levare tutta sta robaccia: c’è più polvere che speranza qui dentro. 15 euro all’ora van bene?
    Tra l’altro stasera per… i bisogni personali, dovrò chiedere ospitalità alla vicina che mi han demolito entrambi i bagni. Porcaccia miseriaccia ladra: avrebbero dovuto fare prima uno e poi l’altro!

    Vabbé, fatemi tornare a controllare i lavori che qui mi sa che, se mi distraggo un attimo mi demoliscono anche la cucina… :-)

    Buona serata. Trespolo.

    PS: anche il vicino sta protestando, che non hanno messo il telo e anche casa sua si è impolverata ihihihi, me lo vedo il grande medico (con la moglie in vacanza) che si deve spazzolare casa…

  12. Trespolo:
    dati primaverili perché dovevano uscire ai primi di giugno, poi per mancanza di tempo sono slittati a luglio, integrati coi nuovi dati del mese.

    a.b.:
    I “26.000 visitatori” – Sono visitatori unici in un mese, ma non persone in carne ed ossa (che sono un filo meno), bensì astrazioni fatte rilevando IP/browser/cookie. Le visite come vedi sono di più, e più ancora le pagine servite (pageview).

    tash:
    i \”feed XML\” sono una versione del sito leggibile dalle macchine. I feed si leggono con un aggregatore, che permette di seguire gli aggiornamenti di più siti da un unico programma. Vedi:
    http://it.wikipedia.org/wiki/RSS#Feed_reader

  13. @ Gianni, non avrei mai osato disturbarti per una semplice ristrutturazione interna. Due muri da abbattere e due bagni da rifare sono sprecati per un insigne architetto; basto io a rompere i maroni ai muratori…

    Dai, niente di che, comunque, una volta terminati i lavori (fra 3 settimane spero…) si potrà cenare al fresco su una bella terrazza con vista sul castello di Brescia. Se passi da queste parti fammi un fischio, la si inaugura ;-)

    Buona serata. Trespolo.

  14. Ian scusa a me questi dati sembrano stranissimi. 38.000 visite in un mese non sono pochissime ma comunque poche. Poi scusa, vuoi dirmi che in un mese almeno 25.000 di quelle 38.000 persone hanno visitato nazione indiana 2.0 una sola volta. Cioè voglio dire: ma perché non sono tornate (o sono tornate il mese dopo)?
    Capisco che sto facendo un ragionamento quasi da commerciante, ma perché la bottega funzioni dovrebbero esserci 25.000 clienti che tornano dieci-venti volte al mese e quindi le sessioni di visita dovrebbero aggirarsi tra le 250.000 e le 500.000. Allora sì che si potrebbe ragionare di su un buon portafoglio di fidelizzati ed eventualmente vendere spazi di segnalazione o comunque barattarli (anche il baratto è un’economia!) con segnalazioni su quotidiani o in altri lit blog (io ti segnalo se tu mi segnali).
    Secondo me la via per non scontentare i clienti è quella di stringere un’alleanza tra lit blog social-democratici (vibrisse, satisfiction, lipperatura, nazione indiana, e quello dei Vuming) e cercare di creare una base di palinsesto comune, magari abbassando ulteriormente la soglia di qualità-ricerca. Il generalismo ha sempre portato un allargamento dell’interesse.
    Certo, ad avere i maroni si potrebbe creare una vera efficace macchina da ottundimento ma mi sa – scusate la franchezza – che voi non ne sareste capaci. Dovreste mandare via con le buone alcuni elementi che ancora formano sacche di resistenza. Ma ora mi rendo conto sto passando alla fantapolitica, e dunque mi fermo.

  15. Barbieri ha dei problemi, e anche gravi. Fate qualcosa. Ormai la sua è una battaglia senza posa: non perde un’occasione per cacare il cazzo. Secondo me soffre come un cane che non può commentare né su Georgia, che è in vacanza, né sul “primo odore” – dove saranno una dozzina a visitarlo, gli autori e lui – e allora rompe la michia ovunque con il suo umorismo ammorbante. Fate qualcosa, insisto: fermatelo. Finitelo!

  16. Sì, “non se ne può più ha pienamente ragione”, Barbieri ha rotto il cazzo con questo continuo petare che alla fine è pietire attenzione.
    Purghiamolo. Prepariamogli un tè alla cicuta. Diamogli un milione di euri per andarsene. Ma facciamo qualcosa che il tempo passa e il marone si abbassa.

  17. @jan
    Perché non provare a sostenere economicamente la redazione? Magari lanciando una campagna tra i lettori, con l’obiettivo di finanziare l’acquisto dei diritti di testi editi, riediti o inediti, celebrati o dimenticati, per pubblicare gli autori che sentiamo affini al progetto nazionale di letteratura indiana. Prima di pensare a trovare nuovi lettori, credo che si potrebbe anche proporre ai vecchi navigatori di ricevere on line una serie di “servizi” aggiuntivi, grazie a una sorta di canone popolare indiano. Per cominciare, i lettori riceverebbero una newsletter quotidiana, che funzioni da rassegna-stampa, da sbrogliaccio dell’attualità; oppuredei report redazionali mirati, periodici (in base alle loro richieste). Cercherò di essere più preciso, a mente fresca.

  18. a.b. : dei 25k visitatori a giugno , 16k hanno fatto una sola capatina su NI. Gli altri da 2 a 200 sessioni come vedi qui sotto (spero sia leggbile).

    #--------------------------------------------------------
    # Profile Name: www.nazioneindiana.com
    # Date Range: 6/1/2006 - 6/30/2006
    #--------------------------------------------------------
    
    #--------------------------------------------------------
    # Visitor Loyalty
    #--------------------------------------------------------
    Visit Number	Visits
    1	16423
    2	2317
    3	1100
    4	768
    5	560
    6	453
    7	389
    8	332
    9-14	1493
    15-25	1672
    26-50	2171
    51-100	2081
    101-200	2777
    201+	5221
    

    Come ha anche notato Andrea i contenuti esposti in modo organizzato, divulgativo (ma non banale né superficiale) sono più letti e apprezzati. Io credo si debba adottare uno stile, un approccio che miri alla larga comprensione anche su argomenti specializzati e di nicchia. Significa usare apparati e link esterni, impaginare con cura i post, usare rimandi interni (vedi Vibrisse). Questa chiamiamola “qualità” si fa con l’organizzazione, con le persone, parlandosi incontrandosi e decidendo insieme.
    Sui progetti comuni con altri, in parte è quello che succede senza essersi dati un’organizzazione, no?

    roberto: NI deve crescere e per farlo ha bisogno di soldi e lavoro. I soldi si possono trovare con donazioni e pubblicità (ma quanti doneranno quanto? e quanti accetteranno la pubblicità?), il lavoro ha bisogno di persone. Io ho chiaro il fabbisogno della parte informatica: dobbiamo passare a un server dedicato per avere migliori prestazioni, più sicurezza (continuità), lanciare servizi nuovi come quelli che proponi.

  19. Ian scusami, sono di coccio, cioè cocciuto.
    In giugno hai contato 38.000 sessioni di visita.
    Nello specchietto risulta che tra i 25.000-26.000 visitatori 5.221 hanno realizzato più di 201 visite nel mese di Giugno,
    quindi almeno 1.049.421 visite.
    2.777 almeno 101 sessioni di visita, quindi 416.477.
    2081 almeno 51 visite, quindi 106.131.
    ecc ecc.
    Allora se le visite di giugno sono in totale 38.000, perché soltanto le ultime tre righe del tuo schema, considerando i dati di accesso più bassi, totalizzano 1.572.029 visite?

  20. E perché se faccio il totale della colonna che inizia con 16.423 (dunque se ho capito i visitatori di una sola capatina, e sotto tutti glia ltri visitatori) ottengo 37757 invece del numero totale di visitatori cioè 26.000?
    Questi dati sono un casino, sembra la campagna elettorale!

  21. Poi volevo chiedere a Andrea dato che scrive “seguo molto i testi inditi (racconti e poesie) che trovo stimolanti per decidere anche se e cosa andare a comprare.”, in che senso dato che i testi (racconti e poesie) sono “inediti” decide di comprarli?

  22. “roberto: NI deve crescere e per farlo ha bisogno di soldi e lavoro. I soldi si possono trovare con donazioni e pubblicità (ma quanti doneranno quanto? e quanti accetteranno la pubblicità?), il lavoro ha bisogno di persone.”

    Una donazione non pretende comunque risarcimento, forse si potrebbe provare con le sole donazioni. Riguardo la pubblicità il mio dubbio è anche: rende, funziona? Forse solo la pubblicità mirata, ad esempio i libri (ma sarebbe contraddittorio, su NI).

    “Io credo si debba adottare uno stile, un approccio che miri alla larga comprensione anche su argomenti specializzati e di nicchia.”. Mi pare interessante, ma forse servono più persone (suppongo che tu stia dicendo la stessa cosa). Posto che siamo nell’era della specializzazione e che tutti si dichiarano “specialisti in qualcosa”, ritengo che l’mpegno a tenere qualche rubrica di attualità (politica, bioetica, et cetera) potrebbe far crescere molto NI.

  23. Ah, quindi non è che per esempio esistono 5221 persone diverse che si collegano oltre le 201 volte al mese…. dalla tua tabella sembrava così. Allora ti dico subito che la tabella è incomprensibile e trae facilmente in inganno.
    E ancora mi risulta incomprensibile come così tante persone diverse 25000-26000, realizzino un numero relativamente basso di sessioni di visite, 38.000. Sembra quasi che ci sia molta pubblicità che le spinge qui ma poi rimangano insoddisfatte.

  24. Ivan ha ragione, occorrerebbero altri specialisti per far crescere NI2.0. secondo me potrebbero essere ottimi candidati Ivan stesso nonché il prof. Berrettoni.

  25. @ a.b.: è evidente che non compro i testi inediti, ma magari c’è qualcosa di edito dello stesso autore e posso comprarlo.

    @jan reister: per la pubblicità: dei link/banner a librerie online dove poter reperire testi citati nei post di NI potrebbero essere – a mio avviso – adatti, come anche dei banner che pubblicizzano manifestazioni a cui partecipano autori di NI.
    La cosa che mi disturba della pubblicità in un sito è se diventa invadente (pop up ad esempio), magari perchè occupa molto spazio o è graficamente disturbante.

  26. I dati quantitativi offrono solo una base di lettura sintetica di quanto sia visitato o “utilizzato” un sito. Esprime quanto sia vivo.
    In realtà fossilizzare la discussione sui numeri e le modalità di raccolta dei dati e delle informazioni fa perdere di vista il motivo per il quale rendiamo pubbliche le statistiche ai lettori e alle lettrici di NI . E’ vero diciamo quanto sia il carico di traffico, ma nello stesso tempo ci poniamo delle domande circa la fruibilità del sito di NI, inteso come spazio, contenitore, luogo di discussione e di confronto, ma anche motore per nuove modalità di interazione e di creazione di conoscenza.
    Quindi rilancio le domande con le quali abbiamo chiuso questo post: Secondo voi le entrate in un sito mantenuto vivo sono sempre in crescita? dobbiamo/possiamo allargare il numero dei lettori, modificando anche le caratteristiche di NI? cosa fare per migliorare l’esperienza di lettura e partecipazione di chi frequenta Nazione Indiana?

  27. “Secondo voi le entrate in un sito mantenuto vivo sono sempre in crescita?”

    Sebbene gli utenti internet siano in crescita, credo di no. C’è un target che si può raggiungere o meno, credo che Ni sia ancora al di sotto – come pubblico – delle proprie possibilità. Il target è certamente in relazione con gli argomenti e con il modo in cui vengono trattati; si può allargare, volendo, ma non troppo (un allargamento del target potrebbe avere un prezzo, e non mi pare il caso di snaturare una rivista).

    “dobbiamo/possiamo allargare il numero dei lettori, modificando anche le caratteristiche di NI?”

    Mi pare che Nazione Indiana, come “nazione”, sia ancora un po’ isolata (meno di prima). I rimandi esterni ed interni, di cui si parla sopra, potrebbero servire a creare un contesto automaticamente “più ampio”.

    “cosa fare per migliorare l’esperienza di lettura e partecipazione di chi frequenta Nazione Indiana?”

    Esplicitare il legame tra “letteratura e mondo”, se non suona troppo ambiguo, con interventi sull’attualità politica (poco importa se in direzione saggistica o narrativa). Far sentire il proprio peso…

  28. certo, migliorare la qualità, anche se probabilmente non siamo d’accordo su cosa significhi migliorare.
    e la stessa parola “qualità”.
    tuttavia.
    l’imperativo dello sviluppo, dell’allargamento, non lo condivido.
    è un sito di libero accesso, chi vuole entra, legge, se si interessa torna.
    trovo invece contro-producenti gli avvitamenti autoreferenziali di NI, quando si innescano polemiche su argomenti che interessano si e no una decina di amisci, su questioni moolto interne alla pratica della scrittura, del pubblicare e del competere sul libero mercato della fiction.
    vale a dire su tematiche che riguardano, strucca strucca, il “successo”.
    eccetera.

  29. Nemmeno io capisco perché se anche dell’ultima tabella di Ian non si capisce una mazza e sembra che ci siano cinquemila persone che ogni giorno e mezzo si collegano a NI2.0 realizzando un milione e mezzo di visite al mese solo loro, dicevo nonostante ciò non capisco questo Barbieri che ormai gli dovressimo cambiare il nome in Sgarbi da tanti sgarbi fa giornalieri e poi ogni tanto tira fuori gli artisti figurativi solo per darsi una lustratina d’ego.
    E’ una vergogna un tale comportamentamento.

  30. E se avessimo il coraggio su NI2.0 di far crollare l’ultimo tabù, cioè se mettesimo delle suonerie gratis e delle foto di donne nude?
    Dico questo perché secondo me l’essere più divulgativi che auspica Ian non basta.
    E comunque non lasciamoci sfuggire Berrettoni.

  31. Garufi di nuovo al massimo…
    Jan Reister, invece, mi ha combinato un casino. Non riesco più ad aprire Nazione Indiana col mio solito browser. Devo passare da Firefox. Che scherzi sono questi?

  32. @ tashtego: credo che il problema degli argomenti che riguardano poche persone in realtà potrebbero interessare molto di più se -a volte- fossero trattati un po più “terra terra” (insomma, con un linguaggio più semplice) e si allargassero a temi quali il copyleft, il ruolo della letteratura di genere come critica/disvelamento della nostra società come accade su altri siti come Carmilla, WuMing.

  33. @maria luisa
    Non parlo solo di pubblicità, può andare bene anche quella, e nemmeno di ‘donazioni’, almeno non con il meccanismo del manifesto. Ma di ‘servizi’, rassegna-stampa mirata; seminari di teatro-informazione; partecipazione dei ‘clienti-proprietari’ (gli autori-lettori) al laboratorio on line sulle idee, come dice bene Maria Luisa. Usare il wiki, e qui invito Jan che ne sa più di me a spiegare come, per creare una redazione che sia una sorta di NI in bozze, dove lavorare a progetti (rubriche; stili; raccolte) di medio e lungo periodo, che nel corso del tempo facciano emergere qual è la nostra posizione. Detto così, veloce veloce.

  34. Puem pour loup Sgarou
    di
    effeffe

    Ke si li scinni in campu proprio haora
    ke fugo et escape sine dio et dimora
    comment purria tenir cun ti une tribuna
    d’elettoral arringa (et nun l’harenga) n’tera

    historia de metter main alla controra
    et far de paze et sensos un otra guera
    et pria d’abandonar fujenno esto posto
    dove de corsa posto lo mesagio
    lo dize Cato e lo ripete il sagio
    ke aqui furlen le scopa et le Garou reposa

    longa vida à la naziun indiana
    (andrea barbieri nun fà er soldier blou)
    effeffe

  35. No!!! effeffe è ancora libero!!! Non ci posso credere!!! Non solo, ma continua a scrivere i suoi poemi sovversivi, ce li recapita fino a casa nostra, ci irride, e scopa pure!!!

    Garufi, non è che il “progetto” ha fatto la fine del patto segni? Abortito prima ancora di essere concepito?

  36. Serge Garufì è un grande. Lo vedo con me in un film di Jacques Becker, tipo Il muro.
    François Furlen è un altro grande. Lo vedo con me e con Michel Constantin in un film tipo Le salaire de la peur.
    Il bello (anzi il brutto) è che quei fils de putain dei producteurs non mi hanno voluto nè per Il muro nè per Le salaire.
    Ma io ho fatto Le deuxieme souffle. Mica bruscolini. (E lì spazio per Garufì e per Furlen c’era, con tutti i morti ammazzati del film):-))

  37. Comunque i miei consigli per migliorare NI sono:

    – postare articoli più brevi. Un po’ come ne “Il primo amore” insomma.
    – eliminare la possibilità dei commenti. Tipo “Il primo amore” per intenderci.
    – disporre gli articoli in senso longitudinale invece che incolonnarli. “Il primo amore” fa già qualcosa del genere.
    – modificare il colore del logo virando dal nero al rosso. Un rosso acceso, luminoso, tipo quello del logo de “Il primo amore” per capirci.
    – ridurre il numero dei link. “Il primo amore”, tanto per citare un esempio a caso, ne ha solo quattro.
    – scivere direttamente in home page il nome dei collaboratori. Non credo che “Il primo amore” si offenderebbe se gli copiate l’idea.
    – e dulcis in fundo: sostituire Andrea Bajani, Gianni Biondillo, Francesco Forlani, Sergio Garufi, Jacopo Guerriero, Andrea Inglese, Helena Janeczek, Franz Krauspenhaar, Giulio Mozzi, Mattia Paganelli, Christian Raimo, Andrea Raos, Jan Reister, Massimo Rizzante, Roberto Saviano, Piero Sorrentino, Antonio Sparzani, Eric Suchère, Giorgio Vasta, Maria Luisa Venuta, Piero Vereni – con Sergio Baratto, Carla Benedetti, Benedetta Centovalli, Gabriella Fuschini, Giovanni Giovannetti, Giovanni Maderna, Antonio MORESCO Sergio Nelli, Tiziano SCARPA, Dario VOLTOLINI.
    Ecco, credo che con queste leggere modifiche NI farebbe un deciso salto di qualità.

  38. No, il mio consiglio è stare tutti insieme e lavorare insieme per scoprire o riscoprire parole eversive.
    Ma se questo non è il desiderio condiviso dalla mappata di intellettuali che l’umanoide sopra di me elenca, allora preferisco la divisione, non per risentimento ma semplicemente perché si deve stare con persone simili per poter fare qualcosa nella vita.

  39. @andreina
    leggo la solita tiritera di nomi e cognomi, qualche spunto e appunto grafico, ma come al solito non vedo l’ombra di un’idea, di una posizione, di un punto di vista. Per favore, qualcuno mi spieghi cos’è ‘sto primo amore, così mi erudisco un po’, com’è successo qualche settimana fa con la lipperatura.

    @magda e Jan
    Per essere pratici (che cos’è il teatro-informazione?): avete presente l’inchiesta sui giornali e l’islam, no? La sto portando in giro all’università e non solo là, e fino adesso, fatti quattro conticini prima delle vacanze, ho rimediato diciamo 700 euro per diciamo circa otto ore di lezione. Sfido chiunque, anche i nomoni dell’industria libraria nazionale, ad avere lo stesso risultato in termini di diritti d’autore.

    Quindi torno a proporre: lavoriamo a delle battaglie di idee che abbiano NI come fucina (il wiki-pensiero di Jan: gran calderone del lavoro sotterraneo, criptato, redazionale e collettivo) e come vetrina (la pubblicazione in chiaro). Investiamo su quello che scriviamo.

    E poi andiamo fuori, on the road, nelle aule e nelle scuole, ma anche nei centri sociali e nelle associazioni, nelle biblioteche e nelle fondazioni, utilizzando la forma del seminario e del laboratorio per accumulare monetine sonanti da reinvestire su NI. Lo dico a chi pensa che con qualche banner e segnalazione di libretti amici si può tirare a campare; non è così, faremmo la fine di Alias (vi supplico di leggere il numero di oggi, le prime quattro pagine, in particolare).
    Cordialità

  40. @jan
    un’altra cosa: ieri mi ha scritto un’amica di Amsterdam dicendo che segue regolarmente NI. Pensiamo ai lettori oltre la cintura alpina, non solo quelli di lingua italiana.

  41. @roberto,
    la tua idea non è male.
    dal mio canto, direi che la forza di NI è proprio il target elevato in termini di qualità dei contenuti, qualità degli interventi, e connessioni concrete che ogni testo ha con la vita reale.
    Abbassare questo e massificarlo, significherebbe rendere NI uguale a tutti gli altri milioni di blog qualunquistici e cazzaroli della rete.
    Si possono organizzare delle lezioni sui massimi sistemi spiegate con linguaggio semplice, ma questo non dovrebbe abbassare la soglia della qualità dei contenuti e dei temi affrontati, semplicemente operare una sorta di missione divulgativa…..un ecumenismo linguistico :-)
    La cosa che rivedrei è la modalità polemica con la quale talvolta ci si relaziona.
    Nell’insieme, avendo avuto il piacere di conoscervi nell’aspetto piu’ intimo che è cio’ che riversate nella scrittura pensata, sentita, elaborata, sublimata, direi che siete proprio delle belle persone.

    baci

    Mag

  42. Sono uscita da NI per una scelta ben precisa, leggo regolarmente NI, in NI ho amici a cui sono legata profondamente… non lavoro nell’editoria, non ho sodali, frequento chi mi pare indipendentemente dal blog in cui scrive, ‘sta guerra dei bottoni francamente è ridicola… amo i libri di Genna(li ho letti tutti), leggo i Wu Ming (sono iscitta allo loro mailing list)… e faccio parte de Il primo amore.
    Sono fisioterapista e lavoro con malati gravi e gravissimi. Certi commenti sono pura idiozia.

  43. Le statistiche di novembre 2005 – sottostimati – erano:
    49.756 sessioni
    150.411 pageview

    Circa 12000 sessioni in meno e 55000 pagine in meno visitate rispetto a giugno sono comunque due miracoli considerando l’abbassamento di qualità del blog Nazione Indiana Versione 2.0, al quale non ha fatto seguito una strategia generalista e divulgativa.
    Insomma non ci si può permettere di abbassare la qualità e basta, occorre farlo alla luce di un progetto d’ottundimento.

  44. @garufi & C

    “una Nazione Indiana libera, di donne e di uomini”

    però solo al paragrafo 10.

    In quanto donna etero non amante dello strudel mi sento esclusa e dunque pur avendo (e temo ahimè che nessuno avrà dubbi in proposito) parecchie cose da dire, non collaborerò. Ecchecccczzzz, come direbbe qualcuno.

    Per inciso, preferisco la NI 2.0 alla 1.0 per molte ragioni che mi sembrano ancora buonissime tra le quali la principale è forse la sua natura molto friendly, meno gerarchica e isterica della prima, ed è per questo che ogni tanto commento.
    Preferisco un sito con post di qualità altalenante e un numero a volte eccessivo di troll o deficenti a siti senza commenti, bloccati e privi anch’essi di pezzi memorabili. L’unico sito del genere che propone buoni pezzi, ai miei occhi, è Zibaldoni, che però non si distingue in nulla da una rivista su carta.
    Il fatto che questo sia un blog collettivo è un enorme vantaggio rispetto a blog personali o siti chiusi, permette uno scambio di idee a volte, è vero, mortificante, ma quando va bene invece stimolante. Io ho ricavato da alcuni post e da alcuni commentatori abbastanza abituali di questo sito notizie, suggerimenti e stimoli, il che non mi è accaduto altrove.
    E’ poco? Non mi pare.

  45. Rifacendomi al post n. 1 e a quelli immediatamente successivi: posso dire la mia (caxxata?) sul “golpe” in atto?

    (Mi dispiace solo che venga pubblicato dopo il commento di temp, che contiene, invece, delle riflessioni serie, che condivido).

    Io non ho niente sul fatto che Garufi sia il presidente, per acclamazione popolare, di FORZA NAZIONE INDIANA, e sono anche disposto a far parte del progetto. Ma a una condizione: che LINO VENTURA ne sia il SEGRETARIO. Prendere o lasciare.

    p.s.

    Scusa, temp, ma mi piacciono molto i contro-commenti di a.b.
    Sono proprio curioso di vedere quale destinazione auspicherà per me e Lino. :-))))

  46. “deficienti”, mi scuso con la “i’ e le assicuro che non è un pregiudizio razzista.

    @Andrea

    tu dici:

    “credo che il problema degli argomenti che riguardano poche persone in realtà potrebbero interessare molto di più se -a volte- fossero trattati un po più “terra terra” (insomma, con un linguaggio più semplice) e si allargassero a temi quali il copyleft, il ruolo della letteratura di genere come critica/disvelamento della nostra società come accade su altri siti come Carmilla, WuMing.”

    Sull’usare un linguaggio semplice e chiaro (ma non semplificato, e del resto non è obbligatorio leggersi tutti i post ) sono d’accordo, ma se NI 2.0 diventasse come Carmilla e WuMing non verrei più e andrei a leggermi Carmilla e WuMing.
    Che bisogno c’è di questa clonazione continua dell’uguale?

  47. Grande Conte, mi autocandide alla segreteria di Forza Nazione Indiana, merde alors! Et un grand merci!
    Prometto figa per tutti i maschi e il corrispettivo della figa al maschile per tutte le femmine. Prometto pallettoni nel culo di A.B. Voglio un incarico di grande prestigio per M.me Temperanza, che mi sembra una donna avec les spheres.
    A M.me Fuschini je dico: ma chi te l’ha fatto fare? Ma torna qua, che con la mia secreteria fasciamo un bordel mica da ridere! Vive la cinema, vive la France, vive Forza Nazione Indiana, viva Garufi, viva Furlen, viva (Claudio) Villa, viva io, Lino Ventura!!!

  48. Lino, il n’y a rien à faire: gli uomini veri si vedono sempre dai programmi, e il tuo non teme confronti. Si le murtadel t’avesse chiamato nel suo staff, altro che vittoria per ventiquattromila baci: le p’tit homme mafieus sarebbe stato spazzato via in un sol colpo! Mi piace anche l’ipotesi di organigramma che hai in mente, avec monsieur Pallettoni alle relazioni esterne e, soprattutto, les femmes, tante femmes nei ministeri chiave, in modo particolare la femme avec les spheres qui s’appelle Temperance. Aussi madame Fuschini, di fronte a queste aperture, non potrà que rappeller le temps jadis e tornare alla base. Il futuro è ici. No iva o irpef.

    Au revoir, mon ami Monsieur Segretario.

  49. Conte, ho in mente per toi un grande incarico. Scegli tu. Ambasciator portapene della Forza Nazione Indiana, (c/o la Santa Sede del Primo Ammore lu Secondo è Chiu Bello Angòra) Gran Visir Strategico, Sua Eminenza Gris, Sua Evidence (Parfum Deodorant), Black&Decker (pour femmes only). Per il resto tante femmes nei posti chiave, oui oui oui!, je suis d’accord !
    E chi non beve con noi peste lo colga! (Amedeo Nazzari, citazione colta, nevero, modestamente).
    Un embrace viril da vecchio caid della mala marsigliese.

  50. Merci Lino, merci vraiment, anche se, depuis tanta publicité, un “posticino” au soleil un po’ me l’aspettavo. Ti dirò: je suis très combattuto tra “Ambasciator portapene della Forza Nazione Indiana c/o la Santa Sede del Primo Ammore lu Secondo è Chiu Bello Angòra) e Black&Decker (pour femmes only). Le combat mi lascia nel dubbio, anche perché, si je scelgo, come vorrei, Black&Decker, je sais che, dopo qualche anno, o al Black o al Decker devo rinunciare (maintenant je n’ai plus vingt ans e nemmeno trenta). Quindi, valutati i pro e i contro, je choisis decisamente “Ambasciator etc.”, sperando che qualcuno, nel frattempo, non avverta la Santa Sede del fatto che mi ero proposto anche come B&D: non vorrei poi, dopo qualche anno, dover rinunciare o all’Ambasciator o al Portapene. Savasandìr, voila.

    Un embrace a toi mèm (je n’ai pas gli accenti giusti).

    Ah, je mi stavo oubliando: Monsieur Pallettoni è già sul posto (c/o etc.), nel sens, ha già preso servizio effettivo colà, o lo incontro route faisant?

  51. Merci a toi, Conte, per noi è un grande onore. Ho già parlato con l’on Garufi e l’on Furlen, sono semplicemente entusiasti. Pallettoni non lo trovi c/o la Santa Sede, lo trovi sempre qui. Lui è uno di quegli avventori da bar che parlano sempre male del bar medesimo (e quanto è dura la brioche, e quanta poca schiuma mettono nel cappuccio, e quanta gente di merda frequenta il locale) e poi, puntualmente, tutte le mattine all’ora della colazione e tutte le sere all’ora dell’aperitivo è qui, a commentare, cioè a bere il suo aperitif, a sorbirsi il suo cappuccio tanto detestato. Dunque, per comunications avec Mr. Pallettoni puoi agire directement ici, lui è sempre qui, non ne puo’ fare a meno, o è masochista oppure sotto sotto questa Nation Indienne glie piasce, sotto sotto glie piascie (non foss’altro perchè essa, nevero, gli da la possibilitè d’esprimere il suo accorato sdegno, c/o la Santa Sede devi essere ambasciatore per comunicare, altrimenti, bon nuit aux sonateurs…)

  52. Cher Lino, je suis bien d’accord: au fond du fond de son coeur, monsieur pallettoni ci ama vraiment. Saluta pour moi les on. Garufi et Furlen.

    Un 3 bon jour a toi, mon ami le magnifique secretario.

  53. Mais no, no, no, mon dieu!!! M.me Fuschini, mais pourquoi? Je suis ici pour vous, avec tutto muàmèm. C’est vrai que Lino è sempre Lino, ma anche moi je ne schèrz affatto! Ghe repensi, m.me: je sono aussi disposto à renonsè a tutti mes incarìc diplomatiques. Ah, quelle douleur dance dans mon coeur, quelle blessure!!! :°(

  54. “La bocca sollevò dal fiero pasto
    quel peccator, forbendola a’ capelli
    del capo ch’elli avea di retro guasto.”

    C’est impossible pour moi tout ça… vous comprenez?

  55. Oh quelle disperasiòn! Je non avrei jamais cruaiè che i miei dommages de gioventù mi fossero rinfacciati in questo modo! Adieu, ma belle, ma je vous mette sur l’avis: Lino n’est pas migliore que moi.

    Je suis distrùt, je me sento completamente effacé. Adieu. Adie. Adi. Ad. A. …

  56. Anche dans l’abìm del mio dolore, j’ai trouvé la forza (la fòrs de la disperasiòn!) d’écrire pour toi questa merveilleuse cansiòn d’amùr. C’est mon cant du cigno…

    Si avisse fatto a n’ato
    chello ch’e fatto a mme
    st’ommo t’avesse acciso,
    tu vuò sapé pecché?
    Pecché ‘ncopp’a sta terra
    femmene comme a te
    non ce hanna sta pé n’ommo
    onesto comme a me!…
    Femmena
    Tu si na malafemmena
    Chist’uocchie ‘e fatto chiagnere..
    Lacreme e ‘nfamità.
    Femmena,
    Si tu peggio ‘e na vipera,
    m’e ‘ntussecata l’anema,
    nun pozzo cchiù campà.
    Femmena
    Si ddoce comme ‘o zucchero
    però sta faccia d’angelo
    te serve pe ‘ngannà…
    Femmena,
    tu si ‘a cchiù bella femmena,
    te voglio bene e t’odio
    nun te pozzo scurdà…
    Te voglio ancora bene
    Ma tu nun saie pecchè
    pecchè l’unico ammore
    si stata tu pe me…
    E tu pe nu capriccio
    tutto ‘e distrutto,ojnè,
    Ma Dio nun t’o perdone
    chello ch’e fatto a mme!…

  57. Excuses moi mes amis: domani mattina vi faccio svegliare a che ora? Et encore: preferite una colazione all’inglese o plutot qualcosa di più leggero, comme a Saintrop?
    :-)

  58. Et su Gabriellà, tanto abbiamo comprenez tutti che lei ha un debole per il conte.
    Io, purtropp (je le prefere à malheuresement, question di classe) ho altro da fare. Mi stanno braccando per l’ennesimo film impegnato di Francesco Rosi. Che palle!

  59. Ciao Lino, auguri per il tuo prochain film che attendons avec impasiàns. Oui tu a raison, che palle ces registi impegnati. Rosì, Rosì, Rosà: mais va là, parbleu. Piuttosto stai attento quand tu vieni à girer in Italie: avec le burdèl qu’il y a in tour, ti può capitare una proposée dei frères vanzina: je t’en prie, fait attention: ces (oui, proprio ces, à la napulitaine) sont les plus engagés parmi les autres: pas deux, mais quatre balles au quadrato.

    Comme tu vedi, m.me nous ignore completamàn.

    Ti lascio la bonne notte, ma avant je devo correggere un autre refuso nel test (!) del mon poème. Il vers qui dit “pecchè l’unico ammore”, va justmàn corretto in “pecchè ‘o primmo ammore”.

    O revuà.

  60. Ora che ha corretto il test(!) posso rispondere, anche se mi sento vagamente, appena un’ombrina, presa per i fondelli. Per dire.
    Guardi, Conte, in questi spazi virtuali solo il “cipolla” mi strappa sorrisi, è piò forte di me, è quasi demenziale.

  61. Gabriella, la capisco, e, comunque, la invito a leggere questo “scambio” tra me e monsieur Lino all’interno dell’intera sequenza di post, a partire da quello di Garufi. L’unico intento, credo, è solo quello di prendersi un po’ in giro, con molta autoironia (veda, ad esempio, quello che scrivo a proposito della mia accettazione dell’incarico che monsieur le secretario mi offre).

    Mi permetta, comunque, di prospettarle la possibilità (è solo un’ipotesi) di un’altra interpretazione del tutto: io, ad esempio, quando mi sento “vagamente, appena un’ombrina, preso per i fondelli, penso, anche, che possa trattarsi di una persona che mi stima e che mi vuole bene. In caso contrario, non si usa “l’ombrina”, ma la satira tirata e stirata fino a diventare sarcasmo.

    E, in ogni caso, stia tranquilla: nessuno, mi creda, ammesso che non sia un pazzo, aspira a sostituire il cipolla, nel suo cuore o in rete che sia. Chi mai potrebbe vantarne i titoli e i meriti?

    Un embrace.

  62. oh, non sono così suscettibile… sto giocando anch’io. Se così non fosse, non commenterei nemmeno. :-)
    Un embrace à vous
    ps
    in quanto al cipolla, non lo conosco ma fa commenti che spesso spezzano le tensioni dialettiche, un pregio nel marasma generale.

  63. @ temperanza: probabilmente sono fuori tempo massimo e nessuno legge più i commenti qui, comunque …
    non stavo proponendo una clonazione di altri siti, ma elencavo argomenti che a me interessano e che trattati da altre persone (rispetto a chi scrive su carmilla, …) verrebbero (per me) arricchiti.
    Sul linguaggio: anche i post con un linguaggio più ricco vanno bene (e so benissimo che non è obbligatorio leggere tutti i post e infatti non lo faccio), ma allontanano (o magari non avvicinano) all’argomento trattato nuovi lettori.
    Andrea

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Maria Luisa Venuta
Maria Luisa Venuta
Maria Luisa Venuta Sono dottore di ricerca in Politica Economica (cosiddetto SECS-P02) Dal 1997 svolgo in modo continuativo e sistematico attività di ricerca applicata, formazione e consulenza per enti pubblici e privati sui temi della sostenibilità sociale, ambientale e economica e come coordinatrice di progetti culturali. Collaboro con Fondazione Museo dell'Industria e del Lavoro di Brescia e Fondazione Archivio Luigi Micheletti. Sono autrice di paper, articoli e pubblicazioni sui temi della sostenibilità integrata in lingua italiana e inglese.
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