Articolo precedente
Articolo successivo

Simpatia per il diavolo

manson-beatles.JPG

di Gianluca Veltri

Nel 1967, quando Charles Manson uscì dal carcere di San Quintino, California, vi aveva trascorso già metà della sua vita per reati vari. Manson era nato nel 1934 a Cincinnati, Ohio, da una sedicenne così strampalata e strafatta da non sapere neanche con chi lo avesse concepito. Ben presto era diventato un delinquente patentato.
Nel 1969 Charles Manson aveva quasi trentacinque anni.
Uscito di galera, Charles si stabilisce nel quartiere più beat e alla moda di San Francisco, Haight Ashbury. Partecipa alla Summer of Love di Frisco, la splendida estate che celebra la cultura dei figli dei fiori, degli hippy, della vita come amore, pace e musica. Pur filtrato tra questi ideali giovanili, l’oscuro carisma di Manson non tarda a sprigionarsi. Basso di statura, occhi ardenti e profondi, Charles possiede un magnetismo che riesce a esercitare soprattutto sulle donne e sui soggetti più suggestionabili. In breve diventa una specie di guru, il leader di una comune che di lì a qualche tempo diventerà la tristemente famosa Manson Family.
Ma il sogno di Charles è diventare un cantante: ha nel cassetto una manciata di canzoni e farebbe di tutto pur di vederle pubblicate. Nelle maglie dei suoi adepti è caduto anche il batterista dei Beach Boys, Dennis Wilson. Per tentare di capire quei tempi – e un po’ anche i nostri, che sono figli di quelli – pensate a questo connubio: l’oscurità malefica di Manson a braccetto con il surf californiano solare di Wilson jr. L’ambivalenza. Il fratellino dei Beach Boys, che da allora entrerà in una spirale letale di alcol droga e malessere, cerca di introdurre Charles nel circuito musicale, mettendolo in contatto con un produttore discografico. Questi viene individuato in Terry Melcher, figlio dell’attrice Doris Day, con una certa esperienza dell’ambiente, avendo tra l’altro prodotto il primo disco dei Byrds. Terry annusa puzza di bruciato, Manson non gli piace neanche un po’ e si rende irreperibile. Nascostosi a casa della madre, presta la sua villa losangelina di Cielo Drive al regista Roman Polanski e alla moglie Sharon Tate. Sharon, attrice giovane e bellissima, è incinta di otto mesi di un bambino che non vedrà mai la luce. Cielo Drive è sulla collina di Bel Air, un posto di Los Angeles per super-ricchi. Non sarà una bella idea, per Polanski e moglie, approfittare della disponibilità di quella villa.
Nel frattempo la Manson Family si è trasferita nella Death Valley, luogo sinistro e desertico nel quale si consumano, in una atmosfera di esaltazione, festini e orge a base di acidi, spinelli e sesso liberissimo. Charles ascolta ossessivamente il White Album dei Beatles e soprattutto il brano Helter skelter (che significa “ottovolante”): in esso sostiene di rinvenire cifrate conferme alle sue teorie deliranti. Secondo Manson sta per arrivare il giorno del giudizio universale, nel quale tutti i neri si ribelleranno alla società dei bianchi, sovvertendo le regole.
La guerra razziale, ribattezzata ottovolante, darà modo a Manson e alla sua orribile famigliola di impadronirsi dell’unica cosa che veramente conta: il potere. Invasato da queste deliranti corrispondenze, ribattezza una delle sue ragazze Sex Sadie, come un’altra canzone del Disco Bianco.
L’8 agosto del 1969 Manson rompe gli indugi e guida la sua setta verso l’azione. L’obiettivo è la casa del giuda Terry Melcher, il produttore che non ha creduto in lui, ritenuto reo di aver tarpato i suoi sogni di gloria, le sue aspirazioni musicali. Di notte la comune di sanguinari fa irruzione nella villa di Cielo Drive. Roman Polanski è assente, e così si salva la vita; ma a caro prezzo. Sua moglie Sharon Tate (con il bambino che ha nella pancia) viene massacrata a colpi di coltello, insieme ad altre tre persone ospiti della casa: Wojcheck Frykowski, Abigail Folger, Jay Sebring. Sui muri, col sangue, viene scritta la parola PIGS (maiali), che parafrasa Piggies, l’ennesima canzone del Disco Bianco dei Beatles.
La notte successiva, come belve assetate non ancora sazie, i miliziani della Manson Family uccidono due negozianti, i coniugi La Bianca. Questa volta il messaggio che fanno trovare sul muro è ancora più esplicito: HELTER SKELTER. Cosa c’entrerà mai l’ottovolante con una storia così atroce, devono essersi chiesti gli Americani meno avvertiti sulla musica rock. In breve, ovviamente, l’arcano fu svelato. Fu aperto l’album bianco. Ma fu solo l’inizio di un mistero e di un dilemma che accompagna il rock e la sua supposta parentela con Satana, nonché la presunta, ingannevole piana solarità della musica dei Beatles.
Che razza di canzone è Helter Skelter? Perchè in quei tempi i Rolling Stones cantavano una canzone dal titolo Sympathy for the Devil? Perché i Beatles attiravano tanti squilibrati, al punto che John Lennon, finirà undici anni più tardi addirittura ucciso egli stesso da uno di loro?
Non è facile rispondere a questi quesiti, e comunque le risposte, qui, non sono quasi mai univoche. Helter Skelter ci offre la prima sorpresa quando scopriamo che, dietro l’abituale doppia firma, a comporla fu in realtà il solo Paul McCartney; dei quattro Beatles il baronetto pulito, l’anima borghese più impeccabile. Non già l’anticonformista, il rivoluzionario, il pervertito John Lennon. L’establishment non avrebbe mai intentato un processo “Gli USA contro Paul McCartney”. Perché dunque Paul compose questa canzone, peraltro non bellissima, diciamolo pure sommessamente? Forse perché, banalmente, in quell’almanacco onnicomprensivo di suoni e atmosfere che il Disco Bianco voleva essere, mancava un brano di hard rock, genere che i Beatles non avevano mai frequentato. Geloso del muro del suono degli Who, Paul McCartney escogitò questi quattro minuti di fracasso minaccioso, di rumore disarticolato, suonati in maniera talmente selvaggia che alla fine dell’incisione si sente distintamente qualcuno (forse Ringo Starr) dire: “Ho le vesciche alle mani”! C’era un’esigenza da “Cencelli dei generi”, un’operazione di antologia degli stili.
Tutto qua? Manco per sogno. La faccenda è assai più complessa e sfumata, e si inserisce nel quadro della controcultura di quel tempo. I Beatles (e in particolare John Lennon, lui e certo non McCartney), con l’Album Bianco stavano conducendo un gioco un po’ troppo raffinato, come nota uno dei loro esegeti più autorevoli, Ian McDonald. Le loro esercitazioni nel campo della “casualità sonora” li portarono a pezzi estremi e rischiosi come Revolution 9, otto minuti in cui venivano esplorati territori di sub-coscienza, zone di confine tra veglia e sonno, con messaggi tra le righe, nastri registrati al contrario, ripetizioni ossessive. Il particolare, che McDonald non manca di notare, è che quel disco dei Beatles non era come un libro di Burroughs, non era un oggetto che capitava in mano solo ai patiti del genere, o ai consumatori più che consapevoli. No. L’Album Bianco non era un prodotto di nicchia, perché era un disco dei Beatles. Dunque entrò in poche settimane nelle case di milioni di persone, che, accanto a Obladì obladà, trovarono avventure psichedeliche pericolose, disturbi sonori conturbanti, spiazzanti auto-citazioni come Glass Onion, tenebrose ambiguità, pezzi di conversazione farfugliati, rimandi interni, parole bisbigliate e sbagliate apposta. Tutto con il deliberato scopo di confondere le idee, rompere gli schemi, usare in modo allusivo e oscuro ogni strumento di controcultura artistica, in cerca di originalità devianti.
La mentalità rock era ancora giovane, certa materia non si maneggiava con la stessa noncuranza con la quale ci facciamo scivolare tutto addosso, adesso. Quando si dice che i Beatles furono importanti, ci si riferisce anche alla loro capacità di abbattere frontiere, essere innovativi, comunicare in modo anticonvenzionale, lanciare messaggi anche tra le righe, che contribuirono a cambiamenti determinanti sul gusto dei giovani. Tutto questo, rimanendo popolari. Mentre i Rolling Stones occhieggiavano furbescamente, plaetealmente e senza mezzi termini al diavolo nella loro (pur notevole, splendida e selvaggia) Symphaty for the Devil, con un messaggio diretto, i Beatles preferivano al contrario vie più sotterranee, problematiche, ambigue, apparentemente casuali ma forse proprio per questo più insinuanti.
Per certe menti muovere le acque equivale a rimestare nel torbido. E nell’ubriacatura generale che furono quegli anni, non tutti erano forniti di adeguati strumenti di decodificazione. Lo stimolo straordinariamente febbrile di tante idee aveva bisogno di una ricezione intelligente, equilibrata, capace di mediazioni.
Charles Manson era predestinato a sbroccare. Mica è colpa dei Beatles (di Paul, poi!). Ad avere un po’ di pazienza, avrebbe forse potuto trovare la conferma delle sue farneticazioni pure in una reclame dei formaggini, o nel cartellone di una piece teatrale, o nelle avvertenze dell’aspirina. Chi può saperlo? Purtroppo la trovò – la conferma – e la volle trovare, in un disco dei Beatles, e lo fece sapere a tutto il mondo nella maniera più fragorosa, orrenda e sanguinaria. Da allora si sprecano le diatribe su chi vuole una parentela strutturale del rock con il diavolo, e chi invece sostiene che sia semplicemente connaturata al genere umano una certa propensione per il Male.
La controversia, benché stucchevole, è ben viva.

Alcune note finali. Una settimana dopo la strage di Cielo Drive (quando si dice tempismo!) la cultura rock giovanile si autocelebrò nel più grandioso raduno musicale della storia: il festival di Woodstock.
Charles Manson, al contrario della sua setta, in gran parte convertita, non mostra alcun segno di pentimento. Si parlava del 2007 come dell’anno in cui gli sarebbe stata concessa la libertà condizionata. Ma pochi giorni fa gli è stata negata per l’undicesima volta dall’amministrazione carceraria della California. Le canzoni che il giuda Terry Meltcher, proprietario della casa di Cielo Drive e vero obiettivo del massacro, non gli volle pubblicare illo tempore, non sono affatto sataniche. Riccardo Bertoncelli le avvicina allo stile intimista di un Donovan.
Il suddetto Meltcher si è spento per malattia nel 2004. Il Beach Boy Dennis Wilson morì annegato a soli 39 anni, una ventina di anni prima. Roman Polanski si è – come si suole dire – rifatto una vita. John Lennon invece, la sua vita l’ha persa troppo presto, ucciso per mano di un folle fan nel 1980, proprio quando era ormai diventato un normalissimo papà quarantenne alle prese con le pappe del figlioletto Sean.
Infine, gli U2 – gruppo dal pacifismo doc buonista e corretto – hanno reinterpretato Helter Skelter dalla parte di Lennon e McCartney, nel tentativo di restituire la canzone (e, in un processo di slittamento metonimico, tutta la musica rock) al suo vitalismo più sano, dopo che sul brano era calata una comprensibile, sinistra aura. Il concetto era: “Charles Manson ha rubato indebitamente questa canzone ai Beatles; adesso noi gliela sottraiamo per ridarla a tutti”. Ci sono riusciti?

Print Friendly, PDF & Email

103 Commenti

  1. La linguaccia bovina dei Kiss è sempre stata esecrabile. In tanti preferiscono il fremito spirituale della Marcia di Radetsky al lamento terragno del rock. Per costoro il jazz è stato imposto agli afroamericani dagli stessi potentati che nel Novecento avevano schiavizzato il resto dell’America. L’immorale George Gershwin faceva parte di questo circuito drogato dell’arte d’avanguardia. I giovani americani venivano introdotti all’occultismo della Fender per ipnotizzarli e “succhiargli il soul”. Chi ci guadagnava erano i negromanti della discografia che costringevano i loro cani-artisti e le loro cagne-star a succhiarsi l’anima in pubblico. Divi come Morrison erano stati usati e poi abbandonati al loro delirio fisico e mentale, nella miseria morale della tossicodipendenza. La mente dei fan era controllata in virtù di un patto faustiano: la promessa dell’eterna giovinezza e delle groupies a sbafo da scopare in camper, in cambio dell’annullamento della propria vita interiore. Le band venivano promosse e pubblicizzate con tecniche di marketing nazista. I Trend Makers, gli agenti della ‘poppizzazione’ sociale, indicavano la direzione dei nuovi culti. Avevano creato idoli per le masse, poi dalle masse erano passati alle nicchie, e alla fine erano arrivati agli individui. I Beatles, Hendrix, i Sex Pistols, Curt Cobain, erano gentaglia che aveva messo in crisi il “Sistema americano”, Alien Nation, disfunzione sociale, madri e padri contro i figli capelloni. I banchieri della City londinese controllavano il cartello del pop, la zecca dei dischi di platino e delle top charts. Producevano dischi di matrice teosofica infarciti di testi cabalistici, copertine raccapriccianti e assolo da mignotta frocia. Era un paganesimo satanico che affondava le sue origini nell’oppio del Nilo: la gelida Faraona che aveva corrotto il cuore della Gens Julia e rammollito il braccio dell’Impero. I simboli dello Studio Hipnosis erano segni del comando. Il simbolo della Pace stampato su milioni di t-shirt aveva origini chiaramente anticristiane. John Lennon era stato il mandarino di questa congiura, “Imagine” la colonna sonora del Governo Ombra: “You may say I’m a dreamer, but I’m not the only one, I hope someday you’ll join us, and the world will be as one”. Ecco il manifesto del globalismo. Negli anni ottanta, la Gilda rokkettara aveva innalzato il suo paganesimo a Mausoleo dei Diritti Umani, nei grandi Happening della solidarietà in favore dei minatori sudafricani e dei portatori di malattie sessualmente trasmissibili. Tutto era stato ammesso e tollerato pur di deprivare la coscienza degli adolescenti e strapparli all’educazione dei genitori. Come si esercitava questo potere soft? Attraverso suoni, frequenze e interferenze musicali. Erano “vibrazioni” che determinavano un certo tipo di reazione nell’ascoltatore, un modo di influenzareo emozioni e stati d’animo. La mattina accendevi la radio dell’automobile e mentre andavi a lavoro il Nuovo Ordine decideva che genere di giornata avresti trascorso. Un giorno ti facevano sentire un leone, il giorno dopo una pecora. Il grande eroe del governo pop fu senza dubbio quel cornuto di Aleister Crowley, il più celebre tra i maghi e satanisti moderni. Nelle sue opere, “The Book of the Law”, “Magick in Theory and Practice”, c’erano le istruzioni della vibrazione rock. Crowley era un tossicomane, fumava oppio, hashish, tirava coca, prendeva eroina e anfetamine. Completamente sballato di mescalina, si era inventato i Riti di Eleusi e aveva aperto un Tempio di Satana in piena Londra. Il Tempio era diventato una delle residenze ‘alternative’ privilegiate delle ragazze dell’alta borghesia inglese. Qui Crowley praticava riti orgiastici come il “Bacio del Serpente”, sciupando la purezza delle vergini sue concittadine. Le rock band degli anni settanta ereditarono in pieno questo simbolismo. Mentre si strusciava la patta in pubblico, in privato Jimmy Page acquistava una delle case di Crowley. Page scrisse Stairway to Heaven ispirandosi al culto dei Serpente: “Here’s to my sweet Satan”.

    Per approfondire le teorie della cospirazione rokkettara, il delirante volume “Children of Satan”, PAC, agosto 2004. Sulla saldatura tra clericalismo e antirokketismo, Roberto Brunelli, “Anatema Vaticano, il Rock è l’inferno”, l’Unità 3 gennaio 2007. Nel pezzo si parla di Monsignor Marco Frisina, direttore del Centro liturgico del Vicariato di Roma, che all’inizio dell’anno ha dichiarato: “Il rock è il nemico”.

  2. Crowley campeggia tra i molti visi di celebrati ispiratori nella copertina di Sgt. Pepper. L’identificazione tra rock e satanismo è stupida, ma molti rocchettari hanno attinto a piene mani a questa pseudo mitologia.

  3. Hmm.. più stupida ancora è l’identificazione tra la vita e le opere di crowley e il cosiddetto satanismo… è uscita da poco su castelvecchi una biografia gigantesca di crowley scritta da lawrence sutin. E’ interessante anche se troppo prolissa su dettagli insignificanti.

  4. Da quello che so di Crowley l’appellativo di satanista non guasta.
    Ma una generazione che ha riciclato come maestro di pensiero il cosiddetto Divino Marchese probabilmente è di bocca buona.

  5. molto probabilmente è la solita leggenda metropolitana, ma vale la pena di darne conto. sembra, a quanto riferito da effeffe al ritorno da una delle sue frequenti triangolazioni liverpool-amburgo-parigi, in veste di dandyambassador, che il disco dei bìtols volgarmente commercializzato col titolo falsamente liquidatorio “for sale”, si chiamasse all’origine “blòndil never for sale”. lo stesso effeffe ha avuto modo di vederne l’unica copia esistente nell’ultima dimora conosciuta di crowley, nelle campagne di cassano magnago. e ancora. sembra ormai accertato, dopo quasi tre decenni di studi e ricerche sul campo, e nei campi, che il frènd di cui si parla in uìd e lìtol èlp from…, sia sempre, solo e proprio lui, il blòndil. anche qui, a quanto pare, ne esiste un solo esemplare, assolutamente esplicito in tal senso, stando alle note di copertina. fu allegato all’unico esemplare dell’opera omnia del divin marchese venduta nel legnanese: la comprò binaghi all’età di sedici anni, ma sembra non si sia mai accorto dell’immenso tesoro contenuto tra quelle pagine.
    e per finire, dove lo mettiamo il capolavoro di roberto maggiordomo? sì, anche in quel caso va fatta giustizia, in quanto la versione originale, in puro acetato acido anfetaminico, ha per titolo “blonde on blòndil”.

  6. l’altro giorno ho visto valter binaghi, la famosa rockandroll star dell’altomilanese, invasato sul palco che cantava del sano blues, e vi assicuro che helter skelter gli faceva una pippa.

  7. O(h) C(iccia), si lu tono paragulo lu nutaste inda mmia, te rispunnìa ca tu nun staje tantu bbuono.

    e poi, O(rco) C(an), quante volte te lo devo dire che non mi chiamo foruncolì foruncolà, ma fornico-lì fornico-là?

    pensa, O.C., che mentre noi stavamo qui a smanettare cazzate sui tasti, all’arena di milano (la città fondata da blòndil, pensa un po’ te!) si esibiva la great che più great non si può: la versione americana di nicoletta strambelli: patty “pravo” smith.

    mi sa che tra qualche giorno avrò la registrazione… tiè!

  8. @ binaghi

    “il cosiddetto Divino Marchese”

    sul ‘divino’ concordo per carenza (mia) di definizione.
    sulla del suddetto incapacità di pensare ti porgo serenamente il mio più radicale dissenso (ovviamente indimostrabile)

    un saluto

  9. quando salta fuori la parola “satanista” binaghi spunta sempre fuori. Immagino sia una coincidenza.

  10. Come Tart ha indicato, il caricamento sonoro è un fenomeno di stabilizzazione grazie a cui quanto più materiale logico entra nel sistema tanto più l’assetto stesso, il peso stesso del sistema logico nel bilanciamento generale delle diverse attività mentali possibili si impne come prevalente. Da questo punto di vista l’esperiena sonora potrebbe contribuire a tale stabilizzazion grazie alla prevalneza di elemento armonici, ritmici, melodici e sonori puri logicamente determinati in fase di composizione ed in fase di ascolto secondo un’aspettattica culturale di stereotipi musicali codificati che puntualmente viene confermata. Esiste una soglia quantitativa e qualitativa di stimoli logici possibili superata la quale si passa a fenomeni di sovraccaricamento non più funzionale ad una stabilizzazione del sistema. In questo modo la musica è capace attraverso l’energia sonora di indurre stati modificati di coscienza.
    E’ noto che il nucleo olivare superiore pontino elabora la differenza di fase che produce una diversa frequenza di pulsazione elettronica della materia biologica cellulare, generando un’onda stabile (emissione biofotonica tra le membrane cellulari). Questa frequenza ha la capacità di trascinare le attività neurali dei centri corticali superiori. Già Luria aveva osservato che per ogni alterazione dello stato di coscienza c’è un’area cerebrale che risuona a una certa frequenza

  11. parlano di satanisti e traducono simpatia per il diavolo. più preti di così si muore. buuu…

  12. @thalido
    Il satanismo l’ho studiato perchè ci ho scritto un romanzo recente, come molti qui sanno. Studiandolo ne ho scoperte le componenti più ridicolmente folkloriche, ma anche le pratiche criminali. Ma soprattutto la colpevole complicità che lega questi fenomeni a uno pseudo radicalismo democratico che scambia la libertà d’espressione artistica con la noncuranza morale.
    Disposti a fare sottili distingio tra satanismo e satanismo e poi capaci di accusare l’intera chiesa cattolica di pedofilia per una manciata di pervertiti.
    Più pelo che anima, come ha scritto qualcuno.

  13. Il barbiere di Siviglia è un mio nick: tagliare le barbe dei finti sapienti è il mio sogno proibito.

  14. Una manciata di pervertiti? Millenni di soprusi e di perversioni in seno alla Chiesa Cattolica di Roma, lei, Barbiere di Siviglia, li scusa? Mi faccia capire: sarebbero una manciata? Quanti intelletti ha mandato al rogo la Santa Romana Chiesa? Oggi farebbe lo stesso questa chiesa che lei difende con le unghie, ma non potendo scaglia anatemi, restaura la fascistissima messa in latino e non disdegna la pedofilia. 500 abusi, quelli accertati, lei ha la faccia di dire che sono ad opera di una manciata di pervertiti? 680 milioni di $: sono una inezia per tutto lo sporco che le vittime hanno dovuto subire da parte di quei porci pretacci pedofili. Roger Mahony si scusa con tutti: le scuse non servono. La Chiesa è sporca. Se il suo Dio lo vorrà verranno a galla tanti altri preti pedofili e chissà cosa altro ancora. La sua intolleranza è quella di un intelletto ristretto, se la prende con De Sade e fosse possibile brucerebbe tutti i suoi libri. Ma lei non ha forse tradotto, tra l’altro molto male, i testi dei Pink Floyd qualche anno or sono? Oggi mette al rogo i Pink, o no? Con la vecchiaia anche i migliori diventano controfigure di se stessi.

  15. Ma Lucio, dai, qui non s’è tradotto il titolo del testo dei RS, ma s’è fatto un gioco di parole con quel titolo. Cerca di avere “comprensione” per l’autore del pezzo. ;-)

  16. @Mastro Geppo.
    I Pink li ho tradotti (molto male) a vent’anni (1977) e non metto al rogo nessuno. Semplicemente, viso che il satanismo pare affascinare molto più i non credenti che altro, vi ricordo che Satana è essenzialmente colui che sogna di essere padre di se stesso. Quindi le varie forme di gnosi che ripudiano l’incarnazione e tutto ciò che la ricorda (saggezza delle tradizioni, vincoli comunitari, accettazione del dolore e della morte) ne sono la diretta emanazione. La Chiesa cattolica è il kathekon: ciò che ultimo ostacola lo scatenamento del caos, perchè essa E’ ESSENZIALMENTE liturgia dell’incarnazione. L’occidente è pieno di aberrazioni pseudo religiose tipo Scientology, che hanno effetti psicologici devastanti sui loro adepti, ma i seminaristi di sinistra come te sono troppo occupati a distruggere quel che resta della cultura cristiana per accorgersene. Quanto al rock, l’adesione entusiastica a certe forme artistiche nella stagione (acritica) dell’adolescenza non dovrebbe essere un ostacolo per un’analisi più circostanziata da parte di un uomo maturo. Il fatto che le più celebrate icone del rock siano morte a trent’anni può risultare casuale solo a uno che proprio non vuol vedere. Oppure vige il motto “io l’ho vissuto e quindi è buono per forza”?

  17. Walter, quando parli così mi ricordi sempre quel convertito di Hermann Broch. È un complimento.

    E comunque ho sempre nutrito un’ammirazione speciale per gli storici del rock.

  18. valter,
    non metto in dubbio che l’argomento satanismo ti interessi. Metto in dubbio la tua comprensione del fenomeno. Sommessamente, credo che tu non sappia di cosa stai parlando, per quanti libri ti sforzi di leggere. E guarda che qui non c’entrano né preti pedofili né niente.
    Scappo che ho un pranzo con Anton LaVey.

  19. @thalido
    Aspettiamo rivelazioni da chi ha scienza e sapienza.
    Ma da chi si nasconde dietro un nick di solito arrivano solo punture di spillo.
    La Chiesa di Satana è solo una delle molte sette di spostati, il satanismo è antico come il mondo. Anton La Vey è morto da un pezzo, risulta.
    Sedute spiritiche per colazione?
    Non ti affannare con cose pericolose, puoi informarti più semplicemente: oggi l’Anticristo parla una lingua che è tutte le lingue e indossa mutande arcobaleno.

  20. Vada che li ha tradotti a vent’anni, rimane che oggi ci penserebbe su due volte, traduzione a parte. Cosa le fa credere che appartenga alla sinistra? Non è importante, non è il punto.
    Il satanismo di per sé è deprecabile, ma mettergli il bavaglio dall’alto di un altare non trovo sia una soluzione praticabile né auspicabile. Saprà anche lei che quelle che la Chiesa condanna come eresie sono nate dall’intolleranza del clero verso chiunque avanzasse l’idea di un Dio diverso, magari migliore di quello figurato dall’iconoclastia cattolica. La Chiesa che lei difende è quella degli Apostoli: il Cristo non ha mai predicato perché venissero erette cattedrali e chiese. E’ stato invece Pietro a volere una chiesa di mattoni, che nel corso degli anni è diventata il Vaticano. Negli insegnamenti del Cristo, stando alle parole dei Vangeli, non c’è traccia di un predicatore che invita gli uomini ad erigere chiese in suo nome. E’ stata dunque la volontà dell’uomo a volere la Chiesa Cattolica, con tutte le conseguenze che spero lei conosca tra guerre e inquisizioni e partecipazione al nazifascismo. La Chiesa che lei difende si basa su secoli e secoli di dolore, sull’annichilimento dell’individuo per mezzo del dolore: chiunque abbia predicato contro il dolore è finito al rogo. Lei lo sa cosa facevano gli inquisitori prima di mandare qualcuno al rogo? Lei le conosce le torture che gli venivano inflitte prima di bruciare lentamente su una catasta di legno? Nel nome del dolore la Chiesa ha costruito il suo mostruoso impero. Se Scientology è ambigua, il Cattolicesimo è più pericoloso di raeliani e scientologisti: difatti il Cattolicesimo inculca l’idea immonda che il dolore è l’animo dell’uomo, lo piega, lo annichilisce privandolo della sua dignità. Questo predicava il Cristo in cui lei crede? Satana esiste perché esiste quel Dio che voi uomini avete messo sulla croce per farne simbolo di dolore e poi predicarlo per il mondo intero. Se non si predicasse il culto abominevole del dolore, il satansimo altro non sarebbe che una ramificazione della religione imperante.
    Le tre J sono morte per un satana prodotto dalla mano dell’uomo: eroina. Non sono la linguaccia dei Kiss né una canzone dei Beach Boys o i Black Sabbath a dare la stura al dolore, semmai lo è il Vaticano che castra le ambizioni degli uomini per darli al dolore.

  21. non so se c’entra.Però proprio ieri ho letto in un libro di Taibo II(il fantasma di Zapata)la citazione forse verosimile che l’autore fa di un manifesto di Mexico City:”Cristiani per il socialismo,la parola del signore può liberare o addormentare.Come intendiamo usarla?”(bon nuit.E scusate)

  22. binaghi, non si tratta né di scienza né di sapienza. Ma i suoi interventi sull’argomento mi sono sempre sembrati un coacervo di qualunquismo, guerra di trincea, e sincero fraintendimento dei temi. Persino quell’altro pessimo personaggio che è Introvigne sa fare di meglio.
    E’ come se io, parlando di cristianesimo, incentrassi tutto su – chessò – Mel Lyman (è il primo esempio che mi viene, ma ce ne sarebbero a bizzeffe). Non so come dire: non è serio, non crede?

    Ma suppongo che la questione sia di altro segno. Immagino che lei, per motivi che non mi riguardano (riflessioni personali, faide o quant’altro) sia arrivato a – diciamo così – “essere molto critico” con quella che lei chiama sinistra arcobalenosa/radicale ecc. La capisco, è gente che suscita antipatie anche al sottoscritto. Ma da lì, nei suoi discorsi, partono tutta una serie di equazioni, collegamenti, link e quant’altro, che sfiorano il grottesco. Salviamo questa benedetta cultura cristiana, su. E occhio al satanismo, quello sì un pericolo serio al giorno d’oggi.

    Ma poi figuriamoci, di che stiamo parlando? Io coi satanisti non sono mai andato d’accordo, personalmente appartengo al Culto di Chtulhu.

    Ph’nglui mglw’nafh Cthulhu R’lyeh wgah’nagl fhtagn!
    suo
    Thalido

    P.S. guardi binaghi, il mio è un nick talmente pubblico che c’è gente che pure per strada mi chiama così. Poi se proprio ci tiene, provvederò a inviarle il mio codice fiscale.
    P.P.S. il buon anton è morto da dieci anni, per la precisione. O non era chiaro che quel “pranzo” stava lì apposta per gioco?

  23. “Il Cattolicesimo inculca l’idea immonda che il dolore è l’animo dell’uomo, lo piega, lo annichilisce privandolo della sua dignità”. Alla faccia!

  24. O.C., lei crede non sia vero? Il Cattolicesimo sopravvive nel mondo grazie alla propaganda che si fa per mezzo del dolore: più ce n’è, più è esibito, più la Chiesa ne gode, come per l’agonia di Wojtyla. Da non cristiano, da uomo non di sinistra, lo spettacolo offerto dalle bave di Wojtyla ha fatto il giro del mondo e questa immagine papale di dolore si è imposta facilmente negli animi degli uomini, soprattutto dei più umili e ignoranti (che ignorano). La Chiesa si fonda sul dolore: senza di esso, non ci sarebbe la Chiesa voluta prima da Pietro e poi da machiavellici politicanti, re, sovrani, etc. etc.

  25. @Mastro Geppo
    Tornare al catechismo, urgente.
    E magari anche a un bel libro di storia delle medie.

    @Thalido
    Introvigne è un avvocato che imbastisce centri documentazione anti-sette e poi difende Scientology nei processi. Filo americano e sionista. Bel personaggino. Se mi avvicina a lui si vede che di me ha letto poco e male. Ma del resto, non è obbligato a farlo. Noto piuttosto l’aria sprezzante di chi allude (lasciando intendere di sapere e capire ben altro) ma non spiega mai. Il suo nick sarà anche pubblico, ma io lo ignoro. Guai a definire, e soprattutto guai a firmarsi: si rischia di dispiacere a qualcuno.
    Peccato supremo, nella repubblica dei letterati piacioni.

  26. Binaghi, faccia meno lo smargiasso e scenda dall’altare su cui si è messo.
    Se non sa argomentare è un problema suo.
    Provi ad usare la sua testa anziché il bignami di catechismo che le avranno certamente fornito in oratorio.
    Come tutti i preti lei nega le responsabilità della Chiesa e i suoi crimini nei confronti dell’umanità.

  27. A Geppe’, qua nessuno nega niente. Di solito sono quelli come lei i negazionisti, cioé quelli che vedono il mondo diviso in due, i buoni da una parte e i cattivi dall’altra.

    La chiesa cattolica, e in più in generale le religioni, hanno fatto soltanto del male all’umanità. Si renderà conto anche lei che si tratta di un’affermazione un tantinello esagerata, e La prego, ora non mi venga a fare la solita distinzione tra San Francesco e le Logge Vaticane, che al mio paese è una scusa, come quell’altra, ben più radicata, di chi dice: “io? non sono certo antisemita! al massimo antisionista”. Io dico che anche le religioni hanno un posto nella storia della identità.

    Tra l’altro, nei suoi versi, sento un afflato superominico che ai lagrimosi e compassionevoli come il sottoscritto un po’ preoccupa. Mi ricorda il professore di filosofia che avevo al liceo, il quale, giocherellando con il portachiavi a forma di testa del duce, ci metteva in guardia dalle miserie umane e cristianeggianti di Eduardo de Filippo e di tutti quei ‘deboli’ di Spirito dalla lagna facile e napulitana. I piagnoni babbei della cultura meridionalistica. Anche lui ce l’aveva a morte con i cattolici, gentaglia che avrebbe disonorato la purezza degli ariani italiani. Immagino che Lei non si ritrovi in un personaggio del genere. Almeno lo spero. Se è così, qualcosa mi dice che forse è possibile chiacchierare un po’ più serenamente.

  28. “…La prego, ora non mi venga a fare la solita distinzione tra San Francesco e le Logge Vaticane, che al mio paese è una scusa, come quell’altra, ben più radicata, di chi dice: “io? non sono certo antisemita! al massimo antisionista”.

    mmmhhh.

    Se dire che la chiesa ha fatto solo del male all’umanità è esagerato (sono d’accordo), questa affermazione è un po’ superficiale.

    Che dobbiamo fare, prenderci tutto il pacchetto o niente?

  29. Prima di chiudere qui (lo giuro), mi tocca scusarmi con chi tiene in piedi questo sito, che leggo quotidianamente anche se non commento (pressoché) mai. Questa non era una discussione su “Binaghi e il satanismo”, e mi rendo conto che trascinare per le lunghe un botta e risposta del genere non fa altro che inquinare le acque.

    Devo però un paio di risposte al signor valter. In primo luogo, non mi pare di aver fatto allusione alcuna; ho buttato lì alcune mie impressioni, certo in maniera sintetica visto anche il mezzo che stiamo usando per discutere (?), ma mi sembra comunque che il senso di queste mie impressioni sia chiaro. Niente dietrologie, nessun ammiccamento, solo il fastidio (credo che quello sia evidente) nel vedere da qualche tempo Valter Binaghi intervenire su temi e argomenti in una maniera che personalmente ritengo di scarsissimo profilo, tutto qui.
    Per la cosiddetta “repubblica dei letterati” onestamente non provo interesse alcuno (né vi appartengo), il che può apparire un controsenso visto che sto scrivendo da queste parti. Ma vai a spiegare i dettagli, gli interessi, ecc ecc ecc…
    La questione del nick infine mi sembra oziosa, e risale pergiunta agli albori della Rete, quindi chiudo.

    Per redimermi, riporto la discussione al testo di Veltri da cui (in teoria) saremmo partiti. Non so, mi ha lasciato un po’ indifferente. Nel senso che sì, riesuma più o meno correttamente la vicenda mansoniana e tutto l’apparato helterskelteriano, ma credo che non illumini granché alcuni aspetti di una storia per altri versi fin troppo nota. Magari non era questo l’obiettivo di Veltri, intendiamoci. Tralascio infine i miei giudizi personali sul valore del doppio bianco, anche se mi limito a dire che definire una cosa come Revolution 9 “otto minuti in cui venivano esplorati territori di sub-coscienza” mi sembra un tantino esagerato…

    Ecco, magari sarebbe stato più interessante rivedere il rapporto che lega Manson ai Beach Boys, Dennis Wilson a parte. Perché i Beach Boys furono un gruppo tutto tranne che solare, molto più problematico dei Beatles, e la vicenda Smile in questo senso insegna. Credo che i buchi neri della pop music dicano molto, satana o non satana, soprattutto su alcuni coni d’ombra dell’occidente tutto; limitarsi ai casi noti è forse, come dire, un po’ riduttivo.

  30. (1) La Chiesa cattolica è il kathekon: ciò che ultimo ostacola lo scatenamento del caos, perchè essa E’ ESSENZIALMENTE liturgia dell’incarnazione. (2)L’occidente è pieno di aberrazioni pseudo religiose tipo Scientology, che hanno effetti psicologici devastanti sui loro adepti […]
    Chi mi spiega bene, al di fuori di una prospettiva di fede la frase (1)?
    Chi mi garantisce che chi pronuncia (1) possa dare equilibrati giudizi su (2)? Sempre al di fuori di una prospettiva di fede, please.

  31. O.C., non so lei che esperienze di vita abbia avuto, né mi interessa. Però avverto, a pelle, che lei cerca di tenere il piede in due staffe, per non dispiacere nessuno. Spero di ingannarmi.
    La dicotomia bene male è tipica del Cristianesimo. Scriveva Russell: “You may think that I am going too far when I say that that is still so. I do not think that I am. Take one fact. You will bear with me if I mention it. It is not a pleasant fact, but the churches compel one to mention facts that are not pleasant. Supposing that in this world that we live in today an inexperienced girl is married to a syphilitic man; in that case the Catholic Church says, “This is an indissoluble sacrament. You must endure celibacy or stay together. And if you stay together, you must not use birth control to prevent the birth of syphilitic children.” Nobody whose natural sympathies have not been warped by dogma, or whose moral nature was not absolutely dead to all sense of suffering, could maintain that it is right and proper that that state of things should continue.
    That is only an example. There are a great many ways in which, at the present moment, the church, by its insistence upon what it chooses to call morality, inflicts upon all sorts of people undeserved and unnecessary suffering. And of course, as we know, it is in its major part an opponent still of progress and improvement in all the ways that diminish suffering in the world, because it has chosen to label as morality a certain narrow set of rules of conduct which have nothing to do with human happiness; and when you say that this or that ought to be done because it would make for human happiness, they think that has nothing to do with the matter at all. “What has human happiness to do with morals? The object of morals is not to make people happy.”

    Crede che la mia visione del mondo sia un po’ esagerata? Io sono di diverso avviso: credo che il signor Binaghi non sia capace, o non voglia, ammettere quelle che sono le colpe della sua Chiesa. Fa così un po’ lo smargiasso, un po’ lo struzzo: quando poi decide di dire qualcosa, la dice con la presunzione di portare a noi poveri non-cristiani la verità assoluta.

    La rassicuro: non appartengo alla destra. Ho in orrore il duce e chi oggi tenta di rivalutare l’uomo e lo statista. Mussolini aveva l’abitudine di far la faccia bella davanti al Papa, poi nelle sue camere bestemmiava come un ossesso: questa è storia.

    Mi spiace per gli errori di battitura, ma il tempo è tiranno e il lavoro chiama. Cordialmente.

  32. @mastro geppo e thalido. Mi sembra il vostro giudizio sulla Chiesa Cattolica parziale e incompleto. Credo ci voglia un po’ più di equilibrio.
    La storiografia del Cristianesimo è certamente ricca di fatti agghiaccianti, di violenza, ma anche altrettanto ricca di tante cose positive e anche di molte persecuzioni dei cristiani. Anzi, dal punto di visto storiografico il numero dei martiri cristiani supera di gran lunga quello di qualsiasi altra fede.
    Più esatto è dire che racchiude molte contraddizioni, ma non più di quelle che ci sono nella Storia di movimenti politici, sociali, di uomini.
    Non butterei a mare la cultura cristiana, semmai dialogherei per spurgarne ciò che deve essere superato.
    E, per me, l’esser cristiani, coincide con la capacità di non farsi trascinare nella violenza mimetica (René Girard). Ciò che trovo interessante del discorso di Girard è il fatto di costruire una teoria che ha valore apologetico del Cristianenesimo solo se si assumono tutte le restrizioni di conoscenza dell’atteggiamento scientifico.
    Cmq la Storia del Cristianesimo è la storia di lotta fra varie forme di cristianesimo e la Chiesa Cattolica rispecchia quello vincente sul piano storico. Siccome la fondamenta sono sane penso sia giusto sempre dialogare con chi ritiene di tenere in mano le chiavi (non più) giuste. Si tratta di una dialogo da un lato con le teologie più aperte mentalmente, dall’altro lato con i fedeli, infine con la ricerca storica.
    Peccato che il discorso di Girard per farsi intendere, debba rivolgersi a un pubblico ristretto e faccia uso per farsi capire del messaggio cristiano dei testi e delle tesi ufficiali cattoliche.
    Certo Girard ha una conoscenza dei miti come pochi al mondo, ma il suo discorso poi si concentra sui testi ufficiali del cattolicesimo.
    Cosa che non fa la Baker che attinge alle fonti di El Hammadi.
    Non è poi vero che tutte le forme di gnosi negano l’incarnazione. Il punto è come intendere il concetto di incarnazione.
    La cabala ebraica, che è gnosi, descrive esperienze in cui ci si identifica non con persone divine, ma con divine sefirot, come volti di Dio.
    E Gesù, s’incarnò nel Dio Messia, il massimo possibile dell’esperienza mistica.
    Il rabbino Benamozegh ha dimostrato che la Qabbala esisteva prima dei Vangeli (argomento che mette molto in imbarazzo i cristiani, perché finora non sono mai riusciti a smentirlo. Anzi, negavano l’esistenza stessa dei volumacci neri, di cui si parlava da tanto tempo, e che si supponeva stessero a Livorno, dove visse Benamozegh, e che invece sono stati trovati) e che Gesù era un maestro cabbalista rifinito. Questo fatto è sempre stato negato dai cristiani sostenendo la tesi che la Qabbala non esisteva ai tempi dei Vangeli. Ormai, è stata smentita questa tesi (non c’è nessuno nella comunità scientifica che osi difenderla. I cattolici la ignorano semplicemente, è ovvio il perché) e sarebbe ora che la dottrina ufficiale della Chiesa facesse i conti con tale fatto. Ma già in ambito teologico cattolico, anche se velatamente, emerge questa presa di coscienza. Non questo Papa, che ha fatto un passo falso con il suo libro teso a identificare il Gesù della Fede con il Gesù della Storia. Le prove dell’errore di Ratzinger sono veramente tantissime e che negano un solo cristianesimo della fede di fronte a una pluralità di cristianesimi (BD. Ehrman, I Cristianesimi perduti, Carocci. A History of Christianity, Paul Johnson, Penguin Books). I lavori della Pagels, il vangelo di Pietro, di Giacomo, le ricerche in campo archeologico. La rassegna è molto vasta.
    Sarebbe il caso che i fedeli venissero svezzati. Ma il bisogno di religione è insopprimibile ed è la salvezza dalla violenza umana (Girard).
    Le religioni sono dei straordinari programmi per un sano funzionamento mentale (Couliano)

  33. @Paolo S.
    Giustissimo. Nessun senso un discorso su satana a prescindere da Dio, e soprattutto dal mistero dell’Incarnazione. La gnosi è definita dal rifiuto dell’Incarnazione, e Scientology ne è una delle molte varianti: volgare come merita un’epoca di teoria smorta.

  34. @thalido
    Lo scarsissimo profilo di cui mi accusa è, ahimè, quello della teologia cattolica. Non affermo niente su questi temi (e me ne guarderei bene) che non abbia basi Scritturali. Se cerca un Muntzer de noantri ne troverà però a bizzeffe, qui e altrove.

  35. Caro Paolo S, la prima frase è stata pronunziata da Girard
    Ti consiglierei un testo divulgativo di Girard che spazia e lì potrai capirla: Origine della cultura e fine della Storia, Raffaello Cortina Editore.

    Scientology è un’organizzazione molto più recente della Chiesa Cattolica.
    Ron Hubbard non era uno stupido. Descrivere il suo complesso e sincretico metodo sarebbe lunghissimo. Diciamo che può essere utilizzato come si usa l’ipnosi, o la PNL, straordinari metodi per lo sviluppo della mente. Puoi usarli anche per invilupparla, dipende da chi opera e da chi sta di fronte.
    Il problema può essere l’organizzazione, ma non ho elementi fondati per giudicare realmente. Si va per sentito dire e sulla base di pregiudizi su come ci si dovrebbe comportare come persone “normali”.

    In quanto alla musica sappiamo che l’estensione di ottava, i parossismi di volume, intonazione, ritmo, armonia che spiazzano l’attesa di stereotipi armonici e ritmici dell’ascoltatore già avvicinano alla soglia emozionale della destabilizzazione cosciente.

  36. viern’ c’ fridd’ int’ ‘a ‘stu cor’!

    pov’r’ vecchia mia m’ fa paur’
    è n’ombr’ ca s’ mov’ attuòrn’ a mme!

    .
    ..

    ma si all’intrasàtt’ ‘a luna ‘na canzon’ vo’ suna’…

  37. @valter, una precisazione en passant

    né dio né satana esistono, e sono mai esistiti.
    nessuno si è mai re-incarnato.
    il problema semmai sono i satanasti, teisti, gli scientologisti e tutti i credenti della stessa fatta che infestano il pianeta a milioni, miliardi.

  38. ho appena scoperto su una prestigiosa rivista scientifica pubblicata a fiumara che la lettura quotidiana di libero del giornale e del foglio provoca la carie delle sinapsi e la lenta inesorabile sparizione di ogni appetitus coitandi copulandi e cogitandi. per riavermi dal colpo mi sto arrotolando un quarantacinque giri di minoreitano era il tempo delle more per farmi una canna vinilica

  39. “La PNL, straordinari metodi per lo sviluppo della mente”. Da Manson alla New Age senza passare dal via.

  40. Il Signor Tashtengo dice bene. Sottoscrivo.
    Lei, Signor Binaghi, risponde solo a chi le sta simpatico? Attendevo una sua risposta. Non è venuta. Si vede che è abitudine dei cattolici non fornire risposte.

    Cordialmente.

  41. da quando ho scoperto che oc si è convertito ho distrutto col lanciafiamme tutta la mia collezione di dischi e fischi di nicoladibari albanocarretta lanottedellataranta e leonedilernia

  42. a tashtego non è vero che nessuno si è mai reincarnato di tanto in tanto le unghie lo fanno quindi informati prima di far circolare notizie false e tendenziose

  43. nel quotare lino guenda sulla questione unghie, faccio notare a luminamenti che il sottoscritto, da queste parti, non ha mai espresso giudizi sulla Chiesa Cattolica, e nel caso li esprimesse sarebbero di tono diverso assai da quello dello Geppo. I miei commenti fanno riferimento semmai ad affermazioni come la seguente:

    [il satanismo è] “Un misto di violenza e di follia, nutrito degli sproloqui di gentaglia come Aleister Crowley, ma soprattutto legittimato da una cultura pseudodemocratica che confonde la libertà d’espressione con quella di intossicare liberamente il prossimo. Come sopra: siamo costituzionalmente pronti a censurare un’improbabile ricostituzione del partito fascista, ma lasciamo il microfono al cantante rock che incita alla violenza, allo stupro o al suicidio. Poi facciamo di che scandalizzarci quando qualcuno dei nostri giovinastri più fragili o più imbecilli lo prende sul serio. Ci sono seminaristi di sinistra che ci spiegano che il satanismo non esiste, la pedofilia è esercitata solo da familiari e preti cattolici, l’allarmismo su questi fenomeni è assolutamente ingiustificato: poi esplode un caso come quello delle “Bestie di Satana”, e il tutto assume aspetti più tragici, ma dura poco.”
    (da horror.it)

    Che, a quanto vengo a scoprire adesso, altro non sono che rielaborazioni – o forse chissà, citazioni – Scritturali. A me invece pareva il minestrone della domenica, tiè.

    Ma in fondo (tento di recuperare in extremis) affermazioni come quella copiaincollata sopra ci riportano al tema del post di Veltri. Soprattutto la parte sul “cantante rock che incita alla violenza, allo stupro o al suicidio.” No?

  44. Bella questa delle unghie.
    “Il problema semmai sono i satanasti, teisti, gli scientologisti e tutti i credenti della stessa fatta che infestano il pianeta a milioni, miliardi” dice Tasthego.
    Insomma sono quasi tutti fuori di testa. E quelli buoni chi sarebbero?
    Ma non ti sembra di essere estremo? Il tuo tono è da purga. Quando usi la parola infestare usi un termine che rinvia a dover bonificare. C’è odio in queste espressioni. E che vorresti fare? Lo sai che i morti per la fede cristiana sono numerosissimi?
    @The O.C La PNL non c’entra niente con quella baggianata della New Age.
    E’ una scienza dell’uso della mente con grandi potenzialità e atti

  45. @Geppo
    Non voglio essere cafone, ma cosa dici a uno che fa della storia del cattolicesimo una specie di museo degli orrori, alla faccia di storia e memoria?
    (Guarda che tashtego è un provocatore: lui la sa la differenza tra Manson e Madre Teresa!)

    @Thalido
    Le basi Scritturali servono per capire la natura di ciò che è chiamato il Nemico. Il discernimento degli spiriti serve per capire in nome di chi e di che cosa parlano le voci che attraversano il nostro spazio culturale. Ma anche qui soccorre il Vangelo: l’albero si riconosce dai frutti. Secondo me anche tu capisci benissimo quello che intendo, solo che prendere sul serio la teologia oggi come oggi non aumenta i consensi, nè qui nè altrove.

  46. Confermo, l’unghia non s’incarna affatto, incarnisce.

    E’ vero, Valterone: tash è un provocatore.

    Grazie a Dio esiste Tashtego che non crede in Dio.

    Infine:
    Ho sempre amato Jagger e gli Stones
    i Beatles un po’ meno insieme ai Beach Boys
    forse perchè hanno il nome che comincia per B.
    (battisti-velezia)

  47. Gentilissimo Guendalino,
    tu che sai tutto una cosa però mi sa che non la sai. Come goderti la vita. Consiglio un ripasso urgente dell’Isola dei Famosi. Li ritroverai il sano spirito di Lernia.

    Ciao Guendalino.

  48. Gentile Binaghi,

    “cattolicesimo una specie di museo degli orrori”: mi dimostri il contrario se ne è capace, per cortesia. Le ho esposto dei fatti che sono storia. Possibile che abbia visto nella mia mente roghi e inquisizioni, patari e catari mandati al macello, intelletti perseguitati, povere donne prese per streghe e bruciate, papi che stringono mani a duci e savoia felici di mandare in fumo migliaia di ebrei… preti pedofili… mi fermo qui, per amor suo, ché poi non si venga a dire che le ho messo davanti l’inferno in terra! Quanti milioni di vittime ci saranno a partire dall’anno Zero?
    Mi smentisca se è possibile.
    Ma la differenza fra un Pio XII e un Don Milani la conosco, non si preoccupi.

    Cordialmente.

  49. Mi sembra strano che nessuno ha ancora evidenziato le intercessioni di Madre Teresa presso il Vaticano in favore della lobby albanese del kosovo. Almeno un po’ più di attualità, e maronna mia!

  50. Il tremonti di cui sopra, quello della lotta al mercatismo che fa tanto bertinottismo, c’est moi. Buscar le conversos, buscar!

  51. @mastro geppo: “Mi smentisca se è possibile” . Ma è la Storia stessa che già smentisce. Considerare il cattolicesimo solo orrori non credo meriti una risposta. Non c’è nessun sapere in questa affermazione. La storiografia dimostra che il cattolicesimo è fatto di luci e di ombre.
    Non ci sono solo ombre. Il cattolicesimo non è un luogo vergine, ma neanche il male.
    In quanto all’affermazione di tashtego sul mettere insieme nello stesso fenomeno satanismo e madre teresa di calcutta, è un’altra affermazione buttata lì senza sapere di che si parla.
    Il satanismo si inquadra nel fenomeno della possessione demoniaca che è nota avere una matrice isterica. L’isteria, in questo caso, è a metà strada tra la psicosi e la possessione rituale.
    Non c’è nulla in comune con Madre Teresa.

  52. OT ma neanche tanto: per chi non lo conoscesse di già, lo speciale di Minimum Fax sul “satanico” libro che Christopher Hitchens ha dedicato a Madre Teresa di Calcutta, La posizione della missionaria.

  53. @ luminamenti: Sto ponendo l’accento sulle “ombre” della Chiesa. Non ho mai dichiarato che la Chiesa è solo di ombre. La invito comunque a leggere qualche commento più su un pensiero estrapolato da un illuminante saggio di Bertrand Russell, tranne nel caso lei si senta superiore a Russell, e a Dio se ci crede.

    Cordialmente

  54. @ luminamenti: “la Storia stessa che già smentisce” non dice assolutamente niente. La Storia sin tanto che non viene interpretata dagli uomini non potrà mai confermare e smentire alcunché. Riformulo la domanda: Signor Binaghi, mi mostri i meriti del cattolicesimo, se ci riesce smentendo i lati oscuri della Chiesa.

    Cordialmente.

  55. @lumina, sarò telegrafico.

    Il satanista e il calcuttista credono ambedue nell’aldilà, nell’ultra-umano, nel dualismo Bene/Male, con le iniziali maiuscole a denotare un ché di assoluto, eccetera.
    Dio e Satana sono due miti, funzione l’uno dell’altro.
    Non esiste il Bene e non esiste il Male, ma se uno crede in una delle due categorie, crede fatalmente anche nell’altra.
    Piuttosto esistono la Sofferenza, umana & animale, e la necessità di un’Etica, ma solo come dati relativi, sia storicamente che culturalmente.
    Per riconoscere la sofferenza altrui e alleviarla, possibilmente eliminarla rimuovendone le cause, non occorrono né Dio né Satana e nemmeno il Bene/Male.
    Quanto alla storia della Chiesa, è la storia della perpetuazione nel tempo di un potere settario e oligarchico, che si è fatto lupo o agnello a seconda della convenienza storica e che si è alleato regolarmente col più forte.
    Negare questo è difficile, così come negare che tale perpetuazione di potere palesemente si serve della paura umana della sofferenza e della morte come dell’esistenza dei deboli e dei poveri.
    Queste sono solo ovvietà, note a tutti.

  56. Nonostante sia d’accordo con Tashtego sui demeriti storici della Chiesa come istituzione temporale (mentre temo sia riduttiva una spiegazione solo culturale della distinzione tra Bene e Male) credo tuttavia che non si possa sottovalutare la funzione consolatoria e lenitiva che i miti di Dio e della Vita Eterna hanno avuto per decine di generazioni di persone semplici, che la miseria materiale non metteva in condizione di superare o razionalizzare attraverso un’educazione culturale adeguata la propria tensione verso l’assoluto.

    In concreto, non mi sognerei mai di cercare di convincere mia nonna dell’inesistenza di Dio e della Vita Eterna, visto che queste illusioni le servono a sopportare il dolore per la perdita del marito. Diversamente mi comporterei con dei figli, indicando loro un spirito critico che sappia discernere l’inadeguatezza delle istituzioni religiose, ma senza impedirgli poi di orientare come meglio crederanno la propria tensione verso l’assoluto; caso mai, ecco, spererei di persuaderli della bontà del mio agnosticismo.

  57. cari oc and tash cari nel senso che costate troppa fatica a sopportarvi soprattutto con questo caldo c’è da dire che voi a senso dell’umorismo non vi batte nessuno comunque grazie anche a quel buontempone del gb che così tuttassieme mi avete fatto capire la differenza tra l’unghia incarnita e incarnarsi in questo caso mi chiedo se vi siete incarnati in un volume della treccani per spiegarmelo o vi siete incarniti nel ruolo da beate fave di saputelli e comunque visto che nazione indiana è di tutti ci avete quasi rosicato le palle coi cattolici i satanisti i concertisti i linotipisti gli automobilisti gli apripisti e lei non sa chi sono io che ho il credo più lungo del tuo

    tornate al vecchio credo ogni lasciata è persa perché perdendovi in queste stronzate ve ne state perdendo parecchie e poi non fate come oc che rinnegando leone di l’ernia sta rinnegando uno dei metrapanse’ sui quali si è formato

  58. Signor Binaghi, lei che cosa vende? Dai diamanti non nasce niente, dovrebbe averlo già sentito dire.
    La lascio. E’ solamente un triste personaggio.

  59. scusa oc la mia ignoranza è abissale ma appena mi ho fatto spiegare cosè questisoladeifamosi ho capito un sacco e una sporta di cose tra cui che binaghi e tashego sono la stessa persona se no come si spiega che dove compare l’uno c’è sempre anche l’altro e si divertono come dei pazzi a far finta di contraddirsi e tutti che ci vanno dietro senza sapere che quello li sta pigliando e se la ride di brotto

    qui l’unico che ha capito davvero tutto è mastrociliegia che ha capito che l’unico di senso critico è il Signor Tashtego e altre voci interessanti non ne ha sentite cosa per la quale fidandomi ciecamente di lui ne deduco che binaghi è un nick inventato da tashtego ma forse la verità è unaltrancora e cioè che tashtego e binaghi sono due nick inventati da biondillo rimane sempre il dubbio chi sia l’inventore di biondillo che potrebbe essere proprio binaghi ma a questo punto mi si è ingarfugliata la matassa e anche la badessa e vi saluto

  60. @Tash, ancora mi parli dell’al di là! Ma l’al di là del satanista non è lo stesso di Madre Teresa. Non è una cosa che hanno in comune. E’ quello che significa ciò che conta, non il significante.
    In quanto al fatto che “Per riconoscere la sofferenza altrui e alleviarla, possibilmente eliminarla rimuovendone le cause, non occorrono né Dio né Satana e nemmeno il Bene/Male”, non sono d’accordo ma semplicemente per il fatto che quando parli di rimuovere le cause usi un principio esplicativo che per forza di cose ha valenza simbolica (come il bene e il male), quindi il problema non è cosa nomini come causa o principio esplicativo, ma ciò che gli attribuisci. Si può certamente ridurre la sofferenza senza avere alcun Dio, come il buddismo prospetta ad esempio, o con la psicoanalisi o con i farmaci o con la pedagogia o con la filosofia o con la scienza o con Dio. Non vedo ragioni per chiuderci entro un unico soffocante modello etico. Ciò su cui penso cmq concorderai con me, è sulla necessità che l’istituzione cattolica lasci respirare coloro che non ne condividono i simboli. Mi sembra cmq che la gente sia sempre più capace di autonomia, ma non ridurrei il discorso religioso allo schema che presenti. Il bisogno del religioso è inscritto nella nostra mente. Gli storici delle religioni e gli antropologi lo hanno documentato. Anche chi nega qualsiasi fede ha una qualche forma di religiosità (laica).
    Se fosse così semplice come dici tu nessuno avrebbe mai nominato certe cose con la parola bene o male o Dio o satana. Il tuo è un punto di vista veramente ingenuo. E c’è poi tutto il discorso scientifico di Girard.
    In quanto alla storia della chiesa è anche quello che tu dici ma non solo e se fosse un’ovvietà per tutti non staremmo qui a parlarne. Invece ci sono molti che la pensano anche in altri modi e non tutti sono così privi di senso critico.
    Caro Mastro Geppo, si possono mostrare i meriti del cattolicesimo, senza
    che ci sia bisogno di smentire i lati oscuri della Chiesa. L’uno non deriva dall’esclusione dell’altro. Ci sono fatti e fatti. Se lei non li conosce non ci posso fare niente. Se lei pensa che i lati oscuri della Chiesa rappresentino tutta la Chiesa non posso farci niente se lei non ci vede perché prevenuto. Russel? un buon filosofo! e allora?

  61. Lei è sempre così inutilmente contorto, signor Luminamenti? Non parta dall’ingenua presupposizione che non conosca i meriti del Cristianesimo e del Cattolicesimo. Il punto è un altro, evidenziare i lati più turpi della Chiesa. La condanna è verso le turpitudini non contro tutto il Cattolicesimo. Mi delude: un buon filosofo. Una simile considerazione la fanno i bambini, o gli ignoranti, per chiunque gli venga messo davanti. Russell, e non Russel come lei scrive. Lord Bertrand Russell.

    Cordialmente.

  62. Caro Guendalino,

    ecco, ora che ti sei fatto spiegare, riprenditi anche dal mezzo chilo d’erba che ti sei fatto, così stiamo tutti più tranquilli. Mi sembra che ciai le ideuzze un poco confuse.

    Ciao Guendalino.

  63. E aggiungo, visto che citi la sofferenza. Invece di sottolineare le similitudini tra satana e madre teresa, che sono tirate per i capelli, dato che mi parli di sofferenza, non è meglio sottolineare le differenze, che al contrario, non sono tirate per i capelli. Mi riferisco al fatto che madre Teresa si occupa dei poveri, del dolore, della malattia e della sofferenza.
    I satanisti no! Se poi Madre Teresa trovava la forza del suo operare in Dio è un suo personale fatto intimo, che cmq ha una valenza pubblica per chi è in grado di recepire. Questo naturalmente non significa che anche chi è senza Dio, possa occuparsi della sofferenza, facendo forza su qualcos’altro.

  64. senti oc visto che sei un esperto del ramo ma è vero che si inizia con gli spinelli e poi si finisce invariabilmente a fare i comentatori sui blog? e qualè lo stadio successivo? san paolo san siro san nicola santelia? se è vera la prima domanda dimmi o tu chessai qualè la condizzione attuale di coloro che pur facendo i commentatori non sanno manco cosè uno spino perché hanno debuttato fin dapiccoli con gli allucinogeni? dove stanno andando? e tu che cure hai fatto per essere così lucido pur facendo il commendatore? dicci oc dicci ho tanto bisogno di guarire

  65. Guendalino,
    tra una pausa e l’altra del lavoro è sempre un piacere leggerti di straforo. Ad ogni modo basterebbe che ti spremessi un po’ di più sul tuo nick e vedresti tante belle cose, per esempio l’alba della discomusic.
    Ciao Guendalino.

  66. in questo periodo cresce bene anche la Maria.
    oggi compie 2 mesi!
    l’aria di montagna le fa bene

  67. guendalina quando la maria inizia diciamo così a camminare non potresti diciamo così organizzare una festicciola per diciamo così festeggiare perché vedi diciamo così io posso raggiungervi facilmente e diciamo ancora così sono un ottimo scalatore e per non venire a mani vuote potrei portare un pacco di pannolini ultrasottili diciamo così

    troppe pause di straforo oc così non rendi diciamo così e secondo me contribuisci allo spreco di denaro pubbrico e se fosse in me io ti assegnerei a un lavoro dove hai menopausa

  68. Guendalino, Guendalino, guarda che è un lavoro privato quindi nessuno spreco pubblico, stai tranquillo. Con tre pause in 8 ore chissà se gli rispunterebbe qualche capello in testa ad Angeletti. Ciao Guendalino Guendalino.

  69. Ma tu guardali, ‘sti disgraziati! Ve lo darei io un lavoro vero, altro che pause e allevare Maria e scalatori! Venite con me: a scaricare sacchi di farina, impastare, infornare e sfornare dalle dieci di sera alle quattro del mattino. Il tutto in un ambientino che, quando va bene, ha una temperatura media vicina ai cinquanta gradi!!!

    E poi, cos’è ‘sta roba? Ma non vi vergognate ad andare in giro con questi nomi che si vede subito che sono falsi? Anche un fornaio se ne accorgerebbe! Guendalino, Guendalina, The O.C., Tashtego, MastroCiliegia!
    Ma chi credete di infinocchiare? Ma quando mai si è sentito: “Ciao, piacere, sono Calogero Tashtego”. “Piacere mio, sono Eusebio The O.C.”.

    Ravvedetevi, piuttosto, che i tempi sono maturi. E qui, per fortuna, gli illuminati a cui rivolgervi non mancano.

    Ha ragione la mia fidanzata Amalia, che questo è un poster pieno di intellettuali! Ma via, sostituite quelle erbacce con un sano sfilatino ripieno di caciocavallo e cipolle.

  70. Signor Guneda, non credo proprio che lei conosca né Russel né i meriti della Chiesa. Si comprende da quello che scrive. Pensavo a un interlocutore serio…

  71. Devo correggerti, Eusebio: RudeTinosfila. Il Pravo non fa per me: di organi legalmente detenuti, mi basta il mio.

  72. @Lino Guenda
    non ho bisogno delle tue spiegazioni!
    ;-)))

    bye bye
    p.s.
    il caldo picchia in testa è?
    Bevici sopra una bella granita alla menta piperita!
    Buenas tarde

  73. ho capito diciamo così che potevi dirlo subito che diciamo così volevi fumartela tutta da sola. ma dove sono andati i tempi di una volta per giunone quando ci voleva per farsi una canna solo un po’ di condivisione

  74. Lumina è un satanista! (difatti, invece di fare del bene al prossimo, perde qui ore a stendere lenzuolate).

  75. Russel con una elle è il filosofo, e qui non c’entra niente. Invece c’entra eccome il regista con due, quando si attorcigliano come bisce davanti al caminetto!

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Soldi soldi soldi

di Romano A. Fiocchi
Poema sinfonico, inteso quale intreccio di liriche di varie misure dove le parole si ripetono come motivi musicali, ogni volta modellati diversamente e sempre più vicini al perfezionamento dell’immagine.

L’orgoglio della modestia

di Gianni Biondillo
Per i razionalisti il tema era, a parità di risorse a disposizione, progettare una casa decorosa per tutti. Indipendentemente dal censo o dalla classe sociale. Era una questione etica non estetica.

Lo spettro della solitudine

di Romano A. Fiocchi
Qual è il tema portante di questo romanzo psicologico? Credo sia la nevrosi di colui che è poi il protagonista assoluto, Paolo. Nevrosi causata dall’episodio terribile a cui ha assistito da bambino.

Le ripetizioni

Gianni Biondillo intervista Giulio Mozzi
Ne "Le ripetizioni" c’è un episodio di reviviscenza della memoria che si dimostra fallace. Mario, il protagonista, ricorda perfettamente una cosa falsa: è una metafora della letteratura? Vero e falso non hanno significato, sono solo scrittura?

Ci vogliono poveri, Momar

di Romano A. Fiocchi
La scelta della forma ‘romanzo’ e la collaborazione di due autori dalle origini culturali differenti è la formula ideale per coniugare caratteristiche altrimenti in contrasto tra loro, come ad esempio il rigore della ricostruzione storica degli anni Settanta – periodo in cui si svolge la vicenda – con la semplicità quasi primordiale del linguaggio.

Ciao ciao Clarissa

di Francesca Ranza
A Clarissa non importa di uscire bene in foto e la giornalista è preoccupata, molto preoccupata: con questo atteggiamento menefreghista non andrà da nessuna parte.
gianni biondillo
gianni biondillo
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: