da Le avventure di bgmole

mole.jpg

di Gherardo Bortolotti

avventura n. 53
Nel camerino, bgmole prova un nuovo paio di jeans, chiedendosi quanto possa essere espressione del suo gusto.

avventura n. 2103
bgmole beve del tè freddo, al limone.

avventura n. 1635
Mangiando un panino in ufficio, bgmole si riempie di briciole.

avventura n. 2789
Sentendo nascere un piccolo attacco d’ansia, bgmole cerca di respirare profondamente.

avventura n. 154
Leggendo una mail, bgmole si gratta la guancia.

avventura n. 1922
bgmole si toglie la t-shirt e la mette nel cesto della biancheria sporca.

avventura n. 692
In ufficio, rifiutando l’offerta di un cioccolatino, bgmole dice: “No, grazie!”.

avventura n. 2284
bgmole chiama la propria compagna al cellulare.

avventura n. 1289
bgmole parla con un amico e dice: “Toponomastica! La parola è toponomastica!”

avventura n. 927
Al mare, bgmole fa un bagno vicino alla spiaggia.

avventura n. 1555
bgmole pulisce il piano del tavolo della cucina con acqua e aceto.

avventura n. 808
bgmole tiene stretta la propria copia di Marcovaldo, uscito dalla libreria.

avventura n. 710
bgmole raccoglie una graffetta, finita sotto la scrivania.

avventura n. 1438
bgmole, con le mani nelle tasche del giaccone, torna dal lavoro. Al semaforo si ferma, aspettando il verde.

avventura n. 216
bgmole fuma, fuori da una pizzeria, aspettando che le pizze siano pronte.

avventura n. 160
Indeciso su cosa dire, bgmole continua a riscrivere la stessa mail.

avventura n. 2321
Stanco morto, bgmole esce dal supermercato e aspetta l’autobus.

avventura n. 49
Per strada, evitando i passanti, bgmole pensa a Carlo Giuliani.

avventura n. 2558
bgmole ha fame.

avventura n. 2198
Suonano le campane. bgmole entra in piazza.

avventura n. 2899
Aspettando una telefonata, bgmole siede in cucina.

avventura n. 915
bgmole apre la porta ed entra in casa. In salotto, vede la compagna che legge sul divano.

avventura n. 1142
Incontrando un conoscente per strada, bgmole fa un cenno di saluto e sorride.

avventura n. 2536
bgmole si fruga in tasca. Ne tira fuori scontrini appallottolati, carte di caramelle, un mazzo di chiavi.

avventura n. 7
Dovendo recarsi in posta, bgmole si assenta per pochi minuti dall’ufficio.

avventura n. 260
Spostando alcune carte sulla scrivania, bgmole trova un suo appunto che dice: “So long and thanks for all the fish”.

avventura n. 2346
bgmole conta i biscotti rimasti.

avventura n. 2649
bgmole aggiunge del latte freddo al proprio caffè.

avventura n. 2477
bgmole, al buio, si sta addormentando.

avventura n. 1204
bgmole, ad un certo punto della cena, risponde: “Al momento, era sembrata la soluzione migliore”.

avventura n. 1751
Arrivato in ufficio, bgmole accende il computer e va a prendere un caffè.

[Altre avventure di bgmole qui ]

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48 Commenti

  1. con una ‘i’ in più bgmole sarebbe una grande talpa, ma forse non potrebbe avere delle così straordinarie avventure.

  2. avete tempo da perdere – non come me, che devo scrivere un testo sull’incredibile servizio “cucine per comunità chiavi in mano dove volete voi”. ho pensato questo titolo: 47° di latitudine sud: oggi gnocchi al pomodoro.
    Che ne dite? ne ho anche molti altri

  3. se Voghera è 45°, considerando 100km al grado, Gabriele potrebbe vendere le sue cucine in Svizzera Sud, ma potrebbe anche essere a Tarvisio o Courmayeur. Non basta la latitudine, sii più preciso

  4. bgmole immola e numera le sue avventure dai mulini a vento quotidiani. bella stà consequenzialità millimetricamente banalquotidiana.

  5. Potrei essere messo a conoscenza, o ottenere qualche indicazione, in merito al significato del contenuto del post? Qualche messaggio recondito? Mero esercizio di stile (!)?
    Seriamente.

  6. faccio sommessamente, e forse pignolescamente, notare a Gabriele che il parallelo 47 sud incontra terre emerse solo nell’Argentina del sud, con luoghi tipo Puerto Deseado, il cui nome non fa esattamente presagire sughi al pomodoro a bizzeffe. Per il resto sono oceani poco consigliabili ai naviganti, le tempeste australi dei ruggenti 40/50 sono tristemente note. Una deprimente scarsità di gnocchi.

  7. per sparz e massey: le cucine in container chiavi in mano vanno dappertutto. Te le portano al campo base come in Patagonia. E le storie che puoi scriverci sono infinite, come per bgmole. almeno finchè non passo ad altro prodotto/servizio. per es. ho fatto anche questa: si vede albero isolato su altopiano desertico, appesa c’è una lavagnetta con scritta: Oggi gnocchi al pomodoro. Vi piace di più?

  8. bgmole mi ricorda le barzellette di mio cugino. Un uomo entra al bar e dice al barista “mi fa un caffè?” e il barista lo guarda e risponde “no”. A quel punto mio cugino cominciava a ridere. Da solo.

  9. Senza alcuna polemica e senza alcun intento offensivo, mi sembra che la qualità della letteratura e il tono delle discussioni stia diventando indegno del rango di N.I. Vogliamo, tutti, preventivamente riflettere un po’ di più e un po’ più a fondo?

  10. no, no, Gabriele cucina in un intorno Sud del 47° Nord, un primo sotto diciamo, non so se è legale

  11. bgmole è l’uomo con qualità nascoste. le eingenschften in tasca, nel paniere del pil, nella borsa della spesa. musil e de rita, bgmole è la salsa tartara della letteratura in guacamole.
    gherardo è un genio. ho l’onore di essere stato pubblicato in gammm da questo avanguardista della letteratura italiana, che non guarda nè avanti nè indietro, che non ha paura del grado zero (una temperatura scottante) che rende l’evidenza un capolavoro della commedia dell’assurdo, del grottesco depurato da qualsiasi aggressività. io con le mie liste accumulo scorie, lui accumula acqua di depurazione.
    bravo.

    e saluti,
    rs

  12. ma è previsto anche un sequel?
    no perchè conosco un venditore di rifugi antiatomici
    questo bgmole mi è decisamente simpatico. oppure no?

  13. Grazie rs!
    Mi hai risposto seriamente, apprezzo molto.

    Ora, la ricetta del risotto alla crema di scampi.
    Penso che bgmole apprezzerebbe, immaginandolo in cucina mi è un po’ più vicino.
    400 gr. di riso del tipo fino, 20 scampi, 300 ml. di panna da montare,
    150 gr. di passata di pomodoro, 1 spicchio di aglio, 1 bicchierino di brandy,
    brodo q.b., olio extravergine d’oliva q.b., sale, pepe nero e prezzemolo q.b.,
    Lavate e private degli scarti gli scampi, quindi tritarne una decina grossolanamente (vanno bene anche i gamberetti surgelati).
    In una pentola fate soffriggere l’aglio in 3 cucchiai di olio, quindi aggiungere la polpa
    degli scampi e lasciate insaporire per qualche istante.
    Fiammeggiare con il rum scuro, o il brandy.
    Unite il pomodoro, la panna e gli scampi non tritati, amalgamate e cuocete per 10 minuti a fuoco basso.
    Aggiungete il riso nella salsa e mescolate.
    Versate del brodo e mescolate bene.
    Continuate la cottura del riso, aggiungendo il brodo quando necessario sempre mescolando bene.
    Aggiustate di sale e di pepe, quindi ultimate la cottura.
    Ritirate il riso dal fuoco ancora al dente, cospargere con una manciata di prezzemolo tritato e servire ben caldo.

  14. apprezzi molto? e chi se ne frega.
    fai poco lo spiritoso, imbecille.
    io mica rispondevo a te, dicevo criticamente la mia sul lavoro di bortolotti, che a uno come te fa venire in mente le ricette letterarie di quel genio di antonella clerici. tu devi stare lì, a parlare di ricette con la clerici, non qui.

    saluti, nonostante te
    rs

  15. rs, grazie per la doppia risposta. Peccato per la caduta di stile sulla seconda, genio incompreso.
    Provalo il risotto, la ricetta non è di antonella clerici, che non conosco e neanche me ne frega niente conoscere.

  16. splendida sintesi solmi, complimenti (bellissima l’immagine dell’acqua di depurazione).

    vai ghera’, continua ad annoiarci così che vai bene :-)

  17. queste *avventure* sono fantastiche, mi hanno davvero emozionato, nel *profondo*, mi sento esattamente come un *loculo* dopo lo *scavo*. arche o logico che sia. del resto bortolotti mi sembra un refolo di aria fresca immessa, solo per vedere l’effetto che fa, nella *camera a g(r)as* della lerceratura poietica itagliota, in primis di quella che si *spende* e *spande* nella dimensione *uèbbica*.
    che dire? stavo quasi deragliando, per seguire da vicino l’evolversi degli eventi. avrei solo un piccolo appunto, di natura strettamente *critica* da muovere al duo pinto/bortolotti. e *cioè*: ma era davvero necessario pubblicare *integralmente* l’avventura n. 2103? io *odio* il tè! quello freddo, e al limone per giunta, mi manda in bestia, kristossanto!!!

  18. Io voto per la 53, la 260 e un’altra che non mi ricordo.
    Dopo un poco però il grado zero, che non è male, fa venire voglia di rigoglio barocco.

  19. Alcor, vedi tu stesso che scatta un apprezzamento per bgmole, apprezzamento sotteso e felicemente sfumante in una sottile forma di identificazione, non negare la parte di bgmole che c’è in te, io al più mi posso emendare e dire che siamo tutti UN POCO bgmole, felice sintesi di questo marzo 2008 tra Qfwfq e Marcovaldo.

  20. Forse l’avventura-chiave è questa: “avventura n. 808
    bgmole tiene stretta la propria copia di Marcovaldo, uscito dalla libreria”. Perché è da quel libro di Calvino che mi pare provenga questa idea qua di Bortolotti (leggere la prima avventua del 2006 per capire ancora meglio proprio il mood). Idea, comunque, bella soprattutto perché si vede che è successo qualcosa nei decenni da Marcovaldo a oggi, cioè si è perso qualcosa, si è assottigliato qualcosa, si è eroso qualcosa, si è impoverito qualcosa, si è approfondito qualcosa, etc. – e ormai leggiamo e ci specchiamo tutti più in bgmole che in Marcovaldo. E’ un bene – è un male? Tutta da pensare la faccenda. ED

  21. @sebastian, la nego, non è che l’apprezzamento debba basarsi sull’identificazione, anzi, di me ne ho abbastanza e preferisco non identificarmi (oltre al fatto che sono femmina).

    Adesso però dirò una cosa che forse farà molto arrabbiare i fansss di Bortolotti, o forse lo stesso Bortolotti, o magari no.

    Alla prima lettura ho disperatamente cliccato su ogni riga perché mi pareva che mancasse qualcosa e si dovesse aprire una vignetta.
    Nulla si aprì, allora andai sul blog, e anche lì cliccai disperatamente. E anche lì nulla si aprì.
    Allora mi sono rassegnata e ho dovuto cominciare a prenderlo in considerazione come solo testo.
    Un po’ sono rimasta delusa, ma come ho detto l’idea non è male.

  22. grazie per i vari apprezzamenti e non (soprattutto ad andrea e ruggero!). cmq, sì: la citazione del marcovaldo vale un po’ come dichiarazione di intenti. bgmole, sotto molti punti di vista, si mette in coda dopo marcovaldo, qfwfq e palomar (anche se nella sua serialità e nella sua trasparenza, cerco tra le altre cose di metterci anche un ragionamento sulla scrittura on line).
    alcor: anche nel caso di marcovaldo varrebbe quello che dici, tanto che calvino stesso faceva discendere le caratteristiche dei racconti marcovaldiani dai fumetti. per di più bgmole ha iniziato anche una sua carriera nel mondo dell’immagine. un tentativo lo trovi su questo blog: http://infraordinario.blogsome.com/

  23. Visto, grazie.

    Però nel caso di marcovaldo non si sente il bisogno di immagini, o almeno non io.

    Un ragionamento sulla scrittura on line è interessante, ma la mia impressione è che tu veda bgmole molto nettamente mentre fa quello che fa, altrimenti forse non mi avresti passato il bisogno d’immagine, che in me è naturalmente debole.

  24. l’uomo senza quantità

    [sottrazione di par(ab)ole, agg &t ivi, simil(abi)tudini, meta(boliche)fore]

    il che non è poco

  25. io rivendico per blogsome una dimensione perecchiana. più che calviniana-marcovaldiana. se fosse necessario trovare qualche riferimento. ma il tutto è così centrato sull’individuale, è così infraordinariamente pesonale da renderlo unico.

  26. “Ci specchiamo tutti” perché, appunto, come vedi, siamo tutti qui a fare i bgmole tra frasette e pezzetti insulsi di pensierini etc. Ribadisco l’importanza di MARCOVALDO, al di là delle sottolineature dell’autore, appunto per un discorso sulla scrittura (online e non solo, ma soprattutto online) attuale, dove la letteratura, come la intendeva Calvino, insieme ad Alcor e a me medesimo e a chissà quanti altri, non esiste più, nel senso più profondo del termine: NON SI VEDE PIU’. La cosa più bella e giusta mi pare l’abbia detta proprio tu, ALCOR, quando hai osservato che sei andata in cerca di una continuazione, di un ipertesto, di una vignetta o fumetto… Ma dietro bgmole non c’è niente! Non c’è più niente. Mentre dietro MARCOVALDO c’erano i giganti buffoni… e Luigi Pulci… Non ho visto il fumetto tratto da bgmole, ma credo sia assolutamente improponibile o improbabilissimo quantomeno. Questa scrittura ha perduto completamente ogni rapporto con l’immaginazione. Come dici tu, Alcor, NETTAMENTE. Ma forse anche di questo c’è biosgno in tempi come questi, in tempi in cui, voglio dire, l’immaginazione è ingabbiata in schemi precotti francamente indigeribili. E’ questo che dico, quando dico CI specchiamo…

  27. @Alcor
    va bene, non insisto più

    Poi, a pelle, mi pare che c’è qualche specificazione di luogo in eccesso. Propongo qualche emendamento, anche per generare letture diverse del testo bgmoliano:

    avventura n. 53
    Nel camerino, bgmole prova un nuovo paio di jeans, chiedendosi quanto possa essere espressione del suo gusto.
    bgmole prova un nuovo paio di jeans, chiedendosi quanto possa essere espressione del suo gusto.

    avventura n. 1635
    Mangiando un panino in ufficio, bgmole si riempie di briciole.
    Mangiando un panino, bgmole si riempie di briciole.

    avventura n. 692
    In ufficio, rifiutando l’offerta di un cioccolatino, bgmole dice: “No, grazie!”.
    Rifiutando l’offerta di un cioccolatino, bgmole dice: “No, grazie!”.

    avventura n. 927
    Al mare, bgmole fa un bagno vicino alla spiaggia.
    Bgmole fa un bagno vicino alla spiaggia.

    avventura n. 49
    Per strada, evitando i passanti, bgmole pensa a Carlo Giuliani.
    Evitando i passanti, bgmole pensa a Carlo Giuliani.

  28. @ sebastian

    Adesso che hai tolto il camerino, l’ufficio, il mare e la strada, mi rispecchio.

    Ma è una strada pericolosa.

  29. @ed

    io sono abbastanza aperta a tutto, la letteratura è plastica, cambia, ma nella sostanza è sempre una risposta a quello che le sta intorno, qui in un’operazione che sembra molto rarefatta, minimalista. In questo senso più che nuova (l’arte figurativa c’è arrivata prima) mi sembra come del resto dice Bortolotti, il terminale di una tradizione.
    però di tradizioni ce n’è più d’una, e si potrebbe rispondere alla stessa questione che si pone bortolotti con una sintassi intasatissima e complessa.
    la scrittura in rete mi interessa molto, non tanto la scrittura che ha una finalità letteraria, ma proprio la scrittura dei commentatori, ma qui si apre un campo vasto, come diceva un tale.

  30. Quella di Bortolotti è una scrittura da commentatore di blog, l’hai detto. Poi aggiungerei che non è una scrittura congelata, perché altrimenti ne ammireremmo una qualche bellezza. E’, invece, preparata per la mummificazione, cioè svuotata di sangue e organi vitali. Non so a che temperatura si esegua una mummiicazione, ma dovrebbe essere quello il giusto grado di questo modo di scrivere, che… ci rispecchia.

  31. Concordo con chi parla di loculi e di mummie. Questa è una scrittura ecologica, in grado di mettere le mummie, che già da tempo occupano il loro bel lo/culo-sarcofago pur continuando a respirare, di fronte a un’evidenza che non hanno più occhi per afferrare.

    Santo

  32. bgmole è felice o no?
    la felicità è possibile?
    siamo tutti bgmole?
    cerchiamo di difenderci dall’essere bgmole rifugiandoci nell’amore (una volta: nelle ideologie)?
    w bgmole.

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domenico pinto
domenico pintohttps://www.nazioneindiana.com/
Domenico Pinto (1976). È traduttore. Collabora alle pagine di «Alias» e «L'Indice». Si occupa di letteratura tedesca contemporanea. Cura questa collana.
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