EQUILIBRIO F. L. WRIGHT- Luigi Esposito

 

EQUILIBRIO F. L. WRIGHT

 
per violino solo
dedicato alla casa sulla cascata di
F. L. WRIGHT

 

“In una magnifica foresta, uno sprone di solida roccia che sorge a fianco di una cascata… la soluzione naturale apparve quella di sospendere in aggetto la casa al suo sostegno roccioso, sopra la cascata. La prima, tra le case da me costruite, eseguita in cemento armato: e perciò la sua forma si modellò sulla grammatica di questo tipo di costruzione” (F.L. Wright) “… segna l’apice poetico del metodo organico e la massima vetta raggiunta dalla libertà creativa. ” (Bruno Zevi)

 

 

 

LEGENDA

 

  • Dove non vi è stabilita una dinamica del suono, essa va intesa considerando la grandezza dei suoni (dal ppppp allo sfffffz).
  • La chiave, nei vari quadranti, verrà posta a piacere dall’esecutore, considerando l’estensione dello strumento.
  • Nel quadrante centrale (cerchi bianchi) i suoni s’intendono come suoni armonici (naturali e artificiali).
  • I suoni che coprono maggiore spazio all’interno del rigo musicale possono essere emessi come agglomerati (cromatici o diatonici) – in forma di accordo o sequenza melodica – a piacere dell’esecutore, variando le scelte.
  • I suoni collegati da segmenti, nel quadrante in basso, s’intendono come glissandi (cromatici o diatonici), variando le scelte, e considerando la lunghezza del segmento come lunghezza del glissando.
  • La cellula melodica finale – ultimo quadrante in basso a destra – che s’intende pentagramma in chiave di violino, può essere ripetuta ad libitum, inserendola in qualsiasi punto durante l’esecuzione. Essa, può, inoltre, concludere l’intero brano. E a tale conclusione deve seguire una lunga pausa (figurata dallo spesso segmento a chiusura di essa) prima di abbandonare lo strumento.
  • Il grande cerchio nero (specie quello in basso) è un momento di forte intensità sonora (suoni, rumori o altro) o silente evocazione.
  • Tutti gli altri segni e disegni presenti nella pagina potranno essere utilizzati come artifizî scenici.
  • La scelta di affidare al violino l’esecuzione di EQUILIBRIO F. L. WRIGHT è dettata dal fatto che questo strumento, esponente principe della cultura occidentale, è in grado di emettere anche suoni che non appartengono alla sfera tonale. E’ in grado, quindi, di emettere microtoni e intervalli non temperati, imitandone la generosa gamma sonora donataci dalla natura.
    E’ questa organicità che richiede la struttura geometrica della pagina musicale.

    LUIGI ESPOSITO

     

    [ il file sonoro è la registrazione della prima esecuzione assoluta di EQUILIBRIO F. L. WRIGHT avvenuta al Teatro CTS a Caserta il 10 febbraio 2006, la violinista è Annamaria Puggioni. ]

     

    Print Friendly, PDF & Email

    5 Commenti

    1. Ascoltando questa musica di Luigi Esposito – e il violino di Annamaria Puggioni – la mia immagine interiore di quella che è una tra le più belle opere dell’architettura moderna, ha subito una strana metamorfosi.
      E’ come se le note avessero assorbito gli elementi vivi in cui la casa è immersa: alberi e acqua. Per lasciarla, nuda, a un ripensamento che tenesse conto soltanto degli elementi essenziali.

      L’immagine – folle[?] – che mi si è presentata allora alla mente è quella di un'”adobe house” Pueblo o Hopi.
      Lo scorcio di una “città sotto roccia” Anasazi.

      Al di là della legittimità o meno delle immagini, è certo che ora, per me, la musica di Luigi e di Annamaria, continuerà a suonare su quegli altopiani del Nuovo Messico.

      *

      Ma mi accorgo che il mio non è stato soltanto un delirio di sovrapposizione, bensì l’inconscio – ma non per questo meno strenuo – sforzo di “creare” prove favorevoli a quella che considero la teoria più conturbante sulla “creatività americana”.
      Elémire Zolla l’espone in “I letterati e lo sciamano” [Bompiani 1978], sostenendo, tra le altre cose, che gli Americani sarebbero letteralmente posseduti dall'”anima indiana”.
      La terra pregna di sangue indiano, che viene da loro calpestata, ne assorbirebbe lo spirito, rendendolo simile a quello dei primi abitanti.

    2. così si propagano gradinate a bocca aperta, certe dimenticanze appena di lapislazzuolo si rimarginan. c’ è una mano piccola e l’ altra insieme che mangiano l’ oro sull ‘ acqua di fiamma.
      non cadrebbe nulla, al collegamento . enormi e invisibili teleferiche
      cavalieri del segno anNOTAto. squilla il flusso e si ricorda appresso la schiena che si para e penombra. c’è dell’ amore da conquistare
      la verginità è tutta “bestiale”

      grazie per l’ ispirazione
      un saluto
      paola

    3. Ho trovato la corrispondenza tra la casa sulla cascata e l’opera di Luigi Esposito armoniosa. Ho provato l’acqua schizzante sulla pelle, la vista dell’ombra fresca, ho sentito la musica e il movimento di alto verso l’acqua che se ne va. Una meravigliosa impressione in equilibrio.
      Luigi Esposito è un artista che fa incontrare le arte in manera originale, sublime.

    4. Grazie per la visione e l’ascolto; per il percorso analitico e immaginifico di soldato blu, che approvo appieno (penso a memorie dal sottosuolo); per le visioni onoriche di cara polvere (bello il tuo nick!); e per il dono “d’ombra fresca” in una penombra ascetica e sublime di véronique vergé… grazie ancora dal profondo universo di suoni antichi.

    5. Grazie a te Luigi!!
      a quando il prossimo Juke box nazione Indiana?
      sempre che la splendida orsola mi aiuti nell’impaginazione come stavolta.
      Mi piacerebbe per esempio una mise en musique del testo, il silenzio delle sirene di Kafka. Un’esplosione di suoni e di magnifica (kafkiana) sensualità…
      effeffe

    I commenti a questo post sono chiusi

    articoli correlati

    Deus ex Makina: Maniak

    di Francesco Forlani
    Da un po'sto collaborando con Limina Rivista, con delle autotraduzioni dal francese di piccoli assaggi ( essais) letterari pubblicati in oltre vent’anni sulla rivista parigina l’Atelier du Roman diretta da Lakis Proguidis. Dopo Philip K Dick, Franz Kafka, Anna Maria Ortese, Charles Dickens è stata la volta di Boris Vian. Qui una nota a un libro indispensabile.

    Overbooking: Eugenio Manzato

    Alberto Pavan
    Il romanzo narra la vita di Antonio Romani, vissuto tra la campagna trevigiana, Padova e Venezia, tra il 1757 e il 1797, l’anno in cui nella notte del 12 maggio, con Bonaparte alle porte, la narrazione si interrompe con un finale aperto che alimenta nel lettore il desiderio di un sequel.

    Les nouveaux réalistes: Pierangelo Consoli

    di Pierangelo Consoli
    Per questo, quando mia madre divenne Alberta, tramutandosi in qualcosa di più collettivo, io non soffrii tanti cambiamenti, almeno per quello che riguardava la gestione delle faccende, perché erano già molti anni che me ne occupavo. Usciva pochissimo, come ho detto, eppure il giorno dei morti restava, nel suo calendario, un rito al quale non poteva rinunciare.

    Colonna (sonora) 2024

    di Claudio Loi
    15 album in rigoroso ordine alfabetico per ricordare il 2023 e affrontare le insidie del quotidiano con il piglio giusto. Perché la musica, quella giusta, è la migliore medicina che si possa trovare sul mercato. Buon ascolto!

    Les nouveaux réalistes: Annalisa Lombardi

    di Annalisa Lombardi
    Per questa nuova puntata dei nouveaux réalistes, un polittico di esistenze minime perdute tra i massimi sistemi della vita e della storia. Come nei Racconti con colonna sonora di Sergio Atzeni, la voce dei personaggi è incisa sulla musica di fondo delle cose. (effeffe)

    Cose da Paz

    di Massimo Rizzante
    Partiamo da qui: la poesia, l’arte in genere, non ama ripetersi. Ciò non significa che non possa ripetersi. Ecco la mia teoria: quando la poesia non si accorge che si sta ripetendo, la Storia inevitabilmente si ripete. Ciò se si crede, come io mi ostino a credere che, a differenza della poesia di Omero, nessuno studio storico potrà mai dirci qualcosa di essenziale su chi sono stati gli antichi Greci.
    francesco forlani
    francesco forlani
    Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: