Canopo per un canopo

di Gherardo Bortolotti

Con grande dispiacere, ma anche con un certo sollievo, segnalo che il mio blog canopo ha interrotto (almeno per un po’) la sua attività, dopo tre anni di posting quasi quotidiano.

Per chi fosse interessato, ho preparato un’edizione in ebook di tutte le tracce apparse su canopo, sia in formato .pdf che in formato .lit. Per la versione in .pdf, ringrazio fortissimo Michele Zaffarano, ormai un vero mago del layouting e dell’editoria in digitale.

L’ebook in .pdf (248.8 kb) è scaricabile all’indirizzo:

quello in .lit (123.1 kb) invece è all’indirizzo:

Di séguito, una scelta di tracce:

72. le grandi infrastrutture continentali, gli oleodotti, i gasdotti, i cavi telefonici che attraversano l’atlantico e rimangono nascosti alle tue opinioni.
73. fieri alleati dell’industria del divertimento.
74. assorti, fumando fuori dalle pizzerie.
75. raffigurazioni ideologiche dei casi, a bassa risoluzione.
76. soluzioni militari al problema dell’ignoto.
77. fermi, in attesa della caduta del saggio di profitto.
78. pattugliando la propria fede nella proprietà e nella gioia.
79. leggi di natura future, che non implicano l’entropia, la dissoluzione, la morte.
80. uno stile di apprendimento da salario minimo.
81. le zone interne dell’ignoto, favoleggiate nelle narrazioni sul progresso, sull’estensione del nostro potere sul mondo per mezzo di processori a 64 bit, o sull’ulteriore 82. apertura del mercato dei servizi.
82. successivi cicli educativi, letture personali, agenzie d’informazione diverse che cercano di avvicinarmi alla realtà, di aprirmi gli occhi, di addestrarmi ai modi di 84. esistenza di oggetti metafisici controversi: la relazione causa-effetto, il mercato, la storia universale.
83. metodi neoliberisti per sfuggire alla fine del mondo.
84. scoprendo, nella distanza che ci separa, regioni di assenza che disegnano mappe e geografie in cui cercarci, in cui tracciare sentieri, tratturi, le piste di migrazioni attraverso i centimetri, i gradi d’angolo che ci tengono in scorcio – spazi senza parole, senza di noi, con alcuni grandi monumenti linguistici (come “ciao”, “ti amo”, “non hai chiuso la porta”) che costellano il territorio.
85. mentre la storia, come fa, ti tace.
86. in tangenziale, in vista di un prossimo futuro.

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12 Commenti

  1. …certo fa un po’ specie che il pezzo di Savian venga scortato con l’accorgimento dei commenti off. Già a Nazione Indiana negli ultimi tempi c’è un’emorragia di lettori… Vabbè, peccato, soprattutto per Roberto.

  2. I commenti al pezzo di Saviano sono disattivati perché i suoi articoli toccano fasci di nervi scoperti. Il livore dei passanti, e le ubbie legali di coloro che sono coinvolti scoraggiano ogni apertura.

    Da questo momento i commenti fuori tema verranno filtrati.

  3. “10398. un’edizione leggendaria dei miei pensieri, integra, corretta, senza interpolazioni, segni a matita,
    pagine strappate.”

  4. concordo sull’auspicio di pubblicazione a stampa e sono contento di aver avuto le parole di Gherardo su almeno 2 numeri di Metromorfosi

    da leggere e rileggere dimenticare e poi ricordare all’improvviso

    letture urgenti

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domenico pinto
domenico pintohttps://www.nazioneindiana.com/
Domenico Pinto (1976). È traduttore. Collabora alle pagine di «Alias» e «L'Indice». Si occupa di letteratura tedesca contemporanea. Cura questa collana.
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