Ricordo di un poeta uruguayano

di Mario Benedetti
(Paso de los Toros, Uruguay, 14 settembre 1920- Montevideo, Uruguay, 17 maggio 2009)

traduzione di Nicoletta De Boni


Rumori secondari

Mi concedo l’onore di rassegnarmi
solo questa notte
come riposo
domattina presto aprirò gli occhi
sarò un’altra volta coraggioso e ordinario
ribelle con le mani in tasca
eterno con la morte all’occhiello
solo in questa notte priva di luna
credere di andare
credere di venire
credere che il mio cuore non potrà mai più
aumentare in dimensione e nostalgie
solo questa notte
per favore
per pietà
sentirmi vinto
umile
devastato
fatto e disfatto con avanzi di Dio
qui a sognare senza permesso
a mentire senza speranza
ma sapendo che si tratta
solo di questa notte sterile e unica
domani alle sette aprirò gli occhi
e un’altra volta mi darò da fare senza lamentarmi
e ascolterò il frastuono universale
senza che m’ingannino rumori secondari.

*

da Cinco veces triste in Poemas del hoyporhoy 1958-1961

Ruidos secundarios

Me hago el honor de resignarme
sólo esta noche
como descanso
mañana temprano abriré los ojos
seré otra vez valiente y ordinario
rebelde con las manos en los bolsillos
eterno con la muerte en el ojal
sólo esta noche en que no hay luna
creerme que voy
creerme que vengo
creer que mi corazón ya no podrá jamás
aumentar de tamaño y de nostalgias
sólo esta noche
por favor
por pietad
sentirme vencido
humilde
devastado
hecho y deshecho con desechos de Dios
puesto a soñar sin visto bueno
dado a mentir sin esperanza
pero sabiendo que se trata
sólo de esta noche estéril y única
mañana a las siete abriré los ojos
y otra vez pondré el hombro sin quejarme
y escucharé el estruendo universal
sin que me engañen ruidos secundarios.

Da Mario Benedetti, Inventario. Poesía 1950-1985, Visor Libros, Madrid, 2005 (12ª ristampa)

http://www.youtube.com/watch?v=eTwSh0AC3ts

http://www.youtube.com/watch?v=bSSmtqZn4yc

http://www.youtube.com/watch?v=JAPBPxn-8aQ

http://www.youtube.com/watch?v=D1Lt49qzEBo

http://www.youtube.com/watch?v=pGN6M0FxzEw

Print Friendly, PDF & Email

8 Commenti

  1. Ahora Mario Benedetti se ha ido pero con su obra permanece y se ha quedado. Símbolo moral, alta conciencia y no menos alto arte, nos deja su poesía fresca y directa, pero también bellos y penetrantes ensayos y especialmente una gran obra en cuentos y novelas, que dan cuerpo y rostro a una América más actual y viva que la de otros escritores hispanoamericanos poblados de magias y fantasías, la América de las dictaduras, las torturas, las desapariciones y los exilios, una América vivida y padecida por tantas personas, y también y sobre todo la América urbana y de la clase media, de la que él levanta acta y con la que puebla su arte, como un pan cotidiano y a la vez muy blanco que a todos nos ofreciera. Es hermoso compartirlo y recordarlo en italiano.

  2. Buon viaggio, Mario.
    Grazie di tutto.

    RASTROS (Mario Benedetti)

    Un país lejano puede estar cerca
    puede quedar a la vuelta del pan
    pero también puede irse despacito
    y hasta borrar sus huellas

    en este caso no hay que rastrearlo
    con perros de caza o con radares

    la única fórmula aceptable
    es excavar en uno mismo
    hasta encontrar el mapa.

    RASTROS
    Mario Benedetti

    (TRACCE: Un paese lontano può essere vicino/può stare lì dietro, girato il pane/oppure può andarsene lentamente/e persino cancellare le sue tracce/in tal caso non bisogna rintracciarlo/con cani da caccia o con radar/l’unica formula accettabile/è scavare in se stessi/fino a trovare la mappa).

    Lino Graz

  3. Una quisquilia, ma “otra vez pondré el hombro sin quejarme” forse rende meglio il significato ricorrendo a una traduzione più letterale come “una volta ancora darò la spalla senza lamentarmi”

  4. l’unico poeta di cui abbia mai cercato avidamente notizie su giornali, riviste, siti web, e ovviamente libri. appena ho saputo che era morto ho riletto al volo “intimità” e “tattica e strategia”, poi sono venuto qui su nazione indiana sicuro di trovare un suo ricordo.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Vgilanza nera, ascolto bianco. Considerazioni critiche sull’antirazzismo europeo

Andrea Inglese
Guardare la storia della tratta atlantica e del colonialismo europeo da vicino non è più facile nel secondo decennio del XXI secolo che nell’ultimo del XX secolo. L’oblio, l’ignoranza, la semplificazione sono innanzitutto dei meccanismi di protezione. C’è una storia di sofferenze e di crudeltà estreme, di disumanizzazioni e disumanità inconcepibili, che vorremmo tagliare fuori dalla nostra identità collettiva di europei bianchi.

Tech house e pulsione di morte

di Lorenzo Graziani
Che la quota di oscurità nella popular music – ascoltata in solitudine o ballata in compagnia – sia in costante crescita è un fenomeno sotto gli occhi di tutti. E non serve lambiccarsi troppo il cervello per notare la connessione con il ripiegamento nichilista che ha segnato la storia della controcultura...

Da “Elogio della passione”

di Carlotta Clerici
Avanzavo tranquilla nell’acqua nera e spessa che ogni mio movimento trasformava in schiuma iridescente sotto i raggi della luna piena. Dieci, quindici minuti, mezz’ora… Le forze scemavano, ma ero fiduciosa, sapevo di poterne ancora attingere dentro di me.

Kwibuka. Ricordare il genocidio dei Tutsi.

di Andrea Inglese
Ieri, 7 aprile, si è tenuta a Kigali la trentesima commemorazione dell’ultimo genocidio del XX secolo, quello perpetrato tra il 7 aprile e il 4 giugno del 1994 da parte del governo di estremisti Hutu contro la popolazione Tutsi e gli oppositori politici Hutu.

Sulla singolarità. Da “La grammatica della letteratura”

di Florent Coste
Traduzione di Michele Zaffarano. I poeti, così drasticamente minoritari, così lontani e così persi nelle periferie di questo mondo, come si collocano, i poeti? Contribuiscono con forza raddoppiata al regime della singolarità o, al contrario, operano una sottrazione basata sulla riflessione e resistono?

Benway Series

Risposte di Mariangela Guatteri e Giulio Marzaioli
... ci concedemmo la possibilità di cercare altre scritture c.d. “di ricerca” consimili, soprattutto al di là della lingua italiana, e di pubblicarle in Italia in un contesto che non era così ricettivo rispetto a tali opere.
andrea inglese
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Il rumore è il messaggio, Diaforia, 2023. Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato il volume collettivo Teoria & poesia, Biblion, 2018. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: