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Fabula rasa

[Trascrivo alcune parole messe da parte nel corso delle letture forzate dei dizionari. Quelle che seguono sono tratte dallo Zingarelli e dal GDU. dp]

criptolalia
[comp. di cripto- e -lalia; 1990]
s. f.
* Uso abituale di espressioni di significato oscuro.

imbono
[da imbonare; 1889]
s. m.
* (mar.) Quanto eccede, e va tolto, quanto manca, e va aggiunto, per rendere a misura un pezzo di costruzione nelle navi in legno.

Mandare il cervello a zonzo, †confondere la mente; (lett.) fantasticare.

acervo (2)
[vc. dotta, lat. acervu(m), di etim. incerta; 1499]
s. m.
1 (lett.) Mucchio di cose adunate insieme.
2 (filos.) Argomento dell’acervo, ragionamento costituito da una serie di sillogismi concatenati. SIN. Polisillogismo, sorite.

Mare truculento, burrascoso, tempestoso.

Fare il diavolo nel canneto, fare fracasso.

anaglittica o anagliptica
[1819]
s. f.
* Arte di intagliare e incidere pietre dure o preziose.

scavizzolare o †scavitolare
[lat. parl. *excavitiare, intens. di excavare ‘scavare’, con suff. dim. -ol-; av. 1698]
v. tr. (io scavìzzolo)
* (tosc.) Tirare fuori frugando, trovare: scavizzolare un documento | (fig., tosc., lett.) Escogitare: scavizzolare pretesti.

gagnolamento
[av. 1698]
s. m.
* Il gagnolare | Mugolio, piagnucolio.

imbarbogire
[da barbogio con in- (1); av. 1563]
v. intr. (io imbarbogìsco, tu imbarbogìsci; aus. essere)
* (lett., raro) Rimbambire per l’età.

catellone o †catalone, †catelloni
[da catello, perché il cane si accosta pian piano alla preda; av. 1400]
avv.
* Nelle loc. avv. catellon catellone, catellon catelloni, quatto quatto, piano piano, di soppiatto.

soppiattone
[da soppiatto; av. 1527]
A s. m. (f. -a)
* (disus.) Persona subdola, che fa le cose di nascosto.

spillatico
[da spillo, sul modello di legnatico, ecc.; av. 1803]
s. m. (pl. -ci)
* In passato, parte della rendita dotale spettante annualmente alla donna per le sue spese personali in esecuzione di una apposita clausola dell’atto costitutivo di dote.

grondongrondoni o grondon grondoni
[da grondare ‘cadere giù’ col suff. avv. -oni; 1869]
avv.
* (raro, tosc.) Detto di chi cammina curvo, lentamente e a fatica: andare, avanzare grondongrondoni.

mazzamurello o mazzamauriello, mazzamuriello
[vc. nap., propr. ‘ammazza Mori’: calco sullo sp. matamoros; 1907]
s. m.
* (centr., merid.) Folletto scherzoso e dispettoso, tipico del folclore meridionale: un mazzamurello… sgrammaticato… mi cominciò a friggere… nel cranio… tutti i casi latini (D’ANNUNZIO).

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13 Commenti

  1. dunque la criptolalia vorrebbe che gli imbarbogiti gagnolassero e camminassero grondongrondoni, mentre i soppiattoni mandassero il cervello a zonzo catellon catelloni. Il resto è imbono.

  2. Mentre camminavo grondongrondoni cantando una falulella lungo la via principale del mio paesello, m’imbattei in quel mazzamurello del mio vicino di casa di molti anni fa, un soppiattone senza eguali, che da molto tempo non si vedeva da queste parti e dal quale era consigliato stare alla larga. Egli, catellon catellone, mi si avvicinò e, grazie al fatto che era avvezzo alla criptolalia, riuscì, nonostante io non fossi imbarbogito del tutto, a mandare a zonzo il mio povero cervello nel giro di pochi minuti di conversazione. Fu così che mi ritrovai a camminare a lungo con costui; uscimmo dal paese e, percorsa una lunga cavedagna, individuammo una frasca su di una porta di un isolato casolare. Ci trovammo presto seduti a bere una boccia. E poi un’altra. E un’altra. E ancora una.
    Cercai di scavizzolare dei pretesti per poter tornare alla mia dimora, dato che oramai mi sentivo così, come quando il mare è truculento e ti fa capire che sei finito in una trappola, ma raggirato dall’acervo sciorinato dall’impostore mi trattenni ancora e a nulla valse il mio gagnolamento che rivendicava libertà. Provai ad avanzare l’idea che l’ora era tarda ed un lungo tragitto ci si prospettava per riuscire a rientrare nella civiltà, ma ciò non fece altro che far scatenare il diavolo nel canneto e, così come l’anaglittica riesce nell’arte di incidere pietre dure, il mio interlocutore scolpì nell’aere un rosario di insulti che, come macigni, mi tramortirono ancor prima del suo randello!
    Si trattava di una vecchia storia di spillatico e se non fosse che il mio sbiten, che grazie all’ imbono dell’ultimo minuto sembra essere eccellente, è finalmente pronto, vi racconterei di come salvai la pelle e del perchè delle ire di quel furfantello.

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domenico pinto
domenico pintohttps://www.nazioneindiana.com/
Domenico Pinto (1976). È traduttore. Collabora alle pagine di «Alias» e «L'Indice». Si occupa di letteratura tedesca contemporanea. Cura questa collana.
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