Povero Pozzetto con quella Strega… (io preferivo la… Rizzoli, però)
sì, la rizzoli era più sexy, o meglio: più porca:-)
Però Angelo ha finito col sposare la Strega (che, come dice il nome, sancta Mater non era…)
voleva la donna seria…
:-)
Sarà, cmq io alla musica scarsina di Pozzetto preferisco quella di D. Scarlatti e G.B. Pergolesi…
@macondo
ti rimando allora allo frate’nnamorato e alla siciliana di Vannella
“…una te fa la semplice ed è maliziosa…” (Aria di Vannella dallo Frate ‘nnamorato di G.B. Pergolesi) il resto ti lascio il piacere di guardarlo se non lo conosci già
lucia,
“sempice”? “maliziosa”? ma io stavo facendo solo una recenZione al Pozzetto e alla sua Strega
macondo,era solo scherzoso sulla scia delle vostre valutazioni su musica di Pergolesi
di Luigi Macaluso Narrano le cronache non scritte di Trizzulla, paese dell’entroterra madonita, che all’indomani della legge Merlin l’arrivo del nuovo parroco don Basilicò fu accompagnato dalla presentazione d’un prodigio: la nipote Lina, meglio nota alla memoria dei fedeli come l’Ovarola o la Moglie del Serpente.
a cura di di Nadia Cavalera "C’è un brano di Kafka che dice che la scrittura deve essere come un’ascia, che rompe uno strato di ghiaccio. Per cui, sostanzialmente, al povero lettore gli diamo, come dire, delle botte sulla testa."
di Francesco Forlani Da un po'sto collaborando con Limina Rivista, con delle autotraduzioni dal francese di piccoli assaggi ( essais) letterari pubblicati in oltre vent’anni sulla rivista parigina l’Atelier du Roman diretta da Lakis Proguidis. Dopo Philip K Dick, Franz Kafka, Anna Maria Ortese, Charles Dickens è stata la volta di Boris Vian. Qui una nota a un libro indispensabile.
Alberto Pavan Il romanzo narra la vita di Antonio Romani, vissuto tra la campagna trevigiana, Padova e Venezia, tra il 1757 e il 1797, l’anno in cui nella notte del 12 maggio, con Bonaparte alle porte, la narrazione si interrompe con un finale aperto che alimenta nel lettore il desiderio di un sequel.
di Pierangelo Consoli Per questo, quando mia madre divenne Alberta, tramutandosi in qualcosa di più collettivo, io non soffrii tanti cambiamenti, almeno per quello che riguardava la gestione delle faccende, perché erano già molti anni che me ne occupavo. Usciva pochissimo, come ho detto, eppure il giorno dei morti restava, nel suo calendario, un rito al quale non poteva rinunciare.
di Claudio Loi 15 album in rigoroso ordine alfabetico per ricordare il 2023 e affrontare le insidie del quotidiano con il piglio giusto. Perché la musica, quella giusta, è la migliore medicina che si possa trovare sul mercato. Buon ascolto!
diabolici
Povero Pozzetto con quella Strega… (io preferivo la… Rizzoli, però)
sì, la rizzoli era più sexy, o meglio: più porca:-)
Però Angelo ha finito col sposare la Strega (che, come dice il nome, sancta Mater non era…)
voleva la donna seria…
:-)
Sarà, cmq io alla musica scarsina di Pozzetto preferisco quella di D. Scarlatti e G.B. Pergolesi…
@macondo
ti rimando allora allo frate’nnamorato e alla siciliana di Vannella
“…una te fa la semplice ed è maliziosa…” (Aria di Vannella dallo Frate ‘nnamorato di G.B. Pergolesi) il resto ti lascio il piacere di guardarlo se non lo conosci già
lucia,
“sempice”? “maliziosa”? ma io stavo facendo solo una recenZione al Pozzetto e alla sua Strega
macondo,era solo scherzoso sulla scia delle vostre valutazioni su musica di Pergolesi