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MANCINI

di Stefania Parmeggiani

Il 13 agosto è la giornata internazionale del mancinismo.
Quest’anno l’esclamazione che accompagna la ricorrenza è scontata: “Yes we can”. A dettarla il presidente americano Barack Obama che prima di conquistare la Casa Bianca conquistò gli elettori “sinistri”. E dire che non era una missione facile: anche il candidato repubblicano John McCain firmava con la mano “sbagliata”.
Il 13 agosto è di quel 10% del mondo, capi di Stato e calciatori compresi, che si appoggia alla sinistra non solo per scrivere, ma anche per saltare o scattare una fotografia, a seconda della gradazione del fenomeno. Nel 1976 l’associazione “Lefthanders International” scelse questa data perché cadeva di venerdì. Come a dire: “Noi mancini pensiamo il mondo alla rovescia, anche per le superstizioni”. Uno scarto deciso rispetto al passato, un invito ad abbattere i pregiudizi, almeno quelli linguistici.
In inglese right significa destra, ma anche giusto. In francese gauche, cioè mancino, vuole anche dire sgraziato. In spagnolo l’espressione no ser zurdo si usa per “essere intelligente”, ma il senso letterario sarebbe “non essere mancino”. L’italiano, poi, abbonda di modi di dire non proprio galanti: “tiro mancino”, “sei sceso dal letto con il piede sinistro”… Retaggio, secondo i più, di antiche usanze. I romani si erano inventati l’abitudine di porgere la mano destra come segno di fiducia dovendo abbandonare la presa sulla spada.
Se dalle parole passiamo ai fatti, le cose non fanno che peggiorare. Ci sono mille piccoli gesti, come girare la chiave di casa nella serratura, scrivere con la stilografica, usare le forbici o il ferro da stiro, che diventano più complicati di quanto un destro possa anche solo immaginare. I mancini che non riescono ad abituarsi non hanno altra scelta che mettersi a caccia di negozi specializzati.
Illustre “vittima”, almeno così si narra, fu Charlie Chaplin che suonava divinamente il violino, ma che essendo mancino puntava l’archetto dritto agli occhi di chi gli stava accanto. O Jimi Hendrix costretto dal padre, ancora bambino, a suonare una chitarra per destrimani. La lista è lunghissima, da Alberto Moravia a Valentino Rossi, da Marilyn Monroe a Fidel Castro, da Bruce Willis a Nicole Kidman, da Leonardo Da Vinci a Napoleone. Tutti personaggi illustri che con i loro cervelli “capovolti” hanno finito con lo scrivere pagine di storia.
Il 13 agosto è la loro giornata, il trionfo dell’orgoglio mancino nel quale accendere i riflettori sui disagi e a volte i vantaggi di usare la tanto disprezzata “mano del diavolo”. Il sito inglese “www.lefthandersday.com” propone a ognuno dei suoi iscritti di fare sperimentare ai propri amici destri come ci si sente a maneggiare utensili pensati per altre dita. In Inghilterra e in America ci sono decine di appuntamenti, feste ed eventi. E quest’anno anche l’Italia avrà la sua. La comunità on line dei mancini si è data appuntamento a Rivabello, vicino a Gallipoli.
Da “Repubblica” 12-08-09

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14 Commenti

  1. Grazie per aver riportato qui un articolo bello ed equilibrato.
    L. A. (un mancino fiero e incorreggibile)

  2. La maestra

    studiavo con il marcio del legno.
    puzzava.
    la maestra puniva la mia mano.
    “maledetto mancino”
    che il diavolo ti abbia in gloria
    (diceva).
    schernito
    da saccenti compagni
    (tutti destri).
    mi tiravano le noccioline
    come giovane cucciolo in gabbia
    dietro una vecchia lavagna logorata
    e scrostata dal tempo.
    non l’ha perdonata
    – la maestra –.
    il diavolo l’ha poi accolta in gloria

    * un mancino docg. ;-)

  3. Elegia per sola mano sinistra

    Nel dialettale si indicava come mano storta
    io provavo a scriverci
    le parole mi sono apparse sempre dopo
    a rigo finito, a penna messa via
    il resto è frutto di intuizione mancina
    sentire il suono senza sapere l’inchiostro
    le piste meno battute non si scelgono
    diventano l’unico avanzo possibile

    piccolo giochino di altro mancino :-)

  4. onicnam onos oi ehcna, inicnam icima e inoffuB omissitama oaiC
    .oirartnoc la avircs ehc areitsat anu eratnevni orebbervod ehc oderc e
    .odom otseuq ni ottircs arbmes odnom li etlov a inicnam ion reP
    osnes led acigoL” ad attart esarf anu ognuigga, otisoporp A
    “…azzehgnul ni eralovics :onicnam led oterges omirp li…” :ezueleD id “(61 .p)

    (rotinom la oihcceps onu etatsocca oilgem ereggel rep)

    (:

  5. E i non mancini non reagiscono? Da non mancino ho pubblicato l’articolo per avere una riprova. I mancini devono difendersi da soli, come gli omosessuali devono difendersi da soli. Nel mio ultimo libro, ZAMEL ed. Marcos y Marcos affronto l’analogia. Buon ferragosto a mancini e omosessuali.

  6. Da una mancina contrariata,

    Mancina nella scuola,
    nel primo anno di scrittura e lettura,
    come Marco la maestra ha punito,
    e credo che nella mia paura degli adulti
    ho dimenticato la mia mano sinistra
    che voleva vivere la sua vita,
    me era costretta a zittare,
    solo questa mano sinistra in gioco dell’amore
    fa superficie, e la mano destra non sa niente dell’amore,
    mi accade che a tavola mi sbaglio con la forchetta
    e sono goffa nei miei gesti quotidiani
    a rovesciare le cose con la mano destra che mi fa la lezione
    e la sinistra indocile.

    Sinistra e del lato del cuore, Franco.

  7. Io nei confronti delle mie mani ho un atteggiamento democratico, spesso uso la sinistra per bere il caffè o girare lo zucchero.. uso la mano sinistra sinistra se devo entrare in una stanza che ha una porta con la maniglia a destra o anche per uscira da una stanza che ha una porta con la maniglia a sinistra, uso la sinistra per accarezzare la testa di un bambino e la destra per stringere la mano di un adulto..
    .. per certe pratiche onaniste sono ambidestro .. che sò , praticando il modellismo ^__^ .. o il decoro di oggetti in legno.. °__°

  8. ambi-mancino e bi-omosessuale: è vero mi difendo da solo: l’ambidestro l’ambi-mancino come l’omosessuale outinghizzato difende l’omosessuale nascosto e viceversa e insomma l’Alice interna che cresce è il decrescere all’esterno dell’Alice che è più pazza di prima ma meno di quanto potrebbe esserlo dopo. [dove Alice è alternativamente lesbica e gay e l’etero-transessualismo il divenire folle (nel senso di pazza) che trasforma al culmine il gay in lesbica e viceversa].
    Buon non compleanno a tuttiiiiii, ambimancini e biomosessuali.

  9. oggi i mancini, al di là di qualche problema tecnico ancora non risolto, non si può certo dire che siano discriminati.
    scrivere una frase come questa: “da Alberto Moravia a Valentino Rossi, da Marilyn Monroe a Fidel Castro, da Bruce Willis a Nicole Kidman, da Leonardo Da Vinci a Napoleone. Tutti personaggi illustri che con i loro cervelli “capovolti” hanno finito con lo scrivere pagine di storia” è francamente ridicolo.

  10. perché è ridicolo? è un dato di fatto o coincidenza o simultanenità come scrivere che stalin, mussolini e hitler non erano mancini e nemmeno gay ma il mostro di milwaukee era gay e bush era mancino.
    i mancini non sono discriminati, ci mancherebbe, molti gay ancora sì. gli ebrei abbastanza difesi molti negri no. però il passato si è colorato di sinistre maldicenze e tiri parecchio mancini nei confronti dei mancini. ecco, quello che ai destri e agli etero (in quanto destri e etero – maschi sourtout – ) manca: il passato da strega e da demonio con tanto di punizione clerico-nazista (mancini diavolosi e froci peccaminosi).
    io non trovo ridicola una ironica giornata della memoria al contrario: in cui etero e destrimani vengono presi in giro e discriminati.
    wow! sarebbe bello dire a un destro o a un etero: ma sì… ti tollero, in fondo sei come me!
    un buon non-compleanno!

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franco buffoni
franco buffonihttp://www.francobuffoni.it/
Franco Buffoni ha pubblicato raccolte di poesia per Guanda, Mondadori e Donzelli. Per Mondadori ha tradotto Poeti romantici inglesi (2005). L’ultimo suo romanzo è Zamel (Marcos y Marcos 2009). Sito personale: www.francobuffoni.it
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