Neanche la bellezza di un albero in fiore

Questa non è la mia storia. E anche la mia storia, ma è la storia di tutti quelli che fanno la vita che faccio io…
(Pietro Mirabelli)
“- Pietro non ne uscirete se non lo volete tutti insieme, qua…come nei cantieri.
– Eh…- sospira Pietro mentre guarda verso la Sila.
E lo sento che si allontana, che mi sfugge, che mi sta lasciando sola
mentre non trovo riparo neanche nella bellezza di un albero in fiore che ho di fronte.”
(Simona Baldanzi, Figlia di una vestaglia blu, 2006)
Di Pietro, della sua vita, se n’è detto qui e qui.
Per diffondere la storia esemplare di Pietro Mirabelli, minatore calabrese che per una vita si è battuto per la sicurezza sul lavoro per tutti e che è morto a 54 anni nel 2010, in galleria del Gottardo in Svizzera da emigrante. Per spedire una lettera al Presidente della Repubblica di riconoscenza dell’impegno di questo lavoratore e chiedere un atto esemplare pubblico contro tutte le morti sul lavoro

Per donazioni e per firmare la petizione, qui.

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marco rovelli
marco rovelli
Marco Rovelli nasce nel 1969 a Massa. Scrive e canta. Come scrittore, dopo il libro di poesie Corpo esposto, pubblicato nel 2004, ha pubblicato Lager italiani, un "reportage narrativo" interamente dedicato ai centri di permanenza temporanea (CPT), raccontati attraverso le storie di coloro che vi sono stati reclusi e analizzati dal punto di vista politico e filosofico. Nel 2008 ha pubblicato Lavorare uccide, un nuovo reportage narrativo dedicato ad un'analisi critica del fenomeno delle morti sul lavoro in Italia. Nel 2009 ha pubblicato Servi, il racconto di un viaggio nei luoghi e nelle storie dei clandestini al lavoro. Sempre nel 2009 ha pubblicato il secondo libro di poesie, L'inappartenenza. Suoi racconti e reportage sono apparsi su diverse riviste, tra cui Nuovi Argomenti. Collabora con il manifesto e l'Unità, sulla quale tiene una rubrica settimanale. Fa parte della redazione della rivista online Nazione Indiana. Collabora con Transeuropa Edizioni, per cui cura la collana "Margini a fuoco" insieme a Marco Revelli. Come musicista, dopo l'esperienza col gruppo degli Swan Crash, dal 2001 al 2006 fa parte (come cantante e autore di canzoni) dei Les Anarchistes, gruppo vincitore, fra le altre cose, del premio Ciampi 2002 per il miglior album d'esordio, gruppo che spesso ha rivisitato antichi canti della tradizione anarchica e popolare italiana. Nel 2007 ha lasciato il vecchio gruppo e ha iniziato un percorso come solista. Nel 2009 ha pubblicato il primo cd, libertAria, nel quale ci sono canzoni scritte insieme a Erri De Luca, Maurizio Maggiani e Wu Ming 2, e al quale hanno collaborato Yo Yo Mundi e Daniele Sepe. A Rovelli è stato assegnato il Premio Fuori dal controllo 2009 nell'ambito del Meeting Etichette Indipendenti. In campo teatrale, dal libro Servi Marco Rovelli ha tratto, nel 2009, un omonimo "racconto teatrale e musicale" che lo ha visto in scena insieme a Mohamed Ba, per la regia di Renato Sarti del Teatro della Cooperativa. Nel 2011 ha scritto un nuovo racconto teatrale e musicale, Homo Migrans, diretto ancora da Renato Sarti: in scena, insieme a Rovelli, Moni Ovadia, Mohamed Ba, il maestro di fisarmonica cromatica rom serbo Jovica Jovic e Camilla Barone.
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