In fondo al barile del Caro Leader

di Marco Rovelli

(il manifesto, 24/5/2011)

“Milano non può, alla vigilia dell’Expo 2015, diventare una città islamica, una zingaropoli piena di campi rom e assediata dagli stranieri a cui la sinistra dà anche il diritto di voto”. Il Caro Leader – trovandosi d’un tratto di fronte alla catastrofe personale, frantumatosi lo specchio narcisista come per Dorian Gray – invoca gli spiriti, raschiando il barile. E in fondo al barile c’è un humus fatto appunto di fantasmi evocati per dar corpo a quello stato generalizzato di paura da sempre funzionale alla richiesta di ordine.  Clandestini, islamici, zingari, comunisti ad abbeverare i cavalli in piazza Duomo: un esercito di fantasmi in fitta schiera. Troppo fitta per essere credibile, viene da pensare, come di un giocatore che si gioca tutte le sue carte in una mano sola non facendo che rivelare la propria oscena nudità. Perché l’evocazione dell’Altro come nemico funziona, lo sappiamo bene, ma non è sufficiente per sé sola. Può essere – ed è – un elemento catalizzatore: ma ci deve pur essere qualche cosa da catalizzare. La costruzione della paura è un vettore fondamentale per l’acquisizione del consenso politico, Hobbes ce l’ha spiegato bene, e per la “servitù volontaria” degli uomini. Ma quando suona la ritirata ci vuole ben altro per rinserrare le fila: e invece il Caro Leader è lì ad enunciare il proprio assedio, e risulta palese la sua richiesta di soccorso, come fosse un prestigiatore che, di fronte al pubblico che abbandona il teatro, in stato confusionario apre la valigia e mostra a tutti i trucchi del mestiere. Certo, questa extrema ratio potrebbe ancora funzionare: del resto il popolo italiano è stato così a lungo abbagliato dai miraggi di questo illusionista che davvero non sappiamo quanto sia stato antropologicamente modificato e pronto a credere a ogni bubbola. Ci hanno provato con la signora Rizzi che ha gridato all’aggressione (ma era costruita male, di fretta, anch’essa frutto di un evidente stato confusionale: “Mi prendeva a calci gridando Viva Pisapia”, e già solo questo è talmente ridicolo che nel momento di risveglio uno si rende conto che è solo un sogno di pessima qualità). E figuriamoci se in questi ultimi giorni accadesse uno di quei fatti di cronaca nera così clamorosi che non si potrebbe non pensare anch’essi costruiti ad arte. Ma davvero forse stavolta siamo arrivati allo smascheramento finale. Perché – ed è questo il cuore della questione – l’armamentario retorico di una barbarie (islamici, zingari, stranieri) che assedia una città moderna e tecnologica – “alla vigilia dell’Expo” – fa certo leva su un immaginario di lunga durata, un immaginario razziale che percorre la storia della nostra modernità europea, ed è su questo che puntano il Caro Leader e i suoi spin doctors. Ma quando la barbarie (etica, sociale, economica) è qualcosa che si percepisce come inerente al cuore stesso della propria società, si smette di preoccuparsi della barbarie dell’Altro, e la priorità diventa quella di risanare la propria. Ecco, forse a questo punto ci siamo, o quantomeno questa vicenda di Milano è un sintomo che ci potremmo arrivare.
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52 Commenti

  1. Marco, ciao.
    Sei ottimista…
    Ti invito a passare per i siti di alcuni quotidiani locali del nordest, quelli dei comuni a maggioranza nazi-leghista, per esempio, e soprattutto a leggere i commenti che i lettori pubblicano a proposito degli articoli.
    La vicenda di Milano non è, come dici tu, un sintomo del fatto che *potremmo* arrivare alla necessità di risanare la nostra stessa barbarie.
    Siamo *già* arrivati a quella barbarie, e da un bel po’.
    Un caro saluto.

  2. Sì, Federica, quella barbarie nazista la conosco bene, e ne ho scritto non poco. Ma adesso questo mi pare un segno possibile di svolta. “Mi pare”, dico, non credo ai profeti, e di sicuro non mi picco di esserlo. Certo, ho scritto che questo popolo non sappiamo fino a che punto può arrivare – ma queste mosse politiche manifestano un senso di disperazione politica assai marcato. E la disaffezione nei confronti di questa classe politica che non risale nemmeno con queste parole d’ordine significa che nelle “issues” dell’opinione pubblica il disagio economico-sociale-etico ha sopravanzato quello della paura dell’immigrazione ecc… Di solito sono molto pessimista, stavolta cerco di vedere i segni positivi. Vedremo domenica.

  3. Vedo che nel post non si fa cenno all’omofobia (paura atavica) su cui fa leva il politicume clerico-fascio-leghista. Gli omosessuali, al pari degli stranieri, sono stati attaccati mi pare. Il dato andrebbe rilevato.

    Senza contare che da decenni questi esseri miserabili stanno rendendo impossibile la vita nella potenziale “San Francisco” italiana.

  4. Definirei questa fase – finale? finale, massì, fino alla prossima – della propaganda della classe politica attuale e governante come “Terrorismo demenziale”.
    E con questa definizione non intendo blandire la nocività della situazione, non scelgo parole casuali: terrorismo e demenzialità, due parole gravi.

    Hanno rinunciato a qualsiasi forma di confronto basato sulla ragionevole ragionevolezza: siamo agli animal-instintcs. Quindi la questione non è più meramente elettorale. Basterà l’elezione di un nuovo sindaco a Milano per far arretrare la massa acritica di persone che in tutta Italia non chiede altro che di avere qualcosa su cui riversare l’angoscia delle proprie paure e la violenza delle proprie ignoranze?

    Resta da capire quanti siano a volere una Italia civile che riscopra il valore globale della cultura declinata in tutte le sue forme, dall’istruzione agli interni agli esteri alla giustizia e via via, partendo dall’attuazione del programma, magari scritto in maniera pratica e avvincente.

    Un saluto,
    Antonio Coda

  5. Il problema della maschera (e dello smascheramento) è senz’altro centrale: quello che però è cambiato, mi pare da un po’, è che la politica si faccia ormai fuor di maschera. Si dice e si contraddice tutto: negli ultimi videomessaggi sembra di vedere Chaplin che fa il verso a Hitler, con la differenza che qua ci troviamo davanti alla stessa persona (l’attore è il politico). Insomma, a me pare che la valigia dei trucchi sia aperta da un po’: il problema è che chi guarda continua a urlare “Non è un trucco! Non è un trucco!” (ovvero: “Mi hanno presa a calci gridando viva Pisapia”, che è pura comicità).

  6. Milano è anche tappezzata di manifesti della Lega che mettono in guardia dal fare diventare Milano la città con la “più grande moschea europea”.

    Se sostituissimo le parole “zingari” e “islamica/i” con ebrea/i, e “moschea” con “sinagoga”, avremmo
    – tutti i tg e i giornali a parlare di ventata di antisemitismo
    – la comunità ebraica romana intervistata dal Corriere che rievoca le leggi razziali, con Pacifici a chiedere conto al governo
    – Sinistra per Israele, braccio del PD comprendente Veltroni, Fassino e Furio Colombo, che insieme al Foglio di Ferrara organizzerebbero una conferenza e forse pure una Manifestazione a Milano
    – l’ambasciatore di Israele a chiedere le scuse per le dichiarazioni di Berlusconi e il ritiro dei manifesti della Lega sulla sinagoga.

    Ma non stiamo parlando di ebrei e sinagoghe, solo di zingari, islamici e moschee.
    E quindi va tutto bene, è solo campagna elettorale, no?

  7. La cosa è ahinoi nota a tutta l’opinione pubblica: Pisapia inzuppa i bambini nel caffellatte e se li mangia, nel mentre che dà un’occhiata ai bozzetti dell’architetto Boeri, terrorista del PD, che prevedono numerose varianti ai previsti abbeveratoi per i cavalli dei cosacchi in piazza del Duomo. Non solo: mentre inzuppa i bambini, fa due amabili chiacchere coi suoi amici dei centri sociali, per esempio circa la fantasiosa legge di bilancio che verrà introdotta appena insediato a Palazzo Marino, la quale, invece di aumentare drasticamente le tasse, come a tutti gli altri, le diminuirà ai milanesi che sposeranno un gay, meglio se drogato, islamico o zingaro. Il motivo di tanta disparità e simpatia per i gay? Pisapia appartiene a una famiglia di principi del foro.

  8. Giocare a carte scoperte, buttare la maschera, non vuol dire necessariamente smascheramento o fine di un’illusione. Può voler dire semplicemente: lasciamo tutti i freni del bon ton politico, di una certa etichetta (già peraltro trasgredita da gran tempo) e, senza più infingimenti e senza ulteriori vergogne, sveliamo la nostra vera anima fascista (prima si era preferito farlo con una forma vaga di correttezza da borghesia benpensante e conservatrice). Nella convinzione, non del tutto sbagliata, che anche gli elettori faranno lo stesso. Buttino la maschera e svelino il loro fascismo di fondo. E’ quello che è sempre accaduto, in Italia o in Germania per esempio, quando si sono affermate le dittature fasciste totalitarie. Speriamo di avere anticorpi democratici sufficienti ma sono scettico, e sono scettico sul fatto che Milano li abbia davvero. Non mi sembra una fase di svolta, piuttosto di grande confusione. Quella confusione che spesso fa prevalere l’estremismo fascista di destra, vera anima di certo capitalismo avanzato e arricchito e che ora ha una gran paura di perdere le proprie prerogative

  9. Lo scrivo qui perché non so dove scriverlo:

    FESTA DI NAZIONE INDIANA

    Che peccato non ci sia neanche un incontro sulla crisi della scuola, nonostante i tanti articoli postati sul tema: l’antiriforma Gelmini, i tagli alla spesa, i precari, i programmi scolastici, l’evoluzionismo, l’ora di religione…

    possibile non si possa fare neanche un dibattito, in libertà?

  10. La retorica su zingari e moschee serve a mobilitare i leghisti, che sono stati piuttosto tiepidi con la Moratti. E temo che questa retorica alla fine pagherà.

  11. scusa, Lorenzo, ma che cazzo c’entrano gli israeliani e gli ebrei adesso? Qui davvero mi sembri un po’ mono-ossessivo.

    Quanto alla scuola, hai senz’altro ragione. E’ un argomento che varebbe la pena entrasse nei temi dibattuti: ma non si può fare tutto, sempre.

  12. Sono d’accordo che gli ebrei non c’entrano nulla. Invece c’entrano eccome i musulmani: è stupefacente che nessuno si sia offeso, neanche qui, per la dichiarazione dell’Imam di Milano, secondo il quale i musulmani non possono votare per Pisapia perché è sostenuto dal partito il cui leader è un gay. Fossi Pisapia farei la moschea nel quartiere a più alta concentrazione leghista. Se concentrazione è troppo, va bene anche densità.

  13. Andrea, Massino, questo pezzo di Marco di che cosa parla? Di campagna elettorale, di politica, ma basandosi su dichiarazioni razziste. Che noi diamo per scontate. Fare il paragone con gli ebrei serve a far capire che ci sono razzismi di serie A e razzismi di serie B. Quando Larussa a Porta a Porta metteva in guardia dal fare la moschea a Milano, Ferrero di RC diceva: io sono valdese: perché nessuno mette in guardia dal costruire templi valdesi? Preferite questo esempio? Cambia poco, se non che i valdesi non avrebbero dietro anche uno stato. Gli ebrei c’entrano nel mio esempio non tanto per dimostrare quanto loro siano “protetti” dai media, ma per mostrare quello che dice Massino, quanto poco siano “protetti” islamici e rom.

  14. PS dimenticavo: la risposta di Larussa, che ora sta parlando a Ballarò, al tempo fu: perché i valdesi non fanno terrorismo. E Ferrero: sta dicendo che gli islamici sono terroristi? Larussa: non tutti.

    Gli islamici sono terroristi, salvo eccezioni.
    I rom sono ladri, salvo eccezioni.
    Gli ebrei e, va da sè, i cristiani, siamo in Europa, sono persone per bene, salvo eccezioni.

  15. Sembra di stare in occupazione a sQuola. A me la Moretti (e chi la sostiene) sembra che faccia azione di disturbo. Una coalizione contro, senza nessun progetto politico e sociale. Se non papparsi il pappabile. Dovremmo davvero levarceli tutti dalle balle. E tonare al normale svolgimento delle (e)lezioni. Forza Pisapia.

  16. scusa lorenzo ma dire gli islamici non è corretto (sono gli stronzi che lo dicono), i religiosi dell’Islam si chiamano musulmani (con una sola s)… è dal fantomatico scontro di civiltà che è diventato di moda il termine islamico (che in realtà sarebbe solo un aggettivo) per il religioso (ma con marcatura negativa) e islamista per il politico. Se davvero anche Ferrero ha usato il termine islamici (per intendere i religiosi musulmani) è più grullo di quello che pensassi ;-)
    geo

  17. marco rovelli

    Hai piu’ o meno consapevolmente omesso di parlare degli attacchi omofobi, cronaca di questa campagna elettorale, nella Milano occupata dalla sistematica azione di disturbo dei leghisti, a impedire da decenni il regolare funzionamento della macchina amministrativa, sia a livello locale che nazionale.

    Forse pensi che l’estensione dei dirritti civili agli omosessuali sia solo il capriccio borghese, non cogliendo l’emergenza istituzionale in materia. Neanche percependo la intollerabile violenza omofoba che una minoranza esclusa ed ancora oppressa subisce attraverso gli organi di propaganda.

    Ti faccio inoltre notare – come georgia – che nello specifico stiamo parlando di musulmani, non di islamici. Ci vuole correttezza di linguaggio o non si va da nessuna parte.

  18. Con rispetto ti faccio notare che ad abbeverare i cavalli in piazza Duomo, assieme a clandestini, islamici (musulmani), zingari e comunisti ci sarebbero anche gli omosessuali, che la cosa ti piaccia o meno.

  19. AMA, ti ho già detto che facevo riferimento alle dichiarazioni di Berlusconi (era lui che parlava di “islamici” peraltro) ed altre che avevo sentito in cui non si faceva riferimento agli omosessuali. Se vuoi continuare a delirare fa’ pure, ma fallo altrove, grazie.

  20. Quindi non hai sentito niente sugli omosessuali in questi giorni? Ne prendo solo atto! Che tu abbia fatto riferimento a Berlusconi o meno, si tratta di musulmani, non di islamici, vediamo di non accreditare l’uso strumentale delle parole.

  21. 1) ti avevo già risposto venti commenti fa nei medesimi termini e il fatto che tu abbia riproposto la medesima questione facendomi dare la medesima risposta la dice lunga sul livello di comunicazione
    2) quanto agli “islamici”, se tu avessi letto con maggiore attenzione (“Clandestini, islamici, zingari, comunisti ad abbeverare i cavalli in piazza Duomo: un esercito di fantasmi in fitta schiera”) avresti taciuto (anche “zingari”, sai, non è una bella parola. Per dire).

  22. Infatti. Usa Rom. Cosi’ crei un corto circuito nella propaganda. O se invece scegli di accreditarla, assieme agli zingari non dimenticare di metterci i “culattoni”. Comunque non mi faccio zittire stizzito da te, mi spiace.

  23. diciamo che avete ragione ambedue (marco e ama). Marco si riferiva ad un particolare e preciso intervento di berlusconi in cui non credo abbia parlato espressamente di gay.
    Però gay e musulmani erano stati accumunati da bechis in un orrido articolo su Libero di sabato 21 maggio dal titolo Pisapia fara’ di Milano la mecca dei gay e ne aveva parlato scandalizzato anche Gad Lerner lunedì.
    Anche altri giornali hanno pigiato il pedale del pericolo gay (sia a napoli che a milano).

    Riguardo a islamici marco lo usa, ma in questo caso solo per riportare la frase di berlusconi, che usa infatti, e non a caso, sempre il termine islamici e non musulmani visto che il termine esatto musulmano non richiamerebbe certo automaticamanete la conclusione che lui vuole veicolare e cioè che gli immigrati (anche di altre religioni) sono tutti dei potenziali politici “terroristi”. In italia sono molti ad usare, in buona fede, la parola islamici, ma è errato, nessuno di religione musulmana si autodefinirebbe islamico (come sostantivo). Ma gli italiani non sono nuovi a queste definizioni errate, un tempo li chiamavano maomettani (su calco cristo-cristiani).

  24. Motivo per cui dovremmo cominciare ad usare “musulmano” invece di islamico (?), per creare un corto circuito comunicativo, uno scarto, anche quando riportiamo il linguaggio propagandistico di Berlusconi, sempre pronto a fare leva sulle fobie sociali piu’ diffuse, occupando arbitrariamente gli spazi pubblici.

    Non e’ possibile fare un’analisi esatta della questione affrontata in questo articolo se si esclude la categoria dei “culattoni”. Per ragioni non ancora chiarite.

  25. Ecco, leggo ora i commenti di AMA e di georgia.
    Islamico non capisco perché sarebbe offensivo e usato solo da stronzi. Viene usato da molti per dire chi crede nell’Islam, punto e basta. E’ un aggettivo? Bene, ma succede spesso che aggettivi vengano usati per sostantivi. E io, come Marco, attingendo da Berlusconi, e parlando parafrasando il suo pensiero, ho tenuto quel termine, ho anzi sbagliato a scrivere rom per zingari.
    Sulle critiche per la mancanza dei discorsi verso i gay, peccato che Andrea non venga qui a spiegarci la monomania di molti commentatori che non fanno altro che parlare di omofobia (e magari ateofobia) e per spiegare quanto è deleterio che non ci sia ancora una legge contro l’omofobia citano come fosse un vanto la legge che punisce i negazionisti (veri o presunti) della Shoa, come Accolla postato da Buffoni.

    Mi sembra evidente che qui Marco sta parlando di certe dichiarazioni di Berlusconi su Milano. Ha fatto dichiarazioni, Berlusconi, non Bechis, su una Milano che sarà in preda agli omosessuali se vincerà Pisapia?
    Bene, allora AMA riportale a integrazione del post di Marco, perché non lo fai?
    Se non le ha fatte, stai solo depistando la discussione.

  26. Io riporto invece altre dichiarazioni, non di Berlusconi ma dei suoi servi, che contraddicono un po’ quel che avevo scritto nei miei primi due commenti: ormai non si salvano più neanche i cattolici (se georgia consente), visto che il cardinale Tettamanzi è stato accusato di aver distrutto la diocesi e di voler distruggere Milano:

    Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, e legittimo erede di Comunardo Niccolai, re degli autogol, gli ha appuntato l’ultima medaglietta sul petto. Ha scritto Comunardo Sallusti: “Sorprende come una parte della curia milanese e del mondo cattolico meneghino si stia dando da fare per aiutare Pisapia. Matrimoni gay, droga libera, ateismo formale e sostanziale (cose previste nel programma della sinistra) sono così attraenti per il cardinale Tettamanzi?”. “Cantonata gigantesca – ha commentato l’Avvenire – dal punto di vista morale e sul piano politico”. Dionigi Tettamanzi, brianzolo di Renate, si prepara alla pensione, e può essere soddisfatto della reputazione di sovversivo che la destra più sbracata gli ha costruito in questi anni. Gli hanno dato dell’”imam”, del “cattocomunista”, del “compagno”. Hanno urlato che pensa solo ai diritti dei rom e dei no-global. Quando gli toccò succedere a Carlo Maria Martini, nove anni fa, furono in molti a scrutare le differenze fra i due uomini di Chiesa. Perfino quelle fisiche. Martini alto, ieratico, finissimo biblista, bello come un attore. Tettamanzi basso e rotondetto (qualcuno lo ribattezzò “il Teiera”), con un eloquio da prevosto di provincia (ma era già allora, in realtà, una personalità di primissimo piano nella Chiesa). In questi anni di cattiva e modesta politica, in una Milano che cedeva all’egoismo e alla corruzione, il cardinale ha tenuto fermissima la rotta su cose che parevano rivoluzionarie. Inclusione sociale. Attenzione agli ultimi. Aiuto concreto. Critica dell’ingiustizia. Confronto con le altre fedi. I cattolici milanesi hanno imparato ad amarlo, così come ancora amano Martini. Ora Dionigi Tettamanzi si prepara a lasciare. Ha scritto ancora Comunardo Sallusti: “Non contento di aver quasi distrutto la diocesi, oggi Tettamanzi e compagni cercano di di struggere anche la città, tanto lui, il cardinale, tra pochi mesi andrà (finalmente) in pensione e i cocci saranno tutti nostri”. E’ evidente che i soli cocci saranno quelli di un centrodestra rozzo e sbracato. Il sovversivo Tettamanzi può andar fiero di queste medaglie, e in Vaticano faranno bene a scegliere con cura un successore che non deluda i milanesi.

    Preso da tal Sovversivo.

  27. Sono d’accordo con Lorenzo Galbiati(ciò non toglie che il Galbiati forzicchi la mano). E dico anche che a Pdl e Lega mai verrebbe in mente di criticare lo stereotipo ebraico, essendo stereotipo di ricchezza, come l’Italia del Norde, la Mo-ratti, il Cavaliere cascavivo, e la meritocrazia gatto-liberale.

    Comunque, per me, l’Islam è una delle più insulse religioni al mondo, così come penso che non se la passerà tanto bene nel futuro, se non proprio prossimo, làvvicino. Il terrore italiano estremizzato è cadere sotto la religione islamica, sotto gli islamici, la colonizzazione… ma questa è una bella scemenza, scemenza che perviene cotidie cotidie donabbondianamente dalla tv che fa il verso della paura refolato alla gente che lo riversa dove gli è permesso, nell’urna-cesso. L’islam, se ci fosse uno serio che lo dice, direbbe che s’inabisserà molto prima di quanto s’immagini.

    A Milano, Pisapia, tra l’altro in sospetto finanziamento morattiano family (altro santino baciacemento), si è preso un bel trancio di elettorato pddllino per demerito delle gestioni passate. Dubito che i milanesi delusi dalla Moratti e ora elettori di Pisapia abbiano tutta sta voglia di inclusione. Ed è ovviamente lì che batte caldo la destra, che invero ha provato a battere pure sui processi come la sinistra, ma Pisapia pare pulito davvero.
    (D’altronde, l’Italia è un paese dove per tantissimi anni l’elettore di sinistra era ideologicamente di destra, specie la generazione uscita dalla guerra; la democrazia resta una cosa sciocchina… c’è poco da fare).

  28. lorenzo islamico è un termine politico non solo religioso.
    Repubblica islamica ecc.
    Il religioso, colui per cui si costruisce la moschea in base al diritto di ognuno di praticare la propria religione, si chiama musulmano (che è termine più vasto).
    Poi certo la lingua si forma dal basso e se per anni si è detto maomettato puoi anche usare islamico se ti aggrada, berlusconi (e non è un caso) usa solo islamico, ma lui vuolemandare un messaggio preciso a cui non si presterebbe il termine musulmano
    Tu usa quello che vuoi, però un musulmano non si definirebbe mai islamico ;-)

    ormai non si salvano più neanche i cattolici (se georgia consente)

    Perché se georgia consente? mica ce l’ho con i cattolici io! ci mancherebbe pure quella, io rispetto profondamente ogni religione, figuriamoci se non rispetto quella che conosco meglio.

  29. Povero Marco…ti sono vicino…prendo atto che il rivoluzionario (in doveroso incognito )AMA teme da buon elettricista i ” cortocircuiti” per cui ti invito a staccare il contatto
    In quanto alla dotta Giorgia che “rispetta” particolarmente la religione che conosce meglio, la cattolica, farebbe meglio ad istruirsi sulla storia della chiesa cattolica che sicuramente non conosce minimamente …
    A tale riguardo mi permetto consigliarle KarlHeinz Dreschner “Storia criminale del Cristianesimo” sono solo dieci volumi tutti con precisi riferimenti documentati (è lo stile degli storici tedeschi..)poi forse avrà qualche certezza in meno…magari si farà musulmana se non addirittura islamica……

  30. mai detto che rispetto particolarmente il cattolicesimo, ma solo che è quella che per motivi familiari conosco meglio.
    Le rispetto tutte in base all’articolo della mia Costituzione (che rispetto davvero). Dubito che mi farò musulmana visto che ho già fatto fatica a liberarmi di una religione non vedo proprio perchè dovrei andare ad impantanarmi in un’altra. Questo non toglie che naturalmente rispetto anche la religione musulmana e il diritto dei musulmani a professare liberamente la loro religione con tanto di moschea.
    Per il resto non si agiti barbero … non riuscirà mai a farmi giudicare interi gruppi, comunità, popoli, nazioni o anche solo religioni. Di solito mi limito a giudicare i singoli.

    Art. 19.
    Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

  31. Geo
    io dicevo se ironicamente se mi permetti, in riferimento all’uso del termine “cattolici”, putacaso fosse sconveniente e ce ne fossero altri migliori

    E’ TUTTA COLPA DI PISAPIA

    Oggi Pisapia ha presentato denuncia, immagino contro ignoti, per tutta una serie di fatti che accadono volti a screditarlo. L’ho sentito a Radio Popolare. A Milano infatti stanno girando persone che vanno nei quartieri con il metro per misurare lunghezze di strade su cui dovrà ergersi la colossale moschea più grande d’Europa. Altre persone, vestite da rom, girano per i quartieri dicendo di andare a vedere dove si stabiliranno grazie a Pisapia. E così via. Non sto scherzando. Siamo arrivati a questo punto. Tanto che su Facebook gente del PD ha aperto una pagina ironica,

    E’ tutta colpa di Pisapia

    Ecco gli ultimi commenti

    Bitto Stefano
    Il palasport di Milano è crollato perchè Pisapia voleva farne una Moschea e allora Dio ha fatto nevicare per tre giorni e tre notti, tiè!
    11 secondi fa

    Peppe Tripletta
    Pisapia è il partito de l’umbrela..mangia be..e fa nda la canella
    19 secondi fa

    Vittorio Mangano
    Con Pisapia, più prostitute a Milano, Arcore ringrazia per la riduzione del traffico
    25 secondi fa

    Sara Sassi
    Pisapia ruba le auto e poi ci gira di notte con le anime perse
    40 secondi fa
    A 2 persone piace questo elemento.

    Elisa Traverso
    murphy ha copiato la sua legge da pisapia
    45 secondi fa

    Valerio D’Ambrosio
    Pisapia ti mette le paste nella cocacola!
    circa un minuto fa

    Lara Beccalli
    Pisapia vuole concedere il diritto di voto a Belen Rodriguez
    circa un minuto fa

    Fulvio Naglieri
    Pisapia era l’autista della Mercedes di Lady D
    circa un minuto fa
    A Paolo Stefanoni piace questo elemento.

    Paolo Stefanoni
    pisapia e’ il male
    2 minuti fa

    Paolo Vertieri

    2 minuti fa
    A Arianna Russo piace questo elemento.

    Peppino Caparrotta
    Il famoso cantante Gigi D’Alessio )#&%7$”@… Niente, non ce la faccio, mi viene da ridere sulla tastiera. Scusate!
    2 minuti fa
    A 2 persone piace questo elemento.

    Dettori Pier Paolo
    Pisapia dopo carosello andava a nanna.
    2 minuti fa

    Federico L. Tortorelli
    per colpa di Pisapia le coop rosse potrebbero essere costrette a uscire dal sistema di Potere di CL.
    2 minuti fa
    A Enrico Restori piace questo elemento.

    Nic Leanza
    se non puoi accedere alla sua pagina da una connessione sicura (https:) E’TUTTACOLPADIPISAPIA!!!!

    Letizia Moratti
    Sono nata a Milano il 26 Novembre 1949 da una famiglia di origini genovesi. Mi sono laureata in Scienze Politiche nel 1972, già allora studiavo e lavoravo. Mossi i primi passi nell’attività di famiglia che si occupava di assicurazioni, ho poi deciso di fo…
    Mostra altro
    Pagina: A 36.313 persone piace questo elemento.
    2 minuti fa · Condividi

    Rico Gaspi
    Pisapia sudo x te
    3 minuti fa

    Sergio Nazzi
    ‎”Ricorditi di me, che son la PisaPia. Siena mi fé, disfecemi Maremma (cignala!)”
    3 minuti fa
    A Rachele Sangiorgio piace questo elemento.

    Fabio Verga
    Per contrastare Pisapia la Moratti ha chiamato a cantare Gigi D’Alessio, quindi e’ tutta colpa di Pisapia se ci tocca un concerto di Gigi D’Alessio!
    3 minuti fa

    Alice Butti ahahahahahahhaah!!! ahahahahahaa!!! ma io VOGLIO SENTIRE GIGI inneggiare a Roma Ladrona!!!! sono una schifezza…tutti!
    circa un minuto fa

    Andrea Barletta
    ha chiamato suo figlio PierPisapia
    3 minuti fa
    A 5 persone piace questo elemento.

    Paolo Stefanoni hahahahah grande!
    circa un minuto fa · 1 persona

    Andrea Barletta ‎:)
    55 secondi fa

    Jacopo Bonini
    Pisapia mette tre kili di mele nel sacchetto ma poi ne pesa una
    3 minuti fa

    Laura Scaglione e la prezza “aglio”.
    30 secondi fa

    Stefania Mastantuono

    Zingaropoli? A proporla fu Forza Italia. Nel 1997.
    http://www.enricoberlinguer.it
    La Zingaropoli? La propose Ombretta Colli, moglie del mitico Gaber, nel 1997, quando era assessore nella Giunta Albertini: Può diventare una ricchezza della città, un’attrattiva turistica dove i milanesi possono accorrere. Due anni dopo sarebbe stata candidata alla Presidenza della Provincia. Cosa è
    3 minuti fa · Condividi

    Daniela Paraboschi
    Pisapia è favorevole alla Tangenziale Est Esterna Milano…
    3 minuti fa

    Domenico Mimmo Ottaiano
    era già colpa di Pisapia quando c’erano SOLO i terroni…

    3 minuti fa
    A Arianna Russo piace questo elemento.

    Stefano Marrapodi
    Pisapia mi ha fatto bruciare il sugo (è vero!) chi mi invita a cena?
    3 minuti fa tramite iPhone
    A Arianna Russo piace questo elemento.

    Francesca Oliveri
    Pisapia colora le mozzarelle di blu.
    3 minuti fa
    A 2 persone piace questo elemento.

    Lodovica Candiani
    Pisapia ha telefonato al questore chiedendo di liberare Olindo e Rosa perchè sosia di Sallusti e Santanchè
    4 minuti fa

  32. Daniz, sono d’accordo, la democrazia è abbastanza sciocchina, ma non è questa la sua vera grazia? Poi dici che l’Islam è una delle più insulse religioni al mondo. Sei sicuro? Io penso abbastanza male del buddismo, che conosco poco, che mi pare tenda a spalmare su tutta la popolazione la responsabilità delle schifezze commesse dai potenti. Ma la religione più terribile della storia non è stata proprio la nostra? L’Islam, se studi un po’ il corano, è tanta roba. Primaditutto non ce l’ha per nulla con il sesso, anzi, obbliga a non sprecare il seme e fare successivamente l’elemosina per redimersi dal desiderio carnale. Poi ci sono un sacco di cose che piacerebbero anche ai milanesi, per esempio le tasse basse (una religione, che a rigore è anche legge dello Stato, la quale impone tasse basse… non è strepitosa?), il divieto di applicare interessi ai prestiti, l’obbligo di lavarsi 5 volte al giorno. Per i milanesi di buon cuore c’è la Zakat, che sarebbe una sorta di purificazione del proprio patrimonio attraverso donazioni che possono arrivare al 10% della propria ricchezza. Infine c’è un pilastro che dovrebbe entusiasmare noi fannulloni del letterativo: il corano vieta il lavoro! Davvero! Bai Bai.

  33. Per me la religione più umana è l’ebraismo. E per umana non intendo nulla di particolarmente positivo. Umano. Ponte-a-ccapo.
    L’islam ho detto questo, che dipende eccessivamente da un libro, come dipendere dalla costituzione, ma scritto da uno solo e con tutte le lacune d’una interpretazione di potere, come sono tutte le religioni. ma l’Islam ha UN SOLO libro e un SOLO autore (tra l’altro letterariamente più piccino degli autori delle Bibbie)e UN solo potere.
    La Cattolica no. Si può essere cattolici senza aver letto le bibbie. Non è lo stesso per l’Islam. (i cattolici, non me ne vorranno no?, qui da noi, appena si mettono a leggere un po’ i testamenti diventano evangelici, oppure ricchi…)
    La religione cattolica ha ispirato molto Berlusconi. Berlusconi è donna colle donne, macho coi macachi, Apicella coi terroni, leghista coi polentoni, contadino con galliani, presidente col milan e editore cogli autori di repubblica. La Cattolica è la religione più kitsch che esista, sempre modulata per piacere ed attirare fideiussioni. Anni fa lessi il libro di Ballardini sul gesù orsetto lavatore con tendenze dash. Dimostra che il marketing l’ha inventato Gesù. Ecchi lo doveva aver inventato, il real madrid?
    Ecco però che la chiesa sopravvive, e la Chiesa prolifera. L’islam è appeso al gancio di parole incriticabili e chiuse. La Chiesa cattolica ha ammesso, non sarò io a difenderla ma quel che è è, parecchie amputazioni ai suoi arti(sti) che se ne sono addirittura andati alcuni per fatti loro… trapiantandosi nel corpo di altri popoli.
    Come sopravviverà una religione come l’Islam alla grande rivoluzione già avviata che spazzerà via tutte le religioni, e lo sta già facendo? non è più questione di quale religione rimpiazzerà il vuoto(quello è un mistero universale), ma di quale delle vecchie croste resisterà meglio alla calcificazione della storia spirituale. penso l’Islam abbia molto da aggiornare il calendario.

    Comunque, per me queste non sono questioni viscerali, perché non ho né fede né credo, ma mi incuriosiscono i culti.
    ciao

  34. Cominciano a cacciare la Moratti e poi il resto si vedrà…
    E’ colpa della sua inettitudine se la metro è piena di rom che chiedono l’elemosina e rimpono i coglioni coi violini a ogni corsa…
    Pisapia deve trovargli un lavoro a questa gente qui…
    E basta pure con la speculasione edilissia…
    E i marocchini nei cantieri, tutti con i caschetti… che dopo ci danno le multe agli imprenditori.
    Non siamo mica qui a far ballare la scimmia!

  35. @Daniz
    Mah, a me invece l’ebraismo pare del tutto inumano, almeno per il mio modo di intedndere il termine umano.
    Non sarà che dopo millenni di cultura occidentale di parziale derivazione ebraica (quanto meno attraverso il cristianesimo…), lo abbiamo talmente introiettato da considerare lo specifico contesto culturale come umano?
    Per me, questa è una questione di grande interesse, e non perchè faccia il tifo per una delle religioni monoteistiche, ma perchè la vera ed unica religione coerentemente monoteistica è proprio quella ebraica, che è quindi anche la più inumana, e che senza una critica feroce e puntuale dell’ebraismo sarà impossibile conciliare la cultura occidentale con l’uomo.

  36. @Vincenzo Cucinotta
    potrei dirti che anche per me Umano è sinonimo di Inumano. ma quello che ho potuto capire io, gli ebrei non sbagliano mica poi tanto ad essere così scorretti. se ci pensi, il settario che c’è nella loro religione è ancora un piccolo baluardo comunista al dilagare dell’individualismo (di matrice greca ma ripresa paro paro dal Cattolicesimo) liberale. l’universalismo amoroso cristiano è un fallimento completo che si è andato ad arcuare come uno zampillo di bava nelle coscienze… sempre capienti e comprensive.
    Nessuno può amare il mondo. Si possono amare alcuni. E gli ebrei l’hanno capito. poi ovviamente questo comporta una serie di conseguenze che conosciamo. Ma i cattolici non fanno meno ecché non lo dicono. E in seguito legittimano (per mano dell’ultimo beato in ordine di tempo dal consorzio) anche gruppi come CL…

  37. @Daniz
    Strano, e nello stesso tempo interessante questo tuo punto di vista: così per te la cultura greca antica rappresenta il massimo di individualismo? Io veramente Aristotele individualista non ce lo vedo, uno che considera l’etica come etica collettiva come faccio a considerarlo individualista?
    In confronto, direi che il cristianesimo è molto più individualista, con la salvezza personale nel rapporto assolutamente personale con Dio. Finora, mi ero convinto che il cristianesimo mutuasse questo estremo individualismo, a sua volta mutuato dall’illuminismo, dall’ebraismo in cui per le scarse cognizioni che ho in materia questo rapporto personale con Dio permane, ma sono anche pronto a cambiare opinione…

  38. Vincenzo, l’ebraismo non è una religione per individui, è una religione per un popolo. La salvezza è del popolo solo di conseguenza dei suoi componenti.
    Il cristianesimo ha profittato molto dell’ebraismo ma molto si è impadronita della filosofia greca. La salvezza individuale della persona è un concetto straordinariamente nuovo in religione, ma è una rielaborazione spirituale della filosofia greca, avvampata poi dagli enormi stravolgimenti storici e politici che si vivevano attorno ai decenni di Cristo, e soprattutto, soprattutto, dopo, nella costruzione della dottrina.

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marco rovelli
marco rovelli
Marco Rovelli nasce nel 1969 a Massa. Scrive e canta. Come scrittore, dopo il libro di poesie Corpo esposto, pubblicato nel 2004, ha pubblicato Lager italiani, un "reportage narrativo" interamente dedicato ai centri di permanenza temporanea (CPT), raccontati attraverso le storie di coloro che vi sono stati reclusi e analizzati dal punto di vista politico e filosofico. Nel 2008 ha pubblicato Lavorare uccide, un nuovo reportage narrativo dedicato ad un'analisi critica del fenomeno delle morti sul lavoro in Italia. Nel 2009 ha pubblicato Servi, il racconto di un viaggio nei luoghi e nelle storie dei clandestini al lavoro. Sempre nel 2009 ha pubblicato il secondo libro di poesie, L'inappartenenza. Suoi racconti e reportage sono apparsi su diverse riviste, tra cui Nuovi Argomenti. Collabora con il manifesto e l'Unità, sulla quale tiene una rubrica settimanale. Fa parte della redazione della rivista online Nazione Indiana. Collabora con Transeuropa Edizioni, per cui cura la collana "Margini a fuoco" insieme a Marco Revelli. Come musicista, dopo l'esperienza col gruppo degli Swan Crash, dal 2001 al 2006 fa parte (come cantante e autore di canzoni) dei Les Anarchistes, gruppo vincitore, fra le altre cose, del premio Ciampi 2002 per il miglior album d'esordio, gruppo che spesso ha rivisitato antichi canti della tradizione anarchica e popolare italiana. Nel 2007 ha lasciato il vecchio gruppo e ha iniziato un percorso come solista. Nel 2009 ha pubblicato il primo cd, libertAria, nel quale ci sono canzoni scritte insieme a Erri De Luca, Maurizio Maggiani e Wu Ming 2, e al quale hanno collaborato Yo Yo Mundi e Daniele Sepe. A Rovelli è stato assegnato il Premio Fuori dal controllo 2009 nell'ambito del Meeting Etichette Indipendenti. In campo teatrale, dal libro Servi Marco Rovelli ha tratto, nel 2009, un omonimo "racconto teatrale e musicale" che lo ha visto in scena insieme a Mohamed Ba, per la regia di Renato Sarti del Teatro della Cooperativa. Nel 2011 ha scritto un nuovo racconto teatrale e musicale, Homo Migrans, diretto ancora da Renato Sarti: in scena, insieme a Rovelli, Moni Ovadia, Mohamed Ba, il maestro di fisarmonica cromatica rom serbo Jovica Jovic e Camilla Barone.
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