Ciao, Giuliano

Print Friendly, PDF & Email

9 Commenti

  1. io penso che gli uomini debbano essere ricordati, anche e soprattutto, attraverso quelle parti di sé che durante il transito si staccano dal proprio nucleo per andare ad “investire” altri nuclei, animati o inanimati che siano.

    andrà a finire. e se non ora,
    o quando, sarà come se fosse,
    dentro un pensiero, trito,
    che si sgranocchia la sua noce.
    l’improvviso schiarirsi,
    o lo snodarsi, o altro che già c’è.
    finirà che se ne andranno tutti,
    i giunchi sferzati dalla bora,
    le folaghe smarrite, i rantoli,
    quelli dei ratti che fanno tana tra i rottami,
    sgranocchiano croccanti cartilagini.
    andrà a finire anche così,
    o anche chissà come
    anche come se fosse chissà che

    (Giuliano Mesa – da “chissà” – d’if – Napoli – 2002)

  2. Negli ultimi dieci anni non ci eravamo più parlati. Giuliano era una persona complessa, molto netta e molto fragile, generosa, ma anche assai diffidente. Ma gli ho sempre voluto bene, l’ho sempre reputato uno dei poeti (e delle ‘anime pensanti’) migliori della sua/mia generazione. Un abbraccio postumo.

  3. Giuliano Mesa, l’ho scoperto grazia a Andrea Raos e oggi che ho potuto ritrovare un luogo per leggere Nazione Indiana, conosco con tristezza questa scomparsa. Non ho mai incontrato Giuliano Mesa, ma le poesie che ho letto erano il canto dell’umanità: Non era una poesia del dolore intimo, ma una poesia che facciava domande al nostro mondo. Come poeta, non era sulla sponda, ma nel mare da lottare con le parole.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Les nouveaux réalistes: Luigi Macaluso

di Luigi Macaluso
Narrano le cronache non scritte di Trizzulla, paese dell’entroterra madonita, che all’indomani della legge Merlin l’arrivo del nuovo parroco don Basilicò fu accompagnato dalla presentazione d’un prodigio: la nipote Lina, meglio nota alla memoria dei fedeli come l’Ovarola o la Moglie del Serpente.

Avanguardia Vintage: l’intervista

a cura di di Nadia Cavalera
"C’è un brano di Kafka che dice che la scrittura deve essere come un’ascia, che rompe uno strato di ghiaccio. Per cui, sostanzialmente, al povero lettore gli diamo, come dire, delle botte sulla testa."

Deus ex Makina: Maniak

di Francesco Forlani
Da un po'sto collaborando con Limina Rivista, con delle autotraduzioni dal francese di piccoli assaggi ( essais) letterari pubblicati in oltre vent’anni sulla rivista parigina l’Atelier du Roman diretta da Lakis Proguidis. Dopo Philip K Dick, Franz Kafka, Anna Maria Ortese, Charles Dickens è stata la volta di Boris Vian. Qui una nota a un libro indispensabile.

Overbooking: Eugenio Manzato

Alberto Pavan
Il romanzo narra la vita di Antonio Romani, vissuto tra la campagna trevigiana, Padova e Venezia, tra il 1757 e il 1797, l’anno in cui nella notte del 12 maggio, con Bonaparte alle porte, la narrazione si interrompe con un finale aperto che alimenta nel lettore il desiderio di un sequel.

Les nouveaux réalistes: Pierangelo Consoli

di Pierangelo Consoli
Per questo, quando mia madre divenne Alberta, tramutandosi in qualcosa di più collettivo, io non soffrii tanti cambiamenti, almeno per quello che riguardava la gestione delle faccende, perché erano già molti anni che me ne occupavo. Usciva pochissimo, come ho detto, eppure il giorno dei morti restava, nel suo calendario, un rito al quale non poteva rinunciare.

Colonna (sonora) 2024

di Claudio Loi
15 album in rigoroso ordine alfabetico per ricordare il 2023 e affrontare le insidie del quotidiano con il piglio giusto. Perché la musica, quella giusta, è la migliore medicina che si possa trovare sul mercato. Buon ascolto!
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: