“Alfabeta2” n° 16 è in edicola e libreria

Il numero 16 di “alfabeta2”, febbraio 2012, è in edicola ed in libreria.

Nelle stesse ore in cui Julian Assange si dispone ad affrontare una possibile estradizione in Svezia, alfabeta2 presenta una intervista all’inventore di Wikileaks. A farlo parlare dei suoi progetti e della sua visione del mondo è Hans Ulrich Obrist, che riesce a strappare a Assange una riflessione piuttosto imprevedibile: sotto alcuni aspetti, tutt’altro che secondari, Internet rappresenta una regressione rispetto alla carta stampata.

copertina alfabeta2 n 16 febbraio 2012 Altre due interviste: una a Toni Negri, curata da Enrico Donaggio e Daniela Steila per il ciclo su “intellettuali e potere”, e una di Andrea Inglese a François Chesnais, su “Audit sul debito e democrazia diretta”, all’interno di un focus dal titolo  “Povera Europa” (Bifo Bronzini Zorzoli sono tra le altre firme).

Quanto al secondo focus è dedicato al Total Remix, ovvero quella “pratica sempre più comune che consente a utenti, spesso giovanissimi, di esprimere la propria capacità di assimilare, approfondire, criticare e condividere il significato e il valore dei prodotti culturali”.

copertina alfalibri n 8 - febbraio 2012L’artista che illustra le pagine di alfabeta2 questo mese è il francese Errò, mentre sono di Isabella Balena le fotografie del supplemento alfalibri, che si apre con un percorso di Michele Emmer fra libri mostre film sulla “Matematica fra parole e immagini”).

Tra gli altri testi nel sommario, i Racconti analitici di Freud riletti da Franco Voltaggio, il “diario di traduzione” di Ilide Carmignani alle prese con il romanzo Scene da una battaglia sotterranea di Rodolfo Fogwill, la recensione di Antonella Anedda del volume di Erwin Panofsky sulla scultura funeraria.

sommario

La rivista è già in edicola e in libreria e vi aspetta. E noi aspettiamo i vostri commenti!

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2 Commenti

  1. Assange una riflessione piuttosto imprevedibile: sotto alcuni aspetti, tutt’altro che secondari, Internet rappresenta una regressione rispetto alla carta stampata

    Scusate faccio una domanda forse scema visto che non ho letto l’articolo: ma perchè una riflessione imprevedibile?
    Assange lo ha sempre sostenuto che il giornalismo su carta è più importante di quello in internet (infatti ha sempre coinvolto la carta stampata, addirittura i più grandi giornali del pianeta)
    Internet come giornalismo è sicuramente una regressione, anche se potenzia (e accellera) il potere e l’effetto della carta stampata.

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