Un articolo di Federico Novaro del 2011, con un aggiornamento del 2014, che parla anche di noi. Molto critico sul fenomeno “blog” che in realtà significa modi di produzione editoriale, da leggere .
una banda di “Cazari (o anche K(h)azari o più raramente Khazary)”*
*http://it.wikipedia.org/wiki/Cazari
in ogni caso non Καθαροί , non vogliamo il fuoco purificatore, ma sporcarci con la buona terra.
di Gianni Biondillo
Per i razionalisti il tema era, a parità di risorse a disposizione, progettare una casa decorosa per tutti. Indipendentemente dal censo o dalla classe sociale. Era una questione etica non estetica.
di Romano A. Fiocchi
Qual è il tema portante di questo romanzo psicologico? Credo sia la nevrosi di colui che è poi il protagonista assoluto, Paolo. Nevrosi causata dall’episodio terribile a cui ha assistito da bambino.
Gianni Biondillo intervista Giulio Mozzi
Ne "Le ripetizioni" c’è un episodio di reviviscenza della memoria che si dimostra fallace. Mario, il protagonista, ricorda perfettamente una cosa falsa: è una metafora della letteratura? Vero e falso non hanno significato, sono solo scrittura?
di Romano A. Fiocchi
La scelta della forma ‘romanzo’ e la collaborazione di due autori dalle origini culturali differenti è la formula ideale per coniugare caratteristiche altrimenti in contrasto tra loro, come ad esempio il rigore della ricostruzione storica degli anni Settanta – periodo in cui si svolge la vicenda – con la semplicità quasi primordiale del linguaggio.
di Francesca Ranza
A Clarissa non importa di uscire bene in foto e la giornalista è preoccupata, molto preoccupata: con questo atteggiamento menefreghista non andrà da nessuna parte.
di Daniela Besozzi
Daniela ironizzava spesso sull’ipotesi che io fossi affetta dalla sindrome di Tourette, ma io vi giuro che la mia mente è sana. La ricerca scientifica congettura che la coprolalia sia un indizio di sincerità.
GIANNI BIONDILLO (Milano, 1966), camminatore, scrittore e architetto pubblica per Guanda dal 2004. Come autore e saggista s’è occupato di narrativa di genere, psicogeografia, architettura, viaggi, eros, fiabe. Ha vinto il Premio Scerbanenco (2011), il Premio Bergamo (2018) e il Premio Bagutta (2024). Scrive per il cinema, il teatro e la televisione. È tradotto in varie lingue europee.
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https://www.youtube.com/watch?v=YiIMWN2e6xQ
Auguri, dunque, per il benessere raggiunto: che duri a lungo.
Auguri, tanti. E per tanti altri anni a venire.
http://blog.portreview.it/2014/03/18/i-blog-letterari-e-la-fine-delle-riviste-cartacee/
Un articolo di Federico Novaro del 2011, con un aggiornamento del 2014, che parla anche di noi. Molto critico sul fenomeno “blog” che in realtà significa modi di produzione editoriale, da leggere .
una banda di “Cazari (o anche K(h)azari o più raramente Khazary)”*
*http://it.wikipedia.org/wiki/Cazari
in ogni caso non Καθαροί , non vogliamo il fuoco purificatore, ma sporcarci con la buona terra.
(che poi e` quello che volevo sentirti dire)
https://www.youtube.com/watch?v=hbPLoYI8YNQ
Grazie a Nazione Indiana per avermi incantata con la lingua italiana.
Un saluto particolare a Andrea Raos.
Mi viene una bella nostalgia.
Oggi non scrivo tanto su Nazione Indiana, ma leggo sempre.
Una domanda: perché non precisare chi ha scritto il post?
Mi manca.
A veronique: l’autore del post, il colpevole, è Gianni Biondillo, detto anche Le Biondèl…
Oh, ma siam vecchi come il cucco!