900fest Festival Europeo di Storia del Novecento

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900fest.com

Il progetto 900fest, il cui comitato scientifico è coordinato dal prof. Marcello Flores, nasce dalla comune considerazione della necessità di un costante approfondimento storico, accompagnato da un lavoro sulla memoria, di ciò che è successo nel secolo scorso in Europa, e ha l’obiettivo di caratterizzare le città di Forlì e Predappio come un riferimento nazionale e internazionale di riflessione, incontro e studio sui regimi totalitari, a partire dal fascismo. In particolare l’iniziativa intende affrontare un tema cruciale, ma negletto, della coscienza civile e storica contemporanea: quello appunto del ruolo delle dittature, e dei totalitarismi che ne costituiscono la versione moderna e di massa più completa, della loro origine e del loro successo, delle forme di consenso che sono state capaci di ottenere, delle modalità eversive, violente e illegali con cui hanno conquistato e mantenuto il potere, dei valori profondamente antidemocratici, intolleranti e razzisti che hanno trasmesso e su cui hanno educato i propri giovani. L’esperienza delle dittature e dei totalitarismi, che ha ­segnato in modo tragico il XX secolo, può e deve essere compresa, raccontata, trasmessa e studiata. Questa prospettiva non rappresenta solo un modo corretto per “elaborare storicamente” il fatto che il territorio forlivese ha dato i natali al fondatore del fascismo, e rappresenta ancora oggi un riferimento obbligato, storico e simbolico, per la storia del fascismo e quindi per una riflessione sulle dittature che possa avvenire senza remore e senza pregiudizi di sorta, ma anche per confermare la fedeltà a quella forte vocazione alla politica e agli ideali di giustizia e libertà che la Romagna ha mostrato a tutta l’Europa, dal Risorgimento e dal prorompere della “questione sociale” in poi. 900fest, che verrà riproposto annualmente, coincide, per questa prima edizione, con la ricorrenza del 70° anniversario della liberazione di Forlì e del suo territorio e col centenario dell’inizio della Prima guerra mondiale, riferimenti essenziali per gli eventi proposti.

Promosso da
Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Forlì-Cesena, Fondazione Alfred Lewin, Anpi Forlì-Cesena, Associazione Mazziniana Italiana Sezione “G. Bruno” di Forlì, Cgil, Cisl, Uil, Arci, Endas Forlì, Unione degli Universitari Forlì, In collaborazione e col patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Comune di Predappio, Provincia di Forlì-Cesena, Atrium – Rotta culturale europea sulle architetture dei regimi totalitari, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia

Il comitato scientifico
Coordinatore: Marcello Flores. Componenti: Marie-Anne Matard Bonucci, Ruth Ben Ghiat, Maddalena Carli, Giovanni Gozzini, Stephen Gundle, Lutz Klinkhammer, Maurizio Ridolfi, Paola S. Salvatori.

Segreteria organizzativa
Fondazione Alfred Lewin
Via Duca Valentino, 11 47121 Forlì
tel: 0543.36698 / fax: 0543.30421
info@alfredlewin.org

Calendario delle iniziative

28 ottobre

16.30, ATRIO DEL SALONE COMUNALE DI FORLÌ
Inaugurazione mostra “Forlì 1944, una strage ‘comune’”

17.30, REFETTORIO MUSEI SAN DOMENICO, FORLì
Conferenza di Roberto Venuti
“L’Apocalisse e la Guerra”

20.30, TEATRO COMUNALE DI PREDAPPIO
Celebrazione del 7O° anniversario della Liberazione
del territorio forlivese.
Interviene: Marcello Flores

29 ottobre

9.30, PALAZZO ROMAGNOLI, FORLì
Workshop con gli studenti, “Il racconto di una strage ‘comune’”.
Con Toni Rovatti

17.30, REFETTORIO MUSEI SAN DOMENICO
Presentazione libro “Il mito della Grande Guerra
(in collaborazione con Il Mulino).
Con l’autore Mario Isnenghi
Introduce Ugo Berti

20.30, TEATRO APOLLO, FORLì
Proiezione film
Pays Barbare” (Fra 2O13) alla presenza degli autori
Y. Gianikian e A. Ricci Lucchi
Introduce Rocco Ronchi

30 ottobre

10.00, PALAZZO ROMAGNOLI
Presentazione del progetto di valorizzazione
dell’ex “Casa del Fascio” di Predappio

15.00, PALAZZO ROMAGNOLI
Convegno:
“La Grande Guerra e le origini del fascismo in Italia”.
Intervengono:
Lorenzo Benadusi,
Alberto De Bernardi,
Maurizio Ridolfi,
Paolo Salvatori

20.30, TEATRO APOLLO
Proiezione film “Camicia Nera” (Ita 1933)
di G. Forzano

31 ottobre

9.30, PALAZZO ROMAGNOLI
Convegno “La Grande Guerra e le origini dei totalitarismi in Europa
Intervengono:
Marie-Anne Matard Bonucci,
Elena Dundovich,
Lutz Klinkhammer,
Gian Enrico Rusconi

15.00, CENTRO DI FORLÌ
Visita guidata alla città razionalista

17.30, REFETTORIO MUSEI SAN DOMENICO
Presentazione libro “1914, attacco a occidente
(in collaborazione con Il Mulino)
Con l’autore Gian Enrico Rusconi

Introduce Ugo Berti

20.30, TEATRO APOLLO
Proiezione film “Vecchia guardia” (Italia 1934)
di A. Blasetti

1 novembre

9.30, SALA EUROPA DI PREDAPPIO
Convegno: “L’uomo nuovo, il totalitarismo, lo Stato
Intervengono:
Francesco Cassata,
Giovanni Gozzini,
Marcello Flores

15.00, CENTRO DI PREDAPPIO
Visita guidata al “Museo Urbano

17.30, REFETTORIO MUSEI SAN DOMENICO
Conferenza di Irina Alter
La guerra della Germania nel cinema tedesco del dopoguerra

20.30, TEATRO APOLLO
Proiezione film “Triumph over violence” (Russia 1965)
di M. Romm. Partecipa M. Turovskaya, coautrice

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Colfiorito
(qualcosa di bianco)
Sera a Colfiorito
nel garrire di rondini
in un’amnesia di cielo
e penombra
sull’ascia dei temporali
portammo radici di voci
e alveari.

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«A noi, compagni, sia a me, che a Šostakovič, che a S. Ejzenštejn, è data la pie­na possibilità di continuare il nostro lavoro e solo nel lavoro correggere i nostri errori. (Applausi). Compagni, dite: dove, in quale altro paese dell’or­be terraqueo è possibile un simile fenomeno?» Queste parole precedono solo di poche ore la firma dell’ordine di arresto di Mejerchol’d.

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orsola puecherhttps://www.nazioneindiana.com/author/orsola-puecher/
,\\' Nasce [ in un giorno di rose e bandiere ] Scrive. [ con molta calma ] Nulla ha maggior fascino dei documenti antichi sepolti per centinaia d’anni negli archivi. Nella corrispondenza epistolare, negli scritti vergati tanto tempo addietro, forse, sono le sole voci che da evi lontani possono tornare a farsi vive, a parlare, più di ogni altra cosa, più di ogni racconto. Perché ciò ch’era in loro, la sostanza segreta e cristallina dell’umano è anche e ancora profondamente sepolta in noi nell’oggi. E nulla più della verità agogna alla finzione dell’immaginazione, all’intuizione, che ne estragga frammenti di visioni. Il pensiero cammina a ritroso lungo le parole scritte nel momento in cui i fatti avvenivano, accendendosi di supposizioni, di scene probabilmente accadute. Le immagini traboccano di suggestioni sempre diverse, di particolari inquieti che accendono percorsi non lineari, come se nel passato ci fossero scordati sprazzi di futuro anteriore ancora da decodificare, ansiosi di essere narrati. Cosa avrà provato… che cosa avrà detto… avrà sofferto… pensato. Si affollano fatti ancora in cerca di un palcoscenico, di dialoghi, luoghi e personaggi che tornano in rilievo dalla carta muta, miracolosamente, per piccoli indizi e molliche di Pollicino nel bosco.
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