Regìe senza films

di Luigi Socci

 

La gente è perfettibile.

La gente è migliorabile.

La gente non è male.

 

La gente cammina in modo innaturale.

Sembra mettere un piede

davanti all’altro meccanicamente

senza un vero movente.

 

La gente si muove con troppe movenze.

 

(gli è stato detto ma non gli è chiaro

non gli entra in testa che è un documentario)

 

La gente non sa stare al suo posto

perché ha un certo talento non richiesto.

 

La gente guarda in macchina

oppure non ci guarda non guardandoci

con fare quasi sospetto:

tergiversa gironzola fa la gnorri fischietta

si gratta si scrocchia una falangetta

dietro la schiena intreccia

le mani nella classica

posa della vecchiaia

………………………..certa gente

assume una posa da intenta a qualcosa

finge interesse per una qualunque

cosa modestamente interessante

fa finta di fare

finta di niente fa l’indifferente.

 

La gente se la guardi fa una faccia

da passante di lì per caso

da gente scambiata per altre persone.

Si indica stupendosi del fatto

di come mai ci si rivolga a lei

proprio a lei che passava di lì per caso?

   

La gente se la guardi nella faccia

la gente fa buon viso.

 

La gente se la guardi fa una faccia.

 

*

 

(sorrisini, mossette, altri mezzucci)

 

Impara a menadito il repertorio

delle improvvisazioni.

(sotto mentite spoglie e veri nomi)

 

La gente ha i suoi problemi.

 

*

 

La gente è inverosimile.

La gente è incorreggibile.

La gente non è normale.

La gente come gente

è amatoriale.

 

(la gente si fa anche

doppiare per parlare

con voce superiore

all’originale)

 

*

[In una versione lievemente differente questi testi sono apparsi inizialmente su “Lo Straniero”, anno XX, numero 190, aprile 2016.]

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email

5 Commenti

  1. La gente, in fondo in fondo, non esiste.
    La gente che va a fondo.
    S’affonda a la superficie…
    Agente –
    Emerge in controluce.

    [Bella… mi ricorda “per certi versi” il mio Madre Roccia.
    Tant’è che m’ha ispirato ‘sti cinque versucoli, che spero non dispiacciano]

  2. PEOPLE
    Persone che incontro / che vedo passare / che guardo distante / e non lascio fermare-
    Persone distratte / persone un po’ fritte / rotelle impazzite / camminan via dritte-
    Persone potenti / persone importanti / che agli invisibili passan davanti,
    con passo veloce / e senza vedere / la schiena piegata / le toppe al sedere-

    Persone un po’ piccole / che fingono il vero / bleffando le carte / sputando nel cielo-
    Persone felici / persone incazzate / persone deluse / persone spezzate –
    Persone lunatiche / che inseguono sogni / col mare nel cuore / ed in testa aquiloni
    Persone comunque / con vite alle spalle / il bavero alzato/ al ripar delle stelle-

    Persone che incrociano / il mio stesso cammino / per qualche minuto / o sino al mattino –

  3. https://www.youtube.com/watch?v=y-USDqMnh-A

    dai, luigi ma siamo fratelli… :D

    “1.
    la gente è crudele è buona non vede la gente suona
    la gente non vuole i mafiosi laureati
    in scienze ambientali per seppellire rifiuti tumorali
    la gente aspetta l’alba funestata da balli andati a male
    corse in ospedale
    ripide discese verso un baratro finale
    la gente è umile è sadica sogna è pratica è preziosa la gente è spocchiosa
    Spocchia spocchia delle mie brame chi è il più bravissimo di sto cazzo di reame
    La gente è tranquilla sbaglia raglia deraglia e sbadiglia ripete
    Io io io, l’io è un elefante prolisso
    L’immagine di un mostro al collasso
    io io io è un asino scisso
    l’io è un’immagine a uno specchio distorto
    è un buco nell’acqua/l’acqua è fredda è calda/affoga salva/è sporca è santa
    scorre come l’amore/che non abiti più\ tace i ricordi/è polvere gelida/è l’odore d’un corpo inchiodato/d’un falso cristo immolato/è la pelle d’un serpe e non danza
    la stagione della nostra ignoranza/ la gente non sa oppure conosce
    la gente mangia beve ama la gente chiava/tra la gente c’eri tu/con gli abiti che non abiti più/idee svaporate passioni appassite/ti sei lasciato investire.
    gli abiti che non abiti più/sono qui/i tuoi occhi che non hanno mai ascoltato.
    l’amore che mi ha solo divorato.
    è orma di sabbia
    la mattina distesa
    quando – nell’unico atto
    d’amore mai dato
    sei infine volato sparito –
    ecco: l’unico abito che hai sempre abitato
    è sbagliato
    non ti chiami Beatrice? sei Salvatore?
    ciò non cambia il mio amore /stesso gabbo stesso dolore
    coglione io a rimare il tuo amore col mio dolore
    ma come rima più di rima t’amerò.
    E mai più ricadrò
    Sì, ricadrò
    No non lo so
    Son sicuro che tutto cambierà
    trallallero trallalà”

    (2014)

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Da “Elogio della passione”

di Carlotta Clerici
Avanzavo tranquilla nell’acqua nera e spessa che ogni mio movimento trasformava in schiuma iridescente sotto i raggi della luna piena. Dieci, quindici minuti, mezz’ora… Le forze scemavano, ma ero fiduciosa, sapevo di poterne ancora attingere dentro di me.

Kwibuka. Ricordare il genocidio dei Tutsi.

di Andrea Inglese
Ieri, 7 aprile, si è tenuta a Kigali la trentesima commemorazione dell’ultimo genocidio del XX secolo, quello perpetrato tra il 7 aprile e il 4 giugno del 1994 da parte del governo di estremisti Hutu contro la popolazione Tutsi e gli oppositori politici Hutu.

Sulla singolarità. Da “La grammatica della letteratura”

di Florent Coste
Traduzione di Michele Zaffarano. I poeti, così drasticamente minoritari, così lontani e così persi nelle periferie di questo mondo, come si collocano, i poeti? Contribuiscono con forza raddoppiata al regime della singolarità o, al contrario, operano una sottrazione basata sulla riflessione e resistono?

Benway Series

Risposte di Mariangela Guatteri e Giulio Marzaioli
... ci concedemmo la possibilità di cercare altre scritture c.d. “di ricerca” consimili, soprattutto al di là della lingua italiana, e di pubblicarle in Italia in un contesto che non era così ricettivo rispetto a tali opere.

Da “I quindici”

di Chiara Serani
Allora le Barbie cominciarono a lacrimare sangue rosso pomodoro (Pantone Red HTK 57, It's Heinz!) come una Madonnina qualsiasi.

Collana Adamàs, La vita felice editore

Risposte di Vincenzo Frungillo
Continua la nostra inchiesta sull'editoria indipendente di poesia. Si parla della collana Adamàs.
andrea inglese
andrea inglese
Andrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia e storia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ora insegna in scuole d’architettura a Parigi e Versailles. Poesia Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano, Marcos y Marcos, 1998. Inventari, Zona 2001; finalista Premio Delfini 2001. La distrazione, Luca Sossella, 2008; premio Montano 2009. Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic Pequod, 2013. La grande anitra, Oèdipus, 2013. Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016, collana Autoriale, Dot.Com Press, 2017. Il rumore è il messaggio, Diaforia, 2023. Prose Prati, in Prosa in prosa, volume collettivo, Le Lettere, 2009; Tic edizioni, 2020. Quando Kubrick inventò la fantascienza. 4 capricci su 2001, Camera Verde, 2011. Commiato da Andromeda, Valigie Rosse, 2011 (Premio Ciampi, 2011). I miei pezzi, in Ex.it Materiali fuori contesto, volume collettivo, La Colornese – Tielleci, 2013. Ollivud, Prufrock spa, 2018. Stralunati, Italo Svevo, 2022. Romanzi Parigi è un desiderio, Ponte Alle Grazie, 2016; finalista Premio Napoli 2017, Premio Bridge 2017. La vita adulta, Ponte Alle Grazie, 2021. Saggistica L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo, Dipartimento di Linguistica e Letterature comparate, Università di Cassino, 2003. La confusione è ancella della menzogna, edizione digitale, Quintadicopertina, 2012. La civiltà idiota. Saggi militanti, Valigie Rosse, 2018. Con Paolo Giovannetti ha curato il volume collettivo Teoria & poesia, Biblion, 2018. Traduzioni Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008, Metauro, 2009. È stato redattore delle riviste “Manocometa”, “Allegoria”, del sito GAMMM, della rivista e del sito “Alfabeta2”. È uno dei membri fondatori del blog Nazione Indiana e il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: