Concerto a richiesta e altre poesie

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Viktor Krivulin

Contenere l’amore nel corpo della giovinezza,
sul ciglio del sonno, tra le rughe di una coperta.
(come l’ombra di un remo si torce, trepida
su un fondale assolato e sabbioso)
Quel tempo sin dai sedici anni, quando
gli oggetti quotidiani profumano di donna
(come l’ombra di un remo che cade in acqua,
come l’acqua oziosa e giallastra)
e quel costume bagnato, attillato,
e quel piccolo sole sulla spalla…

 

 

 

La nostra causa è cercare e non trovare,
La nostra causa è amare, fugaci, in segreto,
E i peccati ci sono rimessi solo perché
Nessuno è senza peccato, nessuno lo è.

Il nostro tempo è nebbia d’autunno sul fiume,
È il nostro nome eliso dalla nostra mano,
Perché di notte non ci restano che
Il dubbio, la coscienza e la neve.

 

 

 

In posa fetale

dieci anni di libertà
e ancora oggi ogni mattina
ti risvegli in posa fetale
avvinghiato con le mani
strette alle ginocchia
col mento sulla clavicola
e giaci così come una virgola
sopra un documento secretato
su lettera a inchiostro simpatico
coperta da segreto assoluto

 

*

 

Viktor Krivulin, Concerto a richiesta e altre poesie, a cura di Marco Sabbatini (Passigli, 2016).

 

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