Articolo precedente
Articolo successivo

Mots-clés__Delitto perfetto

 

Delitto perfetto
di Sophie Royère

Nick Cave & The Bad Seeds, Henry Lee -> play

___

Da The Police Reporter, serie: “The Case of the Green Drapes.” — Chicago Tribune historical photo, 1943

___

Da “Il signor Castità”, intervista ad Alfred Hitchcock, in Oriana Fallaci, Gli antipatici, Milano, BUR, 2010

Fallaci : […] malgrado la sua aria di buon uomo innocuo, a far questi film si diverte anche lei.
Hitchcock : Non lo nego. Lo ammetto. Niente mi esalta come immaginare un delitto. Quando scrivo un soggetto e arrivo al delitto, penso felice: non sarebbe bello farlo morire così? E poi penso, ancor più felice: a questo punto, la gente urlerà. Dev’essere perché ho studiato tre anni coi gesuiti. Mi spaventavano a morte, con tutto, ed ora mi vendico spaventando gli altri. E poi dev’essere perché sono inglese. Gli inglesi hanno molta fantasia per i crimini, molto rispetto. Gli inglesi hanno i delitti più divertenti della terra. Mi ricordo quell’adorabile processo contro quell’adorabile Christie, un necrofilo che aveva ucciso otto donne. Sull’ottava vittima si svolse tra giudice e imputato il seguente dialogo : “Dunque lei scaraventò la donna in cucina, signor Christie.” “Sì, Vostro Onore.” “Ci sono tre scalini per scendere in cucina.” “Sì, Vostro Onore.” “La poveretta cadde.” “Sì, Vostro Onore.”. “E lei la uccise.” “Sì, Vostro Onore.” “E abusò anche di lei ?” ” Credo di sì”, Vostro Onore.” “Prima, dopo, o durante la morte ?” “Durante, Vostro Onore.” Oh, l’Inghilterra è fantastica per queste cose. Peccato che non riescano mai ad occultare il cadavere. In America questo è molto più facile. Io suggerisco sempre lo scarico della spazzatura: che brucia tutto. Oppure mangiarlo: ma dev’essere tenero.”

___

[Mots-clés è una rubrica mensile a cura di Ornella Tajani. Ogni prima domenica del mese, Nazione Indiana pubblicherà un collage di un brano musicale + una fotografia o video (estratto di film, ecc.) + un breve testo in versi o in prosa, accomunati da una parola o da un’espressione chiave.
La rubrica è aperta ai contributi dei lettori di NI; coloro che volessero inviare proposte possono farlo scrivendo a: tajani@nazioneindiana.com. Tutti i materiali devono essere editi; non si accettano materiali inediti né opera dell’autore o dell’autrice proponenti.]

Print Friendly, PDF & Email

2 Commenti

  1. L’omicidio accompagnato dal miraggio dell’impunità realizza i sogni di onnipotenza di qualche anima regressiva che ha nostalgia dei tempi che precedono il fatidico contratto sociale, quando ogni gesto era lecito anche se era una mano che cancellava per sempre un volto umano. Tutta la storia si è scritta intingendo la penna in calamai di sangue. Il grande Hitchcock aveva, come molti artisti, un mirabile versante infantile che lo faceva giocare brillantemente con i neri fantasmi della violenza.

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

Cartoline dal Sud: scrivere l’abbandono

di Valeria Nicoletti
Spira il vento in queste pagine, quello che trasforma, che allontana, ma anche quello che riporta con sé profumi, suoni e memorie di quanto ci si lascia alle spalle

“Una fitta rete d’intrecci”: su “Agatino il guaritore” di Massimiliano Città

di Daniele Ruini
“Agatino il guaritore” è l’esito felice di un narratore ispirato che descrive parabole umane disperate – parabole che conducono a un venditore di speranza il cui business si basa su un postulato difficile da contestare: «Pensiamo d’esserci evoluti per il fatto di conoscere causa ed effetto dei fulmini e dei tuoni che dall’orizzonte s’avvicinano alle nostre case, ma una paura ancestrale c’è rimasta dentro le ossa»

È morto un poeta

di Igor Esposito
Terremoto, bradisismo, peste o fiume che esonda e tutto travolge è inequivocabilmente, da quarant’anni, la babelica drammaturgia di Enzo Moscato; ecco perché anche ai finti sordi che hanno avuto la sorte di inciampare in una pièce di Moscato è apparsa la poesia del teatro e della vita

Su “Guerre culturali e neoliberismo” di Mimmo Cangiano

di Antonio Del Castello
Cangiano non mette mai in discussione il fatto che sia giusto politicizzare (o ripoliticizzare) sfere private (come l’identità di genere o l’orientamento sessuale) a lungo escluse dalla lotta politica, ma segnala i limiti di un’operazione di questo tipo quando sia attuata sullo sfondo di una de-politicizzazione dell’economia e dei rapporti di produzione

Frontiere, innesti, migrazioni. Alterità e riconoscimento nella letteratura

di Tiziana de Rogatis
Le migrazioni e le convivenze multiculturali e multietniche sono assediate oggi da semplificazioni, retoriche, manipolazioni e menzogne mediatiche di diverso orientamento. In un simile contesto storico, la pratica del commento permette di restituire alla parola sullo straniero un fondamento condiviso

“Culo di tua mamma: Autobestiario 2013 – 2022”. Intervista ad Alberto Bertoni

a cura di Andrea Carloni
Leggere davvero una poesia implica sempre un atto di riformulazione interiore e dunque di rilettura: e sollecita l’affinamento di una dote specifica
ornella tajani
ornella tajani
Ornella Tajani insegna Lingua e traduzione francese all'Università per Stranieri di Siena. Si occupa prevalentemente di studi di traduzione e di letteratura francese del XX secolo. È autrice dei libri Tradurre il pastiche (Mucchi, 2018) e Après Berman. Des études de cas pour une critique des traductions littéraires (ETS, 2021). Ha tradotto, fra vari autori, le Opere di Rimbaud per Marsilio (2019), e curato i volumi: Il battello ebbro (Mucchi, 2019); L'aquila a due teste di Jean Cocteau (Marchese 2011 - premio di traduzione Monselice "Leone Traverso" 2012); Tiresia di Marcel Jouhandeau (Marchese 2013). Oltre alle pubblicazioni abituali, per Nazione Indiana cura la rubrica Mots-clés, aperta ai contributi di lettori e lettrici.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: