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La forma perfetta del sasso

di Andrea Cortellessa Non è necessario essere un lirico arcaico nelle tavole di un grammatico; ancor oggi un singolo frammento può rappresentare, fulmineo e senza residui, l’intera opera di un poeta. Nell’incipit Verrà la morte e avrà i tuoi occhi si concentra tutto Pavese; e un discepolo di Pavese, Milo De Angelis, è tutto in questa cadenza di Millimetri: «In noi giungerà l’universo, / quel silenzio frontale dove eravamo /...

Libri segreti

di Daniele Giglioli Colpisce nei saggi di Andrea Cortellessa la totale complanarità, l'appassionata complicità tra l'autore e il suo oggetto. Un oggetto che, quale che siano gli autori di cui parla, è sempre lo stesso: il Novecento, una certa idea di Novecento. A quell'idea Cortellessa aderisce senza riserve, ripensamenti, rimorsi di coscienza. Il suo Novecento - il Novecento manierista, intransitivo, difficile, quello che si crocefigge e si delizia con la...

A Gamba Tesa : la critica in Italia e la naftalina

di Francesco Forlani Ieri, discutendo con un'amica del più e del meno, ci siamo interrogati, più o meno, su questa "scoperta" o riscoperta da parte della critica letteraria del favoloso mondo di Amélie de Blog. E mentre ne parlavamo, a un certo punto, lei mi ha detto : "ma cos'è questa puzza di naftalina?" "Hai proprio ragione, ma non saprei da dove provenga. Se dalla camera accanto, ma in un monolocale...

Pasolini all’Inferno

di Andrea Cortellessa «Più veloce d'un cuore / ahimè, cambia la forma d'una città», scriveva già Baudelaire. E non aveva ancora visto niente. Le grandi città di oggi vivono mille metamorfosi. Bruciano ogni volta, per ogni volta rinascere dalle proprie ceneri. Ma se, una volta, tanto bastava a dannare la memoria del leggendario Imperatore-Poeta che s'ispirava alla vista delle fiamme, oggi i fuochi della disgregazione, e della ristrutturazione, sono all'ordine...

Le classifiche di qualità: una risposta

di Alberto Casadei, Andrea Cortellessa, Guido Mazzoni Ci fa piacere che il progetto delle classifiche di Pordenonelegge-Dedalus abbia suscitato un dibattito così  ampio. Ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti, sia quelli che hanno espresso giudizi favorevoli, sia quelli che hanno formulato critiche severe. Vorremmo cominciare rispondendo alle obiezioni radicali per poi arrivare alle obiezioni costruttive. 1. Classifiche. Qualcuno (Franco Cordelli sul "Corriere della Sera" e su Radio Tre, per esempio) ha scritto...

QUESTA E ALTRE PREISTORIE

venerdì 27 marzo, ore 18 LE LETTERE NOMAS FOUNDATION presentano Francesco Pecoraro QUESTA E ALTRE PREISTORIE in mostra una scelta di immagini dal libro con Stefano Chiodi         Giulio Ferroni        Gabriele Pedullà coordina Andrea Cortellessa Nomas Foundation, in Viale Somalia 33, a Roma.

SCRITTURE PRIVATE

di Stefano Gallerani È l'imbecillità realista che non si ferma a dirsi che niente, per quanto una mano possa sprofondare nelle viscere del mondo, vi sarà mai nascosto, perché un'altra mano ve lo può raggiungere, e che ciò che è nascosto altro non è mai che ciò che manca al suo posto, come si esprime la scheda di ricerca di un volume quando è smarrito nella biblioteca. (Jacques Lacan, Il seminario...

Il nano e la ballerina

di Andrea Cortellessa Sembra passato tanto tempo da quando ci s'invitava a non demonizzarlo, a liberarci dalla sua «ossessione». Si ricorderà come il dimissionario segretario del piddì, nella campagna elettorale destinata a sancirne il definitivo trionfo, si spinse sino a censurare il nome del «candidato dello schieramento avverso». Come se ogni censura non fosse in primo luogo una preterizione: presenza tanto più schiacciante quanto più rimossa. Un calco vuoto che...

L’annerita, prosa per De Signoribus

di Marco Ceriani Che cosa o chi guida la direzione di scrittura di Eugenio De Signoribus, ora che Garzanti mette a disposizione del lettore il suo "quasi tutto" («Raccolgo in questo volume i cinque libri a oggi pubblicati. I libri, non altro. Non le prove che precedono o affiancano, non i versi d'occasione o d'adesione, magari compiuti ma non entrati nel respiro dell'opera» ci dice il poeta), sagomato sapientemente in...

Varianti e altri realismi

di Stefano Gallerani Cari tutti, sono davvero spiacente di non poter partecipare con voi all'incontro odierno perché "confinato" in quel di Bassano del Grappa (dal che spero almeno di trarre un poco di spirito). Di conseguenza, nella mia posizione - e non amando stendere programmi - mi è difficile affrontare il tema della tavola rotonda senza il conforto del contraddittorio - indispensabile perché in simili occasioni si tenti almeno di quadrare...

Le strade che portano al Fùcino

Oggi alle ore 18:40, Roma Andrea Cortellessa e Gilda Policastro presentano: Tommaso Ottonieri, Le Strade che portano al Fucino («fuoriformato», Le Lettere) e Dalle memorie di un piccolo ipertrofico (No Reply) A seguire performance live di Tommaso Ottonieri Piazza dell'Orologio, 3 - tel. 06 68134697 Casa delle Letterature

Quale realtà? – Note in margine alla questione del realismo in letteratura

di Giulio Milani (Un contributo di Milani - scrittore, nonché editor ed editore di «Transeuropa» - sul dibattito sollevato dall’editoriale del dossier che Andrea Cortellessa ha curato per "Specchio+" di novembre, e che Nazione Indiana ha qui pubblicato.) Il poeta, potremmo dire parafrasando Thomas Eliot, è un imitatore di voci. "Lui rifa la polizia con mille voci" s’intitolava infatti, in bozze, la prima e la seconda parte di Terra desolata, e alludeva...

Tra zero e due meno meno

di Gilda Policastro Se la domanda che poni a uno scrittore trentacinque-quarantacinquenne in Italia oggi è "quanto la realtà entra in quello che scrivi e lo condiziona" la risposta è: "zero". Questo è l'esito (semplificando con la brutalità indispensabile all'operazione di tirare le somme) dell'inchiesta pubblicata sull'ultimo numero di «Allegoria». Nel saggio che la introduce, il co-curatore (assieme alla sottoscritta) Raffaele Donnarumma cerca di incrementare questo zero, di portarlo almeno...

Reale, troppo reale

di Andrea Cortellessa «Il genere umano non può sopportare troppa realtà». Non lo ha detto qualche oscuro sofista della derealizzazione postmoderna. Lo ha detto, e più d’una volta, un grande della modernità più «eroica», quella più esposta al vento della storia, Thomas Eliot (si veda Burnt Norton, primo dei Quattro quartetti). Ciò malgrado – e anzi proprio per questo, data la coazione al citazionismo di noi postmoderni – sembrano queste...

Una trentina di Gabriele Frasca

di Gilda Policastro All'interno del genere antologico, che in Italia stando anche solo all'ultimo quinquennio ha fatto registrare, particolarmente per la poesia, una reviviscenza pressoché incontrollata, la specie dell'auto-antologia non ha avuto similare debordante fortuna: è stato l'editore Sossella a rilanciarla all'interno della collana di "arte poetica", a partire dal volume d'esordio, lo scorso anno, di Michel Deguy. Stavolta tocca a un autore nostrano ripercorrersi e risistemarsi in volume unitario:...

«Quindici» colpisce ancora

di Andrea Cortellessa Esce in libreria, nell’«Universale Economica» Feltrinelli, Quindici. Una rivista e il Sessantotto, un’ampia antologia della rivista uscita fra il ’67 e il ’69. L’ha curata Nanni Balestrini, io ho scritto una postfazione che s’intitola Volevamo la luna. Non se n’è mai stato con le mani in mano, Balestrini. Ma a settantatré anni vive un periodo di straordinario dinamismo. Alla fine del 2007 ha riproposto – per...

Due punti e a capo

di Andrea Cortellessa  Pubblico con molto piacere un articolo di Andrea Cortellessa apparso sull'Indice dei libri del mese del 3 marzo 2006. Nell'articolo viene descritta una nuova iniziativa editoriale generata dall'intelligenza e dalla passione di alcuni ragazzi di Palermo, che suggerisco di seguire con attenzione. Grazie ad Andrea Cortellessa e in bocca al lupo ai ragazzi di :duepunti. Nel tempo dell’editoria senza editori, per dirla col pamphlet di André Shiffrin col...

Al di qua del libro: sulla figura dell’editor-letterato

Piero Sorrentino intervista Andrea Cortellessa e Aldo Nove 23 gennaio 1954. In occasione dell’uscita nei Gettoni einaudiani di Memorie dell’incoscienza di Ottiero Ottieri, Vittorini scrive a Calvino: “ (…) E quanto al discorso sui trent’anni dei giovani – sarà vero che noi li invitiamo a riscrivere i loro libri – ma perché accade che i loro libri non siano mai pubblicabili come ce li presentano a tutta prima?”. Vittorini non...
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