di Carla Benedetti
Gli scrittori italiani non sanno raccontare il mondo in cui viviamo. Gli scrittori italiani sono pieni di intelligenza e talento ma tra di loro non c’è nessun Wallace, nessun Houellebecq, nessun Palahniuk, nessun De Lillo. Gli scrittori italiani sanno solo ricamare romanzetti. Gli scrittori italiani sono “tanti Del Piero che giocano con le pinne, tanti Mike Jagger che cantano con la caramella in bocca”. Queste cose...
di Carla Benedetti
Cosa c’è dunque di tanto terribile e castrante nel concetto di modernità?
Torniamo al nostro esempio iniziale (talmente esemplare e didascalico da parere quasi inventato ad hoc). E’ evidente che nella poetica-contenitore elaborata per la mostra di Rivoli la modernità non ritorna solo come nome ma anche come logica: o meglio come operazione formale astratta, capace cioè di proiettare la sua forma su qualsiasi contenuto e, con ciò,...
di Carla Benedetti
Il 15 aprile 2003, al Castello di Rivoli di Torino si è aperta una mostra intitolata “I moderni”. Non presentava opere di fine Ottocento, né di inizi Novecento, ma sculture, ambienti, dipinti, suoni, video e film di artisti contemporanei di diverse parti del mondo.
Perché questi artisti sono stati definiti “moderni”?
Ne ricordo due particolarmente interessanti: un video di Paul Pfeiffer in cui una palla da basket in movimento,...
di Carla Benedetti
"Vi sono soglie nel controllo e nella manipolazione dei corpi, il cui oltrepassamento segna una nuova condizione biopolitica globale” –
scrive Giorgio Agamben in un articolo uscito su “Repubblica” dell’8 gennaio.
In quell’ articolo Agamben comunica la sua decisione di cancellare il corso che avrebbe dovuto tenere in marzo alla New York University, perché non intende sottoporsi ai nuovi dispositivi di controllo imposti dal governo americano ai cittadini...
di Carla Benedetti
Il 24 settembre 27 piloti israeliani hanno dichiarato che non intendono più
compiere raid contro le città palestinesi della West Bank e Gaza. Tra loro il comandante che bombardò il reattore nucleare iracheno nel 1981. "Ci rifiutiamo di continuare a a colpire civili innocenti".
Rischiano emarginazione, punizione e imprigionamento. Mandiamo loro una lettera di solidarietà!
Qui sotto le istruzioni per farlo.
Clicca sull'indirizzo qui sotto.
Troverai una lettera in inglese indirizzata ai...
di Simona Barberini e Carla Bendetti
Questa è l'ultima delle tante lettere che ho ricevuto da Nablus.
La scrive Simona Barberini, da molti mesi in Palestina con il Servizio civile internazionale, su iniziativa dell'International Solidarity Movement. Sono cittadini di diversi paesi occidentali che intendono offrire ai palestinesi uno scudo o un elemento di dialogo e trattativa con i soldati israeliani.
L'esercito israeliano dichiara da un'ora all'altra che una determinata zona è diventata...
Potere.Visioni. Tempi. Mondo
di Carla Benedetti
2. VISIONI
Leggiamo un passo dall'"Appunto 3".
Carlo vede venire due esseri, di una natura che non è certamente umana; ma appare tuttavia naturale, inserendosi nella logica della Visione. Si mettono uno di qua e uno di là del corpo di Carlo, coi piedi all’altezza della sua testa, e cominciano a parlare...
Il primo dei due disputanti aveva un aspetto angelico, e Carlo sapeva interiormente che il suo...
di Carla Benedetti
1.2 Banalità del potere
Il titolo di questo secondo paragrafetto ricalca quello di Hannah Arendt, La banalità del male. Ma l’ho scelto solo perché è in antitesi al precedente (‘ le trame del potere’).
Se Pasolini non sfrutta il romanzesco del potere è anche perché gli interessa la sua banalità, la sua quotidianità, il suo rapporto con il costume, il suo essere intrecciato con la vita degli individui. Così...
di Carla Benedetti
La prima porta è: potere.La seconda: visioni. La terza: tempi. La quarta: mondo.
1. POTERE
L'ultima opera di Pasolini è un romanzo sul potere. Un susseguirsi di “Appunti” che si stratificano e si espandono avendo per asse il tema del potere. Perciò questa prima porta è obbligata. E’ la porta d’accesso a Petrolio, per entrare non si può che passare da qui.
Nella prima pagina del libro è scritta questa...
di Carla Benedetti
In televisione tutti ridono. Nella cronaca politica ognuno fa battute. Il capo del governo, anche quando non racconta barzellette, pretende di essere preso con ironia. Il presidente del maggiore partito di opposizione gli replica con battute. In libreria i libri più in vista sono raccolte di battute, di sketch, di barzellette.
Sono i bestseller di oggi, firmati da comici televisivi, ormai diventati un genere editoriale di...
Risposta a Helena Janeczeck
di Carla Benedetti
Cara Helena,
è importante il senso di collettività. Ma faccio fatica a identificarlo con la "società letteraria", neanche con quella appena passata (quella dei Pontiggia, per intenderci).
Ho aderito a Nazione Indiana anche perché non è una collettività di letterati (due di noi lavorano in teatro, uno nel cinema, e si spera che altri se ne aggiungano, anche di altri campi). E perché uno dei nostri...
di Carla Benedetti
Credere che possa ancora esistere l’eresia è oggi un’eresia.
Se si prende alla lettera l’ideologia dell’Occidente tardomoderno, nessuna ortodossia è infatti più immaginabile, né nella religione, né in nessun altro campo. Caduti, almeno apparentemente, i dogmi e le pretese di universalismo, ogni differenza avrebbe la possibilità di essere accettata senza conflitto e senza scandalo. Ogni religione o filosofia, ogni paradigma scientifico, ogni cultura o stile di vita, ogni...
di Carla Benedetti
Avignone. Ragazze sdraiate a terra. Sul corpo un cartello: "Spectacle vivant (barrato) = Culture Morte". "Ci chiedono se morire ora o fra tre mesi", dice uno degli intermittents (attori, registi e tecnici) dello "spettacolo dal vivo" (come lo chiamano i francesi) che hano fatto chiudere con sciopero e proteste il festival d'Avignone.
Mai successo prima. In più di un mezzo secolo d'esistenza, non era mai successo che...
di Carla Benedetti
Primo. Ci vuole coraggio civile per criticare la tecnologia.
Per tutto il secolo scorso chiunque abbia denunciato gli effetti distruttivi o degradanti di una tecnologia si è attirato quasi automaticamente l’accusa di reazionario. Un esempio: Günther Anders, autore di L’uomo è antiquato, la più radicale e circostanziata critica della tecnica elaborata tra gli anni ’50 e la fine dei ’70.
I due volumi sono ora pubblicati in Italia da...
di Carla Benedetti
Non sono tutte uguali le proteste contro le interruzioni di energia di ieri.
C’è chi protesta contro l’interruzione senza preavviso, con l’implicito sospetto di un’operazione ad hoc.
E c’è chi protesta affinché questo governo si decida finalmente a creare nuovi centrali nucleari. Ecco alcuni materiali utili per leggere il messaggio dei Blackout.
Sergio Romano sul “Corriere della sera” di ieri, 27 giugno:
“Nessun governo...
di Carla Benedetti
Marsilioblack mi ha scritto: gli hacker usano nicknames ma non sono funzionali al potere. La categoria di autore è estranea alla rete.
Dario mi ha scritto: viva l'orizzontalità, almeno qui! Se mi firmo dario anziché quiqueg, cambia qualcosa?
Molti hanno scritto: quello del nickname è un falso problema.
Ora dico io qualcosa.
Ecco le mie domande. Le ripeto, perché forse sono state fraintese.
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1) Che ragione c'è di...
di Carla Benedetti
Sommario di questo intervento:
Riprendo “Bloggers, siete peggio di Liala! ” di Tiziano Scarpa
L’autocensura non è solo nei contenuti, ma nella rinuncia al peso dell’identità .
Il blog pullula di Io docili, leggeri, interscambiabili.
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Mi ha colpito leggere qui su Nazione Indiana la botta e risposta tra Tiziano Scarpa e Marsilioblack . Uno scrive: “Caro Tiziano Scarpa”. L’altro risponde: “Caro Marsilioblack” . Che strana cosa!
Da una parte un individuo...
di Carla Benedetti
Caro Walter Siti,
l'edizione delle opere di Pasolini che tu hai diretto si è da poco completata. Ma non è l'opera di Pasolini.
Dieci volumi dei Meridiani raccolgono ora, in un flusso continuo, sia i testi editi sia gli inediti, sia le opere licenziate dall’autore sia i progetti scartati o non portati a termine, collocati l’uno dopo l’altro in ordine cronologico, ma distribuiti per generi: i romanzi,...
di Carla Benedetti
Se un recensore stronca un libro con argomenti pretestuosi, con giudizi che riproducono pre-giudizi comuni, magari anche con falsificazioni tendenziose, l’autore del libro deve tacere? Ecco come la pensava Pasolini
di Carla Benedetti
Se un recensore stronca un libro con argomenti pretestuosi, con giudizi che riproducono pre-giudizi comuni, magari senza nemmeno averlo letto per intero, magari anche con falsificazioni tendenziose, l’autore del libro deve tacere?
Oppure è suo dovere ribattere?
Quale...
di Carla Benedetti
“Si parla moltissimo del potere dei media, del terribile apparato mediatico che schiaccia e vanifica gli sforzi di artisti e scrittori. Secondo me bisognerebbe parlare anche dei mediatori”.
Cosa si aspetta dalla produzione artistica odierna tutta la grande schiera dei mediatori che opera nel mondo della cultura? Cosa si aspettano dalla letteratura coloro che selezionano i cavalli da ammettere alla corsa, e su cui poi loro stessi, oppure...