di Dario Voltolini
Esiste una specifica funzione politica dello scrittore e della scrittura? O, in generale, qual è il rapporto fra la scrittura e la politica nella nostra società, occidentale e ancor più occidentalizzata, pervasa da tecnologie dell'informazione altamente progredite?
Tre motivi
Vorrei limitarmi, nel mio intervento, a queste due domande, che sono una incapsulata nell'altra. Tuttavia vorrei subito dire che la risposta più sincera che posso dare, di primo acchito, è:...
di Dario Voltolini
"Spem in alium nunquam habui / praeter in te , Deus Israel, / qui irasceris, et propitius eris, / et omnia peccata hominum / in tribulatione dimittis. / Domine Deus, creator coeli et terrae, / respice humilitatem nostram." (In nessun altro ho riposto la mia speranza / se non in te, Dio d'Israele, / che prima ti adiri, ma poi sarai...
di Dario Voltolini
Io cercherò di puntare l'attenzione su un aspetto che a me pare problematico della figura di Calvino, della sua poetica, della sua autorappresentazione come scrittore. Si tratta di una tensione irrisolta che patisco io nel mio lavoro di scrittore, e forse è per questo che mi pare di registrarla nel lavoro altrui. È un aspetto del problema generale del rapporto fra la letteratura e l'altro da sé....
Dopo l'attentato dell'11 settembre che ha colpito le "Torri Gemelle" a New York e il Pentagono a Washington, scrittori e uomini di cultura italiani si sono confrontati in un convegno a Milano, il 24 novembre 2001, discutendo su che cosa significa scrivere e operare "in tempo di guerra".Da quel convegno deriva questo libro, curato da Antonio Moresco e Dario Voltolini, che raccoglie riflessioni, interrogativi, testimonianze presentate a Milano, ma...