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davide orecchio

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Migranti, la condanna all’immobilità

di Donatella Di Cesare (Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autrice e dell’editore, un estratto da “Crimini contro l’ospitalità”, il melangolo 2014. Tra denuncia politica e reportage filosofico, questo libro è un viaggio in un centro di identificazione e espulsione, quell’Ade invisibile e nascosto dove vengono relegate le scorie umane della globalizzazione. Ma il viaggio diventa occasione per riflettere sui campi per gli stranieri, sulla retorica ambigua dell’accoglienza. Dove finisce la protezione...

La Grande Guerra dell’Italia, cent’anni dopo. Intervista a Emilio Gentile

di Davide Orecchio (Una versione ridotta dell'intervista è uscita all'interno di un servizio più ampio sui musei europei e la Grande Guerra, pubblicato da pagina99 nel numero 57 del 30 agosto – 5 settembre 2014). «Quando ci occuperemo del centenario della Prima guerra mondiale, nel commemorarlo dovremmo tenere conto di un fatto: l’Italia è il Paese che con l’ingresso in guerra mise in atto un programma di espansione territoriale, mentre nell’agosto 1914 tutte...

Due testi per scopare il mare

di Davide Orecchio La portiera m’ha detto che presto questa mattina uno stormo di neonati ha preso il volo e che «migravano al Nord». Capita solo nel mio quartiere, difatti è dal tetto di questo palazzo che han decollato, metà di loro con le piume corvine, l’altra metà dalle penne di latte. «Erano trenta, forse quaranta». Il capo era biondo col piumaggio nero e gli altri lo chiamavano (perché si parlavano)...

I giovani figli di Marcinelle

di Angelo Mastrandrea (da rassegna.it) Caciocavallo stagionato e bruschetta all’olio di oliva, arrosticini a ventisei gradi all’ombra, patatine fritte, insalata con cetrioli e pomodori. Per finire, dolcetto al carbone vegetale con cuore di cioccolato al tartufo. Caffè e limoncello. Solo venendoci di persona si capisce il perché, qualche anno fa, il giro d’Italia ha fatto tappa da queste parti. Marcinelle è ancora oggi una little Italy d’oltralpe, tranquilla come una cittadina...

Manuale di sopravvivenza per incontri familiari su Skype

di Leonardo Goi Accadrà di sera. L'avrai posticipato una mezza dozzina di volte e con buona probabilità ti troverai a doverlo fare mezz'ora prima di uscire a esorcizzare i risultati degli esami con i tuoi compagni di corso al bar dell'Università. Fatti una doccia. Vestiti di bianco per dar meno risalto al tuo colorito bile. Nascondi il piatto di pasta riscaldato per cinque volte di fila che hai lasciato da...

Sacra Famiglia in fiamme

di Giorgio Ghiotti Io, quando mia madre mi spiegò che “mostro”, per gli antichi, voleva dire prodigio, e perfino miracolo, mi sentii per un attimo placato, come vivessi in un mondo migliore. MICHELE MARI, TU, SANGUINOSA INFANZIA Mio padre era la creatura più buona della terra, si alzava di notte per infornare il pane a tre chilometri da qui, odorava sempre di farina e in casa sembrava polvere o il passaggio dei...

Andrea Melone – Strategia delle ombre

di Andrea Melone (Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autore e dell’editore, un estratto da Strategia delle ombre, Gaffi 2014, il nuovo romanzo di Andrea Melone. La storia di un uomo braccato da aguzzini che non gli lasciano tregua costringendolo a fuggire e a cambiare continuamente identità. Il romanzo segue il protagonista in tutti i suoi spostamenti, dagli Stati Uniti all’Egitto, dall’Algeria ad Amsterdam, da Bristol a Roma. In ognuno di questi...

Döner, Finder, un ragazzo indiano, un filosofo

di Davide Orecchio Un ragazzo indiano È arrivato in spiaggia un ragazzo indiano e piangeva. Piangeva avanti e indietro sul bagnasciuga senza pace. Poi s'è appoggiato a una roccia e anche lì senza pace piangeva. Gli si avvicinano in molti e chiedono: «Perché piangi? Cosa ti è successo?» E lui spiega che ha perso il portafogli col guadagno della giornata (i parei venduti, le pistole ad acqua, i racchettoni). Duecento euro...

Il colonialismo, Montanelli, i nonni fascisti, la memoria

dialogo fra Igiaba Scego e Paolo Di Paolo (da «Il Garantista» 25.6.2014) Mentre Carlo Lucarelli ambienta il suo ultimo romanzo Albergo Italia (Einaudi) nell’Eritrea di fine Ottocento, il grande rimosso del colonialismo italiano torna a farsi sentire in Roma negata (Ediesse), che Igiaba Scego, scrittrice italiana di origine somala, ha scritto cercando i luoghi di Roma segnati dalle antiche imprese africane. Il fotografo Rino Bianchi la accompagna fissando spazi che ogni...

Fine di una storia a Berlino

di Davide Orecchio Un miliardario americano sorvola Berlino. Non la bombarda. La compra. Specula. Acquista immobili. Li restaura. Aumenta l'affitto. Mette in fuga inquilini. Mette in crisi uno scrittore inquilino. Causa fantasie, impotenze, furore creativo, incubi. È una persona buffa. È un homeless. Vive nell'alto dei cieli. Dimora su un aeroplano. Mangia solo cioccolata. Non ha un volto né un nome. È il cambiamento che cambia Berlino. Jan Peter Bremer...

Covered. La mia carne strappata dalle donnole

di Maurizio Ceccato “Informazione non è conoscenza, conoscenza non è saggezza, saggezza non è verità, verità non è bellezza, bellezza non è amore, amore non è musica. La musica è il meglio”. — Frank Zappa 1970 22 gennaio: viene collaudato il primo volo commerciale del Boeing 747 da parte della Pan Am. 17 aprile: l’Apollo 13 della Nasa rientra a terra con uno splashdown sull’Oceano Pacifico e salvataggio dell’intero equipaggio. 8 maggio: esce Let It Be, ultimo album...

Blues di West End

di Filippo Tuena (Pubblichiamo, per gentile concessione dell'autore e dell'editore, un estratto da “Quanto lunghi i tuoi secoli”, Armando Dadò Editore - Pro Grigioni Italiano 2014. Un'*archeologia personale* di Tuena che raccoglie testi inediti e sparsi in prosa e in versi, nonché alcuni esempi di scrittura teatrale e recensioni letterarie che coprono più di un ventennio di attività sempre più indirizzata da un lato verso l'auto-fiction e dall'altro verso la...

I rapimenti

di Matteo Salimbeni Un uomo che conduceva un'esistenza poco entusiasmante venne rapito, una mattina, dagli alieni. Sua moglie, con la quale aveva litigato la notte di Capodanno e che non gli rivolgeva parola da più di tre settimane, quel giorno si svegliò con una gran voglia di fare l'amore. Allungò il braccio verso il marito e non lo trovò. Così si girò dall'altra parte e chiuse gli occhi. Erano le...

Giorni perduti: il sogno

di Charles Jackson (traduzione di Simone Barillari) Come un pesce degli abissi che risale verso la superficie, verso l’aria luminosa e il sole, nuotò dal nulla assoluto alla coscienza, emergendo in un mondo più bianco di come l’avesse mai visto. La luce del giorno era accecante. Sentì voci molto vicine a lui, come se fossero dietro l’orecchio, che parlavano tranquillamente tra loro con lo stesso tono di chi parla di affari,...

Roderick Duddle – Michele Mari

di Antonella Falco Ci sono romanzi che ci catturano fin dalla prima pagina e non ci lasciano più, romanzi che ci fanno perdere la cognizione di tutto il resto. Che ci riportano indietro nel tempo, alle fameliche e appassionate letture dell’adolescenza, quando leggevamo Il richiamo della foresta di London o L’isola del tesoro di Stevenson e venivamo completamente assorbiti da quelle storie e catapultati in mondi avventurosi dai quali ci...

Motus. Nella Tempesta

di Areta Gambaro Teatro Valle 3-4-5 aprile 2014 uno spettacolo di Motus 2011>2068 AnimalePolitico Project ideazione e regia Enrico Casagrande e Daniela Nicolò con Silvia Calderoni, Glen Çaçi, Ilenia Caleo, Fortunato Leccese, Paola Stella Minni drammaturgia Daniela Nicolò. Metti da parte la tempesta e dimentica pure che la tempesta è un testo di Shakespeare. Metti da parte il Teatro Valle Occupato. Metti da parte i pregressi dei Motus. Non fare caso al tuo posto...

La stabilità del caos

di Giacomo Verri (Un estratto dal nuovo romanzo di Giacomo Verri) Due alunne di Arturo hanno cercato il loro palpito di notorietà. “Che c’è?” chiede Àlice. “Una cosa. Me l’hanno data a scuola. Ambra e Barbara, dai, quelle che si fanno interrogare lo stesso giorno, sempre insieme”. “E allora?”. “Dicono che hanno fatto un video, lo devo vedere assolutamente. Volevano lo esaminassi con loro, alla fine delle lezioni, ma io…”. “Cosa...

Una storia violenta

di Antonio Soler (Si terrà a Perugia dal 4 al 6 aprile 2014 la prima edizione di Encuentro. Festa delle letterature in lingua spagnola, una manifestazione dedicata alle letterature di lingua spagnola in Italia, promossa dal Circolo dei Lettori di Perugia e dal Comune di Perugia, con l’Associazione Banana Republic, in collaborazione con Regione Umbria e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università per Stranieri di Perugia....

L’amore e Gödel

Alcune considerazioni su Almanacco del Giorno Prima di Chiara Valerio di Vanni Santoni Ho conosciuto Chiara Valerio dieci anni fa; eravamo due esordienti (anche se lei non lo sembrava, appartenendo a quella categoria di persone che sembrano sempre “nate imparate”) ed eravamo stati invitati a Roma, assieme ad altre due persone, nella sede di una casa editrice un tempo grande e prestigiosa e allora in fase di rilancio, in quanto vincitori,...

Bentornato Uwe Johnson. La parola ai traduttori: Delia Angiolini e Nicola Pasqualetti

(Da pochi giorni è in libreria il terzo volume de I giorni e gli anni - Jahrestage - romanzo monumentale dello scrittore tedesco Uwe Johnson, che lo pubblicò in quattro parti tra il 1970 e il 1983. Di recente (o forse no) i primi due volumi erano usciti nelle Comete di Feltrinelli: nel 2002 e 2005. Adesso il testimone passa a L'Orma Editore, che lo raccoglie completando la tetralogia....

Primo capitolo di un romanzo noir

di Orso Tosco Il contenimento della lotta Gesù disse “Ho gettato fuoco sul Mondo, ed ecco, lo custodisco fino a che divampi”. E tu sei il Porco. E devi trovare Denise Brown. Denise Brown con i suoi 24 anni, una cicatrice sullo zigomo, due aborti, e anche del resto, del resto che tu non sai, del resto che tu non vuoi sapere. Denise Brown ha rubato dei soldi in posta usando un coltello da cucina. Un...

Quattro frammenti

di Davide Orecchio La mia specialità sono i gospel iposonici. Sono tristissimi, bellissimi. Ma nessuno se ne accorge; sono gospel iposonici. * JOHN LEE HOOKER  Nasce dov’è il Mississippi, dov’è sgorgato tanto blues e c’è Clarksdale. Ha in William Moore un patrigno che non si domestica alla terra specchio del contadino Moore William cui non basta la mano realtà, il seme realtà, la stagione, il pendere delle gambe e la schiena verso lo...

Ad Auschwitz non c’era il mistero

di Giacomo Verri “Che cosa restava ad Auschwitz di questa società, di questa gerarchia? Oh, c’erano gradi e ranghi – nel senso ignobile. Le condizioni erano tali che sussisteva, in un certo senso, un simulacro di società, con le sue prostitute e i suoi criminali alla guida di un macchinario organizzato in modo tale che la morte fosse il solo esito”. Così Charlotte Delbo nella lucida perizia intorno all’universo concentrazionario che...

Minotauro – minatore

di Davide Orecchio Only connect! E.M. Forster Per distrazione delle connessioni del mondo non mi ero mai accorto che “Minotauro” e “minatore” fossero vocaboli quasi identici. Eppure non hanno, che io sappia, alcuna affinità etimologica. Minotauro: (mostro attore di mostruosità e sacrifici) il toro minoico, Μινώ - ταυρος. Minatore: (vittima di un lavoro spesso mostruoso) “che fa mine, che travaglia alle mine” (1764), dal francese “mine” (1314) che riprende il gallico “meina”, ‘metallo naturale,...

In tutti i quartieri, in tutte le grotte

di Orso Tosco Fu prima che mio cugino Barala si trasformasse in un assiduo giocatore di dadi, prima che gli venissero spezzate entrambe le braccia a causa di una storia di parcheggi e diventasse padre di un bimbo paffuto e felicemente stolto. Io e Barala in quella lontana estate friggevamo cozze. La cosa può sembrare strana e far nascere dubbi inopportuni nei più giovani. A questo proposito voglio fare una precisazione:...

Un frammento, due ritratti

di Davide Orecchio Accidenti, lenzuolo! Mi sveglio, m'alzo e scopro che sei una memoria. FRAMMENTO Ecco gennaio con la pioggia sui vetri e la ghisa che s'intiepidisce nella dimora. L'inverno è il ripostiglio di piccole cose, gesti minuscoli. A. sostiene un esame. S. compra un vestito e un computer. A Maccarese mangiano frittura di pesce. L'inverno è la teoria della vita, l'ansia e il progetto; è scrittura. Ma lo sguardo tasto matita esita per...

Processo

di Davide Orecchio Tra il rantolo e il sangue c’è la tesi che muore. Seppellisci la sintesi in un cimitero di feti a Firenze. La tesi resta in coma due giorni, poi muore. Crema la tesi. Arresta l’antitesi. La giovane selvaggia sgraziata. Accusala: hai ucciso la tesi. Senza tetto né legge le cola il no dai capelli, dalle labbra le sorge, vibra nelle corde vocali. Dice sono innocente. Dice difendo...

L’incubo ad aria condizionata

di Angela Bubba Sono le sei del pomeriggio e sto davanti a una libreria di Crotone. Entro e dico buonasera ai presenti ma non risponde nessuno. Poco male. Continuo a camminare e penso che è una bellissima giornata: dolciastra, moderatamente calda, col teatro dei burattini che fa rumore in piazza e i bambini che perdono sangue dai ginocchi perché correndo sono caduti. Quelle voci m’intronano ancora la testa e con...

Juan Villoro: La piramide

di Juan Villoro (Traduzione di Maria Cristina Secci) (Esce domani, pubblicato da Gran Vía, La Piramide di Juan Villoro. Dalla nota dell’editore: «L’ex rocker Mario Müller scopre una possibilità di guadagno nei Caraibi: il piacere della paura. E in Messico, lungo un’immensa barriera corallina, costruisce La Piramide, un resort che offre ai propri clienti pericoli controllati, per convertire le loro ansie in realtà collaudata. Ma, come sempre accade, non...

Targhe e monumenti. Arroganza e bullismo della memoria fascista

di Giacomo Verri Non s’intitola una via, un monumento, un ponte con leggerezza e superficialità. Non lo si fa perché piace o perché a un’amministrazione comunale va così. E infatti non credo che il proliferare di targhe e targhette dedicate a militi e marescialli fascistissimi discenda da decisioni prese con avventatezza. Si tratta piuttosto di casi balordi di revisionismo tenace, quando va bene, o di scura arroganza, di provocazione beota,...
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