di David Watkins
Opera grafica di Andrea Balietti
Esistono luci pesanti. Luminosissime e pesanti. Tanto luminose da sbiadire. Di una pesantezza incorporea. Una curva della luce che avvolge strade mari e città entro un lenzuolo di fantasma. Domeniche spiovute in mezzo alla settimana. Di un'inconsistenza difficile da respirare. Come bagnate da un lamento, una nenia implicita, una lagnanza madornale. Luci pregne di tutto ciò che è quasi esistito. Luci possibili. Indifferenti alle...
di Giulia Pigliapoco
Ospito qui un estratto da Sulla soglia del dicibile. Appunti attorno all'opera di Magdalo Mussio di Giulia Pigliapoco, primo titolo pubblicato nella collana "Quaderni di teatro" dell'associazione Congerie. Il libro è affiancato dal volume d'artista "L'odore del bianco", che documenta -attraverso fotografie, testi e partiture visive- il lavoro teatrale di Pigliapoco insieme a Vincenzo Consalvi.
Il secondo mondo o luogo interdetto
Solo resiste al tempo quel che si fa col tempo....
di Adriano Ercolani
Il Novecento è stato un secolo attraversato da una profonda inquietudine apocalittica. In filosofia da Heidegger a Deleuze e Derrida, da Kojève a Fukuyama, passando per l’esistenzialismo, nella riflessione politica e sociologica da Pasolini a Baudrillard, in poesia da T.S.Eliot agli Ermetici e ai New Apocaliptycs inglesi, nell’arte da Munch a Bacon, nella letteratura attraverso le distopie antiutopistiche di Orwell, Huxley, Dick, Ballard, nella musica popolare di...
di Bianca Notarianni
La chute de Babylone (tapisserie de l'Apocalypse)
Si può scrivere del disastro? Si può scrivere dopo il disastro - e, per farlo, come individuarne la fine, il prima e il poi che ne farebbero spartiacque? «Il disastro rovina tutto lasciando tutto immutato», rifletteva Blanchot confrontandosi con la specificità della catastrofe: la frammentazione, una paradossale interruzione, sì, ma senza soluzione di continuità, che lascia anche la scrittura ad arrancare,...
di Lucia Amara
«E il bambino appena potrà trascinarsi, avanzerà o, se qualche cosa lo minaccia, regredirà. Il bambino è il tattico che avanza, è il tattico che indietreggia. L’avanti, il dietro? A dir il vero, non esiste l’avanti non esiste il dietro. Che cos’è l’avanti? Che cos’è il dietro? Dipende dall’estremità che prendete. Ecco perché, in battaglia si fanno talvolta movimenti aggiranti per cambiare il senso di questo avanti...
di Alessio Paiano
Quando si tratta del fenomeno Carmelo Bene ci si trova sempre di fronte a due poli che ruotano uno sull’altro, la vita e l’opera, che si completano e si respingono allo stesso tempo; così diventa necessario, per una ricognizione completa dell’artista, integrare una dimensione con l’altra per colmare spazi vuoti o irrisolti. Non accade raramente di riscontrare tra i superstiti/seguaci del fenomeno CB (o presunti tali) delle...
di Paolo Godani
Il demanio, per me che vengo da un posto di mare, è la spiaggia ceduta in concessione a uno stabilimento balneare. Il dizionario mi spiega che in quella parola straniera non devo sentire riecheggiare il domaine delle vigne di Bourgogne, ma lo Stato e il bene comune. Mi si dice, con un misto di cinismo e buona coscienza, che il demanio è “il complesso dei beni appartenenti...
«Non è qui che si esaurisce tutto?»
Reflex di Giorgia Romagnoli è il terzo titolo della nuova serie dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili.
«Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata, consegnati interamente agli autori e alle autrici, che ne gestiscono liberamente il transito (esoeditoria); libri evidenti nella loro invisibilità, indirizzati a...
Le edizioni Tic hanno recentemente ripubblicato Prosa in prosa, originariamente uscito nel 2009 per la collana fuoriformato de Le Lettere.
Ospito qui alcuni estratti di Andrea Inglese, Michele Zaffarano, Marco Giovenale e Alessandro Broggi, insieme alla bandella originale del libro, firmata da Andrea Cortellessa.
ANDREA CORTELLESSA
Bandella di Prosa in prosa (2009)
L’abitudine che ci fa usare la dizione da manuale, poesia in prosa, può far dimenticare come essa, in realtà, segni un paradosso. Ma –...
Per Aguaplano è uscito recentemente TINA. Storie della grande estinzione. TINA è un autore collettivo coordinato da Matteo Meschiari e Antonio Vena; come prima esplorazione del libro, ospito qui un vasto contributo di uno degli scrittori coinvolti nel collettivo: Stefano Trucco.
STEFANO TRUCCO
Io e TINA
'Stefano, questa cosa qui sembra fatta per te'.
Ricordo perfettamente in che stato ero quando un amico mi segnalò, l'autunno scorso, che qualcuno stava cercando autori per...
«Questa è soltanto polvere / io lo dicevo, Olin, lo dicevo»
Marìe canta la famiglia del secolo di Ida Travi è il settimo libro dei Tolki e il decimo titolo dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili.
«Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata, consegnati interamente agli autori e alle autrici, che ne...
di Paolo Godani
Sono due le istanze fondamentali che guidano il lavoro filosofico di Paolo Virno dal Saggio sulla negazione. Per una antropologia linguistica (Bollati Boringhieri 2013) sino a Avere. Sulla natura dell’animale loquace, passando per le pagine inedite contenute in L’idea di mondo. Intelletto pubblico e uso della vita (Quodlibet 2015) – entrambe volte indagare o a costruire lo spazio che si apre all’intersezione di logica e antropologia.
La prima...
Ospito qui un estratto da un saggio di Claudio Kulesko, Macchine Composite. La natura come intelligenza sintetica, contenuto nel libro Divenire invertebrato. Dalla Grande Scimmia all'antispecismo viscido a cura di Massimo Filippi e Enrico Monacelli.
«Questi testi fanno emergere l'umido viscidume del vivente (i rettili, i mostri partoriti dalla nostra testa, gli insetti, le zanne ricoperte di bava, le squame rilucenti, una fitta moltitudine di genitali ectopici...) per consegnarci a una natura radicalmente...
Ospito qui alcuni estratti dalla raccolta Sistemi di Dimitri Milleri, pubblicata da Interno Poesia, insieme ad un frammento della prefazione di Maria Borio.
SISTEMI
« Il libro ha un titolo importante: una parola che rimanda alla fisica e alla metafisica; fa intuire che la raccolta si vorrebbe proporre come un’esplorazione fisica e metafisica della vita. Diviso in tre parti – Detentivi, Complessi e Chiusi – il libro è articolato come una specie...
«"Non è che a me le persone interessino per fotografarle,
mi interessano perché esistono. Diversamente, il fotogiornalismo
sarebbe soltanto una sequenza di scatti senz'anima", diceva... »
Mario, non ci resta che l'amore di Angelo Ferracuti -dedicato alla figura di Mario Dondero- è il nono libro dei Cervi Volanti, la collana di scritture poetiche che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili.
Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata...
In questi giorni è uscito nelle librerie Antropocene fantastico. Scrivere un altro mondo, il nuovo pamphlet di Matteo Meschiari, pubblicato da Armillaria.
Ne ospito qui un estratto in anteprima, tratto dal capitolo Kairocene.
KAIROCENE - RIFONDARE IL TEMPO
Quale passato si annida nel futuro? In che cosa Paleolitico e Antropocene si somigliano? La parola Antropocene è irritante, un’irritazione che viene essenzialmente dalla sua proteiforme adattabilità ai contesti, dalla sua eccessiva carica di seduzione e facilità...
NOTA INTRODUTTIVA
Ketty La Rocca, Le mie parole e tu?, 1971
«Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.»
(Avot 2,21)
Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento.
Una nota appuntata...
«sa come funziona il movimento di annottare.
il magenta-blu che è negli sterri negli sbancamenti delle
vigne, dove è morta per trent’anni.»
Le carte della casa di Marco Giovenale è l'ottavo libro dei Cervi Volanti, la collana che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili.
Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata (esoeditoria), evidenti nella loro invisibilità e indirizzati a chi saprà ospitarne l’implicita consegna; libri sfollati, col solo...
«A trent’anni dalla scomparsa di Adriano Spatola tante conquiste sono state ormai acquisite e ben digerite dai media. La scrittura verbo-visuale non fa più rumore. Tantomeno scandalizza. Basti pensare alle acrobazie tecnicamente impeccabili della pubblicità televisiva. Ma la lezione di Spatola ci mette in guardia e ci indica che le strade percorribili ancora oggi sono quelle caratterizzate dal forte atteggiamento critico, quelle che considerino a pieno la materialità del...
«nel mondo ghiaioso bruciato
nel mondo vago
nel mondo verde ramarro
del venerabile Kutkh
il Corvo del Cosmo.»
Il Treno per Ballachulish di Matteo Meschiari è il settimo libro dei Cervi Volanti, la collana che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili.
Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata (esoeditoria), evidenti nella loro invisibilità e indirizzati a chi saprà ospitarne l’implicita consegna; libri sfollati, col solo intento di essere...
di Francesco Aprile
Passaggio (I)
non si volevano fare esplodere i dati,
ma la necessità del mercato. la terapia
non dava i suoi frutti. paziente dopo
paziente, mitraglia per mitraglia, per
cintura una costola d’agnello dei tempi
andati, non di dio, della violenza.
non si volevano fare esplodere i dati,
per cui si lascia da parte la dizione,
l’ostracismo delle zolle, per le macchine,
insisti se puoi oltre l’omero, e accogli
nelle mani tagliate la forma dei rami.
sono le collere dei...
Copertina del sesto Cervo Volante: Intermezzo e altre sinapsi
«Ripensarsi come sistema semi-aperto / ridimensionare il ciclo delle verifiche / inserire, fra le strategie e gli atti, uno scarto» scrive Marilina Ciaco in Intermezzo e altre sinapsi. Forse proprio in questo scarto s'instaura quel vuoto tenace che è il vero luogo dei possibili, e anche il senso di una collana di scritture poetiche che a ogni nuovo titolo aggiunge un ulteriore vacillamento nel...
È uscito per Giometti & Antonello Bebuquin o I dilettanti del miracolo, romanzo dello scrittore tedesco Carl Einstein pubblicato nel 1912; in Italia, fu stampato per la prima volta dalle edizioni De Donato e troppo frettolosamente dimenticato. Oltre al romanzo, gli editori propongono in appendice alcuni saggi di Einstein a cura di Giusi Zanasi, che si è occupata anche della splendida introduzione.
Vi è, in queste pagine, una luminosa volontà di musicare la...
NOTA INTRODUTTIVA
Luciano Caruso, Omaggio a Burri, (Le porte di Sibari), 1990
«Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.»
(Avot 2,21)
Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento.
Una nota appuntata...
Copertine dei Cervi Volanti (Passerini, Selan, Iannone)
Dopo Selected Love di Andrea Franzoni, tre altri titoli si aggiungono alla collana di scritture poetiche I Cervi Volanti, che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all'interno del progetto Edizioni Volatili. Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata (esoeditoria), evidenti nella loro invisibilità e indirizzati a chi saprà ospitarne l'implicita consegna; libri sfollati, col solo intento di essere...
di Viviana Fiorentino
Nella raccolta The state of the prisons (Lo stato delle prigioni) (Carcanet Press, 2005; vincitrice al Michael Hartnett Poetry Prize in 2005) la poeta irlandese Sinéad Morrissey declina il tema della prigionia in tutte le sue varianti di stato e di luogo: le celle di Newgate, la voce silenziata di una donna filo monarchica costretta da una mordacchia nell’Inghilterra di Cromwell, le gabbie e le limitazioni di...
di Alessandra Greco
in dedica a Fernand Deligny
Caro Giorgiomaria,
gli effetti di una concertazione sono divenuti ridondanti, e non ho potuto fare a meno di scriverti, col desiderio di portarti questa mia storia, con lo stesso sentimento attraverso cui la guardo nei ricordi più cari.
Non mi allontano dal racconto biografico semplice di per sé, in cui c'è forse un desiderio di tenere vive queste corrispondenze come punti luminosi su una mappa immaginale...
NOTA INTRODUTTIVA
Giancarlo Pavanello, Prosa
«Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.»
(Avot 2,21)
Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento.
Una nota appuntata altrove scompiglia ulteriormente il ciglio dell’interrogazione: «Come...
di Viviana Fiorentino
Il 27 Aprile scompare Eavan Boland (1944-2020). Una delle più grandi poete d’Irlanda, Eavan avrebbe dovuto ritirare il premio Irish PEN 2019 proprio in questi mesi. Ci ha lasciato, ma abbiamo solo appena iniziato a considerare con dovuta attenzione il suo contributo alla cultura irlandese e alla letteratura in genere. Infatti, ricordare Eavan Boland significa anche ricordare quanto la storia della letteratura, in Irlanda come in Italia, sia...
di Bianca Battilocchi
County Sligo, Ireland
Nota introduttiva
«Ci sono delle cose di fronte a questa pagina aperta / che sono
collegate / alle cose che mancano / le cose come le cose »
Corrado costa
La scrittura per/di valanghe trova il suo avvio d’improvviso, quando l’irruzione di un’incontrollabile orda di immagini e pensieri riesce (finalmente) a smuovere il terreno psichico ‘squilibrandolo’ e travolgendolo in una fuoriuscita crescente di libere associazioni che si inanellano felici,...