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marino magliani

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Thalarctos maritimus (da “Bestiario”)

di Giacomo Sartori Hai un bell'esserci abituato, a un certo punto ti accorgi che hai freddo. Succede all'improvviso. Sei lì, faccio un esempio, che mangi un grosso pesce che hai agguantato con una zampata – di bagnarti dalla testa ai piedi non ti faceva proprio voglia – e la tua schiena è percorsa da un brivido. Capperi, fa freschino, ti dici. Non è nulla, poi a muoversi passa, pensi. E...

Scene dal buio

di Marino Magliani Il disastro non era che si accorgesse che m'ero svegliato da poco, ma che avevo dormito a casa. E ogni giorno si ripeteva la stessa scena: io che facevo in tempo ad alzarmi, a lavarmi faccia e denti, e poi mi sedevo a tavola con loro, e lui che se ne accorgeva subito, perché quella cosa lì, intendo che avevo dormito in casa, non mi riusciva di...

I topastri di Marino Magliani

(ecco l'incipit dell'ultimo lavoro, giallo-bolaño-animalesco, di Marino Magliani: "La ricerca del legname", due punti Edizioni, 6 €; provare per credere e apprezzare; GS)   "A volte vengono giri d’idee che non appartengono alla nostra lingua, e ciò non ti sembri strano." Antonio Tabucchi, Si sta facendo sempre più tardi   C’erano i piccoli con cui giocavo sui bordi del tubo che usciva dallo sfiatatoio e a noi sembrava uscisse dal mare. E c’erano i...

La moglie del colonnello

Esce oggi, per le Edizioni Anordest, il romanzo di Carlos Alberto Montaner, La moglie del colonnello, tradotto da Marino Magliani. Per gentile concessione dell'editore, ecco un'anteprima del capitolo VIII: Il convegno ebbe inizio esattamente alle dieci del mattino, come da programma. La piccola sala conferenze, situata al primo piano dell’hotel, e ben rinfrescata, era piena. Non era difficile. Ospitava appena quaranta persone: trentasei del pubblico, sedute sulle sedie imbottite ed...

Nuntio Vobis

Avevo giurato a Nunzio che gli avrei fatto un bel ritratto per Nazione Indiana. Perché Nunzio Festa, nomen omen, ha una energia letteraria davvero notevole. Quando è il suo turno, per un reading o un intervento, non trascina i passi insieme alle idee, alla maniera dei mentecatti blasés che popolano le strade di Litteratur Village. Lui corre, lasciando che i capelli lunghi disegnino un'onda nell'aria, contagiosa e gagliarda. Ho...

Le chiappe molli di Marino Magliani

di Giacomo Sartori Marino Magliani ha colpito ancora. A giudicare dalla collana, “Ciclopolis” (che così si autopresenta nel risvolto: “La collana ospita libri che raccontano le città attraversate a pedali”) e dall’editore (Ediciclo), questo suo Amsterdam è una farfalla, dovrebbe trattarsi di una guida turistica velocentrica. Bof, si dice l’appassionato di testi maglianici, dove sono transitati davvero tantissimi muri a secco liguri, ma pochissime o punte biciclette. L’inizio, per molti...

Qualche domanda a Marino Magliani: la Liguria, la frontiera, l’edera

di Giacomo Sartori GS Tu sei originario della Val Prino, in provincia di Imperia, una zona aspra ma anche dolce che è presente marginalmente anche nell’ultimo tuo romanzo La spiaggia dei cani romantici (Instar Libri, 14 euro), che pure è ambientato in Argentina e in Spagna, così come in un modo o nell’altro in tutti i tuoi romanzi precedenti. I tuoi personaggi vengono però sempre da altrove, o partono per...

Recensione a un libro non letto

di Marino Magliani Sono, ero, un appassionato di calcio. Sono, ero, un grande appassionato di calcio, ma strano, uno di quelli che non andavano allo stadio. Ci sono entrato poche volte nella vita. Una per tutte: mi trovavo in Spagna, un amico argentino mi convinse a investire in una partita, comprammo una decina di biglietti per rivenderli il giorno della partita (giocava il Barcelona contro El Real) sarebbe stato...

Marino Magliani: La spiaggia dei cani romantici

di Stefano Zangrando Ho conosciuto tardi la scrittura di Marino Magliani e ho letto solo una piccola parte dei suoi libri. Pure ho la sensazione, che avranno avuto in molti, di essermi imbattuto in uno scrittore, come si dice, di razza. Di solito non uso quest’espressione stereotipata, “scrittore di razza”, ma quando leggo Magliani mi torna in mente spesso, per conto suo. Con ciò intendo forse uno scrittore che asseconda...

LA SPIAGGIA DEI CANI ROMANTICI

di Marino Magliani Alla fine di febbraio a Lincoln finiva anche l’estate. Con la negra i posti dove farci a pezzi si riducevano a due o tre. Negra solo perché era ordinaria, a Lincoln se uno è ordinario è negro anche se è biondo, ma scura di pelle la negra lo era davvero. Per me era semplicemente negrita e la cominciai a chiamare così prima ancora di impalmarla. Questa parola...

Colonia Alpina Ferranti Aporti Nava

di Marino Magliani Mio padre aveva 55 anni più di me. L’estate faticava in Francia nei ristoranti della Costa Azzurra. Mia madre lavorava la terra e l’aspettava. La casa dove abitavamo aveva un’entrata buia. Dalla finestra della camera d’estate si sentivano le rane. Era un paese lungo, con un torrente che passava sotto il ponte di pietra, paese piantato al selvatico, come si intende da noi quando il sole se ne va...

Provincere o morire: Marino Magliani

Peccato non essere lì per dirvi la mia su cosa significa scrivere da una valle senza vie d'uscite se non quella della fuga. Abito in un posto da cui si vedono i ponti dell'autostrada, specie di cancello davanti al mare. Chi passa là sopra, guardando in lontananza le fiancate e gli affasciati e le pigne di case con le montagne a chiudere credo si faccia delle domande su chi vive...

IL CONTROLLO DELLE PIANTE

di Marino Magliani Il fuoristrada stava scivolando in una vallata di uliveti abbandonati, inaccessibili, postacci nella penombra che conoscevano solo gli elicotteristi e i piloti dei canadair quando toccava spegnere un incendio, o durante la stagione delle piogge, come ora, che si sbricciolava un costone. Il tergicristalli sembrava impazzire e l’acqua piovana s’incanalava a fatica nelle sprèscie. Gregorio sapeva che ogni anno l’acqua si portava via intere terrazze, blocchi di roccia franavano...

Il volo del colibrì

di Marino Magliani Quattro giorni per non morire è un romanzo uscito per Sironi nel 2006. E' l'unico romanzo di cui posso dire: ecco, ricordo con precisione la genesi. Ero in Liguria, inverno, verso il tramonto, un momento che da quelle parti si usa chiamare verso merenda. Mi trovavo in campagna, alto quasi sullo spartiacque, per uno sterrato che risaliva dal fondovalle a un paese esposto di nome Valloria, esattamente...

L’uomo veloce (2a parte)

di Marino Magliani Provai altre volte durante quel mese di agosto a incontrare l'uomo veloce, altri sabati mattina, altre domeniche, mi piazzavo all'ingresso del paese, dove soleva passar lui, salutavo le macchine, e speravo: ora spunta, ora arriva. Cosa ci fai che ora passa? Un giorno corsi a casa, nel vicolo, andai al bagno ( è l'emozione, mi sono detto ) e dopo essermi lavato le mani con un ottimo sapone,...

L’uomo veloce (1a parte)

di Marino Magliani Era ormai di spalle. Mi era passato davanti e l'avevo guardato come si guardano i turisti, abbassando il capo in saluto. Era estate, l'uomo veloce portava pantaloncini corti e maglietta, scarpe da ginnastica, un cappellino chiaro. Un turista qualsiasi, le 11, circa, di un mattino neanche troppo caldo: il sole aveva aggirato il costone e cominciava a esercitarsi sugli asfalti e gli intonaci del vicolo. Passò e forse...

Face & Book

Nota al libro di Marino Magliani La tana degli Alberibelli ( ed Longanesi) di Francesco Forlani “Il movimento dignitoso di un iceberg è dovuto al fatto che soltanto un ottavo della sua mole sporge dall’acqua. Uno scrittore che omette le cose perché non le conosce, non fa che lasciare dei vuoti nel suo scritto” Ernest Hemingway, Morte nel pomeriggio Da qualche tempo sulle quarte di copertina o sul risvolto in terza, sorridono beate le facce...

Elogio dello stile reticente, disseccato, inorganizzato, ovvero dell’assenza di stile

di Mauro Baldrati La questione dello stile è da sempre un elemento di pesatura rilevante per gli scrittori. Esistono pulsioni, risonanze, esiste, forse, il tempo; esistono concatenazioni di pensieri – siano essi coscienti, palesi, sinceri o menzogneri – che cercano di spiegare (ma anche di negare) la realtà. Scrivere produce un movimento forzato, più o meno lineare e indifferente ai mimetismi, alle reticenze, alle finzioni di chi scrive, che organizzando...

Carlo Coccioli / Presenza dello scrittore assente

a cura di Giulio Mozzi Parla una composita pattuglia di lettori di Carlo Coccioli: Franco Buffoni, Antonella Cilento, Giancarlo De Cataldo, Mario Fortunato, Bruno Gambarotta, Massimiliano Governi, Giuseppe Lupo, Marino Magliani, Sergio Pent, Alcide Pierantozzi, Giacomo Sartori, Giorgio Vasta. "Quello con Carlo Coccioli è stato un esemplare incontro mancato. Non siamo mai riusciti a stringerci la mano, eppure non potrei dire di non averlo conosciuto". Comincia con queste parole il capitolo...

(non solo) Genova per noi

su "La Liguria nero su bianco." ( Il Foglio Letterario ) di Marino Magliani Un narratore ligure, progettando di raccontare la sua terra, e provando dunque a distinguerne i multipiani, che sono mille, da quello delle terrazze all'opaco, terrazze di gola, a quello dei costoni esposti, degli spuntoni sulle mulattiere che servivano da posatoio, dei fondovalle, dei tetti, non dovrebbe utilizzare il termine Liguria verticale. Non esiste una Liguria verticale, nel...

Notti lontane che tornano per sempre

di Franz Krauspenhaar Marino Magliani torna sulla scena letteraria con un romanzo, Quella notte a Dolcedo, Longanesi, pagg.262 euro 16.00 che, rispetto ai precedenti, soprattutto a Il collezionista di tempo uscito l’anno passato per Sironi, abbandona certe sperimentazioni (nel libro appena citato si registrava il connubio forma e contenuto tra una scrittura di frontiera con risvolti biamontiani e la fantascienza, come se il Fransé si fosse unito in sodalizio artistico...

Quella notte a Dolcedo

di Gianni Biondillo Marino Magliani, Quella notte a Dolcedo, Longanesi, 262 pag., 16 euro. Hans Lotle, pensionato sessantenne in una Berlino Est a un passo dal crollo del muro, decide di tornare nella valle della Liguria dove, da giovane militare, ha combattuto per la Germania nazista e dove è stato protagonista di una brutta storia di partigiani e valligiani, di ritorsioni e tradimenti. Questo l'incipit di Quella notte a Dolcedo,...

La forza della storia tra i rovi di Dolcedo

di Stefania Nardini Quel cielo di Francia vicino e distante. I carrugi, la forza delle pietre, il profumo della salsedine. Dolcedo è uno di quei paesi liguri arroccati su per le montagne. Fitto di rovi e di segreti, in cui la vita scorre in un fluire che ha sempre un che di fatale. Terra prossima al confine. Dove, come ha spesso raccontato Francesco Biamonti nelle sue opere, si apre a...

Intervista a Marina Warners

di Marino Magliani (Di seguito un'intervista dello scrittore ligure residente in Olanda Marino Magliani a Marina Warners, proprietaria della ormai leggendaria Libreria Bonardi di Amsterdam, che molti lettori e autori di Nazione Indiana conoscono, e che compie in questo mese trent'anni di gloriosa attività a favore della cultura italiana fuori dal nostro paese. Per questo, un augurio e un sincero grazie a Marina. FK) Qualche notizia sulla leggendaria Bonardi, Marina, come...

Racconti di luogotenenti, di bracconaggio e di frontiere

     raccolti con amorosa cura da Marino Magliani       A Nativitate Domini 1659, indictione decima tertia, die mercurij ultima septembris - in testijs - in scriptorio In nome Domini amen. (una parola illegibile) testis summarie receptus et productus per me notario infrascripto ad instantiam, probare ed fidem facere intendis de infrascriptis (parola illegibile) cui testi delato iuramento de veritate dicenda et qui iuravit... Faccio fede io sottoscritto notaio come Arietta  figlia di Lucio Martino e moglie...

La visione della porta

di Marino Magliani Blu Porto Maurizio e Rossi Diano. Pichichi lesse i nomi sulle due porte. Aprì quella dei Rossi e guardò negli angoli. C'era solo il massaggiatore. Si salutarono con un colpo di mento. "Il nostro Manovra é arrivato?" Il massaggiatore sbadigliò e fece segno che era di sopra. Pichichi entrò nel suo spogliatoio. Era deserto. Si sedette sulla panca e fissò la fila di attaccapanni dai quali pendevano zaini e cinghie,...

Il sogno e la storia

di Marino Magliani "Chi è che ha svegliato il nonno?" ha chiesto il vecchio dalla sua poltroncina di vimini. Un bambino di sette otto anni seduto al tavolo davanti a un piatto di pomodori e carne in scatola, ha risposto: "Non lo so." Nella grande cucina fa caldo, accanto alla stufa il paio di secchi di legna spaccata danno un senso di sicurezza. Tra la stufa e la credenza c'è pure il...
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