di Mauro Baldrati
Quel giorno che il dottor Cangiani – il direttore del centro di psicologia olistica dove lavorava mia moglie – mi telefonò, le mie giornate erano segnate dal ritmo lento dell’ozio. La disoccupazione mi abbracciava con le sue ali nere e ogni mattina mi alzavo dal letto con l’unico pensiero di uscire a passeggio col mio cane Orso.
Non stavo particolarmente male; se non vi è l’ansia del mantenimento,...
di Mauro Baldrati
E’ magica Parigi di notte. Di tutte le città in cui Laura ed io abbiamo vissuto – Los Angeles, Roma, Londra, Berlino – Parigi ha un fascino speciale. E’ la città del cuore, la città che lo riscalda, il mio cuore freddo.
Laura è fuori. Talvolta esce da sola, e anch’io lo faccio, certe sere. Un tempo uscivamo sempre insieme, poi abbiamo deciso che non vi è nulla...
di Mauro Baldrati
Il taxi corre per le strade lucide di pioggia. E’ sempre emozionante tornare a Londra, la città dove ho passato l’infanzia. Ormai non ho più una città mia, vivo sparso per l’Europa e l’America, per ragioni di sicurezza. Ma, se arrivassi alla vecchiaia – chissà, forse mi sarà concesso – vorrei che la città del riposo e della fine fosse Londra. Ci si perde a Londra, ci...
racconto di Mauro Baldrati - disegno di Riccardo Raviola
Antonio Rabbi, titolare dell’edicola notturna del quartiere Pilastro, si sentiva stanco. Molto stanco, ed erano appena le due. Quella era una stanchezza da quattro del mattino, quando anche il cuore sembrava oppresso, e batteva a fatica. La sentiva sempre, la stanchezza delle quattro, anche se faceva quel lavoro da quindici anni, anche se durante il giorno aveva dormito più delle quattro-cinque...
di Mauro Baldrati
C’era un tipo – lo chiamavano Faustone – che conoscevo al paese, prima di emigrare a Roma per lavorare al giornale. Era un uomo di circa trent’anni, altissimo, sarà stato due metri e dieci, con una grande testa di capelli neri voluminosi e due mani enormi, due mazze che avrebbero atterrato un bue.
Era un personaggio mitico, era stato sposato con una ragazza bellissima, molto alta anche lei...
di Mauro Baldrati
Quel giorno che Antò arrivò in redazione eravamo solo io e il segretario Gino. Erano le dieci del mattino, l’alba praticamente, considerando che era stato chiuso il numero del giornale alle due di notte. Io raramente tiravo così tardi, perché il montaggio, che aveva una valenza soprattutto grafica, era seguito dal direttore e dal grafico, che davano le indicazioni al montatore, chino per ore e ore sul...
di Mauro Baldrati
Ho il camion rotto, stamattina non è partito. Il Carnivoro, dopo avere sbraitato “te Trapattoni, tutte le mattine ci hai un casino!” ha consultato il foglietto dei viaggi, ha scosso il testone e ha detto: “non ho neanche un camion libero. Va’ in cantiere a dare una mano”.
Gli autisti-cortigiani hanno ridacchiato. In cantiere a dare una mano: è lo spauracchio di tutti i camionisti. E’ dura, negli...
di Mauro Baldrati
L’alba non è ancora spuntata. E’ una fredda giornata di fine gennaio, alle sette meno dieci del mattino è notte fonda.
Sul piazzale della Cooperativa stradini e muratori ferve l’attività frenetica che precede i trasferimenti ai cantieri. Gli operai fuorisede, appena scesi dai pulmini, hanno facce stravolte, gli occhi gonfi, i capelli dritti. Alcuni si alzano alle quattro per percorrere fino a 150 km per venire al lavoro....
di Mauro Baldrati
Il fotografo è un viaggiatore, un nomade: durante i suoi viaggi attraversa territori, li esplora, cerca di scoprirne i segreti. La mostra che è stata allestita nella saletta ottagonale del Museo Morandi di Bologna ospita il viaggio di un grande fotografo in uno spazio estremamente piccolo e chiuso, l'inaccessibile studio del pittore Giorgio Morandi, il suo 'guscio'.
Luigi Ghirri, nato a Scandiano (Reggio Emilia) e scomparso nel 1992...
di Mauro Baldrati
I giornalisti italiani, si dice, hanno fama di essere piuttosto pigri. Soprattutto quelli alla moda, le grandi firme. Non hanno voglia di sbattersi per produrre servizi, non amano operare sul campo, e rischiare. Preferiscono avere la pappa pronta, riscrivere i flash di agenzia, tradurre articoli dall’estero, becchettare qua e là. E’ meglio stare al calduccio nel proprio studio, o in albergo, che mettere il naso fuori in...
di Mauro Baldrati
Ho lavorato nella redazione di Frigidaire, a Roma, per circa un anno, occupandomi praticamente di tutto: foto, testi, titoli, rispondere al telefono, aprire e chiudere la redazione (ma non le pulizie, quelle me le sono evitate). Una sera di maggio eravamo io e Antò, il disegnatore principe del giornale, il creatore di storie giovanili che sono entrate nel mito, una matita sopraffina, un colorista eccelso; il lavoro...