393. E’ questo il numero di campi chiusi per stranieri che appaiono sul sito closethecamps.org, online da oggi. Recensiti nei paesi dell’Unione europea (UE), quelli candidati all’adesione all’UE, elegibili alla politica europea di vicinato (PEV) o ancora negli Stati che collaborano alla politica migratoria europea, questi campi erano tutti operativi tra il 2011 e il 2013.
Queste cifre non rivelano che la detenzione nei campi chiusi (dove la privazione della...
di Agostino Zanotti
Avviare una campagna per l’apertura di un canale umanitario verso l’Europa implicitamente è mettere una pezza alla problematica della condizione di vita delle persone nei vari Paesi del mondo. E’ vero che in questo modo si tutela il diritto alla fuga, però così facendo si accetta la situazione che li spinge a fuggire da luoghi dove esistono poteri dittatoriali e logiche postcoloniali che rendono inabitabili alcuni Paesi.
In...
Pallino blu: Affogamento (per naufragio, traversata di fiume o lago)
Pallino viola: Asfissia (su camion o container)
Pallino rosso: Ipotermia durante viaggio aereo
Pallino verde: Altro (incidente, collasso, ipotermia, campo minato)
Pallino giallo: Suicidio
Pallino bianco: Mancanza di assistenza, atti di razzismo
Pallino nero: Violenze della polizia
La figura in alto a destra mostra il numero dei morti per grandezza del pallino, dai 20 ai 3300.
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Il grafico è del 2006, la fonte United for Intercultural Action,...
(Questo racconto-testimonianza è apparso il 20 agosto 2010 sul sito Melting Pot Europa in una versione più lunga. Lo riproponiamo oggi nel contesto della discussione che abbiamo aperto intorno alla questione del diritto di asilo.)
di Filippo Furri
Risaliamo in macchina, prendiamo il bivio per l’Isola delle correnti e guido lentamente verso il campeggio dove viene in vacanza quasi ogni estate. È una notte di luna bianca, più avanziamo verso il...
di Domenico Fornara (diplomatico)
(pubblichiamo una risposta al nostro "Diritto d'asilo: una proposta politica").
Idee condivisibili (sostengo da sempre che occorra uscire da una mentalità di emergenza e lavorare su programmi di migrazione/asilo di medio lungo termine, armonizzati in ambito UE, non dettati unicamente da esigenze di sicurezza) ma irrealizzabili per motivi di ordine giuridico ed organizzativo. Innanzitutto lo status di rifugiato è giuridicamente incompatibile con la presenza dell'interessato nel proprio...
Invece di investire denaro europeo e nazionale per erigere impossibili muraglie all’interno del Mediterraneo, facciamo funzionare, nei paesi extraeuropei colpiti dalle guerre, le nostre ambasciate, recepiamo le domande di asilo e organizziamo il trasporto legale e sicuro nei paesi d’accoglienza. Invece di trovarci costantemente non nell’emergenza immigrazione, ma in quella umanitaria, dovendo ripescare annegati e sopravvissuti, strappiamo agli scafisti l'organizzazione del trasporto dei rifugiati dall'Africa alle coste europee, rendiamo...
di Giovanni Giovannetti
(prelevo, con il consenso degli interessati, questo molto interessante scritto dal Primo Amore, a.s.)
«Se alle elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico». Lo ha detto Beppe Grillo, con buona pace della ragione, dell’interesse nazionale e di ogni residuo di idealità, in linea col più becero-populista-opportunista leghismo sedimentato nel maroniano “pacchetto sicurezza” che, il 24 aprile 2009, introdusse...
di Gaetano Bellone
Camminiamo sulla cresta sempre uguale del monte Gorzano. Da quota 1800 dobbiamo raggiungere quota 2400, la vetta con la croce e il manto di neve anche d'estate. I gradoni d'erba che dalla fine della strada dividono il camminante dalla quota sono sempre uguali e ogni 10 metri creano un gioco di prospettive che fa sembrare la vetta a vista. Miraggi continui e cadenzati. Il Gorzano è un...
di Helena Janeczek
Si trovano all’angolo della piazza, davanti alla filiale della Banca Popolare di Bergamo, già Credito Varesino, non appena smette di piovere. Restano lì a fare grappolo, perché le due panchine non basterebbero per ospitarli, ma soprattutto perché non sono come le sedie attorno al tavolo di un circolo, di quelli che in centro sono scomparsi. Discutono di calcio e di politica, commentano i temi del giorno secondo...
firmato da Maurizio Braucci, Goffredo Fofi, Alessandro Leogrande, Roberto Saviano,
Petizione al Ministero dell’Interno del Governo Italiano per la chiusura del Centro di Identificazione ed Espulsione di S. Maria Capua Vetere (CE)
Il sopralluogo nella caserma dismessa Ezio Andolfato del CIE di S. Maria Capua Vetere, avvenuto lunedì 2 maggio al seguito di due senatori, ci ha permesso di constatare le condizioni igienico-sanitarie in cui si trovano le 102 persone di...
Gherardo Bortolotti, Andrea Inglese e Maria Luisa Venuta
2009: viene approvata la cosiddetta Sanatoria per colf e badanti. La Sanatoria è da subito “abusata”, come ampiamente previsto, dai lavoratori non regolari di cantieri, fabbriche, etc. per uscire dalla clandestinità e dal lavoro nero. Oltre a dover pagare diverse centinaia o migliaia di euro tra bolli e contributi, spesso i migranti devono accedere a un mercato nero di finti datori di...
di Maria Luisa Venuta
Da domenica scorsa mi sveglio al mattino con il suono di una vuvuzela che dalla gru nel cantiere che si trova dietro casa dà un segnale alla città. Dice che i ragazzi che sono sulla gru sono ancora lì, che hanno trascorso la notte e che stanno per iniziare una lunga giornata. Un’altra giornata lassù a 35 metri di altezza.
La gente che passa al mattino andando verso...
a cura di Antonio Sparzani
Nei giorni 11-12 set- tembre 2009 Magi- stratura Democratica ha organizzato a Lampedusa un convegno dal titolo: LA FRONTIERA DEI DIRITTI IL DIRITTO DELLA FRONTIERA, il cui documento finale può essere scaricato da qui
Riporto qui alcuni stralci, virgolettati, di dichiarazioni di partecipanti al convegno, raccolti da Chiara Avesani e pubblicati su Peace Reporter n. 10, ottobre 2009.
Armando Spataro, Procuratore aggiunto a Milano e membro...
di Maurizio Braucci
Petru Birladeandu, il suonatore ambulante rumeno, è stato commemorato giovedì scorso da un presidio di associazioni e collettivi che si è tenuto nello stesso quartiere Montesanto dove il 33enne è stato ucciso dai killer della camorra il 26 maggio. E’ morto con ancora addosso la sua fisarmonica, per alcune ore si è pensato che fosse lui l’obiettivo del raid, Petru invece era uno che si guadagnava da...
Io sono Senegalese. Sono in Italia da un anno e sei mesi. Tu parti e pensi che l’Europa e’ il paradiso, perchè nei film noi vediamo dei bei vestiti, delle belle macchine, delle belle ragazze, ma è difficile vivere qua in Italia. In Senegal c‘è la bella vita, c’è tutto, ma noi del Senegal viviamo per i nostri parenti. Le culture Europea e Africana sono diverse. Nella vostra cultura,...
Ieri nel CIE (ex CPT) di Ponte Galeria a Roma è morta Nabruka Mimuni. Aveva 44 anni. Sarebbe stata espulsa in mattinata, e le sue compagne l'hanno trovata impiccata in bagno. Nabruka era in Italia da più di vent'anni, lavorava per una cooperativa, e lascia un marito e un figlio. Era stata catturata due settimane fa dalla polizia mentre era in coda in Questura per rinnovare il permesso di soggiorno.
Sentite la...
di Marco Rovelli
La prima volta che ho incontrato i bengalesi romani c'era ancora il governo Prodi. Era il 28 ottobre 2007. Una manifestazione autoorganizzata, con migliaia di immigrati, la maggior parte dei quali irregolari e clandestini, per rivendicare il permesso di soggiorno per tutti. Per rivendicare il diritto al nome. C'era ancora quel governo che aveva suscitato illusioni negli immigrati, e che quelle illusioni stava rapidamente frantumando. "Noi vogliamo...
di Marco Rovelli
Anzitutto, riformare il linguaggio. Non parlare più, a proposito delle morti sul lavoro, di morti bianche – espressione che designava le morti in culla: morti senza colpa, dunque, tragiche fatalità – ma di omicidi bianchi. Ché le responsabilità ci sono sempre, e individuabili. Così come individuabili sono i "motivi" che rendono possibili quelle morti. Una sinistra che davvero fosse tale porrebbe in essere una serie di dispositivi...
di Giancarlo Liviano d'Arcangelo
Buddie aveva fame.
Sentiva il suo stomaco irrispettoso che piagnucolava a colpi di singhiozzo balbuziente, e la tonalità ocracea del cielo disabitato che si perdeva poco più in là della sua massima lungimiranza visiva, era prova inconfutabile che il tempo di nutrirsi era sopragiunto. Si meravigliò del silenzio diffuso nel paesaggio, cactus ingobbiti e cespugli adusti color antracite, un silenzio mostruoso, che in incognito era riuscito...
di Ingy Mubiayi
Sospiro. Scendo e compio i gesti nuovi ma ormai automatici. Prima il portabagagli, poi lo sportello posteriore. Sgancia, aggancia, alza, stringi, sistema, e via. Un ultimo controllo alla sua borsa. Poi alla mia. Le porte automatiche si aprono e per la prima volta le attraverso con quel prolungamento del mio corpo, della mia vita. E passo nella convulsione dei non-luoghi. Emozionata? Spaventata? Pentita? Non lo so. Allungo...
di Marco Rovelli
(la prima parte è stata postata il 12 aprile)
La stretta di mano di Marcus, invece, è più morbida. Non si esaurisce in un colpo secco, ma si prolunga quasi temendo la fine. Come a cercare un appiglio nell’altra mano. Come a chiedere conferma della propria esistenza, forse, e la chiede a una mano straniera. Ti stringe la mano e dice, My name is Marcus. Remember it! If...