di Dario Valentini
“Ti prego abbassa quella musica del diavolo!” Disse lei tirando le coperte dalla sua parte.
“Non riesco a dormire senza. Lo sai.” Rispose lui artigliando il lenzuolo.
“Lo so, lo so.” Disse lei sbadigliando “È dolce la promessa, incastonata tra la cassa e il rullante. Ma non potresti abbassarla almeno un po’?”
Boscolo abbassò di due tacche il volume dell’Iphone. Non era la stessa cosa, ma cosa non si fa,...
di Giacomo Sartori
ciao X.,
ti scrivo ora - a mente fredda - perché non amo lasciare le
cose aperte, o insomma senza spiegazioni; mi disturba, visto che avevamo un
legame diretto, che la cosa sia stata liquidata tramite l'agente; e lo trovo
anche poco rispettoso per l'autore che sono, quindi su un piano più
professionale;
trovo un po' assurdo quello che è successo, perché secondo me un libro
buono - e mi sembrava che il tuo...
di Marco Renzi
Tutto comincia col sangue che «s’addensa in fili e grumi», con la materia che sarà il filo conduttore dell’intero romanzo assieme al peso di Palma, Mina per i famigliari e Palla per le perfide cape scout. Anche la numerazione dei capitoli è scandita dai chili della protagonista: da embrione di pochi grammi nelle prime pagine fino al quintale e mezzo delle ultime, il lettore percorre con...
di Marino Magliani
Quando vado a Roma, che l'editore, la libreria, o l'associazione, non includono nella proposta un minimo di ospitalità, la prima cosa che faccio è – nel senso che lo faccio qualche giorno prima – chiamare il mio amico Riccardo De Gennaro, torinese, che vive a Roma da anni in un appartamento al terzo o quarto piano sul Lungo Tevere, proprio davanti a un famoso ponte e con...
di Ruska Jorjoliani
Se devo pensare alla luce, penso al buio, com’è nell’ordine delle cose. Dici una parola a un uomo e lui pensa al suo contrario, gli dai una mano e lui vuole anche l’altra, lo accechi e lui continua a vedere, finché non lo costringi a morire e quello, invece di vivere, muore per davvero.
Dicevo della luce. Che è come dire del buio, dunque. Siamo io e mio...
di Roberto Antolini
L'uscita in settembre di “M il figlio del secolo” di Antonio Scurati (Bompiani, 839 p., € 24,00) è stato indubbiamente uno dei momenti significativi della stagione letteraria 2018. Per quello che Scurati ha tentato di fare con questo libro - coronato da un immediato successo di pubblico - intrecciando in modo nuovo Storia e Letteratura, come viene chiarito nella premessa: «Fatti e personaggi di questo romanzo documentario...
di Gabriele Merlini
«Il futuro che ci aspetta è diventare bidimensionali?»
Ci penso un po'. La speranza, naturalmente, sarebbe evitare una simile opzione: rimango affezionato alle mie curve e questa blanda idea di tridimensionalità che abbiamo. Tuttavia qualche dubbio è lecito tenerselo, così proseguo nella lettura.
Contrarsi. Vibrare. Espandersi: ecco le tre sezioni cui è organizzato Cereali al neon, secondo romanzo di Sergio Oricci (Effequ 2018) che ha per sottotitolo «cronaca di...
di Roberto Antolini
Appena entro nel negozio, Diego mi fa un cenno d’intesa «Sì sì - mi dice - il pacco da Milano mi è arrivato ieri. E dentro c’era anche il tuo disco dei Country Gazette». Già uscendo dal negozio strappo subito via la copertura in cellophane, e salito in macchina schiaffo il CD nel lettore. E avvio.
Teach your children parte con quattro grattate del violino (che sostiene per...
di Giorgio Mascitelli
Qualche volta Guido della Veloira va a trovare il fratello Corrado della Veloira, che ha messo su famiglia senza troppi calcoli. Guido invidia e allo stesso tempo è atterrito dalla vita di Corrado, ma resterebbe sorpreso se sapesse che tale ambivalenza di sentimenti è nutrita anche dal fratello. E invero ci sarebbe da sorprendersi della sua sorpresa perché questa legge, secondo la quale bisogna desiderare tutto se...
di Roberto Gerace
Tu che vivi sempre nel chiuso di un corpo come nell'ultima cella di un convento evacuato, scaldando un posto nel freddo, incessante slabbrarsi del cosmo, e hai perduto la tua vita, presta, ti prego, al mio provvisorio spettro il tuo respiro calmo. È facile per te, che te ne vai per le vie già solcate, tanto sicuro, a ogni svolta, di calpestare soltanto i tuoi passi, di...
di Stefano Zangrando
E va bene, stia a sentire: mio nonno paterno fu il figlio bastardo di un’avventura di guerra con un soldato austro-ungarico.
La notizia fu diffusa tra i parenti più stretti, poco dopo la morte del vecchio, da una cugina di mio padre, una distrofica di fede comunista. Era una tipa tosta, militante, sempre al corrente del peggio che si potesse affermare sulla classe governante di turno. Come abbia...
di Michele Cocchi
Circa sei anni fa sedevo dietro a un lungo tavolo in compagnia di alcuni giovani scrittori italiani. Di fronte a noi, in platea, un pubblico numeroso. Allora non lo sapevo, ma in mezzo a quel pubblico sedevano alcune delle personalità del mondo editoriale italiano, venute ad ascoltare quelli che – in teoria – sarebbero dovuti diventare gli scrittori italiani del futuro. Si trattava dell’edizione del 2010 di...
di Giacomo Sartori
à Gilles Weinzaepflen
Un poeta con un corpo leggero e come sospeso nell’aria da poeta camminava su un ponte che scavalcava un fiume tranquillo ma anche greve di marrone determinazione, perché nelle settimane precedenti aveva invaso le rive, quasi scavallando nelle vie della cittadina. Con lui c’era una donna leggera e come sospesa nell’aria che scuoteva le anche a ogni passo, ma con una grazia trattenuta di cavalla...
di Mauro Baldrati
Nel fiume Lepre c'è la "buca di Filippi", un punto dove l'acqua è profonda e si può nuotare. Qui siamo sempre una ventina di bambini e di ragazzi già sviluppati tutto il giorno a fare bagni, lotte, immersioni, tuffi, a pescare “a manaccia”. Ci sono due posizioni per i tuffi, un grosso sasso che sporge dall'acqua per mezzo metro e un punto della sponda alto un metro...
di Marino Magliani
Da casa sua il mare non si vedeva, bisognava attraversare un ponte romanico, poi risalire la mulattiera fin su dove non cresceva nulla, giusto l’erba tra le pietre.
Sui libri che raccontavano certi posti fatti di terrazze, scogliere e chiese sconsacrate, c’era scritto che il mare si intuiva attraverso la luce. Ma lui attraverso la luce un mare non era mai riuscito a coglierlo. Ci aveva provato a...
di Bianca Bonavita
Io non ho nessuna storia da raccontare, non avrò mai nessuna storia da raccontare. Perché non so raccontare né tantomeno inventare storie. La maggior parte delle storie non sono necessarie ed io riesco a scrivere soltanto ciò che ritengo necessario. Certo, ci sono alcune storie necessarie e ci sono persone che le sanno raccontare. Io non sono tra loro.
E comunque ci vuole molto più coraggio a dipingere...
(A seguire pubblico due estratti da Genti a cartapesta, di Fabio Greco. Il romanzo è stato finalista al Premio Calvino 2014 ed è ancora inedito)
***
PRIMO ESTRATTO
E anzi, girando lo sguardo verso l’orizzonte, verso quel confondersi di mare a cielo e cielo a mare, verso i gabbiani che volteggiavano eleganti, gli parve che dall’isola, anziché la malasorte, gli arrivasse in quel momento una buonasorte anzi una buonissima sorte camuffata da...
Esce oggi Memoriali sul caso Schumann (il Saggiatore), il nuovo libro di Filippo Tuena. Ne pubblico un estratto per gentile concessione dell'editore. Lo precede una Lettera sullo stato del romanzo inviata dall'autore.
***
LETTERA SULLO STATO DEL ROMANZO
Filippo Tuena
Caro Davide,
la scorsa estate facemmo una chiacchierata al bar della Casa del Cinema a Roma a proposito dello stato del nostro modo d’intendere la parola romanzo. Fu una conversazione teorica, basata su quel che bolliva in pentola,...
di Giacomo Sartori
Se potessi farei solo buche nella terra. Col vento e con la pioggia, nel solleone più incandescente, dove ogni respiro è fuoco nei polmoni, quando l’inverno mi morde le dita: l’importante sarebbe essere solo io e lei, senza distrazioni, senza alcun rompiscatole attorno. Io e la terra abbiamo un buon rapporto, da sempre. Io faccio le cose che devo farle, e lei mi lascia fare. Quando ho...
di Giacomo Sartori
dedicato a Andrea C.
(ma anche a Pippo D.B. e a Francesco D.B., con un grande augurio)
Naturalmente ben scrivere non vuol dire scrivere bene, e anzi equivale piuttosto (può equivalere, nei fatti finisce per equivalere, molti esempi dimostrano che nei fatti equivale) a scrivere male, o anche molto male. Parlo beninteso dell’italiano, lingua che lascia libertà infinitamente più grandi di tante altre, meno normalizzata e meno normativa, meno...
di Vincenzo Pardini
Nessuno, da tempo, apriva i cassetti dell’antico canterano che si trova in una stanza del mia antica casa. Lo specchio che lo sormonta mostra chiazze e sbavature che paiono i sedimenti di una ragnatela. In passato ci si ammiravano le mie ave, e anche mia madre ragazzina. Ora non sarebbe più possibile. Deforma le immagini. Quasi volesse farsi beffa delle vanità,o fosse deluso del suo ruolo.
Una a...
di Giacomo Sartori
Uno dei pregiudizi più duri a morire è che gli scrittori scrivano. Che cioè si mettano lì, e ticchettino sulla tastiera qualcosa che detengono e antecede lo scritto, come si trasferisce una serie di pacchetti di banconote da una cassaforte a una valigetta da viaggio. Niente di più lontano dalla realtà. Il testo che si materializza sullo schermo non preesiste né nella scatola cranica dello scrivente né...
di Marino Magliani
(mi è sempre molto difficile scegliere un passo da postare in un testo di Magliani, perché vorrei poterne poi aggiungere anche un altro, e poi un altro ancora ... e insomma mettere tutto; e con questo "Il canale bracco" più che mai; sempre i suoi ingredienti minimi, di disarmante pedissequità, e qui forse ancora più titubanti, quasi sfiancati, e più autoironici, ma poi i soliti improvvisi e abissali corti circuiti, gli...
Lunedì 2 marzo alle ore 21.00, presso la Libreria Popolare di via Tadino 18
Presentazione degli due ultimi numeri della rivista “il verri”
-
Filippo Pennacchio presenta:
il verri n.55, giugno 2014
Eccessi dell'io
Contributi di:
Mariarosa Bricchi, Fulvio Carmagnola, Domenico Cipriani, Fausto Curi, Alessandro Dal Lago, Paolo Fabbri, Daniele Giglioli, Helena Janecsek, Giulia Niccolai, Sara Sullam, Ivan Schiamone
-
Stefania Sini presenta:
il verri n.56, ottobre 2014
La mente in-diretta libera
Contributi di:
Dorrit Cohn, Monica Fludernik, Paolo Giovannetti, Marco Giovenale Fredric Jameson, Alan Palmer, Daniele Papuli, Cetta Petrollo, Gilles Philippe, Sara Sullam,...
Il dattiloscritto rifiutato
di
Luca Ricci
Ai fini di questa storia- che forse non vuol dire nulla, tranne che siamo tutti miserabili, nessuno escluso, buoni e cattivi, vittime e carnefici- il mio nome conta molto meno della mia occupazione. Sono un editor, cioè un redattore editoriale che, tra le altre sue mansioni, si occupa di tanto in tanto di leggere e valutare i dattiloscritti che giungono in casa editrice. Non ricordo come...
#BadMommyDay3
di Giacomo Sartori
Anna non riesce a connettere, non sa più nemmeno dov’è, non sa più niente. Sa solo che un fuoco le brucia la carne. Un rogo la scardina, come succede ai tetti che ardono, quando le travi di legno crepitano e si sgretolano, franano su loro stesse. Le sue ossa si stanno staccando le une dalle altre, si dislocano. E lei non può fare niente per fermare quella...
di Giacomo Sartori
Un amico poeta
filosofo radicale
scrive che la scienza
è venduta al capitale
nonché serva
di ideologie padrone
queste sono verità astratte
lui non scava negli occhi
di questi apostoli
avidi di scoprire
non coglie nei tremiti delle narici
la feroce obiettività
l’integrismo democratico
(l’agone pari a pari
lo scettro alle teorie più citate)
le crociate imparziali
contro l’angoscia del disordine
(nei suoi versi
- se non nei saggi atarassici -
non alligna
una stessa tenzone?)
la monastica dedizione
le corvè ingrate
saranno anche ingenui
ma chi non lo è
sempre meglio
della...
di Giacomo Sartori
Per tutta la settimana
David ha contato i lombrichi
e Miguela la spagnola
ha spigolato fogliami fracidi
per la metagenomica
io misuravo con Brad
gli abeti schiantati
ma anche le ceppaie
dei larici tagliati
in linda decomposizione
(niente colamenti viscidi
niente miasmi ammonitori)
e i singoli rami
con più di sei centimetri di diametro
su una lunghezza di almeno un metro
inginocchiato sul letto di foglie
con le sue braccia di anziano
puntate contro i muschi
come per schiacciare giù
nel suo cunicolo ctonio
la nuca di...
di Ranni Querciano
Tentare è il primo passo verso il fallimento (Homer Simpson)
Me lo ripete da così tanto tempo che ho quasi finito per crederle. “Devi imparare a volerti bene” - mi dice, saggia materna e femmina - “smetterla di trattare te e gli altri come se in ogni scelta o cazzata ci fosse sempre in ballo il giudizio di dio. Meno pesantezza e seriosità soprattutto. Leggero, leggero ...”. Le...
di Luigi Di Ruscio
Mi hanno pubblicato l’ultima raccolta. Non sono all’altezza per sostenere tutto questo casino. La cosa è superiore alle mie forze, oltre alla mancanza di coraggio morale subentra anche la mancanza di coraggio morale. Non al punto di chiedere scusa, perché in tutti i casi non meritate di meglio. Uno sta a casa lontano da tutto scrive tutto quello che gli passa in testa e poi quando...