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Orsola Puecher

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Forcipe

di Linnio Accorroni     Sono stato gettato nel mondo in una mattina di gennaio, tanti anni fa. Mia madre racconta volentieri di quel terribile inverno, degli enormi cumuli di neve che c’erano di fuori mentre nascevo: a suo dire (ma so quanto essa sia predisposta alla trasfigurazione mitico-affabulatoria del passato) la gente per andare da una casa all’altra, dal bar all’osteria, dalla parrocchia al tabacchino aveva costruito delle gallerie le cui...

Delle cose perdute

di Orsola Puecher   Quindici uomini uccisi dai fascisti. Il dieci agosto del quarantaquattro. A Piazzale Loreto, a Milano. Quindici antifascisti detenuti nel carcere di San Vittore. Per questo eccidio condannato dal Tribunale Militare di Torino il capitano delle SS Theodor Saevecke. Nel 1999. All’ergastolo. In contumacia. Come tanti altri. Ormai più che ottuagenario. Visse una tranquilla esistenza in Germania. Da persona per bene. Non un giorno di prigione. Come tanti altri. Non si pentì mai...

VivaVoce#01: Thomas Stearns Eliot [1888–1965]

The Love Song of J. Alfred Prufrock letta dalla viva voce di Thomas Stearns Eliot - con ironia sottile - pause e tensione drammatica da monologo teatrale Let us go then, you and I, When the evening is spread out against the sky Like a patient etherized upon a table; Let us go, through certain half-deserted streets, The muttering retreats Of restless nights in one-night cheap hotels And sawdust restaurants with oyster-shells: Streets that follow like...

Stabat mater dolorosa

di Remy de Gourmont   da "Latino Mistico" traduzione di Roberto Rossi Testa Nino Aragno Editore G. B. Pergolesi (1710-1736) 'Stabat mater dolorosa' (1736) Al Museo del Louvre, in una delle sale dedicate alla scultura del Medioevo, si trova un bassorilievo italiano del XV secolo, in terracotta policroma, che tenterò qui di descrivere. Sullo sfondo dorato si vedono la Vergine e il Bambino Gesù; entrambi hanno l’aria sgomenta e recano aureole su cui si leggono profezie a loro riguardo. Ambedue hanno lo sguardo...

Scòzzari e la scozzarizzazione del Mondo

di Linnio Accorroni  Se lo scrittore è colui che possiede l’immaginazione della realtà (Goethe), FS è sicuramente scrittore di razza purissima. Immaginate la malvagità acida di Franti, l’inquietudine avventurosa di Huck Finn, la stupefazione lirica e tenera del Meneghello-bimbo di Libera Nos a Malo fuse in una dolorosa ed esilarante sarabanda, canzone di un’infanzia spudoratamente realistica in una famiglia della media borghesia bolognese tra gli anni ’50 e ’60, rievocata...

Il mondo di Elizabeth Bishop

di Nadia Agustoni     Mary McCarthy nella sua autobiografia smentì di essersi ispirata a Elizabeth Bishop per uno dei personaggi ritratti ne Il gruppo 1, il suo romanzo del 1963, ma la Bishop si riconobbe in Lakey, una delle ragazze descritte. Probabilmente la cosa non le piacque. L’America della caccia alle streghe non era troppo lontana e cominciavano appena a trapelare altre narrazioni e il suo nome fu accostato al libro...

L’ACROBATA di Sylvia Plath

Acrobates da Parade di Erik Satie (1917) Ogni notte quest'agile giovane donna Riposa fra lenzuoli A brandelli sottili come fiocchi di neve Finché un sogno non ne solleva il corpo Dal letto ad ardue sfide D’acrobazie sul filo.   Tutta la notte in equilibrio Con destrezza da gatta sulla perigliosa fune In una sala gigantesca Balla delicate danze Allo schiocco di frusta ed al ruggito Degli ordini del suo maestro.   Dorata, avanza precisa Attraverso quell’aria greve. Un passo e si ferma, sospesa Al fulcro...

“Gli alberi crescono, nuvole corrono, gli anni in fretta passano.” da Brundibár di Hans Krása

di Orsola Puecher “Abbiamo lasciato il campo cantando” Così scrive Etty Hillesum, “il cuore pulsante della baracca”, nella cartolina che lancia sui binari dal vagone piombato che da Westerbork la porta ad Auschwitz. Con quella sua speciale capacità, propria dei bambini e degli artisti, di trasformare dentro e fuori di sé il male in bene, la tenebra in luce.   Immagine della locandina originale con il bozzetto della scenografia di Frantisek Zelenka.   Questa è la storia...

Appunti improvvisi ed improvvisati in morte di Stockhausen

di Orsola Puecher Identificare i personaggi che si affollano nella storica immagine della copertina di Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band dei Beatles, potrebbe essere un gioco di società per ingannare un sabato di bufera fra le colline, come questo, che ritorna odore di fumo e fuliggine della stufa e gocciola pioggia a rovesci contro i vetri. Mare (non lontano) da mosso a molto mosso, temperature in lieve diminuzione, locali...

Una rosa nelle tenebre – seconda parte

cura e traduzioni di Orsola Puecher -   da PELLÉAS ET MÉLISANDE di Maurice Maeterlinck, Claude Debussy Maurice Denis (1870-1943), La Princesse dans la tour. ACTE 3 Scène 1   PELLÉAS Holà! Holà! ho!   MÉLISANDE Qui est là? ATTO TERZO Scena prima   PELLÉAS Olà! Olà! Oh!   MÉLISANDE Chi è là? PELLÉAS Moi, moi, et moi! Que fais-tu là, à la fenêtre, en chantant comme un oiseau qui n'est pas d'ici?   MÉLISANDE J'arrange mes cheveux pour la nuit…   PELLÉAS C'est là ce que je vois sur le mur? Je croyais que tu avais de la...

Una rosa nelle tenebre – prima parte

  cura e traduzioni di Orsola Puecher   da PELLÉAS ET MÉLISANDE di Maurice Maeterlinck, Claude Debussy E' notte. Una fanciulla esile dai lunghissimi capelli dorati quasi una bambina, si pettina affacciata alla più alta finestra della torre di un castello: cupo, all'apparenza imponente, ma che, visto dalle quinte del teatro dell'Operà-Comique di Parigi, rivelerebbe soltanto lo scheletro di cantinelle di legno che regge la tela dipinta di una scenografia d'altri tempi. E' il...
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