di Mattia Paganelli
La Moneta Vivente, una proposta senza troppa modestia *
Adesso che ormai si sono capiti i termini della questione - si tratta di scegliere tra salvare vite e salvare l’economia - suggerisco di adottare direttamente la moneta vivente. Non si tratta qui di un investimento a fondo perduto, à la Bataille per così dire, ma di un ritorno vero e proprio, concreto, in cambio di ‘congiunti’ e ‘affetti...
di Giuseppe Acconcia
8.
Pouvez-vous nous décrire la situation actuelle en Italie?
La situation est très triste en ce moment, nous enregistrons un triste record, celui du plus grand nombre de victimes du coronavirus dans le monde, on arrive même devant la Chine. Cela dit, aujourd’hui un relent d’espoir a gagné le peuple, puisque pour une fois depuis des semaines le nombre de personnes décédées à cause du Covid -19 a baissé....
Una conversazione con Adriano Ercolani
a cura di Francesco Bove
Trinità (Andrej Rublëv)
Adriano Ercolani è uno scrittore e un critico letterario finissimo e collabora attivamente, tra le varie riviste, con ilfattoquotidiano.it, Linus e Minima&moralia.
Recentemente è stato tra gli ospiti protagonisti degli eventi organizzati dal progetto Tlon, la Festa della Filosofia alla Triennale di Milano del 19 gennaio e la maratona online #prendiamolaconfilosofia che il 4 aprile è stata in diretta streaming...
Playlist della pandemia ovvero il peggio che ci possa capitare nell’universo della musica contemporanea in dieci semplici passi (non oltre, non di più…)
di
Claudio Loi
In questi giorni pandemici si passa il tempo a fare cose che non servono a nulla. Almeno apparentemente se si ragiona con lo statuto dell’efficienza a tutti i costi. Perciò ben vengano le facezie, le sottili e inebrianti perdite di tempo, il nulla che si avvolge...
di David Watkins
Opera grafica di Andrea Balietti
Sorvolano sulle faccende, lasciano fare, con quella specie di tatto e discrezione che li contraddistingue da sempre. Persino la lagnanza, in loro, si è come rischiarata via la pesantezza materica dei giorni. Le bollette, la pentola incrostata dentro il lavandino, la spazzatura ancora da buttare: mai sentito uno che aprisse bocca per così poco.
Hanno buone maniere. Non entrano nelle stanze, scivolano tra le cose....
Inventario da una casa in quarantena
di
Nicola Vacca
Spazio, luce, ordine. Sono cose di cui gli uomini hanno bisogno,
come hanno bisogno di pane o di un posto per dormire.
(Le Corbusier)
Non si può pensare un’architettura
senza pensare alla gente.
(Richard Rogers)
Quello dell’architetto è un mestiere antico
come cacciare, pescare, coltivare ed esplorare.
Dopo la ricerca del cibo viene la ricerca della dimora.
Ad un certo punto, l’uomo, insoddisfatto
dei rifugi offerti dalla...
disegni e testi di Elena Tognoli
Il pacco scivolava veloce
su rotelle.
Al pacco si può lasciare un ultimo messaggio
a distanza di vivavoce.
Aveva paura che al centro di smistamento
confondessero il suo pacco
con un altro pacco.
Il suo pacco sapeva di fiori
finti.
Forse il pacco era vuoto
(forse c’era speranza).
Il pacco era circondato da mura visibili.
Il pacco era circondato da mura invisibili.
Con uno sforzo metafisico
il pacco fu incoraggiato a partire.
(Ricevuta di ritorno).
Un giorno si svegliò ed...
di Sara Beltrame*
C’era questo cartone animato giapponese, s’intitolava One Piece.
Rubber, il protagonista, era un pirata con il corpo di gomma e un cappello di paglia in testa, stile Sampei. Un giorno Nami, piratessa della sua ciurma, si ammala, ma, non essendoci un medico a bordo ed essendo tutti molto preoccupati per lei, la ciurma decide di sbarcare ovunque possibile.
La prima isola che incontrano è Drum, un luogo immerso in...
di Andrea Inglese
Dall’inizio di questa crisi abbiamo già fatto incetta di lezioni. Due mi sembrano particolarmente importanti, e sono di ordine più conoscitivo che morale. Il virus non è soltanto l’irruzione dell’altro, il non-umano, nel nostro mondo, è anche un rivelatore fedele, sensibilissimo, del nostro modo di essere umani, e di accoglierlo, potenziandolo o indebolendolo. Inoltre, proprio il non-umano ha bucato la cortina ideologica, sollecitando dietro il sogno dell’individuo...
di Paolo Morelli
Il nostro viaggio non è ancora finito, eppure oggi abbiamo incontrato la madre. È un’icona dell’anno Milleedue circa che Barbarossa regalò al duomo di Spoleto e qui sta tuttora. Gliel’ha regalata per consolazione, dopo che aveva bruciato tutto in seguito al pagamento di una tassa con moneta falsa. Incastrata nell’argento pacchiano è apparsa come una spiegazione ipnotica dell’impossibilità per l’arte di legarsi al concetto di evoluzione, a...
Il 6 marzo 2020 ancora non mi rendevo conto di quanto le nostre vite sarebbero cambiate per colpa della pandemia Covid-19. Ma forse sospettavo qualcosa, annusavo l’odore di bruciato. Altrimenti non saprei spiegarmi la mail che inviai a un gruppo di scrittrici e scrittori per chiedere loro come stavano vivendo la situazione, come erano cambiati i loro giorni e le loro scritture. Cercavo – lo ammetto – un poco...
La possibilità di provare ciò che non è possibile provare. Una riflessione sulla situazione presente
di Angelo Vannini
Il quotidiano Il manifesto ha pubblicato ieri (29 marzo 2020) una riflessione di Donatella Di Cesare intitolata Il rischio adesso è la pandemia della mente. L’autrice fa riferimento a un’altra emergenza che dovremo presto affrontare, e di cui ancora si parla poco, ovvero le conseguenze mentali prodotte dall’isolamento: una «epidemia psichica» di proporzioni...
di Matthias Schäfer
(Traduzione dal francese di Andrea Inglese)
Messaggio del 04/02/20 15:52 à « Dove sono finiti i milioni di persone?! »
Oggi sono uscito a fare un giro in bicicletta nel quartiere e anche un po’ più lontano. Che escursione!
Una caterva di negozi e ristoranti sono chiusi (a vista d’occhio direi probabilmente il 98%), le piante sono tristi.
Pianta d'interni in un cantiere, via Huaihai 1416
Gli unici che vedi camminare per strada...
di Giuseppe Acconcia
1.
È il primo giorno di quarantena nella mia regione rossa e, senza che lo volessi, questo prolungato tempo in isolamento mi ha restituito la voglia di scrivere. E poi ho da poco acquistato un nuovo computer portatile e dismesso in uno scatolone il mio vecchio aggeggio i cui tasti erano quasi tutti saltati e che aveva quasi dieci anni. Quindi mi è più facile scrivere.
Mi è capitato...
di Alessandra Spallarossa
Forse complice la memoria che sbiadisce dopo una certa età, forse anche il processo di rimozione dei ricordi dolorosi per salvaguardare la propria salute mentale, mia nonna al telefono mi spiega che la guerra fu meno pesante per loro rispetto a questa reclusione forzata e a questo dramma epidemiologico.
La sua dichiarazione arriva in risposta al pensiero che ho condiviso con lei pochi secondi prima: “certo è dura...
di Marilina Ciaco
Quando a fine febbraio ho deciso di salire sull’aereo che mi avrebbe portato da Malpensa a Charles De Gaulle non avrei mai immaginato, neppure assecondando i miei più foschi deliri distopici, la portata dell’emergenza sanitaria che di lì a poco ci avrebbe coinvolti.
Certo, che si stesse profilando qualcosa di poco chiaro lo si poteva facilmente intuire dalla Milano semideserta e prontamente munita del kit mascherina/amuchina che...
di Giacomo Sartori
Il nostro modo di vivere non è sostenibile, lo diciamo da anni noi specialisti delle varie discipline della natura e delle risorse, ormai all’unisono, e in fondo ormai ognuno lo sa più che bene. La presente pandemia ci mostra che la non sostenibilità non è un concetto, è una realtà che da un momento all’altro irrompe portando dolore e morte. Nessuno di noi può predire come sarà...
di Francesco Forlani & Andrea Inglese
1. Rêveries
effeffe
Passo da casa alla città con una leggera distrazione che mi fa dimenticare quasi le chiavi di casa dentro. Spengo la luce e dalla penombra della scala mi ritrovo a contare di nuovo le luci dell’enorme palazzo di Place d’Italie che domina il quartiere e ogni volta mi chiedo se siano le stesse finestre sveglie o cambiano a seconda dei giorni. Per arrivare...