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Pier Paolo Pasolini

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sought poem

di Marco Simonelli Spirava in quel ballo a Lisbona un’aria di fine d’epoca di tramonto dell’Europa ripartita in classi prepotente e raffinata ingiusta e stravagante. Il mio vestito arancio roteava nel mezzo della pista. In quegli anni quasi tutti gli artisti divoravano la vita come per farla finita al più presto: usavano il sesso come una droga e la droga come il sesso. Il problema centrale delle nostre esistenze era quello di organizzare in modo impeccabile le nostre cene. Arrivavano Letizia Paolozzi e Nanni Balestrini Laura...

Alfa zeta per Alfa Beta: G come Jeunesse

Nuova puntata per alfa beta 2 questa volta dedicata à la jeunesse ovvero infanzia adolescenza in cui ogni cosa sembra correre via oltre ogni tempo e consapevolezza. ci sono degli attraversamenti anche, come le note alla fisarmonica di Franck Lassalle, le filastrocche e i versi di Anna Costalonga, i versi cantati di Pier Paolo Pasolini, lo sguardo di Truffaut dei quatre cent coups, e quello dei ragazzi della via...

Falso movimento. Su un romanzo di casa Pound

di Francesco Forlani Achille, simbolo di rapidità, deve raggiungere la tartaruga Jorge Luis Borges, “Altre inquisizioni”, in “Metamorfosi della tartaruga” Ad un'amica 1 su cui erano inciampati gli uni, più o meno della nostra parte e gli altri di quell'altra, dopo la lettura di un post che secondo me andrebbe portato nelle scuole libere come esempio di "smontaggio" delle attuali pratiche dell'ignominia a...

CARI POLIZIOTTI,

di Antonio Sparzani ma non vi siete ancora stancati di picchiare gli studenti? nel 1968 non eravate ancora nati, ma non importa quegli studenti sono figli vostri, sono tutti gli studenti d’Italia, non protestano per non studiare, per studiare meno, per fare i fancazzisti, figli di papà, non sono buona razza non mente, non hanno l’occhio cattivo, non sono paurosi, incerti, ma sono sì disperati, non sanno più come essere prepotenti,...

Pasolini in salsa piccante

di Marco Belpoliti «Lo scandalo del contraddirmi, dell’essere / con te e contro di te; con te nel cuore, / in luce, contro di te nelle buie viscere.» Con questi versi si apre la quarta parte de Le ceneri di Gramsci, pubblicate nel 1957 da Pier Paolo Pasolini. Versi che esprimono in forma efficace il suo atteggiamento, non solo di poeta, ma anche di uomo. Parole nette: lo scandalo,...

Un giro di Vita: Franz Krauspenhaar

Ragazzi di vita horror tour 2010 2 di Franz Krauspenhaar L’incarico che mi ha dato il direttore provoca in me un rimescolio profondo prima ancora d’affrontarlo. Sono arrivato al giornalismo tardi, ma con un curriculum di scrittore che ha convinto Mitrali a farmi assumere a La giovane sequoia, una rivista che, non solo nelle intenzioni, dovrebbe sostituire altri fogli che la crisi, la mancanza di lettori...

L’Italia che non è in me

  di Tommaso Pincio La questione è un terreno minato. Pertanto si preferisce eluderla o ammantarla d'altro. È che ne siamo troppo intrisi. È quello che siamo. A prenderla di petto, ci vedremmo costretti a gettare il bambino prima ancora dell'acqua sporca. Nondimeno, è giusto rammentare la verità vera di quando in quando. Quella sepolta dai tanti strati di verità di comodo. Di cosa sto parlando? Ma della causa primigenia, naturalmente....

Crediti

di Andrea Cortellessa Mi dice Elisabetta Benassi che l’origine prima di All I Remember va ricercata in un oggetto che in questa sua ultima opera-mostra, caratteristicamente, non figura. Fra le sue non soverchie attrattive «Pommidoro», ristorante romano del quartiere una volta popolare di San Lorenzo, vanta un assegno non datato ma risalente alla sera del 1° novembre 1975. L’assegno, di undicimila lire, non venne mai incassato, e qualche tempo dopo...

Battute per un cinema muto: Carlo D’Amicis

Nota di lettura di Francesco Forlani su La battuta perfetta di Carlo D'Amicis C'è uno strano film, del 1966, Due marines e un generale, diretto dal regista Luigi Scattini e che vede, come protagonisti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Strano perché ad un certo punto, con una parte tutt'altro che secondaria, scopriamo Buster Keaton. Il quale, nei panni di un generale della Wehrmacht, da gigante del cinema muto, non dirà una parola. Solo...

Pier Paolo’s dream

Domani partirò insieme ai compagni dell'Osvaldo Soriano Football Club alla volta di Unna, in Germania dove dal 29 Aprile al 1° Maggio si svolgerà la RUHR LIT CUP Italia, Germania, Inghilterra, Turchia, Ungheria, Svezia e Austria si sfidano in tre giorni di competizioni calcistiche e confronti culturali. Per l'occasione ho pensato a questo piccolo omaggio, a Pier Paolo Pasolini, per le cose che ha detto, a Maradona per quello...

Omicidio Pasolini: Martone (vs?) Belpoliti

di Mario Martone Caro direttore, ho letto con rammarico il pezzo che Marco Belpoliti ha dedicato sulla Stampa agli sforzi di quanti stanno cercando di far riaprire il processo per la morte di Pasolini. Rammarico per l'impossibilità che persiste in Italia di trovarsi d'accordo su punti essenziali della vita civile, una frantumazione che rende via via sempre più faticoso il procedere delle idee e dell'agire politico. La posizione di Belpoliti, la...

Sull’omicidio di Pasolini – Replica a Marco Belpoliti

di Carla Benedetti Cari amici di Nazione Indiana, vi scrivo dopo aver letto su questo blog l’articolo "Il corpo insepolto di Pasolini", dove Marco Belpoliti ci invita in pratica a non parlare più del suo omicidio, su cui giá si sa l’essenziale. È uno strano invito, abbastanza inquietante. Ma come? Siamo di fronte a un delitto ancora oscuro, di cui a tanti anni di distanza non si conoscono ancora né i responsabili...

PPP La sua inchiesta

di Franco Buffoni Dopo aver ascoltato le "rivelazioni" odierne sulla morte di Pasolini, forse a qualche lettore di Nazione Indiana può interessare questo racconto, che pubblicai cinque anni fa su Nuovi Argomenti (32, ott-dic 2005). "Ma quando tutta la sabbia insieme e senza vento Prese le forme sue, si comprese Che la rimozione urgente non bastava". Sono i versi conclusivi di una poesia datata 5 novembre 1975, intitolata “PPP la sua inchiesta”, e rimasta...

Il corpo insepolto di Pasolini

di Marco Belpoliti Il corpo di Pier Paolo Pasolini è ancora ingombrante e simbolicamente insepolto, così come quello di Aldo Moro, due morti eccellenti, e per molti versi misteriose, intorno a cui si agitano politici, intellettuali, investigatori, critici, scrittori e poeti. Il 22 marzo scorso Walter Veltroni, politico di rango, e anche autore di successo, ha inviato al Ministro Alfano una lettera per chiedere la riapertura delle indagini con metodi...

Dopo la tragedia

di Marco Belpoliti Se Pier Paolo Pasolini non fosse andato a morire all’Idroscalo di Ostia, nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975, se fosse vissuto almeno tre o quattro anni ancora, non c’è dubbio che le vicende del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro sarebbero entrate di diritto in quelle rubricate nello scartafaccio, zibaldone narrativo-cinematografico, che il poeta-scrittore-regista stava componendo all’inizio degli anni Settanta, previsto in oltre...

Sotto l’intercessione di Pasolini

Pubblico l'ultimo intervento della manifestazione Sguardi a perdita d'occhio. I poeti leggono il cinema. L'introduzione e gli altri si possono leggere qui, qui qui e qui. di Valerio Magrelli I. Prologo Tra le tante iniziative che nel 2005 hanno accompagnato l'anniversario della scomparsa di Pasolini, una in particolare mi ha colpito. Mi riferisco a una mostra tenutasi a Roma con il titolo “Pasolini: ultimo atto?” e composta da 110 foto,...

12.12.1969 – Stragedìa della tensione

Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe (e che in realtà è una serie di golpes istituitasi a sistema di protezione del potere). Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974. Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque,...

Pâté de Foi Bourgeois – Pier Paolo Pasolini

Mentre rileggevo Nero su Nero, di Leonardo Sciascia, mi sono imbattuto nelle pagine (193-194) in cui lo scrittore parla della sua amicizia con Pier Paolo Pasolini. Sono pagine che con intensità e sincerità raccontano ogni cosa condivisa, detta e soprattutto mai riferita. Come quando Leonardo Sciascia confida ai lettori l'onnipresente ombra, l'ombra di un malinteso che soggiaceva in ogni loro incontro. " Credo che mi ritenesse" scrive Sciascia "...

Pasolini, il posto delle lucciole

di Marco Belpoliti Santa Sabina di Ramuscello (Pordenone). Una grande casa di color rosso mattone, dalla forma irregolare e gli infissi in legno chiaro, occupa il posto dove un tempo c’era il prato. L’hanno terminata da poco, e con la sua mole impegna tutto lo spazio visivo lungo la piccola via asfaltata che dalla chiesetta di Santa Sabina arriva qui incrociando la strada verso San Vito in Tagliamento. Una ragazza...

Polemose bene! – per una fenomenologia della frase critica

di Francesco Forlani "Immediatamente mi sento il calore della comunità operaia e proletaria, tutte le volte che mi calo il passamontagna". Toni Negri, Dominio e sabotaggio Qualche tempo fa riflettevo su come nell'immaginario collettivo, spesso, restino impresse poche cose dell'intera vita e opera di un intellettuale, e di come quelle "poche cose" possano diventare argomento a sostegno di una tesi e di una posizione generalmente contro corrente e a modo suo originale rispetto...

Loca III: Le ceneri di Gramsci

Non è di maggio questa impura aria
che il buio giardino straniero
fa ancora più buia, o l’abbaglia

Walter Siti a Dubai, pregiudizi pasoliniani

di Francesco Longo «Se voglio essere sincero devo confessare che di tutti loro, del loro affannarsi eccitante e monotono, non me ne importa niente. Io questo viaggio non lo voglio fare», scrive ad un certo punto Walter Siti, nel suo ultimo libro-reportage intitolato Il canto del diavolo (Rizzoli). Il viaggio di Siti negli Emirati Arabi si concentra sulla città di Dubai, ma tocca tutti gli altri sei emirati. Walter Siti è...

A gamba tesa: nessuno tocchi la Biblioteca di Sarajevo

Neve nera di Azra Nuhefendic La buona notizia: stanno per restaurarla. La cattiva: la stiamo perdendo di nuovo. Il Consiglio municipale di Sarajevo ha deciso di iniziare il restauro della Biblioteca Nazionale e Universitaria, meglio conosciuta come la Vijećnica. Le autorità hanno stabilito che in futuro, il palazzo non ospiterà come un tempo la biblioteca, ma l’ufficio del sindaco e di altri burocrati municipali. Vijećnica è il simbolo della distruzione di Sarajevo e...

Corpo @ Corpo – incazzarsi on line

dedicato all'animoso Franz Galleria dell'Ira. Léon Benouville A Galassia Gutenberg, qualche tempo fa, ho incrociato una vecchia conoscenza che da uno stand poco distante dal mio, a voce sufficientemente alta, mi ha detto: "ma perché mi odi?". Non gli ho risposto allora. Ora so che il mio silenzio era dettato dalla non verità della sua affermazione. In realtà la vecchia conoscenza mi stava solo sul cazzo, per meglio dire,...

Nuovi ragazzi di vita (stralci d’orrore)

di Franz Krauspenhaar 12.745 (Torre Spaccata) Mi cuggino Bella Bella è uno propio stronzo, lega le zampe al cane, se fà il cane e poi siccome il cane al collo c'ha pure una corda attaccata a una specie de carucola, quando ha finito, insomma quella cosa là, li comodacci sua, tira la corda e il cane s'impicca propio regolare. 12.746 (San Basilio) Costringevo mi sorella a vedè i film porno. Ma mica quelli...

Il pasticciaccio, passati cinquant’anni

di Christian Raimo Uno pensa a Gadda e Pasolini, milanese l’uno e friulano l’altro e tutti e due romani d’assimilazione, che nel Pasticciaccio brutto de via Merulana e in Ragazzi di vita, decidono di utilizzare il romanesco: perché? per la sua carica espressionista, per la sua capacità di verità. Gadda compenetrandolo con l’italiano e partendo dal corpo letterario, le letture del Belli; Pasolini cercando una mimesi incarnata nel parlato delle...

A Gamba Tesa / Hommage a Pasolini

Pasolini e il Mostro di Francesco Forlani opera di Piero Manzoni La prima volta che ho visto Salò è stato a Parigi. Una sala di cinema d’essai in via Dante, se mi ricordo bene, e mi sarebbe bastato quest’indizio - ma allora ero troppo distrattamente giovane- per capire che quella visione sarebbe stata un viaggio all’Inferno. Non sono rimasto fino alla fine. In genere esco da una sala prima della fine,...
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NOTE
  1. all'amica quelli del Fatto non hanno mica risposto!
  2. racconto pubblicato sul numero 4 di Reportage