Venerdì 24 gennaio 2014 alle ore 21.00
Libreria Trebisonda a Torino (via s. anselmo 22)
presentazione dei libri
Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, Italic-Pequod, 2013
&
La grande anitra, Oèdipus, 2013
di
Andrea Inglese
*
Inconsueti interverranno Francesco Forlani e il collettivo Sparajurji
Letture dell’autore
° ° °
Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato si presenta come un epistolario in versi monco, di cui conosciamo sole le 17 lettere scritte dal mittente. Quest’ultimo, un uomo senza lavoro, si rivolge...
di Valerio Nardoni
Col volumetto Contromosse ( Bologna, Confine Edizioni, 2013) Paolo Maccari si presenta di nuovo – il mio ricordo va alla precedente plaquette, Mondanità, che anticipava Fuoco amico – con una piccola opera di grande solidità, che tende a rafforzarsi di lettura in lettura. Questo è frutto del lavoro poetico di Maccari, i cui testi poetici, in genere, né procedono isolati – come dettati dal momento –, né...
di Tommaso Di Dio
Daniela Attanasio, Di questo mondo, Nino Aragno Editore, 2013.
Il quinto libro di Daniela Attanasio si offre ai suoi lettori con la forza di un'opera matura e al contempo coinvolta in una ricerca ancora da scrivere.
Nelle liriche della prima parte, così come nei racconti per sequenze poetiche della seconda, la poetessa romana ha raggiunto una naturalezza espressiva così aperta e scabra che le sue pagine si offrono...
di Italo Testa
Da: i camminatori, Valigie rosse, Livorno, 2013 (Premio Ciampi Valigie Rosse 2013, sezione italiana).
camminano
rasenti ai muri
sugli autobus
si siedono tra i primi
non parlano
tenendosi le mani
si voltano
di scatto a un tratto
ti guardano
gli occhi grigi
campeggiano
poi scartano di lato
si alzano
serrando i pugni
e scendono
**
nel traffico
procedono sicuri
gli ostacoli
li scansano veloci
ma vigili
le mani lungo i fianchi
si muovono
senza guardarsi intorno
e puntano
sempre in avanti
come aghi orientati
misurano
magnetici le strade
**
nelle stazioni
transitano
dentro e fuori
in perpetuo
andirivieni
mischiandosi
alle folle in attesa
assaltano
a frotte...
di Marco Giovenale
Da Maniera nera, inedito.
Cammina / ha
specchio alto avanti:
ci vede sé (se) non vede
dove corre scorre preso / il
disequilibrio
lo tiene
*
Inizio di serie
ferita (ferente), dice, ritiene,
con iodio nelle unghie
tassellini di marmo non incisi
snodi dei tubi del reparto
a vista, i posatori
montano smontano
alle nove le otto di mattina.
Ottobre ha le sue basi
certe plastiche
con caldo, cucinato. (Corridoio).
Estranee suoriformi scarmigliate
se affacciano flebette è per poi mettere
domande in capo ai letti
lesti dei minuti.
Il pane...
di Paolo Maccari
.
Riepilogo di un'amicizia
Abbiamo camminato
per tanti anni insieme
una vita che non ci veniva bene.
La novità della reciproca insoddisfazione
fu un nuovo evento,
salutato come l'ennesimo salvatore.
Tanto per dire,
nello spazio verde delle nostre campagne
giriamo ora soli, intenti al volo
breve di un fagiano,
compiacendoci di una bacca variegata
in modo appena strano,
di un tronco cavo, nascondiglio di nessuno.
Le ghiandaie che fuggono
sono creature mirabili del mondo,
colori allettanti intravisti tra i rami.
Non fanno in tempo i...
di Domenico Lombardini
chiara non è la luce,
ma la sua percezione. facile
sarà allora ricordare il rosso,
una palla, un fiore, se
lo sfondo era nivale
di bianco e albedo
(un quadro).
*
quasi non fosse a prevalere
quel rosso, ma quell’essenza nivale
di annientamento del resto; la tendenziosità
dei sensi, non la coerenza
(su quel quadro, anche, una grossa chiazza gialla non vista; mai).
*
si va al mondo allontanati presto,
esposti, ancora larve. qui è la luce,
è chiara, là il dolore,
brucia. ed...
di Eugenio Lucrezi
l’amica di kafka / dal castello
Un saluto da Brescia
Tu non sai cosa dico, ti avvicini
in maniera sbagliata: hai corso troppo,
avanzi troppo il passo, la fatica
che fai l’ha resa vana
il passare del tempo, che surclassa
generazioni pestandone i cadaveri,
e pure le mie lacrime di gioia
quel giorno a Brescia, quando stavo insieme
ad una folla in ghingheri col naso
tutti quanti all’insù, e pure insieme
a Puccini e a D’Annunzio, due impossibili
fonti di...
di Andrea Inglese
Queste note non hanno come scopo di definire i contorni di un progetto ampio e ambizioso, come quello ideato da Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Giulio Marzaioli e Michele Zaffarano. Tale progetto ha un nome, Ex.it, e ha già preso consistenza attraverso tre giornate di incontri ad Albinea (12–14 aprile 2013) e un libro di 249 pagine, che raccoglie i “materiali” grafici, fotografici e testuali dei 33 autori...
di Andrea Inglese
È difficile, se non impossibile, dire di cosa parlino i testi di Fabio Teti. Essi fanno dell’oscurità, la proprio figura naturale: sono enunciati che costantemente eludono sia il concetto che la narrazione. Forniscono elementi di un discorso che costantemente smarrisce, s’inceppa, salta di livello. Nonostante ciò, non siamo di fronte ad una scrittura che si lascia determinare da un’eredità ermetica od orfica, fosse pure in una versione...
di Giovanni Turra
Da Con fatica dire fame, inedito.
Mandare a memoria la tua vita
Mandare a memoria la tua vita,
mandarla indietro,
com’è dell’orologio a parete
al cambio dell’ora.
Con tatto d’entomologo
ne sposti indietro l’elitre
delle lancette:
un volo di lancette sul quadrante,
tutta la tua vita in un botto.
E s’accampano di getto,
come usciti dall’armadio,
i tuoi morti tutti e due.
A mezzo busto dentro una cornice,
in un giorno di sole.
*
Riflettere quel poco
com’è dei sottoposti.
Darsi da fare invece, darci
dentro. Ne...
di Nicola Ponzio
Parola.
Parola.
Due parole.
Tre parole rosse.
Cinque parole ed un endecasillabo.
Otto parole per evidenziare la fisicità della scrittura.
Tredici parole come fulmini serali che rischiarano le terre sconosciute della nostra percezione.
Ventuno parole per raccontare un breve apologo zen sulla necessità di non avere maestri che raccontino apologhi sulla necessità dello zen.
Trentaquattro parole in un cerchio di pietre, - significanti e minerali configurano il perimetro del testo. Un Bubo bubo tra le...
di Giovanni Duminuco
Da Dinamiche del disaccordo (silloge vincitrice dell'ultima edizione del Premio Lorenzo Montano per la raccolta inedita).
I
Che poi è strano non abitare il corpo, disattendere le promesse del nutrimento, soccombere a questo silenzio liquido, nella forma del disaccordo: sentirla addosso, sentire questo esito fatale, inseguendo le impronte sulla sabbia, nei sandali insanguinati, come bestie in direzione ostinata, verso valichi che aprono a nuove pretese dell’indicibile. Una volta e non...
di Giovanna Marmo
.
Scomparendo dallo schermo
Benvenuti. Accendete la luce, ma non guardatemi,
perché io non posso riconoscervi, così come voi
non siete in grado di riconoscermi.
Tornate pure al vostro lavoro,
rientrate nella cabina di proiezione,
niente si modifica: ho accettato
di essere un duplicato in una stanza fatta di carne.
Non indosso nulla, solo una luce nella bocca.
Nonostante il disagio mi stendo
sul tavolo di vetro tra tubi al neon.
Respiro dopo respiro l’aria circonda la mia...
di Antonio Scaturro
Letti dalle gambe
- Le madri non ci credono ai letti, o meglio: non credono alle loro gambe. -
Quando ero più piccolo, e la febbre faceva del mio corpo il centro di ogni fuoco, il letto diveniva l’unica dimora accessibile, “questo letto non è che un assaggio del buio, una preview della morte.”
I letti non si arrendono mai alle loro proporzioni, perciò se la danno a gambe elevate,...
Venerdì 14 giugno 2013, ore 21.00
Libreria Popolare (via Tadino 18, Milano)
Presentazione di:
Cinque testi tra cui gli alberi (più uno)
di Michele Zaffarano
pubblicato da Tielleci nella collana
Benway Series
Interventi critici di Paolo Giovannetti e Antonio Loreto
Coordina Alessandro Broggi
Sarà presente l’Autore
Il libro è acquistabile qui
Benway Series
su Facebook
–
L’Autore
Michele Zaffarano. Per esempio: E l’amore fiorirà splendidamente ovunque (La Camera Verde, 2007), Il culto dei feticci nell’Italia contemporanea (La Camera Verde, 2007), A New House (La...
A Monza, sabato 8 giugno 2013,
alle ore 16.00
presso la Biblioteca San Gerardo (via Lecco 12, Monza),
nell’ambito della Seconda Edizione di Bibliodiversità in Bibliotececa,
il critico Antonio Loreto incontra Michele Zaffarano,
poeta e traduttore, che presenterà Cinque testi tra cui gli alberi (più uno)
(Benway Series - Tielleci, Colorno 2013).
Verranno inoltre presentate le ultime
pubblicazioni della collana Chapbook, che l'autore dirige insieme a
Gherardo Bortolotti per l'editore milanese Arcipelago.
a seguire
a Milano alle ore 18:30
presso la Libreria Utopia via Vallazze 34 (MM Loreto)...
EX . IT _ materiali fuori contesto
Biblioteca Comunale “Pablo Neruda”
Albinea* (Reggio Emilia), 12–14 aprile 2013
scrittura, video e musica
reading, proiezioni audiovideo
performance sonore
in tre giornate di incontri
ideati e curati da
Marco Giovenale, Mariangela Guatteri,
Giulio Marzaioli, Michele Zaffarano
partecipano:
Rosaire Appel (usa), Marco Ariano (ita), Daniele Bellomi (ita),
Charles Bernstein (usa), Pietro D’Agostino (ita), Rachel Blau DuPlessis (usa),
Gherardo Bortolotti (ita), Alessandro Broggi (ita), Roberto Cavallera (ita),
Riccardo Cavallo (ita), Fiammetta Cirilli (ita), Elisa Davoglio (ita),
Alessandro De Francesco (ita), Florinda Fusco (ita), Marco Giovenale (ita),
Jean-Marie Gleize (fra), Mariangela Guatteri (ita), Andrea Inglese (ita),
Giulio Marzaioli (ita), Simona Menicocci (ita), Rosa Menkman (nl),
Manuel Micaletto (ita), Bob Perelman (usa), Nathalie Quintane (fra),
Andrea Raos (ita), Jennifer Scappettone (usa), Luigi Severi (ita),
Ron Silliman (usa), Éric Suchère (fra), Miron Tee (pl),
Fabio Teti (ita), Luca Venitucci (ita), Michele Zaffarano (ita)
-
si dedicherà inoltre una particolare attenzione alla ripubblicazione - dopo più di 35 anni - di un testo centrale per una particolare...
di Marco Mantello
Certo che lo fu. Il governo di un blog
costruire una rete di relazioni
dove tutti potevano argomentare
i vaffanculo al comico. E chiamarlo re.
C’era un numero, un formato
e una chiara organizzazione del dato.
Ogni campo stringeva le maglie
in base a regole di maggioranza
mentre fuori proiettavano The Fog
A non essere deliberati mai
erano i caratteri, i disegni, gli smile.
Si insomma in una parola: i mezzi
li stabiliva il programmatore
con una netta ostilità...
di Valeria Ferraro
.
bisogna considerare
chi ti ha manovrato
assemblato ispezionato
curato levigato
con assoluta pietà
tutta la gente che vedi
ha stigmate
profonde come le tue
- è sopravvissuta -
*
«non preoccuparti -
nemmeno per noi
è chiara questa commistione
di nuova e vecchia vita -
non vergognarti
della tua logica imitativa»
«noi vorremmo talvolta
seguirti, nella tua sparizione»
«la sera è finita, ci resta
un po’ di quiete dispersiva
e i bambini da addormentare»
*
a volte ci hanno utilizzato
come depositi di scorie
inattive ma dotate
di inesplicabile potenza,
raccolte vive
di materiale...
di Andrea Inglese
.
In questa poesia
c’è un lago ghiacciato
alcuni metri campione
una forma di vaselina solida
cibo da specialisti
i resti di un’operazione finanziaria
manca la musica dei rami
mancano le orbite dei dodecaedri
manca la forza gravitazionale all’interno delle catapulte
siamo in un museo dell’infamia
una giovanna d’arco viene con la camera oscura
io la vedo mentre avanza decisa
renderà giustizia a questo villaggio
per metà estinto
per metà bloccato nei suoi meccanismi
per metà privo di minerali sostegni
renderà giustizia come se...
di Fernanda Woodman
I RAGNI
sono una rara specie di conchiglia
incastonata tra ere di lenzuola
e se poggi l’orecchio sul mio ventre
tra le cabine di una Rimini spettrale
comparirà, in abito da tennis, l’estate 1965.
lo senti il tempo?
questo grosso soriano che si ostina a farsi le unghie
sulla tappezzeria di una camera d’albergo?
dalla finestra scricchiola un po’ di polvere
e i ragni?
i ragni fanno merenda
con i sette nei che mi piantonano lo sterno
***
SOPHIE MARCEAU
era il...
Alla Casa della Poesia,
il 20 novembre 2012, ore 21
XI Quaderno di Poesia Italiana Contemporanea
Azzurra D’Agostino, Fabio Donalisio, Vincenzo Frungillo, Marco Simonelli
leggono dal XI Quaderno di Poesia Italiana Contemporanea, Marcos y Marcos.
Introducono Franco Buffoni e Umberto Fiori
Tra la prima...
di Paolo Godani
I prodigi contro cui si scaglia la poesia di Gilda Policastro non sono semplicemente gli eventi insoliti o “contro natura”, miracoli/mostri con cui tradizionalmente li si confonde, ma sono i segni di un radioso futuro, di un'età dell'oro a venire. Fedele all'antiprogressismo leopardiano, la prima parola del titolo di questa silloge sembra assumere dunque una postura morale che contrasta vigorosamente le illusioni futuriste, volontariste del presente.
Nonostante l'impegno...
di Andrea Inglese
Vincenzo Ostuni si nutre di varie e ben assimilate eredità del nostro Novecento. In questo, come in altri casi, risulta quindi poco utile un inventario, redatto con lente filologica, delle varie influenze in gioco nella sua scrittura. Mi sembra, però, che dei maestri di cui si trova traccia nel suo Faldone, uno almeno meriti una particolare menzione. Alludo a Edoardo Sanguineti, di cui il Faldone sembra aver...
di Luigi Socci
L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio
Silvio Berlusconi
Ragazzo si innamora di una ragazza
Alfred Hitchcock
È tutta qui
questa famosa alba
e hai messo anche la sveglia per vederla.
Modesta come fonte luminosa
gelatinosa sembra una medusa.
Io più che altro
nel mio piccolo mi difendo
tu che al massimo in fondo in fondo
provi una specie di non sai che sia.
(ti piace poter dire ho fatto l’alba
quasi come se fosse opera tua)
*
Cambia il lato del disco...
Poesie
di
Francesco Tomada
Nostra Signora del Disordine
Stiamo sempre a riempire e vuotare scatole
spostare i vestiti negli armadi
portare qualcosa in soffitta o in cantina
così sembra di traslocare di continuo
anche se viviamo nella stessa casa
tu non sei mai soddisfatta e io
non capisco non ti capisco più
abitare non significa
che gli oggetti hanno ognuno il giusto posto
piuttosto
che dovremmo averlo noi
Portarsi avanti con gli addii, pt. II
Il silenzio è la materia di cui...
Di Andrea Inglese
L’Oscar Mondadori dedicato a Franco Buffoni antologizza 37 anni di attività poetica. Lo cura e introduce Massimo Gezzi, che nelle prime righe del suo saggio ricorda l’esordio relativamente tardo di Buffoni rispetto ad altri poeti della stessa generazione, come De Angelis e Magrelli. Io completerei l’osservazione di Gezzi, aggiungendo che Buffoni non solo ha esordito tardi, ma il suo stesso lavoro poetico giunge a maturazione dopo...
di Marco Giovenale
in/ex. Lutero. Amsterdam. mortaio, disegno: punta d’argento.
una donna è di profilo a Rheinfells già lungo il Reno, dentro il suo
bagaglio nasconde un astuccio, filigrana o forse. Stephan ha intanto
rosario di cedro, 1, sul battello, spende 7 heller, mostra a Treviri
il salvacondotto, alla dogana, fanno passare in territorio
di Engers, il giorno di San Giacomo, alla volta di Linz, alla barriera
mi ha lasciato del vino, la lucertola impazziva...