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poesia

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Da Scurau

di Giuseppe Nibali Ultima voce chiama il sangue. Campo cruento gli uomini, altro sangue per le donne è il giorno. Tutti sono convocati, vecchi e nuovi viventi aspettano un gesto per sbranarsi. Il rivolo aspettano, verticale sullo sterno, il morituri stabilito dalla nascita, nella nascita futura rivelato. È tempo adesso per il sesso tra gli attori, gambe nude, lividi, dai piedi fino all’ano serpi, piaghe fili lo sfondo fuori anche case, molte, come in cerca vergognosa della luce. Altro...

Antropocene fantastico

      In questi giorni è uscito nelle librerie Antropocene fantastico. Scrivere un altro mondo, il nuovo pamphlet di Matteo Meschiari, pubblicato da Armillaria. Ne ospito qui un estratto in anteprima, tratto dal capitolo Kairocene.   KAIROCENE - RIFONDARE IL TEMPO   Quale passato si annida nel futuro? In che cosa Paleolitico e Antropocene si somigliano? La parola Antropocene è irritante, un’irritazione che viene essenzialmente dalla sua proteiforme adattabilità ai contesti, dalla sua eccessiva carica di seduzione e facilità...

Chandra Livia Candiani, La domanda della sete

(Dal 22 settembre è nelle librerie il nuovo libro di Chandra Livia Candiani, “La domanda della sete” (Einaudi 2020). Pubblico qui una piccola antologia della raccolta con una nota di Giorgio Morale). Le mani rotolano la terra la farina l’acqua il sale impastano, bevono e distinguono, raccolgono, addormentano, addomesticano il dolore, accarezzano, come un gesto che prende il posto del pensiero, i suoi manovali. Le mani sono ricche e vuote conoscono molte altre mani e caldo e freddo e...

La radice dell’inchiostro: Maria Grazia Calandrone

  NOTA INTRODUTTIVA Ketty La Rocca, Le mie parole e tu?, 1971   «Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.» (Avot 2,21)   Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento. Una nota appuntata...

Marco Giovenale: Le carte della casa

    «sa come funziona il movimento di annottare. il magenta-blu che è negli sterri negli sbancamenti delle vigne, dove è morta per trent’anni.»   Le carte della casa di Marco Giovenale è l'ottavo libro dei Cervi Volanti, la collana che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata (esoeditoria), evidenti nella loro invisibilità e indirizzati a chi saprà ospitarne l’implicita consegna; libri sfollati, col solo...

Per non confondere realtà e pregiudizio: una riflessione sulle ripercussioni del populismo culturale

di Matteo Bianchi A te che soltanto puoi capire: È come quando gridi “scusa” E lo ripeti Da fondo campo Per i colpi duri fuori di battuta. F. Buffoni   Un paio di settimane fa, in largo su “Il Fatto Quotidiano”, Patrizia Valduga attaccava senza riserve il mancato riconoscimento degli intellettuali odierni e di conseguenza il decadimento del loro ruolo, quasi che il populismo culturale corrisponda all’inconsistenza di quello politico, quello delle boutade dei Salvini, Renzi e...

Adriano Spatola: il testo è un oggetto vivente

      «A trent’anni dalla scomparsa di Adriano Spatola tante conquiste sono state ormai acquisite e ben digerite dai media. La scrittura verbo-visuale non fa più rumore. Tantomeno scandalizza. Basti pensare alle acrobazie tecnicamente impeccabili della pubblicità televisiva. Ma la lezione di Spatola ci mette in guardia e ci indica che le strade percorribili ancora oggi sono quelle caratterizzate dal forte atteggiamento critico, quelle che considerino a pieno la materialità del...

Matteo Meschiari: Il treno per Ballachulish

    «nel mondo ghiaioso bruciato  nel mondo vago nel mondo verde ramarro del venerabile Kutkh il Corvo del Cosmo.»   Il Treno per Ballachulish di  Matteo Meschiari è il settimo libro dei Cervi Volanti, la collana che curo insieme a Giuditta Chiaraluce all’interno del progetto Edizioni Volatili. Libri come laboratori, primi confronti, materie pensanti, montaggi e scavi attraverso la carta; libri senza profitto, in tiratura limitata (esoeditoria), evidenti nella loro invisibilità e indirizzati a chi saprà ospitarne l’implicita consegna; libri sfollati, col solo intento di essere...

Lettere dall’assenza #4

di Mariasole Ariot Caro G., oggi il cielo è plumbeo, ho scartavetrato la casa per cercare un corpo che non fosse inquinato, ho preso le parti e introdotto un nervo nello stipite. La paura è questa sacca di placenta che spinge la mia testa, nascono figli e figlie dentro la nuca, mi chiedo sempre come tu stia, da quando la montagna ci ha soccorso. Ho camminato a lungo, ho percorso un...

Francesco Aprile: insisti se puoi nel fare il polline

  di Francesco Aprile     Passaggio (I)   non si volevano fare esplodere i dati, ma la necessità del mercato. la terapia non dava i suoi frutti. paziente dopo paziente, mitraglia per mitraglia, per cintura una costola d’agnello dei tempi andati, non di dio, della violenza. non si volevano fare esplodere i dati, per cui si lascia da parte la dizione, l’ostracismo delle zolle, per le macchine, insisti se puoi oltre l’omero, e accogli nelle mani tagliate la forma dei rami. sono le collere dei...

L’uovo del cielo

di Mariasole Ariot    Cade un mondo dalla testa, amplifica la velocità del tremendo, quando si china e non mi chiama, un capo abbassato conficcato nella terra, quando resta la parte clandestina che non apre, quanto preme, quanto muore e se non muore: vedere il bosco uscire dalle labbra, una pelle scorticata per le attese, il silenzio che muove, il vento di aprile, il frutto acerbo delle età immobili, e...

Marilina Ciaco: Intermezzo e altre sinapsi

  Copertina del sesto Cervo Volante: Intermezzo e altre sinapsi   «Ripensarsi come sistema semi-aperto / ridimensionare il ciclo delle verifiche / inserire, fra le strategie e gli atti, uno scarto» scrive Marilina Ciaco in Intermezzo e altre sinapsi. Forse proprio in questo scarto s'instaura quel vuoto tenace che è il vero luogo dei possibili, e anche il senso di una collana di scritture poetiche che a ogni nuovo titolo aggiunge un ulteriore vacillamento nel...

Coeur Scorbatt/Cuore Corvo

di Luigi Balocchi   La benediziòn  A sto nòst fioeu bislacch tegnuu in scòssa che foeura l’ tireva on vent bastard fagh mai mancà la cà, on foeugh, la man del pader, on gutt de vin, de quel mes’ciaa cont al nòster sangh. La benedizione A questo nostro figlio balordo/ tenuto in grembo/ quando fuori impazzava/ un vento di tempesta/ non fargli mai mancare/ la casa e un fuoco/ la mano del padre/ un goccio di vino/ di quello mischiato/ con il...

Diario in caratteri latini

di Ishikawa Takuboku   a cura di Maria Chiara Migliore e Luca Capponcelli "Ishikawa Takuboku (1886-1912) è uno dei poeti moderni giapponesi più popolari e amati in patria, ma poco considerato dalla critica letteraria occidentale. La sua vita si intreccia con i radicali cambiamenti sociali e culturali del Giappone di primo Novecento, caratterizzato da un rapido processo di modernizzazione che tuttavia genera anche una realtà percepita come profondamente contraddittoria, smarrita com’è tra...

Gli eroi sono partiti

di Francesca Mazzotta TAUROMACHIA L’invidia degli dèi non ti risparmia mentre severo assisti a quella gara di bestie nere polvere bufera tra te il presente e te il passato e te poi sopra i corpi scende la preghiera - il toro morto ha ucciso l’altro toro: le cantilene sposano l’abisso. Né vinto né vincente ti allontani lasci la sedia vuota, amaro guardi il faro dell’arena affievolirsi. Ma tornerai ancora, come torna la cenere fedele ai roghi spenti che coglierai dall’aria diligente di giorno in...

La balena 52 Hertz e altre storie

di Evelina De Signoribus Una cosa che mi piace fare nella vita è ascoltare o osservare gli animali, a volte solo immaginarli. Capita che attraverso la poesia prendano loro la parola, tra fatti atroci realmente accaduti e altri più belli al limite della fantasia. Ringrazio Marco Petrella che spesso mi accompagna con i suoi disegni. La balena 52 Hertz  C’è stato un inizio nell’oceano dove ogni singola goccia batteva in me. Ho ascoltato attentamente l’acqua...

Sinéad Morrissey: “Perdona questo rimediare”

  di Viviana Fiorentino     Nella raccolta The state of the prisons (Lo stato delle prigioni) (Carcanet Press, 2005; vincitrice al Michael Hartnett Poetry Prize in 2005) la poeta irlandese Sinéad Morrissey declina il tema della prigionia in tutte le sue varianti di stato e di luogo: le celle di Newgate, la voce silenziata di una donna filo monarchica costretta da una mordacchia nell’Inghilterra di Cromwell, le gabbie e le limitazioni di...

La verità dei primati

di Mariasole Ariot     A volte mi affaccio nei boschi della nuca, vorrei fosse un passaggio, un passato che passa, aprire le finestre e affacciarsi alle viscere, le viscere del mondo, di quest’epoca malsana – le mie, sempre troppo esposte: quando si scorgono le mie lacerazioni e si entra per lacerarle un po’ di più. I sonni e i sogni sono ricominciati, pullulano di grandi ambienti marini, grandi musei d’acqua, una...

Jack Spicer: “una poesia non è mai soltanto sé stessa”

      «Più che d’opera aperta (e in effetti non v’è opera più chiusa di questa) viene ideato dal poeta un lettore aperto, un organismo da attraversare per generare, nel reale, una realtà poetica» scrive Andrea Franzoni nella sua introduzione a Un rosario di bugie. Il volume, stampato da Argolibri per la collana Talee, riunisce tre raccolte – Ammonimenti, Un libro di musica, Quindici false proposizioni contro dio – composte da Jack Spicer nell’anno 1958. Ospitare...

Un uomo felice

di Hai Zi nella traduzione di Francesco De Luca Io, e gli altri testimoni Le stelle e i natii armenti come splendidi rivoli di acqua bianca corrono via cerbiatti corrono via mentre gli occhi della notte seguono stretti Sulla radura ariosa scopro la prima pianta i piedi entrano in terra non si possono più estrarre ecco, quei fiori solitari sono le perdute labbra della primavera i nostri giorni lasciano ferite sul volto perché per noi non c’è altro che possa darci testimonianza io e...

La radice dell’inchiostro. Dialoghi sulla poesia (terza parte)

  NOTA INTRODUTTIVA   Giancarlo Pavanello, Prosa     «Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.» (Avot 2,21)   Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento. Una nota appuntata altrove scompiglia ulteriormente il ciglio dell’interrogazione: «Come...

Dall’interno

di Corrado Benigni Che fu quel punto acerbo che di vita ebbe nome? (Leopardi, Coro dei morti)   Un senso – se c’è, ora – è in questo scorcio di tetti e finestre accese tra le ombre strette dei palazzi quando la notte distende la città a un dito dalle sfere dell’universo. Ogni parola se lasciata cadere sfonda il pavimento assorbendo il vuoto della cantina. Allora niente separa il dentro dal fuori, l’espandersi degli astri sbriciola tra le pareti della casa, nel cerchio...

Omotetia

di Mariasole Ariot   Muzio Clementi - Sonata in G Minor, Op 50 No.3, "Didone Abbandonata"  La colpa è un oggetto, una casa in cui restare per fuggire, respinge salvabile a salvabile, redime gli assoluti come fossero infiorescenze, la colpa degli antenati, le dannazioni interne, i nervi scoperti, colpevolizza gli azzerati, la colpa dei fiori che forgiano l’erba, i fiumi strappati, le forme trasversali della misericordia – e quando ci hanno dato,...

L’indoratrice a fuoco. Eavan Boland: un ritratto

  di Viviana Fiorentino     Il 27 Aprile scompare Eavan Boland (1944-2020). Una delle più grandi poete d’Irlanda, Eavan avrebbe dovuto ritirare il premio Irish PEN 2019 proprio in questi mesi. Ci ha lasciato, ma abbiamo solo appena iniziato a considerare con dovuta attenzione il suo contributo alla cultura irlandese e alla letteratura in genere. Infatti, ricordare Eavan Boland significa anche ricordare quanto la storia della letteratura, in Irlanda come in Italia, sia...

Damnatio Memoriae

di Samir Galal Mohamed Ti riscaldi con le parole dei poveri nei secoli dei secoli. Nel pieno di un silenzio pieno risorgi e palpiti e io brillo: tu dall’incarnato borghese, io dal sudore speziato. *** Lascerei il mio corpo per un corpo nuovo, per una voce nuova: sarei così, di nuovo, più vicino al linguaggio dell'essere prossimi all'origine – occhi nuovi; pochi anni dal principio mi separerebbero. Sarei più sapiente che filosofo. Avrei gli occhi di una scienza perfetta, le mani piccole...

E scrivere valanghe

  di Bianca Battilocchi   County Sligo, Ireland     Nota introduttiva   «Ci sono delle cose di fronte a questa pagina aperta / che sono collegate / alle cose che mancano / le cose come le cose » Corrado costa   La scrittura per/di valanghe trova il suo avvio d’improvviso, quando l’irruzione di un’incontrollabile orda di immagini e pensieri riesce (finalmente) a smuovere il terreno psichico ‘squilibrandolo’ e travolgendolo in una fuoriuscita crescente di libere associazioni che si inanellano felici,...

Pandemia e sacralità

    Una conversazione con Adriano Ercolani a cura di Francesco Bove   Trinità (Andrej Rublëv)   Adriano Ercolani è uno scrittore e un critico letterario finissimo e collabora attivamente, tra le varie riviste, con ilfattoquotidiano.it, Linus e Minima&moralia. Recentemente è stato tra gli ospiti protagonisti degli eventi organizzati dal progetto Tlon, la Festa della Filosofia alla Triennale di Milano del 19 gennaio e la maratona online #prendiamolaconfilosofia che il 4 aprile è stata in diretta streaming...

Senza nissùn Ulisse

di Fabio Franzin Vento, fòra, che fa sbàter i balconi. L'urlo longo de 'na 'nbueànzha che passa, col só cargo de doeór - fàea 'rivàr in tenpo, fa che 'l se salve - e mì che lèdhe Walcott intant che el mondo intièro l'é isoeà, serà in quarantena. “something still fastens us forever to the poor” (calcòssa ne liga 'ncora e par senpre ai poréti) intant che 'a desperazhión la 'é colma, e scumìnzhia 'i assalti ai supermercati. Quant lo 'véneo...

Rubina Giorgi: in una lontana vicinanza

      Dire “Modello Amore” è come optare per uno strutturalismo dell’Amore. Si direbbe lo abbia concepito proprio Jakob Böhme. Böhme ha pensato e fondato l’Amore come struttura, inserendolo nei movimenti di reciproca generazione innovante e continua delle forme o essenze della Natura. Strutturalismo che rimane compreso e nascosto nel disegno cosmico dell’insieme rotante che cela e svela la vita e le vite come vertigine. (Quando il senso comune esclama:...

Storia di un pacco (Dipartire ai tempi del confino)

disegni e testi di Elena Tognoli Il pacco scivolava veloce su rotelle.     Al pacco si può lasciare un ultimo messaggio a distanza di vivavoce.     Aveva paura che al centro di smistamento confondessero il suo pacco con un altro pacco.   Il suo pacco sapeva di fiori finti.     Forse il pacco era vuoto (forse c’era speranza).     Il pacco era circondato da mura visibili. Il pacco era circondato da mura invisibili.     Con uno sforzo metafisico il pacco fu incoraggiato a partire.   (Ricevuta di ritorno).     Un giorno si svegliò ed...
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