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poesia

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Riviste e poeti a Napoli 1958-1993

  di Giorgio Moio Che Napoli sia stato il centro di un lungo dibattito di cultura sperimentale, già a partire dagli anni ’60 – più marcato, se vogliamo, nelle arti figurative (grazie al lavoro del pittore Mario Colucci), e certamente non secondario a quello del resto del mondo occidentale, nonostante uno stagnante e asfittico oscurantismo culturale post-bellico imperante, confuso e a-critico –, è argomento fin troppo noto. Forme sempre più nuove...

Galateo per un abisso

di Mario Fresa Testi inediti tratti dalla raccolta in lavorazione "Il mantello di Goya". * Salta la corda; a volte ha il corpo fulminato da un sottile colpo di grazia. E si accontenta anche di meno: alle spalle ha un orario che spinge lontanissimo; anzi apre le unghie, quasi a farla finita, quando stanno a guardarlo dritto in fronte. Né digerisce il suo cervello né questa sorda faccenda di verità. * Vivendo, ci si rovescia per terra. Angiola sta legata per...

Dai frutti un sangue. I quaderni del vino di Lorenzo Bastida

        «Semplicemente dei versi, ossessivi e mi auguro inattuali, sulla malattia e la morte di una madre. Che si tratti di Letizia Gianformaggio, figura non secondaria della filosofia giuridica e della cultura femminista, è accidente decisivo; ma pur sempre un accidente. Devo scusarmi con gli amici che ne cercassero qui un ritratto. La distanza necessaria a tratteggiarlo è tutt'ora inaccessibile alla mia sensibilità di bambino viziato: viziato, beninteso, dal privilegio...

Sale del ricordo

di Luca Baldoni Mi prendesti da parte una sera per propormi un’avventura. I ragazzi di sopra avevano quell’acido che ci avrebbero fraternamente regalato. Io non l’avevo ancora mai provato, ma me lo chiedesti con timore soprattutto perché volevi farne un rituale, un’impresa comune di coscienza che sconfinasse nell’umano.
 Accettai e iniziarono i preparativi. Perché decidemmo di lasciar perdere i locali e di allestire un’epifania in casa ad uso del sesso e dell’amore, inventando insieme l’attesa per l’apertura di...

Lettere dall’assenza #3

di Mariasole Ariot Caro J, qui il cielo è una sommossa, l’uovo del mondo si è strappato : nascono gli oggetti che mi hai lasciato. Ti scrivo ed è ancora buio, filtrano lampi di pulviscolo dalla finestra, la grana del mondo si frammenta e io distendo le righe di una lettera che non arriverà mai. Abbiamo montato una tenda, raccolto le bacche e i ramoscelli per fuggire nella piena del bosco, hai radunato...

Dalla parte di Catilina

di Pierluigi Cappello Ama le biciclette e la polvere degli sterrati, la Repubblica. Magari una solida Bianchi con i freni a bacchetta. D’estate, quando si accendono interminabili veglie, si racconta sotto i bersò, davanti ad un bicchiere di rosso, pane croccante, salame ben stagionato. La Repubblica preferisce le dozzine più che le unità, le voci a una singola voce, ma, del coro, distingue una voce dall’altra. La si è vista sedere...

Una lettura di Libretto di transito di Franca Mancinelli

di Leonardo Manigrasso . Libretto di transito, edito da Amos Edizioni, è il terzo libro di Franca Mancinelli, dopo le esperienze di Mala kruna (Manni, 2007) e Pasta madre (Nino Aragno, 2013), di recente riedite insieme in A un’ora di sonno da qui (italic pequod 2018). Composto di trentatré brevi prose, distingue tipograficamente due piani del discorso saldamente intrecciati. L’uno, in corsivo, dà conto dell’esile spunto narrativo che soggiace al libro,...

Dietro la maschera del sonno il cervello piange

  di Mariasole Ariot   Una copertura: dietro la maschera del sonno il cervello piange. Il mutismo dei lineamenti, l'inflessione straniera, appena piegata sul bordo: non dicono niente. Questa apparente nuova cera è un frutto chimico, composizione di elementi. La lingua non batte, e voi cosa vedete? Quando uno sguardo perfora e si acceca trafitto da se stesso, e vede il retro senza aver mai notato la fronte. E cosa vedete voi - di...

Le impalcature dell’anima. Un ritratto di Giovanni Prosperi

La copertina di Nostalgia della mano sinistra (racconto in due tempi per una voce)   di Giorgiomaria Cornelio   Le parole di Giovanni Prosperi hanno un’umida vivacità, o almeno così pare vedendo aprirsi, sulla pagina, la botanica filamentosa degli steli. Dove uno penserebbe di trovare i becchi del fiore si srotola invece una fiamma che la febbre policroma ha bollito sino a farne nuova ortografia: una virgola che partecipa alla stessa natura della cometa, oppure...

Quasi qui

di Jean-Jacques Viton traduzione di Andrea Raos contro un muro disegno della lucertola verticale violino Chagall fuori portata dei capelli su una scala di giardino questa rosa che persiste identica a una sciarpa ala di rosa trasparente l’aria invade il tutto schiocca ai bordi disfa ogni zolla di natura morta * a volte si sente dire “è una festa” intraducibile senza bracieri senza clarinetti uno scoraggiamento incidenti microscopici indistinguibili nella narrazione brusii dei cambiamenti a vista d’occhio spedizione nel trompe-l’œil niente allarmi né lucine rosse dentro la...

Tasàr. Animale sotto la neve

di Francesca Matteoni C’è un rifugio, c’è un monte lì vicino. C’è un campo, qui vivono confusi i solitari. Ogni tanto gli esseri salgono sul monte per guardare dall’alto la terra di Zard all’orizzonte. Così inizia il nuovo libro di Ida Travi, quinto e ultimo capitolo di una vera e propria saga poetica che ha per protagonisti i Tolki, i parlanti (dall’inglese talk), coloro che hanno un corpo di parola. Abitano...

Lettere dall’assenza #2

di Mariasole Ariot   Cara J., la coltre di nebbia che ha piegato il cielo mi scava le ossa, sono mature per la semina, come quando ci siamo incontrate, e tu danzavi sopra le mie corde. Un canto muto, una sirena. Abbiamo camminato lungo la scia delle lumache, e tu disegnavi cerchi nell'aria, gettavi i drappi colorati facendoli roteare appena più in alto del collo: ricordi la scena della pista da ballo? Oggi è...

Libretto di transito

di Franca Mancinelli   Viaggio senza sapere cosa mi porta a te. So che stai andando oltre i confini del foglio, dei campi coltivati. È il tuo modo di venirmi incontro: come un’acqua in cammino, diramando. Guardando dal finestrino, ti ho letto nel viso finché c’era luce. * Le cose che hai scordato di portare con te. Lasciate negli scompartimenti dei treni, scivolate dai sedili degli autobus. A un tratto ti raggiungono premendo...

Voci della presenza. Rossana Abis

Pubblico alcune poesie inedite tratte dalla raccolta Voci della presenza di Rossana Abis, accompagnate dalla nota introduttiva di Franca Mancinelli, uscita per la rivista Poesia, maggio 2017. Non è facile sintonizzarsi sulle frequenze della poesia di Rossana Abis, così alte da creare attorno uno spazio di attesa perché la parola sprigioni tutta la potenza da cui è stata generata. Per questo ogni verso sorge sulla pagina come dilatato nel bianco,...

( amare le creature abolire le frontiere)

di Gian Piero Fiorillo Se sono giovani e stanno bene ti danno fastidio perché li vedi palestrati Se chiedono l’elemosina li disprezzi perché sono mendicanti Se protestano per vedere riconosciuti i diritti sul lavoro ti indignano perché loro almeno un                                                                 ...

Mrogn

di Federico Federici (dintorni: topografie, corsivo) Rimandata la partenza. Senza indizi. Senza inizio i dirupi, l'abitato, il campo. Per segnarlo o cancellarlo sulla carta ogni luogo è un altro, ogni casa tronco. Siamo già nel bosco? *** (la casa cantoniera) Pochi passi al muro ben piantato in terra. Ha pulito la radura l'ascia, corre a filo d'erba il vento. Non si penetra nell'ombra. Entra in noi l'ombra del bosco. *** (presso una casella sul pendio) La radice sotto i piedi penetra nel mondo. Sembra quasi che sia lì tra i sassi...

La tragedia del ponte Morandi

di Guido Caserza LA TRAGEDIA DEL PONTE MORANDI   Dio Basko sta lassù meraviglioso, a pochi passi dalla morte immoto: il buon dio delle merci conosceva l’istante e il luogo, con la pioggia e il tuono: allora Basko chiamò a sé i suoi buri e “Spalancate le bocche” a noi disse, “quest’oggi è il gran saldo di ferragosto”, coi teschi e i meloni l’Italia arrosto. Per un istante sopra il vuoto sotto il nulla Basko mostrò merci morte alla fine del viaggio: fu l’orrore dell’uomo...

Ballata

George Oppen   Astrolabi e glossari Un tempo nelle magioni – Un povero pescatore di aragoste Incontrato per caso Sull’isola di Swan Dov’era nato Vedemmo la vecchia fattoria Stagliarsi sulla cima della collina Su quell’isola Dove passa il traghetto Un povero pescatore di aragoste I denti anneriti Ci portò per l’isola Su di una vecchia macchina Un uomo forbito Quasi irreale Conoscendo tra quei campi incolti Le nasse per le aragoste e gli attrezzi Che sanno di sale Le rocce sopravvissute ai classicisti, Le rocce e le rimesse dei pescatori di...

L’ermeneutica poetica e i suoi limiti

di Daniele Barbieri Non è vero che i cosiddetti contenuti non hanno alcun valore in poesia. Ma l’errore opposto a questo è peggiore e molto più diffuso. Nelle nostre scuole si studia il Pessimismo Leopardiano e pure quello di Eugenio Montale. Nei testi critici i poeti vengono presentati come filosofi (minori) che si esprimono in versi. Tutto il discorso critico si concentra su quello che nei loro versi viene detto. Come...

Passeggiando nelle strade della testa

di Mariasole Ariot Arriva il vuoto del mattino, dove si scioglie il tempo e si dilatano gli oggetti : una sfera al centro del volto, che smussa angoli e scompone, che ride allo specchio nei lobi oscuri, quando arrivano madri e padri a bussare alla porta rossa del risveglio – e quante mani addosso, quanta presa, quanto rumore. Passeggiando nelle strade della testa fuggono i ricordi del futuro, si approssimano al...

“Il modo in cui noi morti ci scriviamo”. Su Jack Spicer

di Andrea Raos Non doveva essere male fare il poeta a San Francisco tra la fine degli anni 50 e i primi 60. A farmelo pensare è Jack Spicer (1925-1965) perché è uscita la prima traduzione italiana integrale del suo primo libro, del 1957: After Lorca. Con un'introduzione di Federico García Lorca, a cura di Andrea Franzoni e Fabio Orecchini, traduzione e note di Andrea Franzoni, postfazione di Peter Gizzi, edizioni...

Bagatelle su una sciarada in divenire

di Andrea Piccinelli   Ciò che assurge a nozione comune come interazione di interferenze divergenti, scoordinate nel tempo e nello spazio. I modelli validi perché pensati, elaborati, confrontati, sussunti, veicolati, introiettati. Fino a divenire (moriture, ineffabili) idee prevalenti.       Gli esiti collettivi irrazionali determinati da moventi individuali razionali conformati a pretesto per ridurre l’impronta dello Stato.       Se le mire egemoniche degli uni collidono con le aspirazioni altrui le garanzie da conseguire e i propositi di cooperazione saranno ineluttabilmente vani.       Sul delegare a uffici indipendenti il progetto velleitario e le risoluzioni da attuare per solcare...

L’importanza di essere piccoli – ottava edizione

  L’IMPORTANZA DI ESSERE PICCOLI è un festival di poesia e musica nei piccoli borghi dell’Appennino tosco-emiliano che si svolge dal 2012 e organizzato dall'associazione SassiScritti. L’ottava edizione del festival, dal 2 al 5 agosto è dedicata alla memoria di Pierluigi Cappello, poeta che abitando un margine ha stabilito un nuovo centro. Di seguito riportiamo il programma e tutti i dettagli per potervi partecipare.   Programma di incontri e concerti acustici (ingresso gratuito)   giovedì...

Nè acqua per le voci

di Marina Massenz ( i due testi qui presentati sono tratti da Nè acqua per le voci, Dot Com Press, 2018, ultima raccolta poetica di Marina Massenz,g.m.)   Siamo usciti dalla scatola proprio stamattina   Siamo usciti dalla scatola proprio stamattina giunture e riflessi crac crac arrugginiti messa in moto lenta ma efficace infine attivi   ora con il grande lenzuolo si raccolgono detriti, demolizioni effettuate nel tempo ex-casa si legano i quattro capi e si stringe   come nel fazzoletto i quattro soldi nella tascoccia...

Ho provato a portarti lontano ( cinque poesie)

di Antonio Merola Ho provato a portarti lontano, ma il mostro ci ha seguito ovunque come a spaziare l’alberata in una grillaia: sentiva l’odore del sole, tu piangevi dietro a ogni angolo. Una lubricità non bastava a nascondere la sfogliatura, a scivolare altrove: avevamo paura delle grandezze come l’acqua dentro una fontana. *** l’unicità si dipanava lungo la steppa come soli freddi o rovine nella pioggia: la notte durava una volta sola come di fronte a un nemico che voleva mutilare l’origine comune prima della...

After Lorca, di Jack Spicer – una prima traduzione italiana

Caro Lorca, Vorrei poter fare poesie di oggetti reali. Che il limone fosse un limone che il lettore possa aprire o spremere o assaggiare – un limone reale, come un giornale in un collage è un giornale reale. Vorrei che la luna nelle mie poesie fosse una luna reale, che all’improvviso possa essere coperta da una nuvola che non ha niente a che fare con la poesia – una luna...

Note su L’indifferenza naturale di Italo Testa

di Gianluca D'Andrea Lo sguardo è lenta costruzione la mente rumina le cose le afferma per sottrazione L’indifferenza naturale   L’ultimo libro di Italo Testa sembra attraversato da una carica metafisica che fa leva sulla sospensione. La parola si fa basilare, tocca il basso e l’umido di una terra di passaggio che solo in lontananza sembra fare risuonare paesaggi realmente attraversati dall’autore. Sicuramente balugina una necessità di rinascita ma essenziale, appunto, o “naturale” come l’in-differenza...

da Punu / Silvia Tripodi

Potete trovare la raccolta Punu di Silvia Tripodi qui. Per spiegare meglio questo concetto in modo che se ne faccia rappresentazione si può utilizzare l’esempio del tè la sequenza di azioni di preparazione la bollitura dell’acqua raggiunta la temperatura conforme all’infusione del preparato il tempo di infusione delle piante sminuzzate il dopo che si filtra è filtrato pronto per essere bevuto dentro il corpo. *** Per spiegare meglio questo concetto per farne una rappresentazione si può immaginare una bellissima pianta rigogliosa di un verde...

Atarassia, o l’età dello scioglimento (letteratura e ambiente)

di Benny Nonasky In fin dei conti un mondo senza di noi rappresenterebbe l’ideale. Sarebbe un finale sconvolgente, forse lieto per qualcuno o qualcosa, ma è un’infondata conclusione. Se ci soffermiamo sulle singole azioni o su determinate situazioni, effettivamente siamo degli esseri sgradevoli: noi uccidiamo, noi deprediamo, noi costruiamo delle dinamiche che comportano ecocidi e dolore, sia per il genere umano sia per tutto quello che intorno ci abita e...

Sul mandato sociale degli scrittori

di Giorgio Mascitelli La progressiva sparizione delle istituzioni della società letteraria, il trionfo del mercato e la proliferazione delle forme di autopubblicazione in rete hanno messo in crisi il prestigio simbolico dello scrittore ingenerando talvolta una nostalgia per un’epoca in cui gli scrittori avevano un mandato sociale. Tale nostalgia rischia però di essere molto pericolosa non solo perché ogni nostalgia lo è, quando cessa di essere dato privato e diventa...
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