di Silvia De March
8.6.10
«buongiorno, principessa!», le sussurrò il principe. ma le luci della sera avevano già abbassato serrande e saracinesche. intuì l'invito ad aprire un tempo desueto, in cui dare forma a ciò che non avrebbero mai potuto vedere; e partì senza occhiali. tornò arricchendo il giorno di sogni, più consapevole del reale.
come sempre, aveva parlato pochissimo, guardato molto e suonato forse le giuste note. la corda tesa...
di Marco Giovenale
Micropremessa
Quanto di séguito si schematizza e si afferma vale come primo resoconto e presa d'atto – report osservativo – di una determinata area di scrittura contemporanea. In più, il perimetro così delineato non è privo di interruzioni, falle, faglie, porosità, cedimenti. Come ogni neoformazione, tutto sommato. In aggiunta, chi qui scrive non inscrive l'intera sua identità di autore nella detta area. Alcuni suoi testi le appartengono in...
Venerdì 4 giugno, ore 21
alla Galleria Studio 44 - Vico Colalanza 12r, Genova
nell'ambito della seconda edizione di "Succursale mare" a cura di Luciano Neri
interverranno
Franco Buffoni - "Roma" (Guanda, 2009)
Italo Testa, Francesca Matteoni, Gilda Policastro, Andrea Breda Minello e Corrado Benigni - "Decimo quaderno italiano di poesia contemporanea" (Marcos y Marcos, 2010)
Conduce Luciano Neri
Si conclude la II edizione della rassegna di poesia SUCCURSALE MARE sul rapporto tra poesia e prosa...
di Alessandro Raveggi
Betta per fortuna non la scovava, non doveva salvarla. I bambini erano troppi e incoerenti, non poteva salvarli. Scontrosi come atomi bombardati da quella pletora di stanze piegate, e il mondo attorno che s'incaparbiva, chiudeva il conto con una linea netta e desolata in fondo al dare e avere. Betta avrebbe potuto sottrarsi da sola alle macerie, almeno per stavolta, con l'aiuto delle sue braccine violacee. Sarebbe...
Brani tratti da Dormendo con la luce accesa, di Stephen Rodefer
traduzione e cura di Andrea Raos
Recinzione dell'alce
Scrissi parole sul ciglio della mia casa e attorno agli angoli della sua bocca – aspettavo quei giorni che aspettano che la vita li inglobi. Le figure di Pompei erano fatte e scavate per me. Le prendo sul personale. Se imbarazzato dal mio lavoro, mi volgevo alla satira. Ciò che non sarà mai...
Roma, giovedì 4 marzo 2010, alle ore 20:00
al Beba do Samba
via de’ Messapi 8
http://www.bebadosamba.it/
ce livre est un autre
questo libro è un altro
:
gli autori di Prosa in prosa (Le Lettere, 2009) presentano il libro
visto attraverso letture di altri libri (francesi e inglesi: in traduzione italiana)
=
>>> Marco Giovenale, Andrea Raos, Michele Zaffarano <<<
(e, in absentia, Bortolotti, Broggi e Inglese)
leggeranno da
Marte ha bisogno di terroristi, di K. Silem Mohammad
62 unità di prosa...
Roma, martedì 16 febbraio 2010, alle ore 20:30
presso ESC Atelier Autogestito
via dei Volsci 159
nell’ambito del progetto EscArgot _ scrivere con lentezza
presentazione di
PROSA IN PROSA
(Le Lettere, 2009 - collana fuoriformato)
saranno presenti gli autori:
Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Marco Giovenale,
Andrea Inglese, Andrea Raos, Michele Zaffarano
coordinamento e interventi critici di Andrea Cortellessa
* * *
Un libro a sei voci – Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Marco Giovenale, Andrea Inglese, Andrea Raos, Michele Zaffarano – vuole...
Dal 2009 l'Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma pubblica il semestrale bilingue Cartaditalia, dedicato alla cultura italiana contemporanea. Durante l'anno appena trascorso sono usciti i primi due numeri, incentrati rispettivamente sul romanzo e sulla poesia. I pdf con copertina, indice, editoriale e un breve estratto dei contenuti, sono scaricabili in fondo a questo post. I prossimi due numeri, previsti per la primavera e l'autunno 2010, riguarderanno il cinema...
di Marco Simonelli
Poema in prosa? Prosa poetica? Come si chiama quella roba che i poeti scrivono senza andare a capo? E perché un poeta (che in genere si avvale di unità versali per comporre un testo) prende a scrivere tutto di seguito? È poi vero che questo famigerato poème en prose sia più praticato all'estero che in Italia? Partiamo da Baudelaire col suo Le Spleen de Paris e muoviamoci...
di Emanuele Kraushaar
La palla
La cosa che più mi riusciva fare nella vita era la palla.
Mia moglie l’ho conquistata così. Attorcigliandomi su me stesso, con la testa attaccata al sedere e rotolandomi per la strada, veloce e senza sbavature.
Luminoso.
Ero così quando facevo la palla.
Mia moglie mi chiedeva sempre di fare la palla, quando stavamo in giardino e giocavamo con la nostra cagnolina Lisistrata.
Come correva Lisi quando facevo la...
di Andrea Inglese
Non ho letto nessun libro, o quasi, ne ho letti pochissimi, libri letti fino alla fine, tre o quattro, forse una decina, o poco più, in tutta la vita, da quando avevo cinque anni e lessi quel libro del bruco, il libro tutto traforato, con i buchi, perché il bruco vi era passato dentro, scavando, ad ogni pagina il bruco scavava, prima nella pagina della mela, poi...
di Andrea Inglese
Tutto l’erotismo è lì, concentrato sulla bocca, è tutto nel primo piano, nel volto, che è una faccia piatta, larga, e dentro questa faccia si apre una bocca, come uno strano gorgo, dov’è impossibile capire per quale verso tiri la corrente, se siano vampe, irradiazioni che salgono, come da una ferita vulcanica, sott’acqua, o risucchi a perpendicolo, come in uno scolatoio, dove l’acqua si torce su...
di Andrea Inglese
Di notte, è il momento della calma, è quando si va a letto, smettendo di gironzolare, di inventarsi pretesti per accendere di nuovo la luce, per tenere ancora i piedi nelle scarpe, sta davvero per finire la lunga agitazione diurna, che ha continuato fino all’imbrunire, e anche dentro la tenebra, un’agitazione ben illuminata da fasci di luce, con tutta l’elettricità che ronza scintillante nelle alogene, e finché...
di Andrea Inglese
Sembra più spesso, oggi, che l'amore non esista, perché lo si capisce anche dalle facce, qualcuno che sempre ti si para davanti, strabuzza gli occhi, come fosse mezzo disperato, dice “Non c'è niente da fare”, è anche vero che l'epoca storica, con il suo fascismo fluido, un po' rassicurante un po' no, specialmente da noi, al paese, non aiuta, “È una scelta insostenibile”, dice un tipo che...
di Massimo Rizzante
«All’inizio il dono dell’arte si manifesta attraverso la malattia. A volte mi sento una creatura in cui coesistono innumerevoli spiriti: l’artista 1, l’artista 2, l’artista 3...»
Di ritorno dal Sud Tirolo, trovo queste parole registrate da una voce umana nella mia segreteria telefonica.
La riconosco: è quella di Nedko Serbajenov, un «essere scelto», un «eletto», un «veggente», un «pittore» sintonizzato con ’universo. Ogni sua opera possiede un suo stile....
di Marilena Renda
More than this there is nothing (The Terminal)
Vale la pena stare svegli di notte in un aeroporto. La notte negli aeroporti, soprattutto in quelli piccoli, è come il rovescio di un maglione, come la trama nascosta di un giorno che sembra lontanissimo. Specialmente nelle ore che vanno dalla tarda serata alle prime ore del mattino sembra che il giorno abbia sospeso il suo ordine e il suo...
Roberto Cavallera è nato a Saluzzo (Cuneo) nel 1968, si occupa di arte contemporanea e cura i blog compostxt.blogspot.com e prosthesis.wordpress.com
di Roberto Cavallera
eritiamor
conservati in codici, informazioni, sull'una cosa, sull'altra, filata di quella buona, pagina per pagina, maneggiate a lungo
fatte scattare su sistemi, insiemi
a minuti a strati. lisci sulla parte inferiore (aggiunti a goccia che e
circa un guardare enorme (tutto nell'altra mano lades
conservati dentro: via, rimasti nella parte, contenuti,...
di Massimo Rizzante
Questo pezzo è uscito quest'anno con molti altri in "Finzione e documento nel romanzo" a cura mia, di Walter Nardon e Stefano Zangrando, Università di Trento, Trento. Il libro raccoglie il frutto di un anno di studi e incontri organizzati dal SIR (Seminario Internazionale sul Romanzo). Spero possa contribuire al dibattito su romanzo e realtà che da qualche tempo arricchisce le pagine di nazioneindiana.
1. Una volta...
di Friedhelm Rathjen
traduzione di Elisa Perotti
Quando mi guardai intorno, ero già seduto nello scompartimento. Ero già seduto nello scompartimento, quando scorsi il poeta. Non poetava quando posai gli occhi su di lui, ma subito scorsi in lui il poeta, poiché solo il poeta va di pari passo con il poeta. Poi rotolammo fuori dalla stazione, attraverso la vastità del pianeta e, come frecce ad una velocità folle, scoccammo attraverso...
e altre poesie (e l'illustrazione di una prosa) di Viviana Scarinci
Sul luogo contrario dell’osservanza
1.
Se questo buio agisce tutte le inconoscibilità
allora tra le valve di questa incognita
è labile la nostra separazione
e pure un’ingiunzione all’astratto
come lo smagliare della calza
che sfrena il composto della pelle
in una luminosa oscenità
sembra rivolto a un erpice surreale
che sproporzionato vira su ogni contenuto
soprattutto sull’ambiguità amorosa
Ecco, se è così, devo aver smarrito
la potenza immaginifica, la realistica genitura
di...
Milano, giovedì 23 novembre 2006, ore 21:00
Casa della Poesia
(Palazzina Liberty - Largo Marinai d’Italia)
La poesia di ricerca oggi in Italia
Incontro curato da Andrea Inglese
con
Alessandro Broggi, Gherardo Bortolotti, Marco Giovenale,
Andrea Raos, Massimo Sannelli, Michele Zaffarano.
Interrogarsi sulla poesia di ricerca in Italia, significa innanzitutto prestare attenzione alle scritture di quegli autori che si trovano tra i trenta e i quarant’anni. È con alcuni di loro, e a partire dei loro testi,...