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razzismo

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“Gli italiani sono bianchi?”

di Tatiana Petrovich Njegosh Soltanto ci si confonde con chi ci assomiglia, da ciò la necessità di mantenere netta separazione fra le due razze bianca e nera.(Alessandro Lessona a Rodolfo Graziani, 5 agosto 1936) Il razzismo fascista segna una svolta cruciale, sia per l'affermazione di un razzismo di stato, sia per la costruzione della 'bianchezza' e 'arianità' dell'uomo “nuovo” italiano, prima con il divieto della mescolanza razziale nelle colonie (il Regio...

Supereroi da paura

di Helena Janeczek Questo testo l'ho scritto in primavera e l'ho consegnato a Alfabeta con questo titolo. Poi, in attesa della sua pubblicazione, è arrivato il tizio con la maschera di Bane e ha massacrato il pubblico alla prima di Il Cavaliere Oscuro- Il Ritorno.hj La paranoia organizzata sotto l’ideologia dello “scontro di civiltà” è un sistema i cui poli opposti si sostengono a vicenda. La strage di Tolosa l’ha reso...

L’incredibile vicenda di Baye Lahat. Storie di un paese incivile.

di Marco Rovelli (Ho rintracciato questa vicenda in rete. Per adesso non è ancora uscita dal perimetro sardo. Grazie alla rete lo sta facendo. Ne ho scritto oggi sull'Unità, facciamo che diventi un caso nazionale.) Baye, in senegalese, significa padre: non ha un senso religioso, ma indica una persona rispettata, considerata saggia dai suoi conoscenti. Abdou Lahat Diop è chiamato Baye: ha trent'anni, sta in Italia da cinque. Abita in provincia di...

Vu’ cumprà

di Gianni Biondillo Non chiedetemi di entrare nella mente dell’assassino. Ci penseranno i criminologi da strapazzo a sbizzarrirsi negli show televisivi. Parleranno di follia, di impulso criminale, analizzeranno la triste storia personale del sicario suicida. Qualcuno spruzzerà di sociologismo il tutto: la crisi, l’incertezza del futuro, la paura del diverso. Altri si dissoceranno dalle sue frequentazioni neonaziste: non basta essere simpatizzanti di Casa Pound per trasformarsi in un delirante...

Favole nere

di Helena Janeczek (una proposta alla Città di Torino) Racconta favole nere per difendere il suo amore - quelle sentite da bambina, quando a metterle paura e farla obbedire c’erano gli zingari. Le viene istintivo scaricare addosso a loro la terribile disobbedienza della sua prima scelta adulta. Ha sedici anni, età in cui in altre nazioni europee è normale andare in vacanza con il ragazzo, persino uscir di casa e convivere....

FIGLI

di Dario Accolla Umberto Bossi commenta lo stop alla legge contro l’omo-transfobia. «Meno male che non è passata l’aggravante dell’omofobia. Tutti sperano di avere figli che stanno dalla parte giusta, questo è un augurio che facciamo a tutti. Non era giusto punire quelli che si sentono disturbati da certe manifestazioni: persone normali che a volte si lasciano scappare qualche parola in senso anche bonario». La mia piena solidarietà al senatùr. Infatti, fossi genitore,...

Senza immagine

di Helena Janeczek Gli occhi azzurri della ragazza sono rivolti all’intervistatore, ma le pupille restano una voragine risucchiata dal pomeriggio a cui è sopravvissuta. Il trauma è lì, la perdita di uno sguardo capace di posarsi con implicita fiducia sull’esterno. “Passava da una tenda all’altra, calmo, entrava e ammazzava chi c’era dentro”. Anders B. ha fatto le cose con calma e criterio, in ogni fase. Prima il concime per l’autobomba,...

In fondo al barile del Caro Leader

di Marco Rovelli (il manifesto, 24/5/2011) "Milano non può, alla vigilia dell'Expo 2015, diventare una città islamica, una zingaropoli piena di campi rom e assediata dagli stranieri a cui la sinistra dà anche il diritto di voto". Il Caro Leader - trovandosi d'un tratto di fronte alla catastrofe personale, frantumatosi lo specchio narcisista come per Dorian Gray - invoca gli spiriti, raschiando il barile. E in fondo al barile c'è...

In lotta, ancora

di Marco Rovelli E' un'altra battaglia, dopo la gru di Brescia e la torre di Milano. Adesso è nel centro di Massa il luogo della lotta. Sette ragazzi africani – quattro senegalesi e tre marocchini – domenica scorsa sono entrati nel Duomo di Massa e hanno detto che non se ne sarebbero andati prima di avere un risultato. Tutti loro, tranne il portavoce Lamine, sono stati truffati in occasione del...

Nonostante Auschwitz

di Alberto Burgio A proposito di immigrazione, si suole ripetere che l’integrazione di nuovi gruppi di popolazione è una sfida. Con ciò non ci si limita a sottolineare la complessità del fenomeno; si tende il più delle volte a suggerire che la violenza che spesso lo accompagna è una sua conseguenza inevitabile. Questa rappresentazione del problema si limita, per dir così, a fotocopiare il senso comune, che nell’immigrato scorge un...

Smettiamo di chiamarla «letteratura della migrazione»?

A proposito di un romanzo di Igiaba Scego (e non solo) (1) di Daniela Brogi 1. Cominciamo con un esempio, e partiamo da una definizione che in un contesto europeo sembra scontata, ma che in Italia invece è ancora percepita come inconsueta, tant’è vero che si tende a non usarla: non è famigliare. Ecco la definizione: Oltre Babilonia(2) è un romanzo scritto da un’autrice afroitaliana, ovvero da una cittadina della...

L’uomo nero muore apposta

di Mariasole Ariot Gli occhi guardano alla stazione, Padova e i palazzi intrecciati di azzurro fluorescente, l'orribile mascherato. Alla fermata dell'autobus piovono  un uomo dai costumi antichi, due ragazzi colombe, un'anziana signora con le borse traforate e una donna col pancione e un bimbo tra le dita. L'attesa è lunga, passano numeri inutili per chiunque, la pioggia si accumula negli interstizi, tra una mattonella e l'altra, un vuoto e il successivo,...

Diritto allo studio e libertà accademica in Palestina

Lettera aperta ai docenti universitari italiani sulla discriminazione universitaria e culturale del popolo palestinese Pisa, 5 marzo 2010 (link) Cari colleghi, siamo un gruppo di docenti universitari italiani particolarmente sensibili alla situazione universitaria e scolastica del popolo palestinese, sia nei territori occupati (Gaza e Cisgiordania), sia all’interno dello Stato israeliano, in particolare in Galilea, dove vivono oltre un milione di “arabi-israeliani”. Per esperienza diretta e sulla base di ricerche effettuate da centri...

Un bilancio della giornata senza immigrati: I mandarini e le olive non cadono dal cielo

di Davide Galati Lo scorso lunedì 1° marzo si è svolta la prima giornata di sciopero dei lavoratori stranieri nella storia d'Italia. Analoghe manifestazioni di protesta non violente hanno avuto luogo nello stesso giorno in Francia, Spagna e Grecia . In Italia, il comitato organizzatore Primo Marzo 2010 (costituito da attivisti della società civile, giornalisti e imprenditori immigrati) ha diffuso la proposta attraverso gli strumenti online sin dal novembre scorso,...

Bogdan, o Doran

di Chiara Pasin L’insegna "Villa delle Ninfe" troneggia accattivante sulla parete gialla scrostata del ristorante. Sembra un bel posto, visto da qui. Dentro lì non ci sono mai stato. Io mangio nella trattoria "Bel Paese" ogni domenica, da quando avevo sei anni. Amici. Quando ho visto la polizia lì davanti, l’altro giorno, ho pensato subito che fosse stato avvelenato qualcuno. Sì, avvelenato. Sono passati sotto l’insegna senza guardare, con una faccia...

NO VAT – ROMA 13/02/10

di Facciamo Breccia - Circolo Mieli Manifestazione Nazionale NO VAT - Partenza alle 14.30 presso la Bocca della Verità - Arrivo a Piazza Navona. Il 13 Febbraio 2010 per il quinto anno scendiamo in piazza contro il Vaticano per denunciarne l’invadenza nella politica italiana: è infatti uno degli attori che agiscono nelle complesse dinamiche di potere sottese a un sistema autoritario e repressivo. L’11 febbraio 1929 i Patti Lateranensi sancirono la saldatura...

I mandarini e le olive non cadono dal cielo

In data 31 gennaio 2010 ci siamo riuniti per costituire l’Assemblea dei lavoratori Africani di Rosarno a Roma. Siamo i lavoratori che sono stati obbligati a lasciare Rosarno dopo aver rivendicato i nostri diritti. Lavoravamo in condizioni disumane. Vivevamo in fabbriche abbandonate, senza acqua né elettricità. Il nostro lavoro era sottopagato. Lasciavamo i luoghi dove dormivamo ogni mattina alle 6.00 per rientrarci solo la sera alle 20.00 per 25 euro...

Allontanare lo spettro di Auschwitz dalla Calabria, dall’Italia, dalle nostre coscienze

di Pino Tripodi Ho visto. So. Tutti sappiamo e tutti abbiamo visto. Non posso serrare la mia coscienza solo individuando le colpe, né semplicemente attendere che qualcuno faccia giustizia. I fatti di Rosarno denunciano un fallimento totale e generale, una vergogna che deve essere riscattata con la consapevolezza che qualsiasi società o economia che permette o lucra da una simile miseria è un crimine. Ciò che avviene a Rosarno e...

Un monito alle vittime dell’emergenza omofobia

Fate l'amore non la guerra - di Lorenzo Bernini Non mi piacciono le fiaccolate. O meglio non mi piace il fatto che ultimamente la fiaccolata sembra essere diventata la modalità di manifestazione prediletta dal movimento lesbico gay trans. Come non mi piace lo slogan che è stato scelto per l’ultima manifestazione nazionale contro l’omofobia a Roma: cioè “uguali”. Questo perché in quanto appartenente a una minoranza oppressa, oggetto di discriminazione...

Ida Magli, ma ci faccia il piacere

di Marco Rovelli Nel vedere quei volti e sentire quelle voci che riempivano le strade di Roma, ho ripensato alle parole che l'antropologa Ida Magli ha scritto sul Giornale, e che un giorno forse verranno ricordate come uno dei manifesti del nuovo razzismo italiano. Conviene rileggerne qualche brano, perché è impossibile restituirne il grado di aberrazione con altre parole: “Stiamo male perché siamo costretti a vivere nello stesso territorio con...

No al razzismo

Il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo. A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi. Il pacchetto...

La morte “per sbaglio” di Petru Birladeanu

di Carmen Pellegrino Come si racconta una morte? E una morte tragica? E una morte “per sbaglio”? Come si portano in superficie trafitture, lacerazioni, smottamenti di coscienza che lasciano un irrimediabile senso di umiliazione e vergogna? C’è come un senso di straniamento sottile nel descrivere una morte, c’è come una resistenza emotiva da vincere, cercando segmenti narrativi che riducano lo iato profondissimo tra reticenza e condivisione. C’è questo nella breve...

Lettera al mio aggressore

di Mohamed Ba Caro fratello che non conosco, ti scrivo per invitarti a riflettere assieme a me su ciò che ci legherà per sempre. Domenica 31 Maggio, Milano ore 19.45, fermata del tram 19. Ti vedo tranquillo in mezzo alla gente in attesa che rideva spensierata, erano quasi tutti sud americani. Forse ero di troppo, e in quel momento decidesti di mettere fine alla mia esistenza infilandomi il tuo coltello nell’addome. A quasi un mese...

Fatima e il Brembo

di Helena Janeczek Aveva ventisette anni e il suo corpo è affiorato ieri sera dal fiume Brembo. È stata riconosciuta dal fratello che aveva denunciato la sua scomparsa. Mohamed poteva permettersi un comportamento secondo logica e legge, perché a differenza di Fatima, clandestina, lui, ventidue anni, era un extracomunitario regolare. Così riferiscono i giornali, che fin qui non dicono granché d’altro, tranne che – stando al fratello- il “folle gesto”...

Ci salveranno i piedi, non le radici – Intervista a Marco Aime

di Marco Rovelli Marco Aime, docente di Antropologia culturale all’università di Genova e scrittore, ha pubblicato di recente due libri: La macchia della razza (Ponte alle Grazie), Il primo libro di antropologia e Una bella differenza (entrambi per Einaudi). Ma è soprattutto un appassionato antropologo che guarda al nostro presente, e ci è parso importante riflettere con lui, mettendo in gioco il suo acuto «sguardo da lontano», su quella che...

Nabruka. Un omicidio.

Ieri nel CIE (ex CPT) di Ponte Galeria a Roma è morta Nabruka Mimuni. Aveva 44 anni. Sarebbe stata espulsa in mattinata, e le sue compagne l'hanno trovata impiccata in bagno. Nabruka era in Italia da più di vent'anni, lavorava per una cooperativa, e lascia un marito e un figlio. Era stata catturata due settimane fa dalla polizia mentre era in coda in Questura per rinnovare il permesso di soggiorno. Sentite la...

African Inferno

di Marco Rovelli Del romanzo "African inferno" di Piersandro Pallavicini (ed. Feltrinelli) alcuni giornali di destra hanno parlato bene, a fronte di un apparente silenzio di quelli di sinistra. Sul suo blog (a cui rimando per valutare l'ampiezza del dibattito), l'autore ribadisce la sua provenienza da sinistra. Ora, il libro di Pallavicini non è politically correct: ecco, è proprio questa la sua forza di sinistra (perciò a mio parere non...

Luoghi di confino, linee di confine

Per un'ontologia anarchica dell'umano Pubblico il testo dell'intervento che Lorenzo Bernini ha pronunciato a Palermo il 14 febbraio 2009 in occasione dell'anteprima del documentario Isola nuda di Debora Inguglia, prodotto dall'associazione culturale Visionaria con la collaborazione di Giuseppe Bisso. Il documentario raccoglie testimonianze del confino degli omosessuali sull'isola di Ustica durante il fascismo. Le fotografie, scattate a Lampedusa, sono di Giovanni Hänninen. 1. Lo sguardo del filosofo. Il documentario Isola nuda...

Allam e l’attentato al Prof. Branca

di Sherif El Sebaie, Salamelik Ferdinando Imposimato, Giudice Istruttore nel Processo Moro e nell'attentato a Giovanni Paolo II, aveva definito Magdi Allam come un personaggio "che alimenta l'odio e il conflitto tra Cristiani e Musulmani". All'epoca Allam era musulmano, Esperto Di Cose Islamiche e Vicedirettore Onorario Del Corriere Della Sera. Qualche mese dopo, il nostro si converte al cristianesimo con una specie di show allestito in Vaticano durante la vigilia...

Disequazioni e scuola: l’ultimo appello

di Tina Nastasi «1 Venite, mie canzoni, parliamo di perfezione: ci renderemo passabilmente odiosi. Ezra Pound La passione della perfezione viene tardi. O, per meglio dire, si manifesta tardi come passione cosciente. Se era stata una passione spontanea, l'attimo, fatale in ogni vita, del "generale orrore", del mondo che muore intorno e si decompone, la rivela a se stessa: sola selvaggia e composta reazione. In un’epoca di progresso puramente orizzontale, nella quale il gruppo umano...
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