di Gianni Biondillo
Arriva l'estate e con lei i miei consigli di lettura fuori tempo massimo: Nunez, Svensson, Grossman, Kloeble. Quattro romanzi stranieri letti a suo tempo, davvero diversi fra loro. A ciascuno il suo.
di Romano A. Fiocchi
Quel neologismo singolare, il tema del tempo, l’idea di una “clinica del passato” che accoglie pazienti smemorati ospitandoli nel decennio dove più possono trovarsi a loro agio. Un "cronorifugio", appunto.
di Edoardo Pisani "Così per sempre" è il libro più importante e maturo e forse più bello di Chiara Valerio, un’opera che travalica il tempo e i luoghi e gli animi e che si legge con malinconia e con gioia, con meraviglia e affetto
di Francesca Scala Le donne di cui ci parla Daniela Brogi sono poste come soggetto fin da subito, in quanto titolari di un diritto inalienabile: il diritto di occupare uno spazio vitale e visibile.
di Paolo Rigo Al tempo – con i suoi ricordi, con i suoi anniversari, con i giorni che passano – è dedicato l’ultimo libro di Gabriella Sica, dal titolo Poesie d’aria. Disturbare Petrarca non è una scelta peregrina, un vezzo del recensore: la poesia di Sica, infatti, fin dai tempi di Prato pagano è consacrata al dialogo con gli antichi
di Daniele Ruini All’origine di tutto c’è l’omonimo racconto di Murakami Haruki (contenuto nella raccolta del 2014 Uomini senza donne), che Hamaguchi, anche sceneggiatore, ha amplificato aggiungendovi elementi da altri due racconti dello scrittore giapponese
di Paolo Rigo Il corpo ha le «sue cose da dire», scrive Luca Pietromarchi in Zero virgola io, nel racconto autobiografico, frutto e testimonianza della degenza della sua malattia.
di Gianni Biondillo
Nella calza della Befana ho trovato quattro romanzi stranieri per aprire l'anno in bellezza. Ecco i miei consigli di lettura: Frédéric Dard, Christophe Carlier, Grisélidis Réal, Horacio Castellanos Moya.
di Carlo Giacobbi
La morte, dunque. E la si pronunci questa parola, se ne indaghi anzitutto il significato letterale-biologico, se ne prenda atto: questo pare essere l’invito del dettato poetico dell’autrice, il motivo della sua ars scribendi.
di Antonella Falco
Un romanzo di grande impatto emotivo. Mediante una scrittura asciutta, ma nello stesso tempo calvinianamente “leggera”, racconta la fatica di vivere
di Francesco Iannone
"Tramontare" si configura come un'epica del possibile, e pure dell'impossibile, dove tutto ciò che accade è anche il suo contrario
Doppia lettura degli ultimi romanzi di Piperno e Castellitto
di Valerio Paolo Mosco
Due libri italiani che vanno letti insieme. Il primo è l’ultimo di Piperno, Di chi è la colpa. Un racconto scontato, scritto benissimo. Scontato è il soggetto: il solito romanzo di formazione ebraico così come ce lo ha magistralmente già propinato Philip Roth e lo ha messo più volte sullo schermo fino alla noia Woody Allen. Scontata anche...
(quattro letture di fine estate, mentre il sole scompare dietro le nuvole settembrine. G.B.)
di Gianni Biondillo
Piero Sorrentino, Un cuore tuo malgrado, Mondadori, 147 pagine, 2019
Bianca, la protagonista di Un cuore tuo malgrado, è un'autista di autobus. Un lavoro come un altro; era il mestiere di suo padre, ora è il suo. Poi una mattina, complici una canzone ascoltata alla radio, qualche gabbiano che attraversa un cielo terso, un signore...
(proseguono le letture estive. Altri quattro romanzi sotto l'ombrellone. G.B.)
Chen He, A modo nostro, 2018, Sellerio editore, 345 pagine,
traduzione di Paolo Magagnin
La scomparsa per incidente stradale di una moglie che non vedeva da anni catapulta un semplice autista di camion dall'altra parte del mondo. Cioè da noi, in Europa. Xie Quing, nello svolgersi di A modo nostro, in una sorta di indagine privata, cercherà di dirimere i suoi dubbi...
(Consigli di lettura agostani a pacchetti di quattro. Buon ombrellone, voi che potete. G.B.)
Raul Montanari, La vita finora, Baldini+Castoldi, 2018, 299 pagine
Innanzitutto: Raul Montanari è un grande titolista. Non c'è suo romanzo che non abbia un titolo evocativo, musicale, affascinante. La vita finora racconta la storia di Marco, un insegnante precario che trova un incarico in una scuola media privata in un paese dimenticato da Dio, imbucato in...
di Valerio Paolo Mosco
Ha una caratteristica Carrère che probabilmente gli viene dalla sua esperienza come sceneggiatore, quella di fissare in alcuni dettagli visivi la narrazione. Quando narra ad esempio della sua esperienza nella clinica psichiatrica fissa il tutto su un particolare: il risveglio dopo gli elettroshock con la presenza sopra di lui di una misera stampa di un quadro di Dufy. Un quadro calligrafico, di stanco impressionismo, con la...
di Romano A. Fiocchi
Daniele Petruccioli, La casa delle madri, 2020, TerraRossa Edizioni
Ho letto La casa delle madri molto prima di scoprirlo nella dozzina finalista del Premio Strega. Questo l’incipit:
“La casa è vuota. Le camere sono spoglie, le porte aperte, le finestre spalancate. I mobili non ci sono più, sono stati portati via da tempo. Due piccioni si posano sul davanzale della stanza che all’epoca era chiamata pomposamente biblioteca, ma...
di Daniele Ruini Vincitore dell’Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino, Bad luck banging or loony porn ha il merito di pungolare con sarcastica lucidità alcuni nervi scoperti delle odierne società globalizzate e iperconnesse.
di Romano A. Fiocchi
Autori vari, Nuvole corsare, 2020, Caffèorchidea Editore.
Anno di antologie, il 2020. Solo per citarne un paio: la Piccola antologia della peste curata da Francesco Permunian (Nazione Indiana ne parla qui) e appunto questa, Nuvole corsare. Ma ne sono uscite molte altre, su carta e in e-book, soprattutto legate al tema dell’epidemia. Come se questo periodo di destabilizzazione sociale avesse spinto gli scrittori (e i poeti) a...
di Romano A. Fiocchi
Ahmet Ümit, Perché Istanbul ricordi, 2020, Ronzani Editore. Traduzione di Anna Valerio.
Prendete una città vecchia di duemilaseicento anni, ambientatevi un poliziesco di 612 pagine, mettete in prima di copertina un toro, vittima sacrificale dei coloni greci di Megara nonché disegno impeccabile di Roberto Abbiati, e vi trovate davanti Perché Istanbul ricordi. Un poliziesco insolito. Primo, perché la voce narrante del commissario turco Nevzat Akman ha tutta...
di Daniele Ruini
1. Prima di noi, il maestoso romanzo di Giorgio Fontana uscito per Sellerio a gennaio 2020, rappresenta il tentativo riuscito di dare concretezza narrativa ad un’idea di Walter Benjamin: come ha più volte ricordato lo stesso autore –per esempio in questa bella intervista– l’ispirazione gli è infatti giunta dalla seconda delle Tesi di filosofia della storia, dove il filosofo tedesco scrive: «C’è un’intesa segreta fra le generazioni passate...
di Romano A. Fiocchi
Kaha Mohamed Aden, Dalmar. La disfavola degli elefanti, 2019, edizioni unicopli.
Marco Rovelli, La parte del fuoco, 2020, TerraRossa Edizioni.
Ci sono libri che càpitano in mano casualmente e casualmente si legano tra loro. Fanno “clic”, come dice Rovelli, e si incastrano l’uno nell’altro. Due autori diversi per cultura, due case editrici entrambe piccole ma diverse per impostazione editoriale, due storie che usano poetiche e linguaggi differenti, eppure...
di Gianni Biondillo
Giuseppe Catozzella, E tu splendi, Feltrinelli editore, 2018, 231 pagine
Anche questa estate, come ogni anno, Pietro e Nina vengono spediti dal padre – la mamma è morta da poco - da Milano ad Arigliano, il paese d'origine della famiglia, nel cuore sperduto della Lucania.
La voce narrante di Pietro ci fa conoscere gli abitanti del borgo: vecchi stralunati, contadini rancorosi, ragazzini selvaggi. Sembrerebbe un'estate come tutte le altre,...
di Gianni Biondillo
Jon McGregor, Bacino 13, Guanda editore, 293 pagine, 2018, traduzione di Ada Arduini
Rebecca Shaw - per alcuni Becky o anche Bex - ha tredici anni ed è in vacanza con la famiglia in un rustico affittato nella pacifica campagna inglese. È inverno. Di lei sappiamo fin dalla prima pagina che se ne sono perse le traccie. Sparita, non si sa dove. Tutto il paese la cerca, per...
di Gianni Biondillo
Tom Drury, A caccia nei sogni, NNeditore, 2017, 232 pagine, traduzione Gianni Pannofino
C'è un'America, nel cuore dell'America, che sembra esclusa dalla Storia. Esiste come in un eterno scenario, sempre simile a se stesso, paralizzato negli anni cinquanta del secolo scorso, anche quando si raccontano storie dei giorni nostri. È l'infinita provincia, il ventre molle degli Stati Uniti, così peculiare eppure, allo stesso tempo, talmente metaforica, talmente ficcante...
di Lisa Ginzburg
Julia von Lucadou (Heidelberg, 1982) ha costruito un notevolissimo romanzo (La tuffatrice (Die Hochhauspringerin) Carbonio editore, traduzione di Angela Ricci, pp. 252) tutto incentrato sul reciproco controllo come paradigma dominante. Non solo: la sua riflessione, con sapienza travasata e diluita in forma narrativa, si pone (e vince) una sfida supplementare, quella di descrivere l'inevitabile erosione di detto paradigma di controllo. Una disfatta sistematica e pensata come sola...
di Gianni Biondillo
Mary Karr, Il club dei bugiardi, edizioni e/o, 2017, 413 pagine, traduzione Claudia Lionetti
L'intera opera di Mary Karr sembra dimostrare la semplicistica teoria di ogni scrittore improvvisato: ognuno ha una storia necessaria, urgente, da raccontare. La propria. Certo, si potrebbe replicare: bisogna aver vissuto una vita interessante. E quella raccontata in questo memoir, Il club dei bugiardi, lo è: una famiglia scombinata, un padre operaio contaballe e...
di Francesca Matteoni
C’è chi per comprendere la natura di un sentiero deve perdersi, accettando di non riconoscere un volto, perfino il suo. È un sentiero di straniamento come di grazia, che resta sempre un po’ oltre, mentre ci teniamo al buio senza cedere e senza pelle. Ci sono artisti che giungono così alle loro opere, avendo fame e trovandosi a mordersi le ossa, ciò che ci sostiene. Nonostante una...
di Rosanna Morace
Le storie delle mie levitazioni sono iniziate quasi trent’anni fa, in un modo del tutto incidentale. Avevo compiuto da poco quattordici anni ed ero un ragazzo piuttosto gracile, sempre con il mal di testa e il raffreddore addosso. A casa, in particolar mondo mia nonna materna, mi aveva vietato di fare qualunque tipo di esercizio fisico, per via dello streptococco, di cui credo di non aver mai...