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renata morresi

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Diario d’autunno. Poesie, alberi, animali

di Francesca Matteoni Nel mese di agosto ho cambiato casa e vita. Le prime settimane sono state occupate dal trasloco e dall’abituare Ariel, il mio gatto, al nuovo ambiente. Dalla fine di settembre ho cominciato a sentire il peso del distacco. Un lento trauma inevitabile, che viene con la scelta. Come chi si trovasse d’improvviso nello spazio aperto, dopo essere stata rinchiusa in un micro-mondo che credeva perfetto. L’aria fresca...

Concerto per l’inizio del secolo

di Roberto Minardi   Tema della fine non saremmo dovuti nascere né avremmo dovuto lanciare la bottiglia vacante amarne la percussione al rotolare sul bitume saremmo dovuti rimanere cani con le lingue lunghe ragni o servitori di tè, tiratori di lenze in una maniera o nell’altra, guardiani avremmo dovuto prestare l’attenzione tutta ai granchi che sollevano le conchiglie e s’affacciano studiarli per lunghi e interminabili mesi ci si aspettava l’avanguardia invece gonfiamo il centro commerciale nostro adultero Paese dei Balocchi faremmo meglio a non...

Audio Doc Sound: parti sonore, video invisibili

di Pietro D'Agostino Normalmente alla base della produzione di un film, di un documentario o comunque di una serie di immagini in movimento, vi sono almeno un soggetto a cui fa seguito una sceneggiatura. Scrittura, testi che con l’apporto del sonoro in maniera più o meno lineare portano alla costruzione di un impianto filmico. Qualche tempo fa mi sono chiesto quale risultato potesse scaturire da una inversione, seppur parziale, di...

Canto del maiale

  di Renata Morresi Tra le poesie di Margaret Atwood che più mi sono divertita a tradurre ci sono i monologhi degli animali. Non si pensi tanto alla tradizione letteraria che li accoglie come simboli e allegorie: non sono le personificazioni della brava gente di campagna di Beatrix Potter, o i correlativi oggettivi dei modernisti, come il pesce dalle molte vite di Elizabeth Bishop o il pangolino di Marianne Moore con...

Per non confondere realtà e pregiudizio: una riflessione sulle ripercussioni del populismo culturale

di Matteo Bianchi A te che soltanto puoi capire: È come quando gridi “scusa” E lo ripeti Da fondo campo Per i colpi duri fuori di battuta. F. Buffoni   Un paio di settimane fa, in largo su “Il Fatto Quotidiano”, Patrizia Valduga attaccava senza riserve il mancato riconoscimento degli intellettuali odierni e di conseguenza il decadimento del loro ruolo, quasi che il populismo culturale corrisponda all’inconsistenza di quello politico, quello delle boutade dei Salvini, Renzi e...

Lampi, premonizioni, attriti: i versi visionari di Simonetta Giungi

di Piergiorgio Viti Negli ultimi anni pubblico e critica hanno riportato in auge autori ingiustamente finiti nel dimenticatoio, o addirittura scoperto ex novo scrittori a lungo ignorati, pietre dello scandalo in quanto se stessi, cavalli sciolti, spesso, nel vischioso panorama letterario delle scuderie, dei sodalizi e dei potentati. Penso ai casi più noti, quelli più recenti, di Goliarda Sapienza, di Beppe Salvia, fino all’anarchico Giovanni Antonelli, solo per citarne alcuni....

Un’intervista su (((

Gianluca Garrapa: la scrittura cuneiforme è basata sulla ripetizione di una forma unica    una serie di vettori a quanto pare provenienti da linee continue    il senso è dato dall’orientamento orizzontale o verticale e dalla quantità dello stesso segno Ho appena letto ((( e il primo pensiero, o meglio sentiero, poiché è il sentire che muove questa poesia, credo, è che poesia sperimentale è, con molta probabilità, scoprire altre forme di orizzonti...

Corrado Govoni, un continuo fascino

Francesco Targhetta Se è vero che la poesia di Govoni è ipercinetica e sempre in fuga, spiace constatare che negli ultimi anni tale inafferrabilità abbia proiettato il suo autore ai margini del canone. Buone cartine di tornasole per valutare la fortuna di uno scrittore sono le antologie scolastiche, e il bilancio della presenza govoniana è in deciso calo: mentre nei manuali per il triennio il suo profilo, al solito intruppato...

Cammino nella metà della luce

di Gianluca D'Andrea I. Risveglio   Dentro la storia dei bulbi noi andammo e volevamo alzarci e andare liberi tra gli stracci arborei e le tundre, tra le entità astratte e le belve, nel fulgore delle selve, negli anditi tra i bagolari e le curve dei sassi. Perché il mondo è un astro astratto dondolante e attraversare le sue linee cunicolari fu scelto nottetempo da un convoglio sintetico riunito su ceppi ramati....

NT (nessun tempo)

di Alessandra Greco                                                               * Da: NT (nessun tempo), di Alessandra Greco, Arcipelago Itaca 2020.   Queste pagine da NT non danno conto del respiro poematico dell’opera e me ne scuso con chi legge. Spero almeno che si possano prendere questi estratti come esemplari di scrittura; sono tasselli volti a comporre un libro-vita, un libro-mappa, un libro-mosaico che ha impiegato anni per prendere la configurazione con cui è andato in stampa. Potrebbe ancora cambiare. La...

Omissis, di Carlo Bellinvia – con una nota di Davide Castiglione

Nell’uovo Persona, non ti so aiutare non ho per te un salvagente né altro vestito d’emergenza – non ho mai festeggiato un matrimonio – ti scorgo appena e neppure ti conosco però ti do un nome qualsiasi, facciamo così ti do un nome, un nome che ti possa aiutare anche in futuro, nel mondo; ma, sai, un nome alla fine è soltanto un manico con cui si dovrebbe poter afferrare al bisogno il tuo viso, che ora torna nel nulla tra i ricambi di iddio, per cui...

Un nuovo modo di intendere il fantastico?

di Simone Brioni e Daniele Comberiati Una costellazione di recenti pubblicazioni sembra segnalare l’emergere di un nuovo modo di intendere il “fantastico”, segnando una rottura con la visione di tale produzione come stupore e intrattenimento. Il “fantastico”  – sembrano suggerire questi saggi – non è un mezzo per sfuggire il doloroso morso della quotidianità, ma può aiutare ad esplorare aspetti relegati ai margini della cultura dominante e non per questo...

Vittoriano Masciullo: Dicembre dall’alto o del desiderio del crollo

di Luciano Mazziotta È dicembre, forse, il mese più crudele dell'anno, non Aprile, se è vero che Petrarca colloca la morte della sua Laura il giorno di natale, ed è sempre il 25 dicembre, il giorno in cui uno degli eroi fondatori della modernità, Werther, decide di spararsi con la rivoltella presa in prestito dalla mano della sua Lotte. Si aggiunga che, se hanno ragione le statistiche, il periodo natalizio...

‘e riavulille

di Maria Lenti Chi è il diavoletto (riavulille) del romanzo di Tullio Bugari? Dove agisce? Come? Quando? Con quali armi, strumenti, compagni e amici? Chi ha vissuto gli anni Settanta del Novecento lo riconosce subito. È lo spirito dei giovani di quel periodo. Fabbriche da difendere e da far proprie, comunicati stampa, volantinaggi, radio private, scioperi contro i decreti Malfatti, amori più o meno effimeri, risvegli in promiscuità (con abbracci non si...

Querencia

di Lorenzo Mari togliere la lalìa   all’eco: per sentirla farla ancora sentire   e farlo davvero non nella stanza ricavata   dentro ai video non nella casa ricavata   dentro ai video né in mezzo all’arena: farla   ancora sentire farlo davvero   esiste una pietà anche al toro anche al torero   nascosta, anche nel sentirla e farla ancora sentire oppure   fermo immagine: due pietà   il numero non importa, non il titolo la classe importa, però   con il suo audio, sempre leso: per ascoltare, infine ...

Vocalità, visione e scrittura, romanzo e romanzo a fumetti

di Daniele Barbieri Ho pubblicato alcuni mesi fa un libro (Letteratura a fumetti? Le impreviste avventure del racconto, ComicOut 2019 – qui un breve estratto su NI) che cerca di esplorare storicamente la nozione di racconto in relazione con quelle di immagine, oralità/scrittura, serialità/romanzo, alla ricerca delle radici lontane, nella nostra cultura, della dialettica tra fumetto seriale e graphic novel. Vi sostengo, tra le altre cose, che alla sua nascita,...

Soundscapes, di Vincenzo Bagnoli

(Di Soundscapes mi colpisce il controllo di un codice che ha campionato insieme il verso più classico della metrica italiana, l’endecasillabo, permeato di visioni allucinate, e l’atmosfera dark e new wave degli anni Settanta e Ottanta, quelli del coming of age dell’autore, con l’euforia di una musica che liberava finalmente tutta l’angoscia del nostro perenne - occidentale - stare sull’orlo della dissoluzione. I testi di Soundscapes difatti formano una...

Intorno a la bambina. Intervista a Franca Rovigatti.

di Florinda Fusco Vorrei iniziare questa conversazione su la bambina (il verri, 2018, collana diretta da Milli Graffi), ritratto autobiografico di un’infanzia vissuta tra due famiglie, quella d’origine e quella adottiva, negli anni Cinquanta, soffermandomi su quella che a me sembra una questione centrale: lo sviluppo dell’identità femminile. Sia la protagonista che gli altri personaggi in primo piano sono donne. In questo senso si può parlare di un’identità femminile fluida...

Sulla poesia di Landolfi

  di Antonio Prete La lingua della poesia è per Landolfi lo spazio musicale della confessione, dell’interrogazione di sé, dell’affabulazione interiore. Una sorta di palcoscenico dell’anima. Scandaglio nel segreto di un’intimità confrontata costantemente con l’azzardo del vivere, con la pena del vivere. Esplorazione di sé affidata al suono di una parola che conosce bene l’artificio e il gioco delle maschere, e tuttavia nel suo farsi verso e ritmo, cioè tempo e...

Dylan Thomas, tre poesie

trad. di Corrado Aiello   Questo pane che spezzo Questo pane che spezzo fu un tempo l'avena, Questo vino su un albero straniero Era immerso nel suo frutto; L'uomo di giorno o il vento a notte Umiliò le messi, spezzò la gioia dell'uva. Quando in questo vino il sangue dell'estate Batteva nella polpa che ornava la vite, Quando in questo pane L'avena era allegra nel vento; L'uomo spezzò il sole, demolì il vento. Questa carne che spezzi, questo sangue a cui lasci Devastare...

I fumi della fornace (primo quaderno dei contributi)

    Occorre inventare la città come manifesto sussultorio, per rompere i programmi da troppo tempo fissati nel cemento. Occorre pensare la casa come «luogo eletto a dimora del proprio nomadismo», cantiere a cielo aperto e viva fornace, affinché tutto sia fatto per bruciare. Occorre disinquinare, anzi spurgare le immagini dall’amianto che le attanaglia (questo il mestiere del poeta-architetto nel Theatrum Mundi). Occorre infine piegare il patto dei divorzi, della separazione...

Lavori in corso

Sonia Ciuffetelli  Sic et simpliciter Sic et simpliciter. Dicunt. Il nesso stroppio sguidato franto. Obnubilato. Recessit. Polveri infisse su sampietrini spaccati. Di lavori in corso. Sbotta il rumore in centro storico infranto. I silenzi in notturna ballano. Ciuffi di rabbia diventano protesi inalienabili. Indistruttibili. Passi e ripassi. Osservi. Percorsi dei venti in vicoli ciechi. Sbarre. Affacciarsi sull’ultimo mondo aspirare ultime inalazioni di cantiere. Puzzo di ferro, cemento in pelle umana. Alcol e sangue. Calici. Oltre la barricata. Topi e vuoti. Forfetarie speranze, incalzano. Provvedono. Baratti di parole...

Tre poesie dal fare spietato

di Pasquale Vitagliano Vedo il mare Sempre dal solito punto Ogni anno da questo angolo sempre Dalla stessa posizione Ho visto addirittura che si scarnifica Sugli scogli che perdono il muschio marino Le alghe scompaiono intossicate E la sabbia lentamente avanza da sotto Per la gioia dei ragazzi che ho visto neonati Distesi sotto il sole all’ombra del disagio Ed io sempre con gli stessi pensieri Ed io sempre da quella distanza E lui che alla stessa ora passa e mi saluta E’...

Letteratura a fumetti? Le impreviste avventure del racconto

di Daniele Barbieri Questo breve libro delinea un lungo percorso, storico e teorico, attraverso cinque nozioni i cui reciproci collegamenti si sono molto trasformati da un’epoca all’altra: immagine (cioè rappresentazione visiva di un elemento del mondo), scrittura, oralità, serialità, romanzo. Ciascuna di queste nozioni ne comporta, implicitamente, una sesta, che è racconto. Potremmo pensare questo libro come una storia (molto parziale) del racconto in relazione all’immagine, alla scrittura, all’oralità, alla...

Ritorno a Sarajevo

di Faruk Šehić io non sono un uomo di Sarajevo a Sarajevo aprile è davvero il mese più crudele dove si mescola fantascienza e orrore negli alambicchi dei corpi gli spiriti sono sospesi nell'aria, gli spiriti della schizofrenia letteraria devi solo coglierli, quei tristi grappoli di universi che pagherai con il tuo sangue a Bistrik e a Kovači le case sono recintate con alte mura mentre le anime umane sono aperte come le cupole delle moschee ottomane l'aria è pungente...

Ancora nessun tweet? Da Verona all’Alabama: geografia della disumanizzazione

di Micol Bez 1. Tu credi alle mappe?   Guardo con fiducia la mappa sullo schermo, la fissità della storia che racconta. Una, sempre. Vorrei affidarmi a lei. Un silenzio imposto ne soffoca le linee multiple, il troppo delle cose, il tempo. Si passa il bianco su ogni eccesso. Per fare una carta geografica è necessario un sfondo muto, una storia ripudiata. «Comment faire avancer le récit quand la structure, elle, est ellipsoïdale?» chiedeva...

L’archivio scomparso di Luigi Maria Personè

di Dino Baldi Questa è una storia di disastri bancari, di archivi scomparsi, di eminenze da prima Repubblica e di silenzi. Non credo in molti ricordino Luigi Maria Personè. Era nato nel 1902 a Nardò, in Puglia: la famiglia di antica nobiltà, e in particolare il monaldiano padre, vengono descritti nel racconto autobiografico Rosso di mattina (1982). Studiò a Bologna e poi a Firenze, dove si laureò nel 1923 all’Istituto...

Tre poesie di Rudian Zekthi

(traduzione di Julian Zhara) Mangiare le uova Ho scoperto che posso mangiare le uova. Come cervello di pioppo mi trascino sul muro mentre Il dorso delle farfalle attorno alla luce, cerca di toccarmi con la lingua. Si trascinano su questo bordo, sotto l’arsura del sole Le persone e il loro sudore. La notte. Cerchi di mercurio Siccome illuminano l’inferno significa che l’inferno esiste. Il cuore Si posiziona in modo che se lo osservi orizzontalmente Sotto l’unghia, si differenzia...

Ku

di Andrea Astolfi   cerchio al centro   *   disegno pesce gatto zucca testa di zucca   *   cerchio o cesso   *   ciliegio asatsuma   *   quadro su cartoncino   *   gioia dei pesci   *   Un anno fa avevo tra le mani un manoscritto di poesia lirica comune. Rileggendo e sistemando i testi mi rendevo sempre più conto di quanto quella scrittura fosse ripetizione di altra scrittura più che uno spazio disponibile a far accadere qualcosa. Questo manoscritto di poesia lo rivedevo continuamente e sempre più toglievo, toglievo, toglievo. Il libro che ne è risultato...

Liberi o liberati?

di Giovanna Gammarota Per una presentazione del libro «Tecniche di liberazione» di Mariangela Guatteri   Lìbero , che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e i movimenti. Liberazione , l’atto, il fatto di liberare, di liberarsi o di essere liberato da una soggezione, da un male, da un vincolo, da...
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