di Giacomo Sartori
Fin da marmocchio il mio primo ministro aveva la passione delle compere. Non solo figurine e barrette di cioccolato, tutto. Se per esempio andava a casa di un amichetto a giocare al Monopoli, gioco che si è rivelato fondamentale per la sua formazione intellettuale e umana, prima o poi batteva con le nocche sui muri e chiedeva: “è in vendita?”. Poi adocchiava la radio, la televisione ancora...